CAPITOLO VI
6.1 Conclusioni
La geografia del priorato gerosolimitano pisano è già piuttosto definita1. Solo un piccolissimo numero di sedi attende ancora una più precisa localizzazione. Rimane invece aperto il problema della cronologia delle fondazioni, di non facile soluzione stante la lacunosità della documentazione superstite.
I temi da approfondire sono molti, in primo luogo quello del funzionamento verso l’utenza, ossia il ruolo effettivamente svolto nell’assistenza a viaggiatori e a bisognosi di ogni categoria e la fisionomia del personale incaricato di tale compito. Un altro aspetto importante riguarda il peso economico e sociale: l’estensione delle proprietà fondiarie, con la loro gestione ed i diversi strati della società coinvolti a vario titolo (cavalieri o sergenti, oppure donati e oblati, oppure ancora semplici addetti a svariate altre mansioni). Infatti, una volta individuate tali identità, sarà possibile capire meglio sia l’effettivo peso pisano nelle diverse sedi dipendenti sia i rapporti reciproci tra la cittadinanza e l’Ordine2.
1 CECCARELLI LEMUT – GARZELLA, Ordini militari in una città di mare: Ospitalieri e Templari nella Pisa
medievale, cit., p. 66.
Ad ogni modo, il rapporto Ordine-città appare già evidente. Infatti il priorato pisano si configura in una prospettiva del tutto nuova, una prospettiva di proiezione ben al di là del territorio sottoposto al controllo della città di Pisa o gravitante su di essa. Ciò è indubbiamente segno di una straordinaria capacità di affermare immagine e presenza lungo le principali vie di comunicazione, a ribadire la propria centralità economica, sociale e culturale3.
Come si vede, il progetto richiede ancora un lavoro complesso, che oltre alla prosecuzione dell’esame degli Archivi dell’Ordine a Malta e a Roma, dovrà necessariamente prevedere due momenti indispensabili:
La ricerca negli archivi locali, per individuare documenti di conferma ed approfondimento di una presenza;
la ricognizione sul territorio, per individuare persistenze di strutture materiali e tracce toponomastiche4.
Il presente studio ha cercato di seguire questi due ultimi punti.
3 Ibid. 4 Ibid.
Appendice I
6.2 L’opera di Francesco Anichini
Francesco Anichini nacque a Siena, il 31 maggio 1690. Personaggio di cultura della sua città, per motivi di lavoro fu trasferito a Grosseto nel 1715 come fiduciario di quel vescovo. Nel corso degli anni riorganizzò sia l’Archivio Comunale sia quello della curia e questo suo impegno gli valse la nomina a cancelliere della curia successivamente al 1737. Morì a Grosseto il 30 settembre 17645.
Numerosi sono i testi da lui redatti, grazie alla possibilità di accedere a tutti i documenti allora disponibili, per cui ci ha lasciato preziose testimonianze che altrimenti non sarebbero purtroppo giunte ai giorni nostri.
L’opera che qui vogliamo citare, e della quale riporteremo alcuni passi, è la Storia ecclesiastica della città e Diocesi di Grosseto, un manoscritto redatto negli anni 1751-1752, che
riporta non solo la cronologia dei vescovi grossetani ma anche la storia e le proprietà dei vari ordini e congregazioni religiose presenti in città.
L’originale si trova presso la biblioteca della Curia: è scritto in italiano, anche se di non facile lettura in quanto parole e righe appaiono molto ravvicinate e non sempre il tempo ha mantenuto chiaro il segno dell’inchiostro. Alcuni anni fa l’Archivio di Stato di Grosseto ha provveduto a farne una copia anastatica per sicurezza conservativa, scannerizzando tutte le pagine del manoscritto: la qualità del risultato però ha addirittura peggiorato le possibilità di lettura. Fortunatamente, nel 2013 alcuni studiosi, sempre sotto l’egida dell’Archivio di Stato della città, hanno iniziato a trascrivere e quindi a stampare il testo: ad oggi solo la prima parte di questo lavoro è disponibile ma, per nostra fortuna, è proprio in questa parte che si trova l’elenco delle proprietà dell’Ordine di Malta in città, tutte proprietà legate alla commenda cittadina di San Leonardo.
