• Non ci sono risultati.

CAPITOLO I LA POPOLAZIONE

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "CAPITOLO I LA POPOLAZIONE"

Copied!
60
0
0

Testo completo

(1)

CAPITOLO I

(2)
(3)

1.1 Bilancio demografico della provincia di Lucca

1.1.1 La popolazione residente

I dati demografici relativi all’Italia ed a tutti i livelli inferiori (Regioni, Province e Comuni) sono calcolati a partire dall’ultima rilevazione della popolazione legale registrata dal 14° Censimento generale della popolazione, effettuato il 21/10/01 (DPCM del 2 aprile 2002 pubblicato sulla G.U.) e, per gli anni successivi, sul successivo movimento naturale (saldo nati – morti) e migratorio (iscrizioni e cancellazioni per trasferimenti di residenza) dei comuni nel periodo d’interesse.

L’ultimo bilancio ISTAT, anno 2005, registra una popolazione residente nella provincia di Lucca di 379.117 unità. La popolazione, che era in calo da molti anni, ad inizio 2002 ha un inversione di tendenza: nel 2002 gli abitanti della Provincia Lucchese erano di 372.358 unità, registrando così una variazione positiva nel 2005 di 6.759 unità (18,15 ‰), dovuta esclusivamente al saldo positivo del movimento migratorio +10.882, ovviamente maggiore del saldo negativo del movimento naturale -4.123.

Tale inversione di rotta è in linea con quella nazionale ed è evidenziata dalla tabella riportata nella pagina seguente:

(4)

Tabella 1. Popolazioni a confronto: Lucca – Italia anno ’91 – ‘05

ANNO POP. PROV. DI LUCCA POP. ITALIA

1991 377.101 56.778.031 1992 376.914 56.772.923 1993 376.040 56.821.250 1994 375.387 56.842.392 1995 374.619 56.844.408 1996 373.995 56.844.197 1997 373.579 56.876.364 1998 373.231 56.904.379 1999 372.932 56.909.109 2000 372.328 56.923.524 R ic o st ru zi o n e in te rc en su ar ia 2001 372.294 56.960.692 CENSIMENTO 2002 372.358 56.993.742 2003 373.820 57.321.070 2004 377.036 57.888.245 2005 379.117 58.462.375 B ila n ci o d em o g ra fic o Fonte:ISTAT

(5)

Figura 1. Popolazione residente Provincia di Lucca dal 1991 al 2005

Figura 2. Popolazione residente Italiana dal 1991 al 2005

Nel dettaglio la popolazione residente, suddivisa per comune, è nel 2005 illustrata dalla seguente tabella:

372000 373000 374000 375000 376000 377000 378000 379000 380000 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 56500000 57000000 57500000 58000000 58500000 59000000 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005

(6)

POPOLAZIONE RESIDENTE PROVINCIA DI LUCCA – ANNO 2005

MASCHI FEMMINE TOTALE

Altopascio 6.160 49,34% 6.325 50,66% 12.485 Capannori 20.825 48,60% 22.024 51,40% 42.849 Lucca 39.109 47,34% 43.496 52,66% 82.605 Montecarlo 2.213 49,73% 2.237 50,27% 4.450 Pescaglia 1.894 50,35% 1.868 49,65% 3.762 Porcari 3.794 50,07% 3.783 49,93% 7.577 Villa basilica 892 49,78% 900 50,22% 1.792 P ia n a d i L u c c a Camaiore 14.650 47,76% 16.026 52,24% 30.676 Forte dei marmi 3.811 46,03% 4.469 53,97% 8.280 Massarosa 10.625 49,14% 10.995 50,86% 21.620 Pietrasanta 11.606 47,28% 12.941 52,72% 24.547 Stazzema 1.652 48,89% 1.727 51,11% 3.379 Viareggio 29.937 47,31% 33.339 52,69% 63.276 Seravezza 6.178 47,78% 6.751 52,22% 12.929 V e rs ilia Bagni di lucca 3.151 48,03% 3.409 51,97% 6.560 Barga 4.880 48,62% 5.158 51,38% 10.038 Borgo a mozzano 3.602 48,79% 3.781 51,21% 7.383 Coreglia antelminelli 2.411 48,38% 2.572 51,62% 4.983 Fabbriche di vallico 261 50,19% 259 49,81% 520 M e d ia V a lle Camporgiano 1.164 49,38% 1.193 50,62% 2.357 Careggine 316 50,24% 313 49,76% 629 Castelnuovo di garfagnana 2.934 48,34% 3.136 51,66% 6.070 Castiglione di garfagnana 930 49,71% 941 50,29% 1.871 Fosciandora 316 48,10% 341 51,90% 657 Gallicano 1.849 48,19% 1.988 51,81% 3.837 Giuncugnano 249 48,92% 260 51,08% 509 Minucciano 1.165 48,16% 1.254 51,84% 2.419 Molazzana 592 50,77% 574 49,23% 1.166 Pieve fosciana 1.181 50,06% 1.178 49,94% 2.359 San romano in garfagnana 700 49,26% 721 50,74% 1.421 Sillano 358 46,68% 409 53,32% 767 Vagli sotto 551 51,02% 529 48,98% 1.080 Vergemoli 187 50,40% 184 49,60% 371 Villa collemandina 669 48,55% 709 51,45% 1.378 Piazza al serchio 1.211 48,15% 1.304 51,85% 2.515 G a rfa g n a n a TOTALE 182.023 48,01% 197.094 51,99% 379.117

Tabella 2. Popolazione residente provincia di Lucca – anno 2005 Fonte:ISTAT

piana di Lucca 41% MediaValle 8%

(7)

La stessa tendenza demografica si rispecchia in tutte le province della Toscana: sotto è riportato l’andamento annuo della popolazione residente all’interno delle province toscane dal 1992 al 2005.

