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RETROSCENA. una piattaforma digitale per lo spettacolo trentino

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Academic year: 2022

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RETROSCENA

una piattaforma digitale per lo spettacolo trentino

Accedere alla piattaforma è gratuito e semplice:

basta andare su retroscena.org, inserire il codice indicato (789789) e il proprio indirizzo email e cliccare il bottone login

Programma dal 15 al 21 febbraio 2021

lunedì 15 febbraio ore 20.30

La storia in 5 mosse PUNTATA 2 – Mille anni di imperatori. Il Sacro Romano Impero Germanico – Fondazione Museo storico del Trentino

disponibile per 48 ore

a cura della Fondazione Museo storico del Trentino con Nicola Sordo

autori: Luca Nicolodi e Denis Pezzato

coordinamento di produzione: Matteo Gentilini una realizzazione Motion Studio

Un format della Fondazione Museo storico del Trentino in cui un argomento storico viene approfondito in meno di dieci minuti, in 5 mosse appunto, dall’attore Nicola Sordo.

C'è anche una “mossa speciale” in cui il conduttore viene catapultato in una fonte visiva.

Per quasi mille anni nell'Europa centrale è esistito un grande impero, che si considerava l'erede di quello romano d'occidente e di quello di Carlo Magno. In cinque mosse il Sacro Romano Impero germanico!

a cura della Fondazione Museo storico del Trentino con Nicola Sordo

autori: Luca Nicolodi e Denis Pezzato

coordinamento di produzione: Matteo Gentilini una realizzazione Motion Studio

Un format della Fondazione Museo storico del Trentino in cui un argomento storico viene approfondito in meno di dieci minuti, in 5 mosse appunto, dall’attore Nicola Sordo.

C'è anche una “mossa speciale” in cui il conduttore viene catapultato in una fonte visiva.

Seconda puntata: Per quasi mille anni nell'Europa centrale è esistito un grande impero, che si considerava l'erede di quello romano d'occidente e di quello di Carlo Magno. In cinque mosse il Sacro Romano Impero germanico!

martedì 16 febbraio ore 20.30

Vicolo Santa Maria Maddale 9 – Documentario di Alessandro Girardi e Jacopo Maramieri disponibile per 48 ore

regia Alessandro Girardi e Jacopo Maramieri da un'idea di Jacopo Maramieri e Maura Pettorruso testi Maura Pettorruso

nel ruolo dell'avventore Bruno Vanzo

fotografia e post-produzione Alessandro Girardi

con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto hanno partecipato (in ordine di apparizione)

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Mario "Barba" Giacomazzi, Rita Camin, Paolo Dalprà, Fulvio Lenzi, Marco Gamberoni, Gigi Zoppello, Lorenzo "Lome"

Menguzzato, Vincenzo Rutigliano, Liana Carpené, David Spigolon, Daniele Ferrari, Michele Falceri, Valter Salizzoni, Mauro Briani, Lucy Baldissera, Mauro Lazzeri, Veronica Convertino, Giovanni "Gianni" Convertino, Alessandra Daccò, Walter Fronza, Lucio con amici, James Thompson e Stefano “Boogieman” Franco,Paolo Calandrino con amici, Nadine, Ganesh House.

L’osteria ”Scaletta” di Trento ha una lunga storia alle spalle. Le sue panche, nel tempo, hanno supportato il peso dell’umanità, mentre i bicchieri si riempivano di storie. Un documentario che testimonia il microcosmo di una locanda trentina che continua a sopravvivere, in un universo che si espande in un’altra direzione.

L'osteria «La Scaletta» rappresenta un pezzo di storia «non ufficiale» della città, un luogo amato da alcuni e

disprezzato da molti, un incrocio urbano dove giovani universitari, extra-comunitari in cerca di calore, poeti affermati, attori sconosciuti, giornalisti e dirigenti incravattati sono sempre riusciti a comunicare, dismettendo quei ruoli a volte scomodi imposti dal vivere «in società».

Il documentario parte allora da una consapevolezza: in un’era in cui la multi-culturalità e la convivenza dei popoli è all’ordine del giorno di qualunque cronaca – più o meno nera – La Scaletta rappresenta un eco-sistema a parte dove l’unica regola è sempre stata «l’uguaglianza dell’essere umano».

Martedì 16 febbraio

Podcast PUNATA 3 – La piazza per Aria_Cristo Re: il cinema Disponibilità illimitata

montaggio a cura di GIOVANNI MELCHIORI immagine di copertina di Maria Chiara Betta

Ideazione logo e copertina del programma a cura di Nadia Tamanini.

Un mix esplosivo di voci, musica, suoni e interviste: tra ospiti speciali, biografie surreali, opinioni di esperti e immagini d'arte.

Un programma radiofonico sui quartieri della città di Trento: la prima stagione è dedicata al quartiere di Cristo Re.