Riportiamo quindi qui di seguito l’elenco, trascrivendo il testo con le parole originali usate dall’autore6.
Proprietà della commenda di San Leonardo in Grosseto:
1. Una chiesa dentro la città di Grosseto, senza cura, con orto contiguo già diviso in due pezzi ora ridotti in uno, a cui confinano da due vie comune, detto orto.
2. Una casa contigua al sopradetto sito e orto, che già era un casalone ora ridotto abitabile col suo ridotto, due stanze a piano, un sotto scala colla porta laterale per entrare in detto orto, e scale di pietra che conducono in sala e ad altre due stanze, il tutto però a tetto, confinano da due vie publiche, orto, stalla dell’Opera per servizio del bargello di campagna.
3. Un palazzone o casone in volta, consistente in un ridotto con dispenza a piano, al di sopra una sala, una camera e due stanzini, nell’altro piano tre stanze simili a tetto. La facciata è di braccia quindici e di braccia dodici la laterale a cui confina strada Cittadina, Opera di Santa Maria.
4. Un magazzino con stanze di sopra a uso granaio che hanno la sua entrata da strada Cittadina, confina con detto casone, signor Valerj.
5. Un sito di casa in contrada di San Leonardo ridotto a orto di braccia dodici largo e braccia venti lungo, circondato da muro […] confinano a detto orto stalle dei signori Boldrini, monache di Santa Chiara da due, via pubblica.
6. Altro sito di casa vicino alla fortezza incontro alla casa dell’eredi Paglialunghi, braccia 16 largo e 18 lungo, confino strada comune da due, Propositura, e spedaletto delle donne.
7. Un pezzo di terra lavorativa in corte di Grosseto vicino al mulinaccio, a misura staia otto, confina il signor cavalier Fanucci.
8. Un campo vicino alla fornace de’ signori Ariosti, luogo detto il Bastione, di misura staia 24 e tavole 40, confinano da piedi il bastione, la strada che conduce a detta fornace.
9. Altro campo di staia 16 e tavole 25, in luogo detto il Vado alla Steccaia, circondato da fosso, confina l’Ombrone, lo spedale.
10. Altro campo di staia 7 e tavole 70 in luogo detto la strada della Gorarella, confina detta strada, beni delle monache di Santa Chiara.
11. Altro campo contiguo ala suddetto a misura staia 12 e tavole 30, confina la strada che porta alla Barca.
12. Altro campo lungo la suddetta strada a misura staia quattro dentro il podere o siepe del podere già di casa Bardottini, in oggi dell’eredi del signor Jacomo Ariosti, confina con detto podere.
13. Altro campo passato il ponticello nel lavoro delle tre aie, di moggia uno, staia 22 e ¾ a cui confina strada della marina.
14. Altro campo contiguo al sopraddetto a misura moggia uno, staia 12 e ¼ a cui confina la stessa strada della Marina.
15. Altro campo di qua dal bastione, nominato della mezza Luna, a misura staia dodici, a cui confina il fiume, il bastione.
16. Altri campi posti alla volta della Barca dell’Alberese, a misura moggia dieci e staia quattordici, confina la strada che porta alla Barca.
17. Altro pezzo di terra in contrada di Querciuolo di moggia 4 staia 20 e 2/4, al quale confinano signori canonici della cattedrale di Grosseto.
18. Altro pezzo di terra in luogo detto il lago Serpentale per indiviso collo spedale di Santa Maria della Scala, in tutto moggia quattro staia 13 e ½ e tavole 6.
19. Altro pezzo di terra di moggia tre, confina la strada che va a Castiglione, il fosso di San Giovanni, l’Opera.
20. Un campo detto dell’Innamorato per la via vecchia che va a Montepescali, di moggia uno, staia sette, tavole 87, confina la detta strada, signor cavalier Squarci.
