à
E. PETRELLA
MANFREDO
DRAMMA LIRICO
HILi.4\0
STABILIMENTO MUSICALE
DI F. LUCCA,20598
.ANFREDO
Dramma
lirico in unprologo
etre
attiG. T. CIMINO
MUSICA DEL M.u GAY.
E. PETRELLA
REGIO TEATRO SAN CARLO IN NAPOLI
Carnevale-Quaresima 1871-72
MILANO
STABILIMENTO MUSICALE
DI F. LUCCA.Diritti di traduzione, ristampa e riproduzione riservati.
Lago di Como
Villa d'Este. Li 30 Settembre 1871
Caro
De
Riseis.Ricordi
una
sera che tornando dal Vesuvio ti nar- rava certa antichissima leggendacalabrese, il cui eroe era talManfredo,
pauroso al popolo pei suoi delitti e cantato pe'suoi amori, e per la patita espiazione?E
che io in vena di architettarlo adramma
argo- meritava temperare l'atrocità del caso perchè il veronon
nuocesse al verosimile?E
cheper
pietà degli spettatori benevoli, e delle spettatrici sensibilissime voleva assolverlo, sicché potesse poimorire a suo agio e di morte naturale? e tu tenevi pel gastigo?Ho
fatto il piacer tuo; l'ho conciatoammodo
te-nendomi
alla novella calabrese, ene ho proprio trattoun
lavoroda
scena lirica... e te la intitolo.Così
quando
i pietosi e gli schifiltosi picchieranno sodo, tirerò in causa le tue spalle, eaccumuneremo
il biasimo... e il lodo, se lodo per avventura ci toc- casse.
Ed ama
il tuoCimino»
Al Barone Giuseppe De Riseis.
PERSONAGGI
Manfredo,
duca d'Atripalda Sig. Aldighieri fi-Lina
Sig.a
Krauss Gabriella
Ranuccio
Sig. Barraccini EnricoCencio
Sig. Angelini Gian.Il
Duca
di Scilla....
Sig. AratiMarco
La
Duchessa
di Scilla . . Sig.°Cetrone
CarolinaUn
Pellegrino Sig.Mele Salvatore
Uno
Scudiero Sig. Bisaccia LuigiUn Armigero
Sig.Memmi Michele CORI
Cavalieri - Armigeri - Contadini - Contadine.
COMPARSE
Cortigiane - Popolane - Servi
- Monache
- Armigeri Contadini - Paggi - Valletti -Dame.
Ballabile campestre*
L'azione si svolge, il Prologo nel castello d'Atripalda e nei seguenti Atti in Calabria.
Data storica l'ultima Crociata.
NB*
I Versi virgolati si omettonoMaestro Direttore della musica, sig. Cav. Giuseppe Vinone, Maestro al Pianoforte, sig. Giovanni Donadio.
Direttore dei Cori e della parte rappresentativa
,
sig. Giuseppe Nicoli.
Primo Violino, sig. Antonio Favella.
Appaltatore del vestiario, sig. Carlo Guillaume.
Appaltatori e Direttori della scenografia, signori Pietro Venier e Luigi Masi.
Appaltatore dell'attrezzeria, sig. Filippo Colazzi.
PROLOGO
SCENA PRIMA.
Vasta sala nel castello d'Atripalda.
Reliquiediun'orgia.UominieDonne giacenti inprofondoletargo.
A
capo della mensaManfredo
addormentato anch'egli.È vicina Yalba. Manfredo si riscuote dal sonno, guarda in- torno, turbato e dolente come al dileguarsi di graditevisioni.
Sognai baci e carezze
,
Sognai requie e dolcezze
Della famiglia che perdei.
Mi
destoAir
obbrobrio, al peccato.(passeggia traivariigruppigiacenti nel sonno) [indicandogli uomini) Ecco gli amici
Che mi
serba il destino. Avventurieri Cuimena
il vento di fortuna; e l'orgia Delle notti affratella.{indicando le donne) Ecco la santa e bella Idea
d'amor
che ame
sorrisi e luce Invia. Carezze mercenarie, e turpiRidde
briache; voluttà profane Di abbiette cortigiane.[meditaalquanto;poi risolutamente)
Ebben
percorsa siaLa
maledetta via.Meno
iniquo e perverso esser potrei De' genitori miei?No, no;
dunque
sicompia
Il voler del destino.
Spengan
ledonne
e il vino Coscienza e ragione.Stolto chi altrove sue speranze pone.
(Siodeunsuonodi corno. Tostogiungeunoscudiero)
8-
PROLOGO SGENA IL
Scudiero,
eManfredo»
SCUDIERO
Signore,»
un
pellegrin di Terrasanta Ricovero ti chiede.MANFREDO
A me
lo adduci.(^Scudieroparte) {ai dormenti)
Sciagurati, svegliatevi, sorgete.
(Uomini e donne sirizzano. Mentre freganogliocchi dicono tra vegliae sonno)
Dammi
da ber...Brev'è il piacer!...
Beviam... godiam...
Ah!... dove
siam
?MANFREDO Qui giunge un
pellegrin.(A questo annunziogli uominiraccolgono le spade e si ricompongono. Le donne siallontanano)
SCENA HI.
Un
Pellegrino,
curvo, stanco, seguito da scudieri ed armi- geri con fiaccole. Tutti fanno atto di omaggio al Pellegrino.pellegrino
(guardandosi attorno) Chi è il signor di voi?MANFREDO
Qui
sei Sol tu donno. Ai fidi mieiE
ame
impera. T'avvicina,Giungi
tu di Palestina?PELLEGRINO
Sì, Messere.
PROLOGO
MANFREDO
Or
di': quainuove
Di trionfi od'ardue
proveTu
ci rechi?PELLEGRINO (supplichevole) Conte!... a te
Venni
a chiedere mercè.(stupore generale)
MANFREDO Che
favelli? tu vaneggi.PELLEGRINO
Kuppi, fede, onore, e leggi!...
Manfredo
(conriso sardonico)Vuoi
che abbietto peccator L'ira plachi del Signor?(<con doloresupremo)
Han
percosso infamia emorte
Questa casa!La
consorte,La
figliuolacondannò
Dimio
padreun
cenno...pellegrino (con voce breve e concitata) Il so.
Di Palestina ritornato spense Per gelosia tua madre!...
MANFREDO
Ebben
? prosegui.pellegrino
La bambina
chenacque
In assenza di lui,A uno
scherano confidò che lungiLa
trucidasse.Manfredo
(con ansia crescente)Ebben?
