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GENOVA, VIA RAGGIO 4

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Academic year: 2022

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GENOVA, VIA RAGGIO 4

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POSIZIONE

Il palazzo si affaccia su Largo Zecca, nel cuore di Genova a pochi metri da Via Garibaldi, dal Centro Storico, dall’Expò e dai principali poli museali.

La zona è servita da tutti i mezzi ed è raggiungibile a piedi dalla Stazione Principe.

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PUNTI DI INTERESSE

il Palazzo ha la possibilità di essere trasformato in un albergo di lusso per una clientela di élite andando a costituire la struttura ricettiva di maggior livello dell'intera città;

nel raggio di 30 km da Genova si possono contare numerose strutture ricreative di prestigio (ad esempio: 3 golf club, non meno di 7 porti turistici tra cui Portofino, Santa Margherita, Rapallo e Marina di Varazze con altrettanti Yacht Club, l'acquario più grosso d'Italia e secondo in Europa) ed elementi di forte interesse economico e commerciale (porto commerciale più importante d'Italia, aeroporto internazionale con voli diretti Genova-Mosca, sedi storiche di Banche ed Assicurazioni internazionali, sedi di cantieristica navale di lusso).

Genova si trova inoltre a breve distanza dal luoghi di ritrovo del turismo di élite e del jet set internazionale, quali Portofino e le Cinque Terre, presso i quali si sviluppano parchi marini di indiscussa fama tra gli amanti del diving;

Genova e la Liguria rappresentano anche una grossa possibilità di investimento, grazie alle bellezze paesaggistiche e culturali, tutte di grande pregio e ricche di storia;

Genova vanta inoltre una forte connessione e vicinanza con il Principato di Monaco, sede di scambi commerciali e finanziari, luogo di ritrovo degli esponenti delle economie straniere maggiormente attive;

la neo eletta compagine governativa della Regione Liguria, infine, sostiene ed alimenta le iniziative imprenditoriali, rendendo possibili progetti diversamente di difficile realizzazione.

Il Palazzo Raggio è inoltre ubicato in un contesto geografico che gli permette di essere agevolato dalla vicinanza di molteplici punti di interesse:

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LA STORIA

“Primieramente all’angolo della discesa da S. Nicolò sorge il palazzo del signor principe Centurione, che ha nella facciata principale Sulla piazza a mezzogiorno rivolta un bel corpo anteriore i due ali diviso.

La nobil porta che ad esso introduce è in bei marmi e da due colonne doriche di marmo bianco adorna.”

POLEGGI E. e F. (a cura di) “Descrizione della città di Genova da un Anonimo del 1818”, Genova 1969

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DA LOMELLINO A RAGGIO

Il palazzo originario viene edificato per Benedetto Lomellino a partire dal 1588.

L’edificio, che già alla metà del Seicento risulta appartenere alla famiglia Imperiale, era preceduto da un ampio slargo ed era affiancato da un giardino che ancora compare in alcune mappe ottocentesche: l’apertura della via Nuovissima alla fine del ‘700 che unisce la cinquecentesca via Aurea con la seicentesca via Balbi, ha conseguenze piuttosto rilevanti per l’intera zona ed in particolare per l’edificio in questione che viene a godere di un nuovo e più importante affaccio proprio all’imbocco delle nascenda strada.

Nel 1798 il palazzo appartiene a Marzia Imperiale e pochi anni dopo nel 1876

risulta appartenere al principe Giulio Centurione fino al 1897, quando Edilio

Raggio acquista l’intera proprietà.

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DA RAGGIO A BALDUINO

Con atto del 30/06/1897 Edilio raggio acquista la proprietà Centurione e subito si attiva per operare alcune consistenti modifiche al fabbricato e all’area circostante, in analogia a quanto realizzato in altri suoi immobili del centro storico acquisiti in quegli anni proprio con precisi intenti speculativi.

Figlio di un commerciante di carbone di Novi Ligure, Edilio nasce a Genova nel 1840 e dopo la laurea in giurisprudenza, abbandona ben presto l’attività forense volgendo invece la sua attenzione all’industria e al commercio del carbone e successivamente al campo dell’edilizia: acquista in Via Balbi il Palazzo Gropallo che diverrà la sua principale residenza e, tra le altre, il palazzo in questione con l’intento di realizzare alcuni edifici di civile abitazione.

A seguito della morte nel 1906, il bene perviene dapprima alla vedova Enrichetta Gambaro in qualità di usufruttuaria ed al figlio Carlo quale erede universale nel 1908 e, nello stesso anno, quale legittima, il palazzo passa alla figlia Armanda, sposata con Cesare Balduino.

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L’EDIFICIO

Il palazzo si sviluppa su cinque piani più un piano seminterrato ed un piano attico e presenta una certa uniformità per quanto attiene alla composizione ed alla decorazione delle facciate: quella principale, affacciata verso il Largo della Zecca, presenta un trattamento a finto bugnato fino al cornicione, mentre in quelle laterali questo viene limitato ai soli due primi piani.

Un avancorpo leggermente aggettante, sempre verso Largo della Zecca, genera al secondo piano nobile un terrazzo con balaustra e vasi di coronamento in corrispondenza del salone principale dell’edificio, già fulcro dell’abitazione padronale.

Le bucature, cinque per fronte, risultano impreziosite alternativamente da timpani triangolari e circolari, nonché da mascheroni con festoni all’altezza del quarto piano; altri elementi decorativi delle facciate sono costituiti da balaustre alle finestre del secondo piano nobile, nonché da belle grate in ferro battuto all’altezza del pianterreno.

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PARTICOLARI INTERNI

All’interno, tramite uno scalone ad unica rampa con volta a botte decorata da stucchi, si accede ai due piani nobili che costituiscono il vero e proprio vanto dell’edificio:

il primo, raggiungibile tramite una

piccola rampa che si diparte dalla

principale, è attualmente destinato

ad uffici ed è stato oggetto, in

tempi recenti, di alcune modifiche

non di ordine strutturale legate

alle nuove esigenze d’uso.

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PIANO NOBILE

Al secondo piano nobile, nel salone

principale detto della Musica, è

presente una ricchissima

ornamentazione pittorica e in stucco

che deve essere, in parte,

considerata settecentesca, mentre in

parte è chiaramente dovuta al

rimaneggiamento eclettico che ha

coinvolto tutto il complesso

immobiliare ed in particolare il

secondo piano nobile.

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PIANO NOBILE

Dell’assetto tardo-barocco del salone, rimangono

i ritratti posti nelle sovrapporte, il magnifico

lampadario in cristallo di rocca, le porte e due

grandi tele incastonate nelle incorniciature a

stucco sulle pareti grandi, ad ovest e ad est,

inedite e da poco attribuite a Domenico Piola.

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CONSISTENZE

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PLANIMETRIE DEI PIANI

PIANO TERRA PRIMO PIANO

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PLANIMETRIE DEI PIANI

PIANO SECONDO PIANO TERZO

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PLANIMETRIE DEI PIANI

PIANO QUARTO PIANO QUINTO

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INFORMAZIONI E CONTATTI

GENOVESIMMOBILIARE

GENOVA, VIA BACIGALUPO 4/22 +39 010 5740135

info@genovesimmobiliare.it

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