INTRODUZIONE
Il presente lavoro è dedicato all’analisi e al commento dei principali fenomeni riscontrati nella traduzione del romanzo YA King Dork, dell’autore Frank Portman. Si articola in tre capitoli, che descrivo brevemente a seguire.
Nel primo capitolo mi occupo di contestualizzare il romanzo all’interno di un discorso più generale sulla letteratura per ragazzi e sulle principali differenze rispetto a quella per adulti. Successivamente procedo focalizzandomi sul genere giovani adulti; fornisco una definizione e ne descrivo le principali caratteristiche. Al fine di delineare la struttura di King Dork, procedo alla classificazione dei principali sottogeneri della young adult fiction di pertinenza nel romanzo. In particolare mi occupo di: romanzo di formazione, romanzo familiare e romanzo poliziesco. Concludo il primo capitolo presentando il romanzo, la trama e i principali temi in esso contenuti. Dedico due brevi paragrafi all’autore e ai suoi lavori.
Nel secondo capitolo affronto più concretamente le problematiche che sono emerse dalla traduzione di alcune parti selezionate di King Dork. Commento i principali fenomeni, fornendo alcuni esempi direttamente dal testo di partenza e affiancando per ciascuno la mia proposta di traduzione. Giustifico di volta in volta le scelte che ho operato, supportandole con riferimenti bibliografici. I fenomeni di cui principalmente tratto sono: turpiloquio, slang americano, idioletto e fattori culturali che condizionano le scelte traduttive.
Il terzo capitolo invece si focalizza sull’analisi computazionale dei termini più rilevanti del bad language, che ho selezionato all’interno di King Dork. Per ognuno, propongo una descrizione dettagliata dei risultati ricavati da un’indagine attraverso i corpora. Fornisco uno spettro per ciascun termine, dal maggiore al minore grado di volgarità, e a volte sfrutto tabelle e grafici a scopo esemplificativo. Mi avvalgo di strumenti quali dizionari (anche etimologici e combinatori), corpora (tra cui Sketch Engine e COCA) e altre risorse dal Web quali i social networks. In particolare mi concentro sullo studio dei corpora,
descrivendone tipologie e funzioni, e procedo all’analisi dei termini, fornendo una spiegazione e una giustificazione delle scelte traduttive finali. Il mio proposito in quest’ultimo capitolo è dimostrare infatti come un corpus rappresenti oggi una risorsa alternativa, innovativa e utile anche ai fini traduttologici.
Nella sezione conclusiva inserisco la mia proposta di traduzione di alcuni capitoli di King Dork, che ho selezionato specificamente per la presenza dei fenomeni che meglio caratterizzano il romanzo e che erano degni, a mio avviso, di essere analizzati.