PELLEGRINO '
Calunnia atroce Colpi tua madre. Era innocente!...
Manfredo 2
*0
PROLOGO
MANFREDO
(con disper azione)Oh madre!
madre
mia!... Madre!...Angelo
santo!Ed
accusarti osavaUn
mostro... oh, rabbia!Ma
chiè mai?...(con ira feroce)
PELLEGRINO
(cadendogliinnanzi)Tè
innante!MANFREDO
(ardendo diciecofurore)Un
cor facesti a brani,Un
cor fedele e pio.Mira, fellon, tue
mani:
Grondano
ilsangue
mio.Muori
esecrato; e a te Il cielnon
dia mercè.(nell'impeto dell'ira che lo accieca porta la
mano
al fiancoincerca dellaspada.Non
trovandola,lastrappa ad unoscudiero,ed avventatosicontro ilpellegrinolo uccide. Gli altri, nongiunti a tempopertrattenerlo,danno ungrido d'orrore) CAVALIERI
Che
facesti?..*SCUDIERI
Oh
sciagura!TUTTI
Oh
delitto!Come?... un'ospite inerme?...
un
afflitto?Le mie vene
son fatte di gel!...Questa casa è percossa dal ciel!...
(Manfredo restaimmobile, esterrefatto, comefulminato) cavalieri (imprecando)
Più non
sei degli oppressicampione;
Rompi
ilbrando;
via, sciogli lo sprone.No,
di Dio cavaliernon
sei più...Più
lo scudo levarnon
puoi tu!scudieri (allontanandosi lentamente) Questa casa nei prosperi eventi
Noi
servimmo,
e ne'fieri cimenti!PROLOGO a
Ne
partiamo per sempre, signor;Tu
fallisti alle leggi d'onor.(Oliscudieri depongono le armie le insegne) cavalieri (partendo)
Spento
ha
l'ospite!... iniquo... infedel...Viva in ira alla terra ed al ciel.
(Tutti si allontanano imprecando)
(Manfredodàungrido, e sicopre lafronte con le mani)
FINE
DEL PROLOGO.
ATTO PRIMO
SCENA PRIMA.
Vasta corte di vecchia locanda.
Diqua, di là mura sconnesse con grondaje.
A
sinistra un fab-bricato a torricelle e cuspidi, in cui stanno gli appartamenti destinatiaviaggiatori opulenti.
Da
per tutto festoni di spiche, maggi, pennoni e banderuole.Donne con manipoli di biada. Uomini cbe adornano gli stru- menti rurali. Uomini e Donne danno V ultima mano ad un addobbo festivo.
Festa della messe.
Cencio
passeggia in aria raccolta e trista. PoiRanuccio»
CORO
DI MIETITORI ECONTADINE
Falcala è la messe,La
sorte fuamica
;La
nostra fatica Iddio benedì.Dall'
alma
bandisci L'angustia e la noja;T'affida alla gioia D'
un
prospero dì.Corodi Uomini che s'avanzano inaria d'incredulità edi malumore CORO
Sta
ben;
ceda chi vuole all'esultanza.Ma
a noiche abbiam
creata i'abbondanza
,
A
noi cheriman
?Un
foscodoman.
Su d'un
lurido letameNoi
cadiam
dalsonno
oppressi.Ci travagliali sete e
fame
Tra
i vigneti e tra le messi!ATTO PRIMO
13Duro
è il destiliDel contaci in!
cono (aRanuccio che entra pensoso)
E
tunon
pigli parteA
la nostra letizia?RANUCCIO
Il cor
non
sognaChe una
festa ;una
sola!CORO
E
ancornon
giunse Del nostro SirV
assenso a le tue nozze?RANUCCIO
Non
giunse ancora! (il Coros'allontana) Lina,
Vaghissima
fanciulla , intemerataFra tristi esempli, senza
madre,
a guida Di vecchio genitore... assaimi
tarda Trarli da questa ignobile tavernaOve
conviene dissoluta genteA
festeimpure!
(vede Cencio) Cencio!(faper abbracciarlo; Cencio scrolla lespalle) CENCIO
Lasciami star.
RANUCCIO Mi
sembri
Più fosco dell'usato.CENCIO
Non
so.RANUCCIO
Pure
solenneGiorno è questo per noi.
Non
promettestiOggi
a tua figlia fidanzarmi?cencio (inaria dubitativa) Forse!...
Vedremo
!...RANUCCIO
Esiti?... o come?...
ATTO
CENCIO
Inveri...
RANUCCIO
Favella Aperto.
cencio (dopo essere restato alquanto soprasèstesso)
Ami
davver d'immenso amore
Lina,mia
figlia?RANUCCIO
Il credi!
umano
pettoNon
arsemai
di più verace affetto.Lei nell'ardente e fervida
Brama
del cor vagheggio.Con
la sua castaimmagine Ne
5 sogni miei vaneggio!Par che
ilmio
petto scolaUna
virtude ignota ;V alma
flagella e beaUna
lucente idea...E
vive ilmio
desir Di gaudio e di martir.cencio (scrollandoil eapo)
Ma
ignori tu forse- Y
ostacoloimmenso Che
sorge?RANUCCIO
Quale
?CENCIO
Del
duca
l'assenso.RANUCCIO
Che
dici? negarlo potrebbe?... no... no...Che
pensi?... favella!... lo credi?... noi so.CENCIO
Schiavi noi
siam
;siam
plebeDa cruda
verga mossa.E
1'affannose glebePer
noi son culla e fossa, Tristo Signor jcì furaQuanto
feconda il sole,PRIMO
tSQuanto
ci diè natura,Lari, consorte e prole.
(avvicinandoglisidipiii e convoce concitataed incisiva)
La
sposa a tepuò
tórre, sul suo labbro correIl bacio verginali...