Per poter confrontare contemporaneamente le province e così ottenere un ottica globale delle tendenze delle popolazioni residenti provinciali occorre trasformare i dati in “numeri indice a base fissa”1 (anno base 1992).

I “numeri indice” sono impiegati per facilitare la comprensione delle variazioni relative nel tempo o nello spazio di un fenomeno.

La comodità sta nel fatto che si possono confrontare le intensità o le frequenze di uno stesso fenomeno in tempi o luoghi diversi (nel nostro caso popolazioni diverse).

Il termine con il quale vengono messi a rapporto tutti gli altri (denominatore della frazione) si dice base degli indici.

L’intensità del fenomeno nella situazione base è posta abitualmente uguale a 100.

Figura 4. Numeri Indice: Popolazione residenti province Toscane ’92 – ‘05

96 98 100 102 104 106 108 110 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Massa Carrara Lucca Pistoia Firenze Livorno Pisa Arezzo Siena Grosseto Prato 1 *100 Base Datoi

(8)

1.1.2 Movimenti demografici

Quindi la popolazione residente italiana negli ultimi anni, precisamente dal 2002, cresce:

al 31 dicembre 2003 i residenti erano 57.888.245, con oltre 500 mila abitanti in più rispetto al 2002. La crescita è dovuta, in larga parte, alle iscrizioni anagrafiche successive alla regolarizzazione degli stranieri attraverso la “sanatoria” regolamentata nel 2002.

Quindi anche se in tutta lo Stivale si registrano saldi naturali negativi, l’incremento demografico nel nostro Paese è garantito dalle immigrazioni che sono largamente superiori alle emigrazioni.

La stessa tendenza è rispecchiata nella provincia di Lucca ed è evidenziata dalla seguente tabella:

Tabella 3. Movimento migratorio e saldo naturale della provincia di Lucca

2002 2003 2004 Saldo migratorio 2886 4769 3227 Cancellati -7205 -8233 -8352 Iscritti 10091 13002 11579 Saldo naturale -1424 -1553 -1146 Morti -4436 -4542 -4276 Nati 3012 2989 3130 TOTALE 1462 3216 2081 Fonte:ISTAT

(9)

-10000 -8000 -6000 -4000 -2000 0 2000 4000 6000 8000 10000 12000 14000 Saldo migratorio Cancellati Iscritti Saldo naturale Morti Nati

Figura 5. Saldo naturale e movimenti migratori – anno 2002

Figura 6. Saldo naturale e movimenti migratori – anno 2003

-10000 -8000 -6000 -4000 -2000 0 2000 4000 6000 8000 10000 12000 Saldo migratorio Cancellati Iscritti Saldo naturale Morti Nati

(10)

Figura 7 Saldo naturale e movimenti migratori – anno 2004

A livello comunale gli aspetti sono simili:

- saldi di migrazione positivi per 32 comuni su 35 e

- saldo di crescita naturale negativo nella gran parte dei comuni (31 su 35)

Sulla base della zonizzazione di cui ai sistemi economici locali (SEL), alla fine dell’anno 2004, la distribuzione della popolazione residente dei comuni, riaggregata per unità territoriali, assegna ai vari sistemi una precisa grandezza, secondo il seguente prospetto:

 Piana di Lucca 155.520 (41%)  Versilia 164.707 (43%)  Media Valle 29.484 ( 8%)  Garfagnana 29.406 ( 8%) -10000 -8000 -6000 -4000 -2000 0 2000 4000 6000 8000 10000 12000 14000 Saldo migratorio Cancellati Iscritti Saldo naturale Morti Nati

(11)

1.1.3 Densità Provincia di Lucca

La variabile densità è molto importante non solo a livello demografico, ma è anche un indicatore di benessere, infatti più è alta la densità di una città e meno essa è vivibile.

Tabella 4. Confronto 2001 – 2005 della densità della Provincia di Lucca

DENSITA’ PROVINCIA DI LUCCA – ANNO 2001 – 2005 Fonte:ISTAT

Provincia di Lucca Superficie (km) Pop ‘05 Densità ‘05 Pop ‘01 Densità ‘01

Altopascio 28,70 12.485 435,0 11.152 388,6 Bagni di Lucca 164,60 6.560 39,9 6.551 39,8 Barga 66,52 10.038 150,9 10.018 150,6 Borgo a Mozzano 72,38 7.383 102,0 7.354 101,6 Camaiore 84,59 30.676 362,6 30.013 354,8 Camporgiano 27,10 2.357 87,0 2.393 88,3 Capannori 156,59 42.849 273,6 40.699 259,9 Careggine 24,41 629 25,8 642 26,3 Castelnuovo di Garfagnana 28,50 6.070 213,0 6.061 212,7 Castiglione di Garfagnana 48,63 1.871 38,5 1.877 38,6 Coreglia Antelminelli 52,80 4.983 94,4 4.805 91 Fabbriche di Vallico 15,52 520 33,5 526 33,9