21. Un campo nella Gorarella a misura moggia cinque, staia 20, tavole 3, confina signor cavalier Squarci, signor Bianchi.
22. Altro campo in detta contrada di moggia otto, staia otto e ¾ a cui confina il fiume Ombrone, signor Lazzaretti.
23. Un altro campo contiguo al sopradetto di moggia uno e staia quindici, tavole 12, confinano detto fiume ed i di sopra notati.
24. Altri pezzi di terra, parte sodivi e parte lavorativi a misura moggia tre, staia 7 e ¾, posti di qua e di là dal bastione, confinano detto bastione, signor cavalier Squarci, via che va alla Marina.
25. Altro campo contiguo ai suddetti a misura moggia due e staia due, confina le sopraddette terre, la stessa strada.
26. Un pezzo di terra nelle basse di San Giovanni di moggia tre e tavole 20, confinano signor cavalier Squarci, Propositura di Grosseto.
27. Altro pezzo di terra detta già la Volta di San giovenale di moggia cinque staia 13 ¾ quale si possiede per indiviso collo spedale, confinano il fiume Ombrone, signori Ariosti.
28. Altro pezzo di terra in contrada detta la Vena, di moggia due e staia due, confinano la bandita di Marrucheto, salsumi della Vena.
29. Altro pezzo di terra alla Puntata di staia tredici e tavole 55, confinano lo spedale, monache di Santa Chiara.
30. Altro in contrada l’Oncinosa o volgarmente Rugginosa di moggia due, confinano l’Opera di Santa Maria, il Marrucheto.
31. Un campo di là dal fiume detto di San Giuliano in contrada le Bucacce di staia 22, confina il fiume, lo spedale.
32. Altre terre in contrada di Spadino luogo detto Montecalvoli, di moggia cinque e staia tre, confina de per tutto lo spedale di Santa Maria della Scala.
33. Altre terre nella quantità di moggia cinque in luogo detto la Porcareccia dello spedale, confina la strada di Montiano, lo spedale, l’Opera, monache.
34. Altro ai Pontonali di moggia otto, confina colla via che va a Talamone, la palude dell’Alberese.
35. Altro a Fonte Murata di moggia tre, confina la strada di Magliano e Monteano.
36. Due pezzi di terra macchiosa e sodiva in contrada Vallemaggiore di moggia quindici staia 21 e 2/4, confina il fosso della Barbicaia, l’Opera, spedale, via che va a Orbetello.
37. Un altro pezzo di terra detto il Campo del Calvello per la via di Montepescali di moggia setta, staia 3 e 2/4, confina la strada del Calvello.
Proprietà della commenda di San Leonardo in Sasso di Maremma:
1. Chiesa dedicata a San Giusto, posta fuori dal castello e in detta corte, situata dentro l’infrascritto pezzo di terreno.
2. Un pezzo di terra lavorativa con alcuni olivi a misura staia dodici e tavole 14, dove sta detta chiesa e vi confina la strada che va ai Poggi.
3. Altro pezzo di terra olivata di staia tre, luogo detto la Fonte nuova, confina via comune.
4. Chiesina di Santa Maria di Campeggiano fuori di Montemerano.
5. Alcune poche terre in quel contorno [del punto 4].
Altre proprietà della commenda di San Leonardo: 1. Altre poche terre a Manciano.
Fig. 1. Localizzazione approssimativa delle chiese del Priorato di Pisa presenti sul territorio grossetano secondo l’elenco Anichini del 1752.
Appendice II
6.3 La preghiera dell’Ordine di Malta
Signore Gesù, che vi siete degnato di farmi partecipare alla Milizia dei Cavalieri di san Giovanni di Gerusalemme,
Vi supplico umilmente, per l’intercessione della Beata Vergine di Fileremo, di san Giovanni Battista, del beato Gerardo e di tutti i Santi e Beati dell’Ordine, di aiutarmi a restare fedele alle tradizioni del nostro Ordine,
praticando e difendendo la Religione Cattolica, Apostolica, Romana contro la empietà,
esercitando la carità verso il prossimo e specialmente verso i poveri e gli infermi.