(a questeparoleRari, dà ungrido d'orrore) No,
T
imprecarnon
vai!RANUCCIO Taci,
F
inferno è inme.
cencio(freddo, crudele eprovocatore)
Tanto
furor perchè?RANUCCIO
Fui suo
compagno d'armi, Può
tanFoltraggio ei farmi?CENCIO Vecchio
costume
egli è;Tanto
furor, perchè?(inquestopunto uominie donne accorronogiulive)
coro
(aRanuccio) DelDuca
lo scudier Vien lietomessagger,
Ilare in volto egli è, Reca
F
assenso a te.RANUCCIO Fia ver!
buon
Dio!...SCENA
li.Scudiero
del Duca di Scilla.scudiero (a Ranuccio)
Il Signor nostro assente
Che
sposi Lina.Nè
riscatto chiede Dell' assenso in mercede.(dàunpapiro a Ranuccio cheunmomento cerca decifé*
rarlo3 altri glisi affollano intorno)
ATTO
CORO
e RANUCCIO Eterne laudi eonor
Al nostro
buon
signor.RANUCCIO
Folle
T
eccesso del piacermi
rende.(correndoper là scena)
cencio (trase, con profondo rancore)
Me
quella gioia offende.Ranuccio (chiamando) Lina, o Lina
miaf
SCENA IIL
liina e i precedenti.Ranuccio (a Linachegiunge)
Non
sai? Consente ilDuca,
e fidanzatiNoi
siam.lina
Fia vero?
padre
amato.cencio (fra sè)
Il core
Una
serpemi
stringe e m'avvelena.lina (a Cencio) Ci benedici!
cencio (con accento ironico efaccia stravolta) Sì,
compia
IddioIl voto più costante
Di questo viver mio. (s'allontana) Ranuccio (con gioia affannosa) Fia ver!
mia
Lina!-
Cielo e naturaRidon
di gioia- Tanta
venturaSagno non
è?lina
T'affida, o caro. -
È
a noi concessaSuprema
gioia-
Santapromessa
Mi
stringe a te!P R I
M O
RANUCCIO (con impetodipassione) Dal core trabocca
-
soverchio contento!Il sole raggiarmi - nell'anima sento.
S'avverano i sogni - dell'ebbro
mio
cor In questosupremo -
tripudiod'amor.
INA (con accentopiù temperato, quasiconsenso religios Sorride la terra - è
un
inno il creato:Al cielo s'inalzi
-
lo spirto beato.È
tuttoun
arcano-
tripudiod'amor:
Soverchia il contento -le forze del cor.
RANUCCIO Ci unisce il cicl
,
Angelo bel!
LINA Ci unisce il ciel
,
mio
fedel!Manfredo
(didentro della scena) Bugiarda è laspeme,
Fugace
è il piacer, Senon
li trattieneSpumante
bicchier.(Lina resta colpitadaquella voce) Quella voce... egli stesso!...
Ranuccio (con rabbia)
Ognor
colui!La sua voce ti tocca e ti
commove?
LINA
K
ver; lo sai.Ma
di che temi?RANUCCIO
Abborro
Quest'uom!
lina (con ingenuità rassicurante)
Non
dirlo; tua son io: t'adoro Sento di lui vera pietà!Ranuccio (calmato)
Perdona
LVo' a consolar
mia madre. mia
diletta, Ritornerò tra pochi istanti.Manfredo 3
18
ATTO
LINA
Addio.
(La scenaviene riempiendosi dicontadine, e di coppie di ballerini)
SCENA V.
Manfredo
ed alcuni suoi amici. Coro diCavalieri.
Iiina e
Cencio.
Manfredo
(col calice levato)Un
fervido affetto Io giànon
rifiuto.Ma
sento dispetto Deltempo
perduto.(pigliando unafanciullapermano)
Non
esser rubella,Deh! fammi
beato.Su, rompi,
omia
bella, L'indugio insensato.Fan
lieto il destin L'amore, ed il vin!LINA (Più nobile fin
Gli serbi il destin.) CENCIO (Già segna il suo fin
Propizio il destin.)
LINA (mena attorno un'anfora di vino.
Cencio lasegueconsigliandola) CENCIO
Arrendevol ti
mostra
Con
essi, e più col cavaliero. (accennando Manf.)MANFREDO
e CAVALIERI Mescit(Linaempieilcalice diMan.:poi avvicinasiaiCavalieri.
Questi la circondano;e chilapigliapel braccio, chi perla vita. Manfredo lapreserva dai loro tentativi)
PRIMO
CAVALIERI
Che
fai?... che fai?... che? che? Difenderla perchè?MANFREDO
Questadonna
rispetto,Nè
vo' che altri la tocchi.CAVALIERI
Oh come mai?
Non
l'ami tu?MANFREDO
No.CAVALIERI
Dunque
lascia a noi Amoreggiare.MANFREDO
No, per Dio, noi voglio!
CAVALIERI Davvero, è il finimondo;
Ei risparmia
una
donna.lina (aManfredo convìva riconoscenza) Grazie.
cavalieri (aManfredo)
Ma
in avvenireChe
la facezia in regolanon
muti.MANFREDO
{con indifferenza e cinismo)No,
no!Le donne
cheamo
a voi prometto (Nessuna esclusa) ceder dibuon
grado,E
a laprima
richiesta.lina {che pigliavivo epietoso interesse a Manfredo) cielo!
cencio (guardando biecoManfredo, trasè)
Abbietto
E
scellerato, e vii... razza nefanda!Danze.
(/Cavalierivanno di qua e di làscherzando con
lefemmine)
Manfredo
(aLina) M'han
detto che tra poco Sposa a Ranuccio andrai*ATTO
LINA
È
vero.MANFREDO
II fato a te propizio volga!
LINA Nel Signore m'affido.
MANFREDO
Ebben,
tal sia.CENCIO
(pigliandoin disparteManfredo,sottovoce con cautela) Di te
domanda
Una donna
velata.MANFREDO A me
l'adduci.SCENA VI.
La isuelaessa di Scilla velata; e precedenti.
(lisuo arrivononè notato dachicchessia. Si dà a cono- scere a Manfredo. Durante tuttaquesta scena Linanon perde d'occhio Manfredo e la Duchessa. Cencio avvici- natosiai Cavalieri,accennaloroManfredoe laDuchessa.
I Cavalieriridonodell'avventura)
UNA
(riconósce laDuch. edice fra sèconviva commozione)La mia
benefattrice!...Oh
sventurata!MANFREDO
Tu, Madonna,
a che venisti?DUCHESSA
(Tremo
e gelo!) Più sicuroQui non
sei.Te ne
scongiuro, Parti.MANFREDO
bella! gli occhi tristi,
Deh!
rasciuga. Tantaambascia Nuova
è in te!DUCHESSA
Deh
pensa!PRIMO m
MANFREDO
Lascia
Che
sicompia
il fatomio
! duchessa (supplichevole) T'allontana, e sola il fioDi
mie
colpe sconterò,A
te sol pensando.Manfredo
(con cinismo)Ah
no!Fanciullaggini!
mia
cara,Ad
altr*uomo
il cor prepara:Reca
ingiuria a la beltà Chi pretende fedeltà.(Si odeun cornodacaccia: Tuttisivolgono verso laporta) VOCI DI
DENTRO
Giunge
ilDuca
! ilDuca
nostro!MANFREDO
Tuo
marito!DUCHESSA
mio
terroriMANFREDO
Vien , t'affretta, (dopo breveimbarazzo la prende tra lebraccia.
