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IL PERSONAGGIO/ Casmiro Lieto: Da Avellino alla Rai con il marchio della Lega

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Academic year: 2022

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IL PERSONAGGIO/ Casmiro Lieto: Da Avellino alla Rai con il marchio della Lega

Produttore e autore tv con la Rai di fortunate trasmissioni tra cui “La Prova del Cuoco”, condotta all’epoca da Elisa Isoardi, e “La Vita in Diretta”, Lieto e’ stato in pole position per la direzione di Rai1 e Rai2, indicato in quota Lega. Fino a oggi ha firmato come autore il programma di Rai2

“La Domenica Ventura”. Nel passato ad Avellino e’ stato anche socio di una delle emittenti storiche della citta’ irpina, Telenostra. Casimiro Lieto, avellinese, classe 1963, e’ tra gli arrestati dalla Guardia di Finanza nell’ambito dell’inchiesta “Ground Zero 2” sulle sentenze pilotate nella Commissione tributaria di Salerno . Una vicenda giudiziaria destinata a mettere fine a una carriera trentennale con la Rai che ha annunciato di aver “avviato l’iter per la risoluzione del contratto di collaborazione” con Lieto. Dal Festival di Sanremo (otto edizioni) a Telethon, da Pavarotti and Friends a

“Domenica In”, “Una vela per sognare”, “Sanremo festa d’estate”, “Una giornata particolare” e cosi’ via, Lieto e’

venuto alla ribalta come autore di Elisa Isoardi prima con “Il tempo e denaro”, “Buono a sapersi” e poi con “La Prova del cuoco” nel periodo in cui la conduttrice era la fidanzata dell’ex vicepremier Matteo Salvini. Ma e’ stato autore di molti programmi di intrattenimento e giornalistici:

nell’ultimo anno e’ passato alla “Vita in diretta”, ma attualmente era impegnato con Rai2 nella trasmissione sportiva condotta da Simona Ventura, “La Domenica Ventura” (il contratto andava dal 19 agosto 2019 e sarebbe dovuto scadere il 24 maggio 2020, ndr). Sul suo nome si era alzato un polverone di polemiche quando un anno fa erano circolate le indiscrezioni su un suo possibile approdo alla direzione di Rai1 (o, in alternativa, di Rai2) che secondo i rumors sarebbe

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stato caldeggiato dall’allora ministro dell’Interno Salvini.

Angri. Le iniziative della Confesercenti su canone Rai e Siae

ANGRI. Con la Confesercenti si risparmia sulla Siae. A ricordarlo ai commercianti angresi Aldo Severino referente dell’associazione, offrendo servizi specializzati. Severino ricorda che entro domani andrà rinnovato l’abbonamento speciale alla Rai per gli apparecchi televisivi e radiofonici presenti all’interno di un pubblico esercizio. “La Legge di Stabilità 2016 -dice il presidente Aldo Severino- non ha apportato alcuna modifica rispetto al pagamento del canone speciale per la detenzione di apparecchi tv, al di fuori delle utenze domestiche. Pertanto il canone andrà versato con le consuete modalità, attraverso bollettino postale che la Rai invia alle imprese. Il canone speciale per la televisione comprende anche quello per la radio; quindi coloro che detengono nel proprio locale sia radio che tv pagheranno solo il canone per la televisione, mentre chi detiene solo la radio, sarà tenuto al pagamento del canone speciale per gli apparecchi radiofonici”.

Dalla sede della Confesercenti, inoltre, fanno sapere che aderendo all’Associazione, si ottiene uno sconto dal 20 al 30

%, a seconda dell’attività svolta, sulle tariffe applicate dalla Siae. Per ottenere la riduzione basta presentare entro il 28 febbraio, la richiesta di abbonamento mediante i moduli reperibili pressogli uffici Confesercenti. Le tipologie d’impresa maggiormente interessate all’abbonamento Siae sono i pubblici esercizi in genere: ristoranti, pizzerie,