Forte dei Marmi 9,00 8.280 920,0 8.280 920

Fosciandora 19,82 657 33,1 670 33,8 Gallicano 30,50 3.837 125,8 3.794 124,4 Giuncugnano 18,94 509 26,9 538 28,4 Lucca 185,54 82.605 445,2 79.783 430 Massarosa 68,59 21.620 315,2 20.036 292,1 Minucciano 57,04 2.419 42,4 2.521 44,2 Molazzana 31,65 1.166 36,8 1.187 37,5 Montecarlo 15,59 4.450 285,4 4.345 278,7 Pescaglia 70,42 3.762 53,4 3.718 52,8 Piazza al Serchio 27,08 2.515 92,9 2.556 94,4 Pietrasanta 41,84 24.547 586,7 24.127 576,7 Pieve Fosciana 28,77 2.359 82,0 2.365 82,2 Porcari 17,88 7.577 423,8 7.078 395,9

San Romano in Garfagnana 26,04 1.421 54,6 1.432 55

Seravezza 39,37 12.929 328,4 12.575 319,4 Sillano 62,22 767 12,3 784 12,6 Stazzema 80,65 3.379 41,9 3.363 41,7 Vagli Sotto 40,99 1.080 26,4 1.123 27,4 Vergemoli 27,21 371 13,6 400 14,7 Viareggio 31,88 63.276 1984,9 58.180 1.825,00 Villa Basilica 36,45 1.792 49,2 1.768 48,5 Villa Collemandina 34,80 1.378 39,6 1.399 40,2 Totale Provincia 1772,60 379117 213,88 364.113 205,41

(12)
(13)

1.2 Il saldo naturale

Il saldo naturale, come da molti anni a questa parte, risulta essere negativo anche nel 2004: -1.146, ma con un aumento delle nascite di 141 unità dall’anno precedente.

L’andamento del saldo naturale è in lieve miglioramento e lo possiamo osservare dal seguente grafico a linee:

Figura 9. Saldo naturale provincia di Lucca dal ’92 al ‘04

-2000 -1000 0 1000 2000 3000 4000 5000 ‘92 ‘93 ‘94 ‘95 ‘96 ‘97 ‘98 ‘99 ‘00 ‘01 ‘02 ‘03 ‘04 Nati Morti Saldo naturale

(14)

1.2.1 Natalità e mortalità

Il tasso di natalità2 dei comuni della Provincia nel 2004 varia dal valore minimo di 3,73‰ di Castiglione di Garfagnana al valore massimo di 12,17‰ di Altopascio, rispetto ad una media provinciale di 7,30‰, cioè nascano poco più di 7 bambini ogni 1000 persone.

Il tasso di mortalità3 presenta valori più elevati nei comuni con popolazione più anziana come Vergemoli (Tm:24,22‰ – I.anz4.:5,78) e Fosciandora (Tm:25,86‰ –

I.anz.:3,01), mentre il valore minimo è del comune di Montecarlo, rispetto ad un valore medio provinciale di 13,43‰, quindi in media il disavanzo natalità – mortalità è di 6 unità ogni 1000 persone.

Mettendo a paragone i tassi di natalità e mortalità del 2004 di tutti i comuni, possiamo vedere dalla tabella e dal grafico successivo che solo i comuni colorati di “giallo” sono quelli che non perdono “quota di mercato”, cioè che hanno il Tn maggiore o poco minore del Tm, ma nessuno guadagna “quota di mercato”, cioè

nessun comune crescerà demograficamente senza “l’aiuto” dell’immigrazione.

2             1000 . 12 . 31 . 1 . 1 x Pop Pop N T n n n

(15)

Tabella 5. Confronto comunale tra tasso di mortalità e natalità – anno ’04

Fonte: elaborazione dati ISTAT

Descrizione Comune T. mortalità T. natalità Altopascio 10,7022 12,1727 Bagni di lucca 17,8177 8,6804 Barga 11,8680 8,0782 Borgo a mozzano 11,6959 10,3359 Camaiore 10,0036 7,1594 Camporgiano 14,0306 4,6769 Capannori 11,3790 8,4583 Careggine 17,4188 6,3341 Castelnuovo garfagnana 11,3805 7,7519 Castiglione di garfagnana 19,7071 3,7284 Coreglia antelminelli 12,8721 9,2518 Fabbriche di vallico 15,2964 3,8241 Forte dei marmi 11,3424 5,9125 Fosciandora 25,8555 7,6046 Gallicano 11,2301 7,5738 Giuncugnano 15,6098 3,9024 Lucca 11,9927 8,8092 Massarosa 9,3855 9,6657 Minucciano 15,1702 4,1000 Molazzana 13,6811 5,1304 Montecarlo 8,1374 9,4937 Pescaglia 9,5796 7,4508 Piazza al serchio 11,4783 9,4993 Pietrasanta 12,0369 8,7318 Pieve fosciana 11,3756 5,4771 Porcari 9,7502 9,7502 San romano Garfagnana 19,5941 6,2981 Seravezza 13,3101 7,3515 Sillano 14,3603 7,8329 Stazzema 13,8807 7,6787 Vagli sotto 11,0599 6,4516 Vergemoli 24,2261 5,3836 Viareggio 9,3548 7,5060 Villa basilica 14,1123 8,4674 Villa collemandina 9,4135 5,0688

(16)

Figura 10. Confronto comunale tra tasso di mortalità e di natalità S.E.L. Piana di Lucca Versilia Media Valle Garfagnana

Dalla rappresentazione grafica sopra stante è facile notare che i comuni con il più alto disavanzo tra mortalità e natalità sono i comuni più lontani dal “fulcro cittadino” cioè quelli appartenenti al Settore Economico Locale della Garfagnana e della Media Valle, infatti ben 18 comuni su 21 sono nella fascia “rossa”, essi rappresentano i comuni più “vecchi” della Provincia, che poi vedremmo saranno anche i comuni con più problemi a livello economico e occupazionale.