La
Duchessasilasciamenar
vìa)DUCHESSA
Il gelo
ho
in cor!(Manfredo latraenel suo appartamento)
scena vii.
Il
Duca
di Scilla seguito da Cacciatori, Armigeri, e Valletti, indi riappareManfredo*
duca
(ai Cavalieri) Convenir vi piacciaAd una
festa che al castellomio Avrà
luogodoman.
Dieci fanciulleTerranno
dallaman
dellaDuchessa
La
dote, eandranno
spose.- E
il serManfredo
Ove
il lasciaste?ATTO
CAVALIERI
Ei tesse (indicando Vappartamento Colà novelli idillii. diManfredo) A (udendoquesteparole, entra furtivamentenelV apparta*
mento diManfredo)
Manfredo
(tornato, stringe lamano
alDuca) No, no, davvero; petulanti!cavalieri Forse Oseresti negarlo?
DUCA
(ridendo)Eh,
via; lasciate Ch'egli viva a suomodo!
CAVALIERI
Ah,
no; per Bacco!Fermo
èun
patto tra noi che facomuni E
la borsa e l'amore.MANFREDO Sgombrate!
(minaccioso)CAVALIERI
(risolutamente)
Ebben
,vogliam
vederla!MANFREDO
(tira laspada esi mette sulla soglia del suoapparta- mento inatto di difenderne Vaccesso)
Amici, Io
non
cedo a minacce.cavalieri (tirando laspada)
Oh
, lavedremo!
(nelpuntoche s'impegnailconflitto Lina confronte bassa e con aria confusa)
LINA
Per me sangue non
si versi!TUTTI Essa!
MICA
(ridendo)Le ammalia
tutte !(tuttiguardandosi Vun l'altro, emettendosi labocca l'uno alVorecchio delvicino)
PRIMO
g$CAVALIERI Un'altra
donna
è là.CORO (con vocesommessa) Un'altra
donna!
DUCA (ridendo,, con brio, aManfredo) Vi
disturbammo,
or via,Vogliateci scusar*
In
buona compagnia
Restate a favellar.CORO
e CAVALIERI Inbuona compagnia
Restate a favellar.SGENA
Vili.Giunge precipitosamente sulla scena
Ranuccio
accompagnato da
Cencio.
CENCIO (aRanuccio, indicandoManfredo eLina) In colloquio
amoroso ambo
fur colti.Uccidilo! (accenna a Manfredo)
RANUCCIO (lanciandosicontroManfredo) Signore,
un
vii tu sei,
Codardo, seduttori...
MANFREDO
Tant'osi?...DUCA
(corrucciato, a Ranuccio)Onora Un
cavalier che degniTrarre a sue voglie d'
un marran
la sposa!Le
verghe, senon
smetti, miglior senno Daranti.Ranuccio (con disperazione)
Oh mio
dolor!MANFREDO
(avvicinandosi aRanuccio, glidice sottovocee rapidìs*
smaniente)
Taci, qui resta;
E
prova irrefragrabile darotti Dell'innocenza di tua Lina.m ATTO
RANUCCIO
cielo!
(Tuttis'allontanano lasciando soli Manfredoe Lina.
Ranuccio sifermain fondoalla scena) coro (allontanandosi) In
buona compagnia
Restate a favellar.
SCENA IX.
Lina*
laDuchessa, Ranuccio
eManfredo.
(Lina,rassicuratasi chetuttisonopartiti, sislancianel- V
fappartamentodiMan.peruscirneconlaDuchessa)
Manfredo
(aRanuccio) Ti credo onesto,e tal tu sei.Mi
giuriChe mai
l'arcano sveleraiche
or ora Aperto ti farò?RANUCCIO
Lo
giuro.MANFREDO
Guarda.{indicando laDuchessae Linachegiungono) RANUCCIO
Oh
gioia!MANFREDO A
voi,Madonna
,
Costui sarà scorta fedel. (aRanuccio)
duchessa
(aLina) Grazie. (Lina fauninchino) (aManfredo)Per sempre
addio.LINA
Misera
donna!
Iddio Tassista! (partono Duchessa eRanuccio)
PRIMO SCENA X.
Manfredo
eLina.
MANFREDO
(tornando)Che
facesti? parla!Che mai
t'ha spinta inmio
soccorso?LINA
Or
oraIncolume
restaiPer te da ingiuria atroce.
MANFREDO
Io poco feci
,
Assai tu osasti.
LINA
A
temercede
resi Dell'aita pietosa.MANFREDO Un
angiol sei!LINA
E
tu infelice e generoso!MANFREDO
(sorpreso)Come?
Che
parli?- LINA
Sventurato!
un
cor tu serbi, Nobile cor che chiudePromesse
di riscatto e di virtude.Quando
tu ridisembrami
che il volto Ti rida solo,ma
che il cor ti pianga.Se lieto ritmo da tua bocca ascolto
Rimembro
ilsuon
di corda che si frangi ingenuità) Hai forseun
gran dolorNell'intimo del cor?
Che sdegna
la pietàE
lamentarnon
sa?Color che amici appelli, e a cui t'affidi,
Sembrano
agli occhi miei spettri omicidATTO
Par
chef
insidii in terra odio crudel,E
che tue preci escluda irato il ciel.E
almondo
e al ciel per te Chieder vorrei mercè!Ed una fiamma
inme
Arde,
che amor non
è!MANFREDO
Parla, o gentil;
Ho
qui nel corE fiamma
e gel, Riso e dolor.Di Pianuccio
mi
parla*LINA
Ha un
cor gentil,Un
cor di prence sottopanno
umil!MANFREDO
Sorrida il fato, o generosi
amanti
,
Ai vostri affetti d'onestà fragranti.
Nascesti
qui?
LINA
Noi dalla guerra privi
Fummo
di patria; stanchi fuggitivi,
Qui ricovrammo.
Altronon
seppi.MANFREDO
Come?
Altro
non
sai? nullarammenti?
lina (facendouno sforzo dimemoria)
Un nome Tenni
molt'anni a mente.MANFREDO
Quale?
LINA
Spesso Ci penso... il cerco,
ma mi
sfugge anch'esso.LINA Sei triste?
Manfredo
(con abbattimento)A
te sorrisePRIMO
D'innocenza e d'
amor
la fanciullezza.Orfano io son,
ma
sulmio
capo infami Cifrestampò
il delitto!Io sono derelitto!...