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paninoteche, pub e similari, ma anche, altre categorie come negozi di abbigliamento e sale da ballo, palestre, centri fitness, centri benessere ed estetici, nonché locali dove si esercitano intrattenimenti musicali senza ballo, concerti o c o n c e r t i n i o c c a s i o n a l i i n s p a z i p r i v a t i o pubblici. Vincenzo Vaccaro

Angri, arriva mamma Rai

ANGRI. Seguendo Corbara e Sant’Egidio, anche Angri veste i panni dell’attore protagonista nel servizio del “Tg itinerante”, in onda oggi in diretta su Rai tre per l’edizione delle 14 del “Tg Regione”. A far da sfondo alla rassegna curata dal team guidato da Enrico Deuringer saranno le fiere mura del Castello Doria, monumento centro di vita politico- culturale del paese dal 1290, anno in cui il re di Napoli Carlo II d’Angiò assegnò il feudo corrispondente all’attuale territorio angrese al milite Braherio, territorio poi passato in mano alla casata dei Doria, nobili di origine genovese che hanno dato il nome alla fortezza. Da sempre crocevia di popolazioni e terreno fertile per le coltivazioni agricole, città d’arte e meta di pellegrini, Angri si presenta come una realtà urbana signorile ma a misura d’uomo, fervida di importanti iniziative economico-sociali, che dominano la scena in un singolare connubio tra storia e modernità. I riflettori della Rai saranno puntati, oltre che sulle creazioni dell’artigianato tessile, anche sui prodotti d’eccellenza dell’agro-alimentare locale, tra cui il pane di Angri e l’immancabile pomodoro, servito nelle numerose osterie e pizzerie che popolano il borgo e sottoposto a processo di trasformazione industriale “in loco”. Angri ospita, infatti, anche gli stabilimenti di alcune tra le maggiori industrie conserviere dell’Agro nocerino sarnese, dal colosso Doria

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(s.p.a. quotata in borsa) alla “sorella minore” Feger, che esporta fino in Giappone. Un settore – quello delle conserve alimentari – che fa da traino all’economia dell’intera regione. Ma Angri rimane al contempo strenuamente fedele alle proprie tradizioni, di cui recano testimonianza due eventi che si tengono annualmente nel periodo estivo-autunnale: la festa in onore di San Giovanni Battista (santo patrono a cui il popolo angrese è particolarmente devoto) e l'”Okdoriafest”, dedicata alla birra artigianale e di scena proprio nelle vie che costeggiano il castello. Due appuntamenti in grado di richiamare decine di migliaia di visitatori.

Salvatore Giordano

Cava. A Mi manda Raitre, confronto televisivo sugli alloggi popolari con Del Vecchio

CAVA DE’ TIRRENI. Alloggi popolari a Cava: se ne parla oggi, alle 10, a “Mi manda Rai 3”.

Negli studi di Saxa Rubra a Roma, sede di una delle prime trasmissioni televisive di inchiesta e di denuncia condotta da Elsa Di Gati, tra gli ospiti ci saranno la cavese Antonietta Rispoli, che rivendica l’assegnazione di un nuovo alloggio popolare e l’avvocato Giovanni Del Vecchio, consigliere c o m u n a l e d i m a g g i o r a n z a , i n r a p p r e s e n t a n z a dell’amministrazione comunale.

In particolare, la vicenda riguarda le vicissitudini di una famiglia che, dopo uno sfratto esecutivo avvenuto nel 1992, è costretta a vivere in un prefabbricato in località La

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Maddalena nella periferia della città.

La signora ha contattato la redazione della trasmissione che ha deciso di invitare in studio il sindaco Servalli che, per impegni, ha demandato il consigliere, nonché avvocato, Giovanni Del Vecchio.

Contattato telefonicamente, il consigliere comunale ha spiegato la storia, fornendo anche dettagli interessanti.

Il nucleo familiare in questione è composto da 5 persone con 3 figli e in cui c’è la presenza anche di un soggetto con disabilità.

Con decreto del 1992, l’Amministrazione comunale dell’epoca, decise per lo sfratto, cosicché la famiglia decise di fare domanda per essere ammessa nella graduatoria per gli alloggi popolari.