Un programma promosso da Il Funambolo, in collaborazione con Sanbaradio e Cooperativa Mercurio; gli interventi artistici sono a cura di Spazio Piera. Il progetto è realizzato con il contributo del Comune di Trento e della Fondazione Caritro.

Condotto e ideato da Guido Laino, Marta Marchi, Giovanni Melchiori, Stefania Segatta, ed Eugenio Zazzara.

In questa puntata troverete:

#levocidalquartiere raccolte da MARTA MARCHI

#musicaperterra con DUNJA ILIC

#lavocedellesperto con ANTONIO ARTUSO - Direttore Cinema Astra

#viteperaria (pseudografie di possibili individui memorabili) di GUIDO LAINO voce di MARISA POGGI

#lospitespeciale: ovvero diamo voce ad autrici e autori! ALBERTO BRODESCO

#ilconduttoreforesto alias EUGENIO ZAZZARA

#lartista MARIA CHIARA BETTA

trovate tutti gli #scattidartista a questo link: https://bit.ly/3lbis6s

mercoledì 17 febbraio ore 20.30

My life. 1 agosto 31 luglio – Teatro E – dal Teatro di Villazzano disponibile per 48 ore

regia di Mirko Corradini

assistente alla regia Nicola Piffer con Laurent Gjeci e Emilia Bonomi tecnico Nicola Piffer

Produzione TeatroE

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Bob, un uomo felicemente sposato e all’apice del successo lavorativo scopre, nello stesso momento, di essere affetto da un tumore in stadio avanzato e di essere in attesa del suo primo figlio, che non riuscirà a vedere crescere. Bob non si arrende: vuole essere presente nella vita del figlio e inizia così a girare dei filmati per farsi conoscere da quel bimbo che verrà e per dargli consigli per quando sarà un adulto, come farebbe se potesse rimanergli accanto. Il tempo corre lungo due percorsi paralleli che sembrerebbero andare in due direzioni opposte – l’uno verso la morte, l’altro verso la nascita -, ma Bob riuscirà a trovare il punto di contatto tra queste due dimensioni.

giovedì 18 febbraio ore 20.30

Retroscena il teatro alla radio su RadioDolomiti – L'alba di una nuova Eva. Compendio di storie passate e presenti su cosa significhi essere femmina– dal Teatro di Meano

dalle 21 caricato come podcast disponibilità illimitata

Con Manuela Fischietti - Iacopo Candela - Chiara Benedetti Testi tratti da “Il frutto della conoscenza” di Liv Stömquist

Un breviario vivace e ironico per sopravvivere ai nostri tempi, sconfiggendo idee preconcette, convinzioni diffuse e teorie blasonate con irriverenza. Un atto di accusa politicamente scorretto, che sposta il baricentro del discorso di genere, riportandolo all'origine del mondo. Che la nostra natura sia femminile o maschile, ci auguriamo che il compendio possa farsi mezzo per scoprire cose su di noi che fino ad oggi avevamo ignorato. E che dopo il buio della storia, l’alba ci risvegli mettendo in cantiere nuovi atteggiamenti e argomentazioni inaspettate! E che il corpo delle donne nella sua forma e nei desideri che esprime, possa raccontare ciò che vuole a chi è disposto ad ascoltare.

venerdì 19 febbraio ore 20.30

Qui e ora – Seconda Puntata: Corpo – Fondazione Museo Storico disponibile per 48 ore

Spettacoli Centrale Fies

Gym club | Artista: Massimo Furlan Rehabilitation | Artista: Cinthia De Levie Riding on a cloud | Artista: Rabih Mroué Spettacoli Oriente Occidente

Bad lambs (Agnelli cattivi) | Compagnia: Balletto Civile | Coreografa: Michela Lucenti Frock | Compagnia: Stopgap Dance Company | Coreografa: Lucy Bennett

Soma | Coreografo: Martin Talaga

Uno speciale realizzato la scorsa primavera durante il lockdown.

Ogni puntata ruota attorno a una parola chiave: interazioni, corpo, natura, tecnologie e presenta sei performance recenti commentate da coreografi, artisti, direttori artistici.

La seconda puntata è dedicata al corpo e ai diversi modi in cui viene portato in scena: vulnerabilità, cambiamento, imperfezione estetica, perdita, accettazione sono alcuni degli spunti che ci offrono i sei spettacoli e performance selezionati e spiegati da Centrale Fies e Oriente Occidente Dance Festival.

"Qui e ora" è un programma di Fondazione Museo storico del Trentino, Oriente Occidente Dance Festival e Centrale Fies, in collaborazione con il Servizio Attività culturali della Provincia autonoma di Trento. Una realizzazione Busacca Produzioni Video.