LINA No..»
no; m'abbi
qual suora:Ti seguiran miei voti e
mie
preghiere.MANFREDO
(con entusiasmo)Gran
Dio! tuttomenzogna
insidia e guerNon
èdunque
la terra?(a Lina) In questo core i balsami Versi di gioie arcane.
Corre
mie
vene il fremitoDe
le dolcezzeumane.
Quanta
il tuo spirto chiude Santa e gentil virtude, Tanta è la schietta fèChe
si trasfonde inme.
LINA
Non
più vagante ed esule Di terra in terra andrai.Sorgi, affannoso spirito, Per
non
cader più mai.I nostri cor fedeli Ti placheranno i cieli;
A
Dio ti volgi, e a te,No, chiuso il ciel
non
è*MANFREDO
Sì, neironor, nella giustizia io credo.
Addio, tenera Lina !...
LINA
Addio, Manfredo.
FINE
DELL'ATTO
PRIMO.ATTO SECONDO
SCENA PRIMA.
Vasto salone nel castello del Duca di Scilla parato afesta.
In fondo colonnato e veroni.
il
Duca di
Scilla (passeggiando raccolto ed accigliato) poiRanuccio.
DUCA
Incerti accenni, e cauti avvisi, e beffe Dissimulate invano!...
Avria lo scudo de' miei padri un'onta
A
vendicar? SariaDucal
signora, la consortemia,
D' ignobil tresca rea?'
Tradirmi!... o rabbia!
Ma
svelar l'arcano Saprò, (scrollauncampanello, giungeunvalletto) (con gesto imperioso)Ranuccio
! . (ilvalletto riparte) (poco dopo giunge Ranuccio)(durante tuttaquesta scena avràilpiglio scrutatore,e dissimulato)
Avanzati. Severo
Fui
teco ieri: estremaIngiuria festi a
un
cavalier.Ranuccio (inattoossequioso erassegnato) Gastigo Mertato n'ebbi.
duca
(proseguendo) Poimi
dolse forte 11mio
stesso rigor.Compagno
d'armi Mi
fosti e fido servo.E
assai crudele Ferita in cor t'apria l'ingiuria atroceE
il tradimento dell'amata donna. *ATTO SECONDO
£9 RANUCCIO(ripetendo leparole dettegli dalDucanell'attoprece-
Non mi
diceste : «Onora
dente)»
Un
cavalier che degni» Trarre a sue voglie d'un
marran
la sposa? »DUCA
È
vero, è ver; tudunque
L'assolvi?
RANUCCIO Sì, l'assolvo.
PUCA
Pensa!
forseTroppo
t'affretti a perdonar.Perdona
Il labbro si,
ma
la feritadura
Nel cor chenon
obblia.(tra sè)
Crescono i miei sospetti.
(sta alquanto sopradisè,poi parte risolutamente)
SCENA
II.Ranuccio
solo.RANUCCIO
Oh
Lina mia!h
«Io l'amerò perchè geloso e*avverso
«L'umano
senno all'angelmio
sarà.«Contro il
mio ben
congiuri l'universo,«Sarà
l'amor
più vivo e la pietà.II.
»Io l'amerò, perchè la frode è spesso
»Vestita d'innocenza e di candor,
«Vince il ribaldo, l'innocente è oppresso,
«Implora
invano, enon
curatomuor.
(inquesto mentreilsaloneva popolandosid'invitati) ìli
«Se
fossi cavalier, Lina, a tuoscampo
«Trarrei la spada, e per l'offeso onor...
«Ma
son vassallo,m'
è precluso ilcampo,
»Nè
posso dar che lacrime edamor.
50
ATTO SGENA IH.
Cencio
al braccio diLina
vestita di bianco, eRanuccio*
RANUCCIO (andandoincontro a Cencio eLina) Cencio!... o sposa mia.
(alla vistadiRanuccio, Cencio abbassa la testa)
LINA
Padre,
la fronte Spiana quest'oggialmeno!
cencio (conimpazienza)
A
te che importa?Felice sei. T'arride e cielo e terra,
Che
vuoi di più?LINA
Parla, disfoga il lungo Assiduo cruccio che ti rode, e
m'apri
Il cor se puoi.
CENCIO (restaincerto,poi riscuotendosi)
No, no,
no, no!RANUCCIO
Mi sembra
Talor che ciami,
ed altra voltaparmi Che
ci odii.cencio (vivamente)
E
che?non
fui padreamoroso?
(conimpeto d'iraed'affanno) Odio tutti!
La
vii razza sferzataChe
obbedisce. L'iniquo arbitrioabborro
De' prepotenti.È
ver, l'animamia Rode
cura latenteE
antica ira impotente!Abborro
tutti!RANUCCIO Cencio!
LINA
padre mio!
SECONDO U
cencio (comeparlando asèstesso)
Pur
da quel giorno - che avverso fato All'ira e al pianto- m'ha
condannato.Cento ricordi
-
persempre ho
chiuso EntroT
abisso-
del cor deluso.Soavi affetti, - gioie, pietà, Fidi
compagni
- d'un'altra età.(con affanno estremo)
Non
più famiglia!...non
più le care Intime gioie-
del focolare.Invan
giustizia- domando
a Dio, Invan gli chieggo-
requie ed oblio...Son
vecchio e stanco- ma
inme
tuttor Vivonmordaci -
l'onta, il dolor.(con disperazione) Scavatemi la fossa!
RANUCCIO
Oh,
tu vaneggi!LINA Padre!... padre infelice!...
cencio (riscuotendosi)
Oh,
chemai
dissi?E
ver... deliro.lina(traendolo seco) Vien...
RANUCCIO Ci segui.
cencio (mostrando serenità)
È
vero;Già di fantasmi è
sgombro
ilmio
pensiero.SGENA IV.
Popolani» Contadini,
tutti in abito da festa.CORO
I.
Al
Duca
nostro- sempre
cortese Delben
sollecito-
del suo paeseSerbiam
costante-
fede e rispetto.Sia benedetto! sia benedetto!
Vi ATTO
II.
Quando
e'infligge-
verghe e catene,Lo
fa soltanto- per nostro bene.Lung'
anniun
Sire - di tanto zeloConservi il cielo! Conservi il cielo.
III.
Ai suoi vassalli
-
di rado toglie Vita ed averi-
figliuola o moglie.E
ti par poco?-che
vuoi di più?Quanta
virtù!... quanta virtù!.., IV.Allor che
muove -
guerra al vicinoCon
noi divide...~ non
già il bottino, Bensì fatiche-
rischi ed onor...Quanto
favor!...quanto
favor!V.