L’Iacp (Istituto autonomo case popolari), però, rigettò la domanda per vizi formali, ma inderogabili, dovuti a «errori n e l c o m p i l a r e l a d o m a n d a , f o r s e p e r p r o b l e m i d i analfabetismo», come afferma il consigliere Del Vecchio.

Per risolvere il problema è stato fatto un bando ad hoc per gli esclusi, in cui la famiglia è risultata 15esima con il punteggio di 7.

Da segnalare anche che la vicenda assume contorni ancora più seri e complicati dal momento che «è necessario prima liberare alcuni alloggi che sono stati occupati illegittimamente da famiglie che non ne avevano diritto», continua Del Vecchio.

Ora la famiglia cavese, che comunque contesta l’esclusione dal primo bando, avrà diritto all’assegnazione di un alloggio nelle case popolari previo, comunque, scalamento della classifica pubblicata dopo il bando.

Giantonio Gigantino Giantonio Gigantino

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San Gregorio M. Muore a Roma Pierangelo Piegari, noto giornalista della Rai e sindaco della sua cittadina

E’ morto per un malore che lo ha colto mentre faceva la spesa in un supermercato a Roma il 72enne Pierangelo Piegari, giornalista Rai ed ex sindaco di San Gregorio Magno dal 1982 al 1991 e dal 1996 al 2005. Apprezzato caposervizio del Tg1 lo fu anche come amministratore. Al telegiornale dell’ammiraglia della tv pubblica, si occupò di economia. Il sindaco di San Gregorio Magno, Onofrio Grippo, ha proclamato il lutto cittadino in occasione dei funerali. Piegari lascia la moglie e tre figli.

Nocera Inferiore. Uno Mattina alle nove di domani al castello del parco

“Uno Mattina” fa tappa al castello del Parco. Ad annunciarlo il sindaco Manlio Torquato che su facebook scrive:

«DOMATTINA VENERDì 3 LUGLIO, ALLE ORE 9,00, SAREMO SU RAI UNO, ALLA TRASMISSIONE “UNO MATTINA”, IN UN SERVIZIO DEDICATO A NOCERA, AL SUO CASTELLO DEL PARCO».

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Roberto D’ Auria sbarca in Rai

Ha soli diciannove anni Roberto D’Auria, violinista, figlio d’arte di papà Giovanni clarinettista e direttore preparatore di quella interessante realtà che è la wind orchestra del liceo musicale di Salerno Alfano I, e dopo una carriera musicale in cui ha bruciato le tappe potrà assidersi ad un leggìo quale primo violino di fila dell’orchestra della Rai Radiotelevisione Italiana. La notizia è di domenica sera ed è Roberto, un’altra eccellenza della scuola musicale salernitana, poiché colui il quale gli ha messo il violino in mano è Matteo Gigantino, poi il conseguimento del diploma a solo diciassette anni presso il Conservatorio “D.Cimarosa” di Avellino, con il massimo dei voti, lode e menzione speciale, la trafila degli innumerevoli concorsi che lo hanno salutato classificato Primo Assoluto, il Premio Straordinario per la migliore interpretazione di un brano d’ autore italiano al concorso “Francesco Pavia” di Castel San Giovanni eseguendo il IV Concerto in re minore di Niccolò Paganini, l’argento al celebrato “Andrea Postacchini” di Fermo, il primo premio alla Rassegna d’archi “Mario Benvenuti” di Vittorio Veneto e al concorso “Città di Firenze”. Roberto ha sempre avuto la valigia pronta sotto il letto, si è esibito da solista e camerista ai festival “Aurora Chamber Music” in Vanersborg (Svezia), “Omaggio all’Umbria nei luoghi di Assisi”, “Uto Ughi per Roma”, “Gubbio Summer Festival”, “Europa Musica – Musica fuori centro” in Roma e al “Baronissi Europe Festival” in duo con Oliver Kern e in Quartetto con i Solisti della Filarmonica di Monaco di Baviera. Ha ricoperto il ruolo di concertino dei primi violini nell’orchestra “Goffredo Petrassi” di Roma e nell’orchestra dei quattro conservatori della Campania. E’