(17)

1.2.2 Flussi migratori interni ed esterni alla provincia

Nel corso del 2004 i trasferimenti interni di residenza hanno coinvolto poco più di 16 mila persone tra immigrati ed emigrati da un comune all’altro della provincia.

I due strumenti per valutare tale fenomeno sono il tasso migratorio interno5 e

l’indice migratorio interno6.

Il saldo demografico della nostra provincia è ulteriormente rafforzato dal prevalere delle immigrazioni degli abitanti che provengono da altre province, regioni e paesi esteri rispetto al flusso degli abitanti che esce dal nostro territorio. A conferma di ciò, nel corso del 2004, sono immigrate nella provincia di Lucca circa 2.300 persone, a fronte di 900 circa movimenti in uscita di residenti, a questi valori vanno aggiunti o sottratti gli “Altri iscritti” o gli “Altri cancellati” (unità che figurano nel bilancio migratorio a seguito delle rettifiche comunali sui dati del censimento).

Il bilancio di questi movimenti naturalmente varia da comune a comune, il saldo complessivo è di +2000 unità e il tasso migratorio esterno7 e l’indice

migratorio esterno8 assumono valori positivi per tutti i comuni eccetto Careggine e Vagli Sotto, rispetto ad una media provinciale del tasso migratorio esterno di 4,42‰ e di 70,28% dell’indice migratorio esterno.

Combinando i valori degli indici migratori (sia interni che esterni) di ogni comune abbiamo la seguente situazione:

 Il 54% dei comuni hai entrambi i valori positivi.

5

il rapporto tra il saldo migratorio interno dell’anno e l’ammontare medio della popolazione residente, moltiplicato per 1.000. ((iscritti-cancellati)/Popmedia)*1000

6il rapporto fra il saldo migratorio interno ed il movimento migratorio totale interno.

((iscritti-cancellati)/(iscritti+cancellati)*100

7

rapporto tra il saldo migratorio con l’estero dell’anno e l’ammontare medio della popolazione residente, moltiplicato per 1.000. ((iscritti-cancellati)/Popmedia)*1000

8il rapporto fra il saldo migratorio esterno ed il movimento migratorio totale esterno.

(18)

 Solo 2 comuni (Careggine e Vagli Sotto) hanno valori negativi nel saldo migratorio esterno.

 Solo il comune di Vagli Sotto ha entrambi i valori negativi.

 Nei riquadri superiori possiamo notare come si è distribuito il flusso di migrazione interno, cioè i comuni colorati in giallo hanno perso residenti a favore degli altri colorati in blu.

Quindi, nel seguente grafico a mappa, possiamo confrontare in tutta la provincia di Lucca la situazione comunale per quanto riguarda gli indici migratori esterni ed interni:

Figura 11. Confronto comunale tra indici di migrazione interni ed esterni

Altopas cio Bagni di luc ca Barga Borgo a M. Camaiore Camporgiano Capannori Careggine Cas telnuovo di G. Cas tiglione di G. Coreglia Antelminelli Fabbriche di vallico Forte dei marmi

Fos ciandora Gallicano Giuncugnano Luc ca Mas saros a Minucciano Molaz zana Montecarlo Pes caglia Piaz z a al serchio Pietras anta Piev e fos ciana

Porcari

San romano in garfagnana Serav ez za Sillano Staz zema Vagli sotto Vergemoli V iareggio

Villa bas ilica

Villa collemandina -40 -20 0 20 40 60 80 100 -30 -20 -10 0 10 20 30 40 50 60

Indice migratorio interno

In d ic e m ig ra to ri o e s te rn o

(19)

1.3 La struttura della popolazione

La conoscenza della struttura della popolazione per classi di età è di particolare importanza per tutti coloro che, direttamente o indirettamente, debbano prendere decisioni anche su altri aspetti economici e socio-demografici. L’importanza di tali dati è lo studio disaggregato di siffatti indici a livello comunale.

La struttura della popolazione, ad una certa data, è la risultante di un complesso di fenomeni naturali (nascite e morti), oltre che di fenomeni di mobilità della popolazione (flussi migratori di iscrizione e di cancellazione anagrafe). Allo stato attuale l’analisi della struttura della popolazione lucchese mette in evidenza, in primo luogo, l’età media oggi stimata a 45 anni, maggiore di quella nazionale (42,5) ed in perfetta linea con quella toscana (45,2).

Nel tempo l’età media della popolazione cresce, sia per la maggiore sopravvivenza dovuta al miglioramento progressivo delle condizioni di vita delle persone anziane, sia per la diminuzione della natalità.