'
Quando
ci pela,- quando
ci spoglia, Contro chipaga -
dibuona
vogliaGiammai
s'adira,- non
gli fa mal.Non ha
l'egual!VI.
Oggi
a le care-
nostre figliuoleDà
vesti e doti -non
son parole!Viva l'amabile
-
nostro signor Di tutto cor!-
di tutto cor L.SCENA V.
Lascenasiriempiedi
Cavalieri
eI*ame.
LaDuchessa
circondata di splendida corte. Damigelle e Paggi in gran pompa portanti cuscini su cui stanno borse, corone, veli e donativi. Il
Duca di
Scilla accompagna sua mogliefino alseggio destinatole,poivaincontro aManfredo
e aiCa-
valieri. Dieci Giovinette vestite da sposa coi loro parenti e fidanzati. liina* e presso a leiHamiccio
eCencio,
INNO.
(La Duchessavolge attornogliocchi paurosi. S'accorge di Manfredo, al cui braccio s'appoggia ilDuca in attodi confidente intimità)
SECONDO
53 duchessa (tra sè)Io tremo!
(alle diecifidanzate) giovinette, Propizio il ciel vi sia.
(ciascuna delle fidanzate si presenta alla Duchessa;
le siinginocchia avanti. Questale mette sulcapo la corona di fiord'arancio, ilvelo e le dà donativi ed una borsa)
CORO (intercalando) Propizio il ciel vi sial
(Inquesto mentreilcoro dei Cav. volgendosi a Manf.) CAVALIERI
Sei pensieroso?
MANFREDO No!
duca (aMan.) Pallido sei.
MANFREDO Davver
?(Ultimadelle giovinettefidanzateè Linache a suavolta sipresenta alaDuchessa. Di tratto il Ducas'inter-
ponerespingendola)
DUCA Non
già costei!(Tumultogenerale) TUTTI
Perchè
? perchè? fla vero?DUCA
Vii cortigiana di verginee
bende Non
cinga il capo!(a queste parole, movimenti diversi. Lina cadefra le braccia di Cencio)
RANUCCIO
ciel! (corre versoLina)
MANFREDO
(al Duca) Signor, crudo e scorteseTu
sei!U ATTO
DUCA
E chè?
difenderla, tu stesso Osi, tu?MANFREDO
Sì!
DUCA
Tu che
inconvegno
seco Fosti sorpreso?RANUCCIO {gettandosi aipiedi delDuca)
mio
signor!DUCA
Riprendo
L'assenso dato.DUCHESSA
{frase)Oh
che fec' io !...DUCA
{a Cencioe Lina) PartiteDa
lemie
terre in bando,ed
arso fla Il sozzo covo che abitaste.CENCIO {con feroce impulsogitta a terra Lina gridando) Sii maledetta!
TUTTI
Ah!
LINA
Ma
innocente sono!CENCIO
Innocente tu sei?
dunque
ci svelaLa
rea.(Lina levatasi inpiedi, si caccia le
mani
nei capelli..**irresoluta)
Manfredo
{frase)Che mai
dirà!...duchessa
Morir
mi
sento.{Lina corre allaDuchessa con disperazione) LINA
Pietà del
mio
terroriDeh
, rendi ame V
onor.SECONDO
55Parla!... la
mia
virtùNon
sai difender tu?DUCA
Ella si turba!... è pallida!...
Tiene a fatica il pianto.
Quel
suo terror, queir ansia Saria pietà soltanto?...In
mar
d'affanni e dubbii Incerto ondeggia il cor.Manfredo
(con affanno disperato)Dunque
a' miei fianchi èun demone?
Dunque V
infernoho meco
?E
, traviato spirito,Pianto ed infamia io reco?
Leggi e coscienza irrido!...
Chi
mi
soccorre uccido!...L' alito
mio contamina
Degli angeli il candor!CENCIO cor piagato, allegrati!
Il dì
bramato
spunta!Ha una
fatai giustiziaLa
preda sua raggiunta.Godi, ti bea, ti sazia, Antico
mio
furor!RANUCCIO Chi , designata vittima
Fia che ti rechi aita?
Non
posso darti, o misera, Altro che pianto e vita!...(aMan.) Pietà di tanto strazio...
Pietà di lei, signor!
DUCHESSA
D'
un
cor pentito e suppliceOdi,
gran Dio, la voce.Pietà delle
mie
lacrime,Il
mio
supplizio è atroce.Dammi
la morte, e plachisi L'immenso
tuo rigor.ATTO
CORO Non ho
di lei pietà!Muoia
cheben
le sta.Va
moltoben
così,Come
dovea, finì.(siccome Lina non si è mossa dipresso laDuchessa enon ha lasciato l'atto edil linguaggio insistente e,
pietoso,il
Duca
s'avvicina a sua moglie,e ledice:)DUCA Che
vuol costei? t'è nota?lina(alla Duchessa) Pietà!
duca
fallaDuchessa;Parla!
LINA
Mi
salva!duchessa
(coninfinito strazio) cieli...DUCA
(fremendo)T'è
nota?(la Duchessaesita; poirisoluta)
DUCHESSA
Non
soda me
che voglia, (conalterigia)lina(disperata correper lascena)
amiche
mie!(tutte le sueamiche larespingono)
CORO
Va
, sciagurata , va!Manfredo
(risolutamentee magnanimo) Chi Lina offendeÈ un codardo
; io lo sfido.(gittailguanto)
cavalieri (traendo la spada) lo lo raccolgo.
DUCA
Ciascun s'astenga.
Per
vassalla abbiettaNon può
trarsi la spada.SECONDO
37MANFREDO
(con disperata risoluzione)Ebben
, se vaneSon mie
proteste, se l'onor, la fede,Cavalieri, a discolpar costei
Son
vane...omaggio
fate Alla contessa d'Atripalda!TUTTI
Come?
(gli occhidi Cenciobalenano d'ira infernale) CENCIO
Sua
moglie!... essa!...Manfredo
(a Lina) Rispondi,
Vuoi
tu essermia?
RANUCCIO (supplichevole) No, per pietà!...
cencio
Consenti Consenti, sì... consenti... o guai.
tutti (meno Ran.)
Decidi!
lina(dopo graveraccoglimento,a Manfredo) Ti sposerò!
RANUCCIO Fia ver,
gran
Dio!...DUCA
(che in questa risoluzione diManfredo avrà trovato sciolto l'enigma a favore della propriamoglie, giac- chésuppone Manf. veramente innamorato alla follia diLina, è lieto e soddisfatto.