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Venerdì 19 febbraio ore 21.00 su

RTTR TV

Il piccolo Clown – Compagnia dei Somari/ariaTeatro – dal Teatro di Pergine Di Klaus Saccardo, Nicolò Saccardo e Natascia Belsito

Con Klaus Saccardo e Nicolò Saccardo Voce fuori campo Soledad Rivas Costumi Giacomo Sega

Scene Studio Quadrilumi - Michele Giovanazzi e Cristina Scardovi Disegno luci Federica Rigon

Tecnico Iacopo Candela Foto Paolo Sandri

Produzione Compagnia dei somari, ariaTeatro Età consigliata: dai 4 anni

Un clown bambino si ritrova un giorno da solo, in una sperduta campagna. Trova rifugio a casa di un contadino, anche lui solo, ma assai poco incline alle relazioni, soprattutto quelle con i bambini. I due devono imparare a conoscersi, e a comprendere le esigenze l’uno dell’altro. Interpretato da un attore professionista insieme al figlio di sette anni (dal sorprendente talento), lo spettacolo non utilizza parole ma un concerto di gesti per trasportarci in un mondo di emozioni, indagando sulla relazione padre / figlio, adulto / bambino in un modo del tutto inedito.

Piccolo Clown, presentato nei più importanti festival di settore, è stato giudicato dalla critica uno dei migliori spettacoli di teatro ragazzi del 2018.

In “Il piccolo Clown” il meraviglioso piccolo interprete, Nicolò Saccardo, accompagna il padre Klaus in una storia semplice e piena di poesia, nella quale, un giorno, quasi per caso, un clown bambino, ma davvero bambino, casca da un treno per rendere felice un contadino, per poi andarsene senza preavviso. Uno spettacolo intriso di tenerezza che, senza parole, tra giochi circensi e sguardi di intesa, parla di amicizia e condivisione.

Sabato 20 febbraio ore 20.30

Vita da cani – raumtraum – dal Teatro di Meano disponibile per 48 ore

di Giulio Federico Janni

con Silvia Marchetti, Giulio Federico Janni, Christian Renzicchi, Davide Pedrini, Niccolò Curradi Regia di Maura Pettorruso

produzione RaumTraum

Una compagnia di attori si ritrova in tournée in un piccolo paesino del Sud Italia. Posto di mare, a novembre.

L'albergo fronte spiaggia dove alloggiano è deserto: ci sono solo loro.

Anche il bar della hall è deserto. I camerieri sono in ferie. Loro possono comunque servirsi. Da soli.

L'arrivo di una giovane e dirompente ragazza interrompe bruscamente la monotonia delle ore. E' una turista dell'ultima ora, un'amante del mare d'inverno, un'insolita bagnante in cerca di un bar aperto in quella sconfinata landa desolata.

Come un Deus ex machina, la donna apre le stanze segrete degli increduli attori, ne scopre altarini, segreti, paure, ossessioni; li mette a nudo nei loro fallimenti a metà, nelle loro vite "da cani" a metà.

Mentre le ore passano scandite da note jazz e battute irriverenti, Leo (Giulio Federico Janni) riceve la visita inaspettata di Alex (Max Meraner) che non vede da 12 anni. Sono gli ultimi (o forse i primi?) nodi che vengono al pettine.

Una commedia amara, dove si ride per non piangere, dove si piange per non ridere. Perché la (loro) vita è così:

troppo sfuggente per prenderla completamente sul serio.

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domenica 21 febbraio ore 16.00 TEATRO RAGAZZI La volpe e il lupo – dall’Auditorium di Lavis disponibile per 48 ore

IDEAZIONE E REALIZZAZIONE A CURA DI: Rosalia Capitanio NARRATRICE E VOCE PUPAZZI : Rosalia Capitanio

ASSISTENZA TECNICA: Virginia Pallante

"Da un borsone può uscire di tutto, sì, ma tutto ciò che riguarda il mondo della fantasia"; parola di Liuska la

"contafiabe".

L'instancabile viandante infatti mostra ai bambini alcuni oggetti che simboleggiano i personaggi delle fiabe più note per chi li vuole indovinare, e quando tutto sembra finito ecco spuntare due teste: sono quelle della volpe e del lupo, ed il gioco continua... .

Le avventure dei due nuovi personaggi trasportano il pubblico nella grande steppa russa, dove i "compari" cercano di sopravvivere ai quotidiani stimoli della fame.

C'è anche il tempo per scherzare, così qualcuno forse esagera un po', e a farne le spese sembra essere il più debole, ma sarà poi vero?

Anche i bambini potranno dire la loro e forse immaginarsi un finale del tutto personale!

Tra un'opinione e un'altra però una soluzione che va bene a tutti c'è, ed è proprio Liuska a suggerirla:

"Tutti sulla slitta, siete pronti...? Si parte: P I S T A A A A !".

Drammaturgia liberamente ispirata al racconto: "Sorellina volpe e il lupo", A.N. Afanasjev Antiche fiabe russe,Torino, Einaudi ,1974.

Lo spettacolo è adatto ai bambini dai 3 anni in poi

La produzione “La volpe e il lupo” ha partecipato a varie rassegne sia a livello regionale che nazionale, incontrando i favori degli esperti del settore “Teatro di figura”.

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