Figura 12. Suddivisione in classi d’età della popolazione dal ’82 al ’04

0 20000 40000 60000 80000 100000 120000 0-19 20-39 40-59 60-79 80 e oltre 1982 1987 1992 1997 2002 2003 2004

(20)

Adesso analizziamo la struttura della popolazione soffermandoci sui principali 4 indici strutturali calcolati sui dati provenienti dall’ISTAT:

 Indice di anzianità  Indice di dipendenza  Indice di ricambio  Indice di struttura

1.3.1 L’indice di anzianità

14 0 65    Pop Pop Ia

Ovvero il rapporto tra la popolazione di 65 anni e oltre e quella tra 0 e 14 anni, è un indicatore che permette di apprezzare l’incidenza della popolazione

(21)

Nella tabella sottostante si è calcolato l’indice in tre periodi diversi, distanti tra loro 6 anni, per dimostrare il reale invecchiamento della popolazione:

PROVINCIA DI LUCCA – INDICE DI ANZIANITA’

COMUNI 1992 1998 2003 2004 T. di crescita naturale 04 Altopascio 1,31 1,58 1,43 1,43 1,47 Bagni di lucca 2,45 2,57 2,56 2,53 -9,14 Barga 2,14 2,33 2,24 2,25 -3,79 Borgo a mozzano 1,57 1,7 1,86 1,94 -1,36 Camaiore 1,33 1,55 1,73 1,77 -2,84 Camporgiano 1,89 2,23 2,39 2,32 -9,35 Capannori 1,5 1,78 1,86 1,88 -2,92 Careggine 1,59 2,71 3,79 3,96 -11,08 Castelnuovo di garfagnana 1,35 1,72 1,72 1,74 -3,63 Castiglione di garfagnana 1,86 1,98 2,07 2,12 -15,98 Coreglia antelminelli 2,04 1,88 1,78 1,75 -3,62 Fabbriche di vallico 2,85 3,02 3,36 3,62 -11,47

Forte dei marmi 1,78 2,24 2,36 2,41 -5,43

Fosciandora 2,04 2,43 2,58 3,01 -18,25 Gallicano 2,07 2,24 2,15 2,17 -3,66 Giuncugnano 2,63 2,88 3,21 3,52 -11,71 Lucca 1,73 1,98 1,95 1,95 -3,18 Massarosa 1,12 1,26 1,43 1,46 0,28 Minucciano 2,07 2,76 2,99 3,03 -11,07 Molazzana 2,16 2,68 2,67 2,76 -8,55 Montecarlo 1,16 1,21 1,36 1,43 1,36 Pescaglia 1,99 1,95 1,94 2,05 -2,13 Piazza al serchio 1,28 1,52 1,82 1,88 -1,98 Pietrasanta 1,53 1,84 2,01 2,06 -3,31 Pieve fosciana 1,62 2,08 2,12 2,12 -5,9 Porcari 1,3 1,52 1,57 1,55 0

San romano in garfagnana 1,69 1,92 2,07 2,13 -13,3

Seravezza 1,43 1,73 1,92 1,93 -5,96 Sillano 2,21 2,06 2,48 2,77 -6,53 Stazzema 1,81 2,16 2,41 2,36 -6,2 Vagli sotto 1,82 2,34 2,76 2,85 -4,61 Vergemoli 3,22 5,62 7,05 5,78 -18,84 Viareggio 1,5 1,7 1,80 1,83 -1,85 Villa basilica 1,76 2,13 2,28 2,33 -5,64 Villa collemandina 1,96 2,11 2,35 2,18 -4,34 PROVINCIA 1,57 1,811 1,88 1,90 -3,03

Tabella 6. Confronto tra indici di anzianità comunali dal ’92 al ’04

Fonte:elaborazione dati ISTAT

In generale la situazione dal 2003 al 2004 è andata in maggioranza peggiorando, solo 6 comuni su 35 migliorano, con una diminuzione del indice di pochi punti

(22)

percentuali, mentre tutti gli altri patiscono un aumento dell’indice, che in alcuni casi raggiunge quasi il 10%.

I comuni più “vecchi” sono quelli con il tasso di mortalità più alto e viceversa tasso di natalità ridotto; lo possiamo verificare facilmente dalla tabella sopra riportata, dove vene messo in evidenza il tasso di crescita naturale9 del 2004. Concludendo tutti i comuni hanno un indice superiore ad 1, quindi tutti subiscono uno squilibrio dal lato della terza età, che verrà verificato dalle analisi successive.

1.3.2 L’indice di dipendenza

100 * 64 15 65 14 0      Pop Pop Pop Id

Tale indice esprime il cosiddetto “carico sociale” ed è determinato dal rapporto, moltiplicato per cento, tra la somma della popolazione non lavorativa, passiva, (residenti minori di 15 anni e residenti con oltre 65 anni di età) e la popolazione in età lavorativa, attiva, (tra 15 e 64 anni). Questo indice pone in rapporto le persone presumibilmente non autonome per ragioni demografiche (anziani e giovanissimi) con persone che si presumono debbano sostenerle attraverso le loro attività.

Dalla tabella sotto riportata possiamo vedere le variazioni di 4 periodi, affiancate al tasso di crescita naturale.

Nei comuni con basso tasso di crescita naturale si trovano anche i carichi sociali maggiori, dovuti all’alta proporzione delle persone anziane.

Ad eccezione di alcuni comuni, dove l’indice diminuisce, la maggioranza dei comuni ha un incremento medio di 1,67 punti percentuali.