- A
tutti)Si rechi
Onore
a la Contessa, (indicando Lina)(Tutti fanno cortesia a Lina.
La
Duchessa con vera gioia le si avvicina)CORO
Agli sposi novelli il cielo arrida.
LINA (aManfredo convoce grave e secura) Signor, consento!
Ma
dall'ara al chiostro38
ATTO SECONDO
Io passerò. Questo
mio
cor che tuo Essernon può,
consacro al ciel.Manfredo
(con gravità)'Tal ila...
lina (lentamente si avvicinaaRari, chepiangein disparte) {conaffetto, doloree rassegnazione)
Credei
che
il fatoTua mi
volesse!Il cor bealo (con passione)
Te
in terra elesse!Pur
lamia speme Oggi
fallì!Piangiamo
insieme!...Dio vuol così!...
(Linaappoggialafronte sul petto dellaDuchessa chela stringeamorevolmente. Ranuccio les'inginocchiain»
nanzi,ecoprelasua
mano
dilagrimee di baci)TUTTI (prorompendo) Più schietto
esempio
Giammai
vi fu D'onesta grazia, D'alta virtù!...(Latelacade lentamente.)
FJNE DELL'ATTO SECONDO*
ATTO TERZO
SCEiNA PRIMA.
La scena rappresenta una vasta piazza in riva al mare.
A
de-stra sorgono le mura d'un convento,contor ricelle merlate, e ponte levatoio abbassato. Sugli spaldi molte croci. Contigua al convento una chiesa illuminata. Il fondo della scena rap- presenta il faro di Messina, in distanza Messina, e lontan lontano l'Etna. - Non è ancor giorno.
Lilia vestita di nero entra dalla sinistra, e guarda lungamente la scena.
11 tempio è quello ove s'appresta il rito Espiatore. Ivi bugiardo affetto
Prometterò, (guarda ilconvento)
Son
quelleLe
freddemura
ove ame
il serto e il veloPreparano
le suoreChe
all'aitarmi
trarranno e quindi al chiostro.Ah mio
Ranuccio!... o dolceCompagno
delmio
cor!M'han
fidanzata L'onta e il dolore!Ma
illamento
è vano.Speme non
resta di soccorsoumano!
Il fato si compie. -
Son
giunta a la sogliaChe
d'ogni dolcezza - persempre mi
spoglia.De' giorni trascorsi - vanite o sembianze!
dolci
promesse
- o care speranze!Come ombra
fugace -mia
vita finì Nell'alba che spunta - d'un funebre dì.Eppur
di lusinghe-
rideami la vita !Sì bello era il cielo
-
cuim'hanno
rapita!Or
l'ombra m'avvolge - di livida notte,La
cella d'un chiostro - persempre
m'inghiottelOimè
!... del sudario-più lugubre è il vel...Del chiostro inaccesso -
men
freddo è l'avel.(conpassoincerto si trascina sino al ponte levatoio. In questomomentos'odedal chiostrounacupa salmodia)
40
ATTO
Ad
ogni dì nove!Più vicino è l'avel!
(Una
retrocede spaventata)Qual suon mi
percuote, di funebri voci!...Per
l'aere sinistro,., s'allungan le croci!...(additando lecroci chestannosugli spalti)
Fra
teschi insepolti già cozza ilmio
piè!...Già mille fantasmi s'avventano a me!...
(s'inginocchiapregando esinghiozzando) Pietà, pietà gran Dio,
Del sacrifizio mio!
Core e voler sommetto...
Viver per
Te
prometto!...Sarà qual vuoi di me...
Del
mio
terror mercè!...(trascinandosi astentoarrivafino alpontelevatoio)
SCENA IL
Ranuccio
entrando precipitoso, eLina.
RANUCCIO Lina, t'arresta!
lina (sirizza ed ebbradigioia sislancia verso Ranuccio)
Oh mio
Ranuccio!RANUCCIO
Oh,
Linai (lungo abbracciamento) lina (riavendosi esciolta dalle braccia diRamicelo)A che
venisti misero!Ranuccio (con enfasi)
A
salvarti.lina
Come
a salvarmi?È
tardi.Ecco
il sepolcroChe
ame
si schiude!...Ecco
l'aitarche
aspettaLa
vittima.RANUCCIO
Non
fìa! vienmeco;
insiemeFuggiamL.
TERZO
4!LINA
Che
parli.Ogni speme m'
è tolta.RANUCCIO
Oh,
Lina!...Oh,
Lina!... ascolta!...Oh
sposamia,
queldemone Le
tuepromesse
sciolse?Qual
esecrata insidia All'amor mio
ti tolse?Mi
segui!... a tantoamor,
Restauno scampo
ancor.una
(piangendo, scrollando ilcapo in atto di sconforto) Dalmio
paeseIo fui reietta!
Dal vecchio padre Fui maledetta!
(aRanuccio) T'accieca il duolo
Deh!
piùnon
dir!...Che
piùmi
restaFuor
chemorir?
RANUCCIO(conimpeto d'amore, con fedeed entusiasmo) Resta
l'amor
che agli angioliAgguaglia i cor fedeli;
Che
i biechi affanni mitiga,L'amor
che schiude i cieli;L'
amor
che a noi daràSuprema
voluttà.(Lina ammaliata estatica ripete con ebbrezza voluttuosa leparolediRanucciofinoad abbandonarsiinconscia a lui.Siode nuovamente lalugubresalmodia)
LINA
ciel!... quella squilla!... ove son'io? ti scosta.
RANUCCIO Lina.
LINA
Va, va!
non
tentarmi: addio!...Addio
per sempre.RANUCCIO
No...
nè
ciel,nè
terra Ti rapiranno ame!
(si slancia verso Lina)ATTO
LINA Pietà!...
RANUCCIO
Sei
mia!
(Lina fugge. Ranuccio la raggiunge e lapiglia fra le braccia. Lina conun supremosforzosiliberada lui, sislanciaancoraunavoltaalpontelevatoio esuona.
Rispondonoi tocchid'una grossa campana. Ranuc- cio esita; disperato, faper lanciarsi dinuovo verso Lina.)
scena in.
Cencio
e precedenti.RANUCCIO (afferrandola pelbraccio) CENCIO
Sciagurato,
che
fai?RANUCCIO (indicando Lina) M'è rapita per sempre.
