IL RECUPERO DELL’EX TRIBUNALE DI LUCCA.
INTEGRAZIONE DI RILIEVO ARCHITETTONICO, STRUTTURALE E TERMOGRAFICO PER LA PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI
L’obiettivo della presente tesi è un progetto di recupero per l’Ex Tribunale - Ex Palazzo Littorio di Lucca, che ad oggi risulta inagibile al piano secondo a causa delle insufficienti vie di esodo che lo collegano all’esterno del fabbricato. Da qualche anno si discute anche su quale potrebbe essere la destinazione d’uso più appropriata in grado di preservarlo da un futuro abbandono, nell’ipotesi di un eventuale trasferimento degli uffici giudiziari rimasti nel nuovo complesso della Cittadella Giudiziaria. Le scelte progettuali sono state influenzate dalla definizione di un approfondito quadro conoscitivo del manufatto storico. La conoscenza della costruzione storica rappresenta infatti un presupposto fondamentale per la scelta di efficaci interventi di miglioramento dello stato attuale. Il progetto di recupero è quindi un’operazione complessa che richiede l’integrazione di conoscenze storiche, architettoniche e strutturali.
Le prime indagini sull’edificio hanno permesso la ricostruzione del quadro storico di vicende che hanno portato alla realizzazione del Palazzo oggetto di studio. La seconda fase conoscitiva ha previsto il rilievo architettonico finalizzato ad acquisire i caratteri geometrici, funzionali, formali e materici dell’edificio.
Si è proseguito con il rilievo strutturale per la caratterizzazione delle proprietà meccaniche dei materiali utilizzati nel complesso strutturale del fabbricato.
Si è poi posta l’attenzione, sempre in relazione al rilievo strutturale, allo sviluppo di modelli matematici che consentissero alla termografia di caratterizzare in maniera specifica i materiali componenti la muratura intonacata, utilizzando quindi un metodo di indagine non distruttivo.
Si è sperimentato quindi nello specifico sull’Ex Tribunale di Lucca quali potessero essere le potenzialità di una tecnica di diagnosi degli edifici esistenti ancora poco diffusa, ma molto utile ai fini pratici, per fornire una conoscenza completa dell’edificio da recuperare. La valutazione della risposta termica dei materiali da costruzione quindi può ritenersi un valido supporto non solo alla certificazione energetica degli edifici esistenti ma anche alla modellazione numerica dell’edificio in vista di un eventuale adeguamento sismico della struttura.
Il progetto di recupero ha previsto interventi di raccordo tra la normativa antincendio e la normativa in materia di abbattimento delle barriere architettoniche.
Si prevede infatti la progettazione di un nuovo corpo scala che funge da via d’esodo per il piano secondo. Anche il superamento dei dislivelli si è risolto con l’inserimento di rampe esterne e di ascensori con struttura in acciaio. Sono stati studiati infine i possibili interventi di consolidamento dell’organismo edilizio dal punto di vista strutturale nel rispetto della normativa vigente.
In conclusione si può affermare che il quadro conoscitivo ottenuto attraverso l’analisi storico - critica, il rilievo architettonico, strutturale e termografico rappresenta un valido strumento per la progettazione di interventi più mirati e consapevoli. Il contributo che può offrire una tecnologia non invasiva come la termografia ad un processo di conoscenza dell’edificio si è rivelato poi di estrema importanza per valutare non solo lo stato di conservazione del fabbricato, ma anche per caratterizzare i materiali che ne compongono la struttura portante.