(23)

PROVINCIA DI LUCCA – INDICE DI DIPENDENZA

COMUNI 1992 1998 2003 2004 Tasso di crescita

naturale 2004 Altopascio 48,91 49,52 50,10 49,26 1,47 Bagni di lucca 57,27 61,13 59,20 60,04 -9,14 Barga 49,17 52,21 56,37 57,88 -3,79 Borgo a mozzano 45,77 48,81 52,05 52,02 -1,36 Camaiore 43,17 46,79 51,02 51,97 -2,84 Camporgiano 50,12 52,22 56,57 58,05 -9,35 Capannori 47,43 46,78 50,45 51,03 -2,92 Careggine 47,93 51,00 53,32 56,16 -11,08 Castelnuovo di garfagnana 44,93 44,56 48,77 49,79 -3,63 Castiglione di garfagnana 53,95 57,07 59,36 60,34 -15,98 Coreglia antelminelli 49,52 52,00 54,26 56,01 -3,62 Fabbriche di vallico 53,89 61,03 70,78 70,23 -11,47

Forte dei marmi 42,41 48,54 55,86 57,37 -5,43

Fosciandora 55,58 65,05 70,77 69,15 -18,25 Gallicano 46,52 49,92 52,60 52,96 -3,66 Giuncugnano 63,79 63,27 72,64 72,58 -11,71 Lucca 47,53 49,40 53,19 53,81 -3,18 Massarosa 41,90 42,37 46,17 46,31 0,28 Minucciano 51,61 62,26 65,93 67,05 -11,07 Molazzana 53,37 57,80 64,94 65,21 -8,55 Montecarlo 49,20 47,60 49,02 49,39 1,36 Pescaglia 51,55 52,97 56,18 56,03 -2,13 Piazza al serchio 48,60 51,57 51,72 52,89 -1,98 Pietrasanta 43,55 48,03 52,02 52,61 -3,31 Pieve fosciana 48,51 55,09 58,73 58,25 -5,9 Porcari 46,99 48,59 49,62 50,04 0

San romano in garfagnana 51,62 55,16 62,17 63,30 -13,3

Seravezza 44,91 48,90 50,47 51,33 -5,96 Sillano 68,59 71,96 64,97 63,81 -6,53 Stazzema 51,08 55,88 56,62 57,45 -6,2 Vagli sotto 48,98 55,92 54,35 55,49 -4,61 Vergemoli 70,90 71,97 69,23 72,22 -18,84 Viareggio 45,24 48,27 51,52 51,57 -1,85 Villa basilica 59,51 60,81 60,07 58,03 -5,64 Villa collemandina 55,62 56,88 62,89 63,59 -4,34 PROVINCIA 46,62 48,91 52,24 52,73 -3,03

Tabella 7. Confronto tra indici di dipendenza comunali dal ’92 al ’04

(24)

1.3.3 L’indice di ricambio

14 10 64 60    Pop Pop Ir

PROVINCIA DI LUCCA – INDICE DI RICAMBIO

COMUNI 1992 1998 2003 2004 Tasso di crescita

naturale 2004 Altopascio 1,20 1,27 1,13 1,14 1,47 Bagni di lucca 1,77 1,45 1,88 1,74 -9,14 Barga 1,50 1,94 2,17 1,97 -3,79 Borgo a mozzano 1,55 1,41 1,54 1,61 -1,36 Camaiore 1,35 1,51 1,61 1,56 -2,84 Camporgiano 1,44 1,74 2,04 1,94 -9,35 Capannori 1,11 1,56 1,69 1,69 -2,92 Careggine 1,29 1,59 4,46 4,00 -11,08 Castelnuovo di garfagnana 0,96 1,57 1,80 1,71 -3,63 Castiglione di garfagnana 1,25 1,73 1,60 1,53 -15,98 Coreglia antelminelli 1,47 1,67 1,76 1,50 -3,62 Fabbriche di vallico 2,71 2,50 2,43 2,69 -11,47

Forte dei marmi 1,66 2,14 2,15 2,10 -5,43

Fosciandora 2,50 2,30 1,67 1,95 -18,25 Gallicano 1,60 1,83 1,89 1,92 -3,66 Giuncugnano 1,33 2,35 1,95 1,81 -11,71 Lucca 1,34 1,71 1,75 1,70 -3,18 Massarosa 1,06 1,38 1,40 1,33 0,28 Minucciano 1,91 2,18 1,95 1,83 -11,07 Molazzana 1,69 2,77 1,40 1,36 -8,55 Montecarlo 1,11 1,06 1,14 1,17 1,36 Pescaglia 1,49 1,76 1,62 1,88 -2,13 Piazza al serchio 1,15 1,28 1,37 1,36 -1,98 Pietrasanta 1,54 1,74 1,67 1,59 -3,31 Pieve fosciana 1,67 1,67 1,66 1,66 -5,9 Porcari 1,13 1,31 1,22 1,10 0

San romano in garfagnana 1,52 1,67 1,53 1,40 -13,3

Seravezza 1,55 1,47 1,56 1,48 -5,96 Sillano 1,71 0,96 1,76 1,96 -6,53 Stazzema 1,78 1,55 1,68 1,76 -6,2 Vagli sotto 1,33 1,44 2,15 2,23 -4,61 Vergemoli 2,09 1,87 4,67 3,57 -18,84 Viareggio 1,33 1,52 1,59 1,57 -1,85 Villa basilica 1,47 1,50 1,13 1,28 -5,64 Villa collemandina 1,26 1,75 1,69 1,48 -4,34 PROVINCIA 1,08 1,58 1,64 1,60 -3,03

(25)

Tale indice esprime il rapporto tra coloro che stanno per uscire dalla popolazione in età attiva e coloro che stanno entrando in attività.

Fino al 2003 l’indice era molto peggiorato, analizzandolo a livello provinciale era passato da un quasi perfetto “ricambio” (1,08) nel 1992 ad un indice molto superiore ad 1 (1,64) nel 2003. Ma quest’ultimo anno è migliorato sia a livello provinciale, ma soprattutto a livello comunale, ben sul 69 % dei comuni si legge un miglioramento in media pari al 6%.