CENCIO
Attendi; il rito
Non
ècompiuto
ancora !(Inquesto
momento
si abbassail ponte levatoio, un gruppo disuore con cerei accesi, accompagnate da arcieri siavanza sul ponte)lina (inginocchiandosi)
Son
Lina.-
Sante vergini, vogliateAccompagnarmi
all'ara,Ove
aManfredo
sposaFarammi
il rito nuzial. Voi stesseDall'ara al chiostro
m'addurrete;
e tuttaLa
vita chemi
resta a voiprometto
In preci e pianticonsumar.
(In questo
momento
comincia avenirgente che s'avvia alla chiesa)Ranuccio (a Cencio, con disperazione)
Non
l'odi?TERZO
4CENCIO
Meco
qui resla.RANUCCIO
Oh,
guai!...CENCIO
Ti frena.
Ranuccio (con rabbiaferoce)
Sangue Qui
fìa versato.CENCIO
E sangue
avrai.(Linaparte seguita dalle monache) Ranuccio (piangendo)
Mia Lina!
(seguitailviavai della gente)
CANTO
RELIGIOSO E NUZIALE Scendi, increato spirito,Negli affannosi petti,
E
a santebrame tempera
De' Adi tuoi gli affetti.(Cencioe Ranucciosiperdono nella folla.)
SCENA IV.
Manfredo,
accompagnato da Cavalieri s'avvia lentamente alla chiesa, indiRanuccio
eCencio.
MANFREDO
Amici,
addio.Vuole
il destin ch'io chiuda Dimie
venture e de' miei falli il corso Di quella soglia al limitar.CAVALIERI Ti sia Prospero Imene.
E
se tornar dovessiA
più lieti pensieri,Ci troverai
compagni
a' tuoi piaceri.(ICavalieripartono ridendo emotteggiando)
Manfredo
(congenerosa baldanza) Io son libero alfine. I nodi infrangoChe
ni'uniano
al passato.Lina
mia,
da te redento corroOve
incalzali lepugne;
e in Terrasanta Morrò.-Torna
il vigor, la fede,E
la baldanza mia.Schiusa
m'
è alfine dell'onor
la via.(Manfredo avendo pronunziatequeste parole,vaper lan- ciarsinella chiesa.Ranuccioglisbarrala via. Cencio guarda indisparte)
Ranuccio (conaccento di dolore)
Ove
corri signor?MANFREDO
Tu
qui,Ranuccio?
RANUCCIO
Ove
tu corri? di'....MANFREDO
L'onor
di LinaA
risarcire.Una
giustizia io compio.RANUCCIO
Compi
un' infamia.MANFREDO Che
di' tu ?RANUCCIO
Colei
Che
vuoi salvar,m'ama,
sìm'ama;
l'amo.Lei che
mia
sposa esser dovea quest'oggi,A
lemie
braccia strappi,E
a disperati affanniD'un'esecrata prigionia condanni.
Perchè, perchè costringere Lina a nefando patto?
Deh non
volercommettere Un
si crudel misfatto.Iddio
non
oltraggiar Dal violato aitar!Ti
muova
il nostro duol...MANFREDO
L' onor di Lina il vuol.
TERZO
45 RANUCCIO (con furoresempre crescente)Dunque
tuimmoli
l'innocente al reo?MANFREDO
Cessa!RANUCCIO L'onesta giovinetta il fio
Sconterà dell'adultera possente?
Ebben,
tu rea cagion di tanto luttoMuori,(faperlanciarsi controMan.chegli offreilpetto)
MANFREDO
Ferisci.
(ilpugnale cadedi
mano
a Ranuccio) RANUCCIONoi poss'io.
Ma
ilnome
Della vera colpevole alle genti Rivelerò.
(chiamando abraccia teseversoilpopolo) Venite a
me!
cencio (trattenendolo)
Pon mente;
Te
perdi, e Lina tunon
salvi. Folle Sarai creduto, o qual fellon punito.Ranuccio (disperato)
Dunque
è giustizia, in terra e in ciel,menzogna
?CENCIO
No;
tardi giunge,ma pur
giunge. Conte, Percosse Iddio la tua superba fronte.(stupore diManfredo)
Rammenti
tu il destiliD'un
ospite indifeso?D'un
certo pellegrinA
piedi tuoi disteso?Dimmi,
di lui che fu?Non
lorammenti
più?(Manfredofa attodi terrore)
Pur
tunon
sai chi fosse Cui la tuaman
percosse?Il
mio
figliuoli,,.ATTO
MANFREDO
Gran
Dio...Che
sento!CENCIO
Il figlio mio!...
(lungosilenzio)
MANFREDO
(riscuotendosi)Or che
vuoi tu?CENCIO Vendetta!
E
tutta inpugno
io l'ho.MANFREDO Ebben,
perpoco
aspettaE
di tuaman morrò.
Che
Linaalmeno
io salvi!CENCIO (risolutamente a Manfredo) Lina salvar
non
puoi.Manfredo
(raccapricciando) No...non
fìa ver.CENCIO
La madre
tuaCommise
ame
che a inesoratosdegno La
sua figliuola sottraessi. Leggi.(gliporge unfoglio)
MANFREDO
(leggendo)»Abbi
qual figlia labambina mia,
»Questa preghiera, o Cencio,
»A
teuna madre condannata
invia.MANFREDO
Gran
Dio!... vive? (con trasporto di gioia)CENCIO Si, vive?
MANFREDO
Oh, a lei m'adduci.
CENCIO (conlugubre solennità)
Ebben,
quella cheognun
crede oltraggiataDa
te; coleiche
amia
vendetta crebbe;Che
salvar tunon
puoi; che fìa credutaTERZO
Al Incestuosa complice... rimira,È
tua sorella!(In questomomento Lina processionalmenteseguitada
* suoreedArcieri ripassailpontees'avvia alla chiesa.
Canticireligiosi,comesopra)
Manfredo
(con subita ispirazione) T'ingannasti, o vecchio, Lina fìa salva!(siferisce a morte)
(chiamando)
A me
Lina,mia
Lina! (cade) (Lina accorre.Ilpopolo circondaManfredo)TUTTI
Ah!
LINA
Che avvenne?
CENCIO (con infernale soddisfazione)
Compiuta
èmia
vendetta!SCENA ULTIMA.
Lina,
e detti.LINA
Gran
Dio! Manfredo... misero...Manfredo
!MANFREDO
Io muoio!...
mi
perdona, o santa Creatura!... (all'orecchiodi Lina)Sorella.
lina (sorpresa)
Ah!
MANFREDO
Taci! In
morte Deh
sulmio
core l'innocentemano
Della proscritta
mia
sorella posi.lina Misero!...