Parte III - Attività originale svolta 115
PARTE III
ATTIVITA’ ORIGINALE SVOLTA
Introduzione
E’ chiaro da tempo agli esperti, e più volte è stato affermato nel corso della presente tesi, che per ottenere una effettiva distruzione/utilizzazione del plutonio e degli attinidi minori sono necessari più cicli in cascata, in reattori di tipologia uguale (per esempio LWR UOX – LWR MOX) o diversa (LWR – HTR, reattori termici – reattori veloci, ecc.). Mentre la possibilità di riciclare il plutonio è qualcosa di ormai provato, possibile ed auspicabile (seppur con accorgimenti di tipo diverso), in svariate tipologie di reattore, non altrettanto si può dire dei restanti responsabili della radiotossicità a lungo termine delle scorie: per i motivi che già sono stati analizzati nei capitoli precedenti e, più esaurientemente, nella bibliografia, problemi di carattere chimico, tecnologico, neutronico rendono la distruzione degli attinidi minori al momento difficile ed ancora accuratamente da investigare.
Nel successivo capitolo verranno in primo luogo presentati i risultati della modellazione del nocciolo GCFR nel Reference Case CEA: si tratta di un calcolo eseguito al fine di confrontare i codici di calcolo in merito a questa tipologia di reattore su cui non si dispone ancora di dati sperimentali.
Successivamente si indagherà sulla capacità dei reattori HTR di bruciare gli attinidi minori in uscita dai reattori LWR insieme al plutonio: in particolare sarà interessante
valutarne la potenzialità ai fini del consumo di Np237 che, essendo fra i MA il più
abbondante all’uscita dei reattori ad acqua leggera nonché quello avente la più lunga vita media, rappresenta allo stato attuale un problema di primaria importanza[I.8][I.9]. In secondo luogo si passerà all’analisi dell’evoluzione isotopica di varie composizioni di combustibile (proveniente da LWR o HTR, nell’ottica quindi di una “simbiosi” fra le varie tipologie di reattore) nel reattore GCFR, cercando di individuare una possibile strategia di minimizzazione della quantità di MA sfruttando il riciclo multiplo, in accordo con quanto previsto dal progetto GCFR[2.13].
Inoltre, nel cap. 9 saranno forniti i risultati, sui vari cicli di riferimento, in termini di calore di decadimento e radiotossicità a lungo termine: infatti, si tratta di due parametri da tenere in considerazione per lo stoccaggio in depositi geologici.
Si tenga presente infine che tutti i calcoli effettuati sono a barre di controllo completamente estratte.