1.3.4 L’indice di struttura

100 * 39 15 64 40    Pop Pop Is

Ovvero il rapporto, moltiplicato per cento, tra la popolazione compresa tra i 40 e 1 64 anni e quella tra i 15 e i 39 anni, che in prospettiva sarà destinata a sostituirla, fornisce un’ulteriore informazione importante.

Questo è un indice che prende in osservazione solamente la popolazione demograficamente attiva, quindi analizza, la struttura demografica della forza lavoro: se è maggiore di 100, abbiamo una maggioranza di lavoratori più anziani, mentre se è minore di 100 la forza lavoro è formata da giovani o persone con meno di 40 anni.

Osservando la tabella sotto riportata notiamo che siamo passati da una situazione in genere minore di 100, quindi con lavoratori più giovani, ad una situazione altamente sopra il 100, in media nel 2004 l’indice di struttura dei comunale della Provincia è 110,71 e tenderà nel futuro a proseguire la sua impennata.

(26)

Solo quattro comuni hanno l’indice minore di 100 e ben tre di questi sono molto vicini a 100.

PROVINCIA DI LUCCA – INDICE DI STRUTTURA

COMUNI 1992 1998 2003 2004 Tasso di crescita

naturale 2004 Altopascio 88,29 87,99 93,34 93,85 1,47 Bagni di lucca 100,00 101,65 110,63 113,13 -9,14 Barga 104,92 108,19 118,73 119,06 -3,79 Borgo a mozzano 89,86 93,91 102,26 103,85 -1,36 Camaiore 92,45 96,79 107,79 110,65 -2,84 Camporgiano 100,73 100,51 103,90 105,39 -9,35 Capannori 94,90 96,72 104,64 104,00 -2,92 Careggine 97,28 114,76 124,47 128,09 -11,08 Castelnuovo di garfagnana 90,16 97,06 107,68 107,87 -3,63 Castiglione di garfagnana 91,34 97,18 114,08 112,86 -15,98 Coreglia antelminelli 101,93 99,94 103,02 105,69 -3,62 Fabbriche di vallico 113,26 107,74 108,11 111,64 -11,47

Forte dei marmi 95,79 106,82 120,97 126,03 -5,43

Fosciandora 105,50 93,72 122,86 123,56 -18,25 Gallicano 99,85 100,63 109,06 111,87 -3,66 Giuncugnano 99,44 94,89 101,97 100,67 -11,71 Lucca 99,43 100,78 110,03 111,43 -3,18 Massarosa 87,42 88,39 100,66 103,80 0,28 Minucciano 104,75 105,99 128,66 127,16 -11,07 Molazzana 119,62 109,62 119,38 121,88 -8,55 Montecarlo 87,78 88,53 97,59 99,73 1,36 Pescaglia 101,38 100,00 106,20 106,88 -2,13 Piazza al serchio 83,42 85,26 97,42 100,48 -1,98 Pietrasanta 94,82 98,86 111,26 114,04 -3,31 Pieve fosciana 104,09 101,17 120,18 121,26 -5,9 Porcari 90,99 92,06 97,54 99,43 0

San romano in garfagnana 93,32 92,39 106,31 105,61 -13,3

Seravezza 94,00 94,84 109,90 111,94 -5,96 Sillano 112,73 111,98 106,58 98,72 -6,53 Stazzema 106,71 102,26 110,86 111,07 -6,2 Vagli sotto 100,91 107,85 119,08 117,03 -4,61 Vergemoli 127,12 123,36 132,63 125,00 -18,84 Viareggio 92,16 96,82 106,43 108,08 -1,85 Villa basilica 89,67 92,65 102,20 104,81 -5,64 Villa collemandina 100,00 103,00 106,51 108,37 -4,34 PROVINCIA 95,23 97,65 107,36 108,84 -3,03

Tabella 9. Confronto tra indici di struttura comunali dal ’92 al ’04

(27)

Adesso passiamo ad una analisi incrociata, per il 2004, dei comuni, mettendo a confronto i quattro indici strutturali per poi analizzare il flusso degli immigrati ed infine tirare le conclusioni sulla struttura della popolazione lucchese.

1.3.5 Confronto fra indici strutturali delle province Toscane

Gli indici sopra illustrati sono riassunti e confrontati con le altre province nella tabella sotto riportata.

Tabella 10. Confronto fra gli indici strutturali nelle Province Toscane

Indici strutturali – Anno 2005

COMUNI Indice di Anzianità Indice di Dipendenza Indice di Ricambio Indice di Struttura

Massa Carrara 2,06 53,65 1,58 111,56 Lucca 1,90 53,64 1,55 111,81 Pistoia 1,84 52,95 1,51 108,14 Firenze 1,93 55,88 1,62 113,42 Livorno 2,08 54,55 1,70 114,40 Pisa 1,84 52,44 1,48 107,28 Arezzo 1,84 54,04 1,35 106,54 Siena 2,17 58,43 1,54 110,63 Grosseto 2,27 56,02 1,64 118,09 Prato 1,46 48,52 1,36 101,63 Toscana 1,92 54,30 1,54 110,70 Italia 1,38 50,69 1,16 98,93

FONTE: elaborazione dati ISTAT

Per un migliore confronto abbiamo costruito, per ogni indice, grafici a linee che riassumano la tabella:

(28)

Figura 13. Confronto indice di anzianità fra province Toscane

(29)

Figura 15. Confronto indice di ricambio fra province Toscane

(30)
(31)

1.4 Interrelazione tra gli indici strutturali

Altri spunti interessanti si ricavano dalle analisi sulla reciproca influenza degli indici appena descritti.