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membro dell’European Union Youth Orchestra (EUYO). Recente è l’ interpretazione dell’ opera integrale dei concerti per violino di Johann Sebastian Bach, insieme al violinista Fabrizio Falasca e all’Orchestra da Camera Italiana, realizzata nell’affascinante contesto del Duomo di Napoli. E’

stato allievo effettivo dell’ Accademia Chigiana di Siena nella classe di Salvatore Accardo, perfezionandosi con i maestri Dejan Bogdanovic, Fabrizio Von Arx, Aldo Matassa e Felice Cusano. Tra breve il trasferimento a Torino ove forse sarà il più giovane tra i maestri dell’Orchestra. “Il concorso si articolava in tre prove – ci ha raccontato Roberto – una fase preliminare, durante la quale ho suonato dietro un paravento e in perfetto silenzio, poi altre due prove sul palcoscenico dell’auditorium Toscanini e lì ho provato sensazioni ineffabili, un’acustica formidabile, nonostante i minuti per esibirsi e, quindi, per esprimere veramente tutto del proprio sentire musicale, fossero veramente pochi. Poi, quando è risuonato il mio nome quale quinto idoneo, ovvero rientrante tra coloro che avrebbero firmato un contratto a tempo indeterminato, non riuscivo a crederci”. Dal quinto concerto di Wolfang Amadeus Mozart con quella la ricchezza delle immagini, cantabilità tutt’altro che inibita, vivacità ritmica ed energia, la coerenza dell’insieme alla misura del

“suono” e alla stabilità – inesausta!- del tempo, agli abbandoni del concerto di Jean Sibelius, di estrema sobrietà, con il violinista estraneo all’esibizione virtuosistica fine a s e s t e s a e a i s u o i c a s c a m i i s t r i o n e s c h i , c o m e a l sentimentalismo. Nella compagine Rai, Roberto non sarà solo, ma troverà un’altra eccellenza tutta salernitana Valerio Iaccio, in forza all’orchestra già da qualche anno. La speranza è poterlo riascoltare presto in città, magari insieme a Valerio, in modo da poter toccare veramente con mano un infinitesimo di cultura internazionale.

Olga Chieffi

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L’energia delle percussioni salernitane

L’energia positiva delle percussioni salernitane hanno portato il Conservatorio “G.Martucci” a conquistare i quarti di finale nel concorso bandito dalla Rai che vede a confronto i diversi istituti musicali d’Italia. Il quartetto di percussioni composto da Giovanni Caiazza, Nicola Montefusco, Maurizio Pagnotta e Mario La Rocca, preparati perfettamente dalla loro docente Mariagrazia Pescetelli, hanno stracciato il quartetto di clarinetti del conservatorio di Teramo. Il brano che i ragazzi hanno proposto è stato “Stinkin’ garbage” di Ed Argenziano, una composizione per bidoni di immondizia. Il pubblico è stato convinto dalle coreografie accattivanti e iscrizioni sui bidoni di vernice significative, quali “pensa positivo”, simbolo dell’energia del tamburo parlante che caratterizza la musica delle terre calde, di tutti i Sud del mondo, dall’Africa al Brasile, al Mediterraneo nelle cui arterie scorre il ritmo, suona la contaminazione tra tradizione e innovazione, suona il ritmo tribale e suona la voglia di fare, di smemorarsi e di evocare un mondo sotterraneo, vulcanico che ci appartiene, dove il nascosto chiede con maggiore insistenza e da più tempo di farsi luce, ed è qui che può diventare più poroso e friabile il muro che divide il “sopra” e il “sotto”, l’ “al di qua” e l’ “al di là”, l’arcaico e il presente, l’immaginario e il reale, in uno psicodramma che nei secoli, è riuscito a penetrare la cultura e il suolo, in cui il teatralizzato, visualizzato e magnificato, parla da sempre e più intensamente all’inconscio, nella sua nudità più crudele ed esibita. Abbiamo intuito tutto ciò nei bidoni di vernice dei ragazzi salernitani, le suggestioni, le intonazioni, le evocazioni che si sono