Datemi infine le virtù necessarie per realizzare secondo lo spirito del Vangelo, con animo disinteressato e fortemente cristiano, questi santi desideri per la maggior gloria di Dio,
la pace del mondo ed il bene
dell’Ordine di san Giovanni di Gerusalemme. Amen
Appendice III
6.4 Tabella cronologica dell’Ordine di Malta
Si riporta di seguito l’indicazione sommaria delle date principali che riguardano il
Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme di Rodi di Malta7.
La cronologia è volutamente interrotta con l’anno 1834.
1099 I Crociata: i Crociati entrano a Gerusalemme. Alcuni crociati si uniscono a Gerardo nella cura di malati e pellegrini nell’Ospedale di San Giovanni.
1113 Papa Pasquale II approva l’istituzione dell’Ospedale e ne garantisce l’autonomia. 1120 Muore Gerardo.
1136 Gli Ospitalieri ottengono la fortezza di Bethgibelin, iniziando la militarizzazione. 1144 Gli Ospitalieri ottengono la fortezza del Crac.
1147-1149 II Crociata.
1152 Gli Ospitalieri ottengono la fortezza di Kerak. E’ già approvata la Regola. 1181 Primo statuto sull’accoglienza dei malati.
1186 Gli Ospitalieri acquisiscono la fortezza di Margat.
1187 Il 4 luglio l’esercito crociato è distrutto da Saladino nella battaglia di Hattin. Perdita di buona parte dei territori crociati e di Gerusalemme.
1189-1191 III Crociata. 1202-1204 IV Crociata.
1206 Statuti del Capitolo Generale di Margat. 1217-1218 V Crociata.
1228-1229 VI Crociata (detta di Federico II) 1248-1254 VII Crociata.
7 J. RILEY-SMITH, The Knights of St. John in Jerusalem and Cyprus, c. 1050-1310, London 1967.
P. JARDIN –P.GUYARD, Les Chevaliers de Malte. Une perpetuelle croisade, 1974, trad. it. I Cavalieri di Malta, Cinisello Balsamo 2004.
1267 E’ conferito il titolo di Gran Maestro al superiore degli Ospedalieri. 1270 IX Crociata.
1291 Conquista di Acri da parte del sultano Khalil e fine dell’Oltremare crociato. Gli Ospitalieri si trasferiscono a Cipro.
1306 Papa Clemente V autorizza gli Ospitalieri ad armare navi.
1307 Sbarco degli Ospitalieri a Rodi. Filippo IV il bello, Re di Francia, fa arrestare i Templari.
1310 Rodi è conquistata e l’Ordine vi si stabilisce ufficialmente.
1312 Papa Clemente V sospende l’Ordine dei Templari con la bolla Vox in excelso. La maggior parte dei loro beni sono trasferiti agli Ospitalieri con la bolla Ad
providam del 2 maggio.
1327 Il Capitolo Generale decide la suddivisione dell’Ordine in Lingue. 1440 Costruzione della grande infermeria di Rodi.
1453 Caduta di Costantinopoli e dell’impero bizantino. 1480 I assedio di Rodi.
1488 II assedio di Rodi.
1522 III assedio di Rodi. Dopo una strenua difesa, gli Ospitalieri lasciano l’isola con l’onore delle armi per trasferirsi a Civitavecchia, poi a Viterbo, poi a Nizza. 1530 Il 26 Ottobre gli Ospitalieri prendono possesso dell’isola di Malta, donata
dall’imperatore Carlo V.
1565 Grande Assedio di Malta: dopo quasi 4 mesi i Turchi sono respinti. 1566 Posa della prima pietra della città della Valletta.
1571 Battaglia navale di Lepanto.
1575 Costruzione della Sacra Infermeria.
1792 Confisca e vendita dei beni dell’Ordine in Francia.
1798 Napoleone Bonaparte si impadronisce dell’isola di Malta. 1800 Gli Inglesi conquistano Malta.