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trasformate in un canto euforico, capace di esprimere l’eterno incanto dei sensi completando la memoria collettiva con il vigore ritmico e l’aggressività espressiva che si trasforma in eterna sfida, in danza. Un agone che ha visto i nostri portacolori opposti al quartetto di clarinetti dell’ Istituto Superiore di Studi Musicali Braga di Teramo, composto da David Perpetuini, Ilaria Profeta, Gabriella Andreone (clarinetti in Si bemolle) e Alessia Centofanti (clarinetto basso) allievi dei maestri Romeo Petraccia e Federico Paci, i quali hanno proposto la cavatina di Figaro dal Barbiere di Siviglia di Rossini “Largo al factotum”. Niente da fare per gli studenti abruzzesi, con quel Rossini che ha certo misteriosi poteri con le sue musicali creature vive, realizzate a tratti vigorosi, a tinte vivacissime, dal rilievo robusto, e piene d’una allegria così perenne e briosa da dar l’impressione che abbiano cento diavoli in corpo, un Figaro che con il suo virtuosistico

“scioglilingua” ha mandato il secondo clarinetto “nelle chiavette” per dirla nel gergo degli strumentisti a fiato. Gli spettatori hanno decretato un definitivo 41 a 59 per la nostra massima istituzione musicale, che ora dovrà pensare ad una nuova formazione per affrontare degnamente i quarti di finale e volare, così, tra i primi quattro conservatori d’Italia.

Olga Chieffi

Paghi il canone Rai? “Sei un vecchio di m…a”

di Francesco Carriero

No Country for old man, non è un Paese per vecchi, avrebbe scritto Cormac McCarthy, ascoltando le parole della dottoressa

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Tassoni, funzionaria dell’ufficio tributi della Rai, intervenuta nella mattinata di ieri in diretta a “Radio Kiss Kiss”. Ma più che altro ad essere per vecchi sarebbe la televisione pubblica, secondo la dipendente di viale Mazzini, ma non per vecchi qualsiasi, bensì per “vecchi di m…a”, come lei stessa gli ha definiti. Il tutto si è consumato nel corso del contenitore radiofonico condotto dal nostrano Pippo Pelo, nel corso del quale si discuteva (argomento immancabile in questo periodo dell’anno) del canoe Rai. Il dj, per approfondire la questione, aveva invitato ad intervenire in diretta radiofonica proprio la dottoressa Tassoni, dipendente dell’ufficio che si occupa di incassare il balzello, chiedendole se ritenesse più o meno giusto chiedere ai cittadini di pagare il tributo. La risposta è stata sconcertante: la dottoressa ha affermato che, visto che chi resta a guardare la tv tutto il giorno sono solo i “vecchi di m…a” è giusto che questi paghino il canone a mamma Rai.

Comprensibilmente contrariato, anche il conduttore Pippo Pelo ha chiesto al suo ospite di rivolgersi agli anziani con termini maggiormente appropriati, ma la dottoressa Tassoni non ha raccolto l’invito, insistendo con la colorita espressione.

Grande indignazione è stata espressa dal presidente di uno dei club “Forza Silvio” nostrani, Raffaele Cicalese: «Siamo rimasti allibiti – dichiara – nel sentire come un dipendente pubblico abbia diverse volte insultato, in diretta radiofonica, i contribuenti italiani e le persone anziane.

Inoltre nel corso della trasmissione la dottoressa Tassoni ha giustificato il pagamento del Canone Rai, asserendo che gli introiti servirebbero per coprire spese per truccatori e parrucchieri per le conduttrici. Per queste ragioni stiamo valutando tutte le azioni percorribili per difendere gli interessi dei contribuenti e delle persone offese dalla dipendente pubblica». Non è un Paese per vecchi, non è una tv per vecchi, lasciategli almeno la radio.

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