Così esaminando la correlazione10 tra coppie di indici considerati:

Tabella 11. Indice di correlazione tra indici di struttura comunali

CORRELAZIONE TRA INDICI DI STRUTTURA

DIPENDENZA RICAMBIO STRUTTURA ANZIANITA’ NATURALE

DIPENDENZA 0,42 0,41 0,77 -0,83

RICAMBIO 0,42 0,60 0,83 -0,54

STRUTTURA 0,41 0,60 0,56 -0,55

ANZIANITA’ 0,77 0,83 0,56 -0,76

NATURALE -0,83 -0,54 -0,55 -0,76

Fonte: elaborazione dati ISTAT

Ora analizziamo le coppie di variabili con i valori più significativi degli indici appena studiati singolarmente:

10          y x xy xy  

(32)

1.4.1 Cenni teorici: Analisi dei gruppi (Cluster Analysis)

L’obiettivo di un’analisi di clustering è quello di analizzare un data set con molte variabili e casi, cercando di riassumerne le caratteristiche principali, formando gruppi di casi o variabili con caratteristiche simili. L’ottimo verrà raggiunto massimizzando la similarità delle osservazioni nello stesso gruppo (cluster) e allo stesso tempo, massimizzando la differenza tra i gruppi (cluster).

Esistono numerosi metodi per condurre un‘analisi di questo tipo, tra i più importanti ricordiamo :

 Metodi gerarchici  Metodi non gerarchici

I metodi gerarchici procedono creando gruppi di osservazioni dividendoli o unendoli tra loro e si dividono in due categorie: divisivi e agglomerativi.

I metodi agglomerativi iniziano con ogni osservazione che rappresenta un singolo cluster. Ad ogni passo successivo due cluster vengono uniti fino a quando rimane un unico cluster. Il ricercatore deve decidere a quale passo fermarsi e quindi quanti cluster ottenere.

I metodi divisivi procedono in modo inverso. Inizialmente tutte le osservazioni appartengono ad un unico cluster. Ad ogni passo il cluster viene diviso fino a quando ogni cluster è formato da una singola osservazione.

I metodi non gerarchici procedono inizialmente dividendo le osservazioni in un dato numero di cluster e poi riallocando le osservazioni ( mettendole in cluster

(33)

L’algoritmo K-means è uno dei metodi non gerarchici più importanti:

il primo passo è determinare il numero k di cluster desiderato, viene fatto attraverso una scelta soggettiva del ricercatore o grazie ad un’analisi condotta sul data set attraverso altre tecniche, questo numero rappresenta anche il numero di semi. Quindi si selezionano casualmente k osservazioni a cui si assegna il ruolo di semi.

Si calcolano le distanze euclidee tra ogni osservazione e i semi per poi assegnare le osservazioni al seme più vicino in modo da formare k gruppi.

Il seme non è altro che una calamita che attrae gli oggetti vicino a se e serve soltanto per formare i gruppi iniziali.

A questo punto si calcolano i centroidi (punti medi) del gruppo, si calcolano le distanze tra ogni osservazione e i centroidi e ancora una volta si assegnano le osservazioni al centroide più vicino.

Queste due operazioni (calcolo dei centroidi e assegnamento) verranno ripetute fino a quando nessuna osservazione cambierà più gruppo.

Adesso applichiamo i due metodi appena illustrati (metodo gerarchico e metodo non gerarchico) con due semplici esempi per poi infine utilizzare concretamente l’analisi cluster con più variabili e trarre le dovute conclusioni.

(34)

1.4.2 Indice di anzianità VS indice di ricambio

(cluster gerarchica)

Osserviamo che il legame (positivo) più forte si riscontra tra l’indice di anzianità e l’indice di ricambio (0,83). Per analizzare meglio questo fenomeno a livello comunale sono stati combinati graficamente i due indici sul piano cartesiano ed è stata fatta una classificazione (cluster) per dividere i comuni che più si assomigliano in gruppi11.

La prima operazione è capire quanti gruppi (omogenei a loro interno ed eterogenei fra loro) creare. Per stabilire ciò occorre utilizzare una cluster gerarchica, estrapolando così un dendogramma che ci darà un’idea di quanti possibili gruppi creare.

Il metodo di calcolo è molto semplice: dopo aver creato una matrice delle distanze, la quale individua la distanza Euclidea12 nella spazio fra le variabili considerate, andremo ad unire insieme i comuni che hanno la “distanza” minore, cioè i comuni più simili fra loro, fino a creare un unico gruppo che li contenga tutti.

(35)

Figura 17. Dendogramma cluster gerarchica tra indice di anzianità e ricambio

Figura 18. Distanza di Linkage tra indice di anzianità e ricambio

Plot of Linkage Distances across Steps Euclidean distances Linkage Distance 0 4 8 12 16 20 24 28 32 Step -0,5 0,0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 L in k a g e D is ta n c e

Tree Diagram for 35 Cases Single Linkage Euclidean distances 0, 0 0,5 1, 0 1,5 2,0 Linkage Distance Vergemoli Careggine Fabbriche di vallicoGiuncugnano Molazzana Vagli sottoSillano Minucciano FosciandoraVilla basilica Castelnuovo di garfagnanaSeravezza Piazza al serchio San romano in garfagnanaPieve fosciana Pietrasanta Villa collemandina Castiglione di garfagnanaCoreglia antelminelli Viareggio CamaioreLucca Capannori Borgo a mozzanoForte dei marmi

PescagliaGallicano CamporgianoBarga Stazzema Bagni di luccaMassarosa Porcari MontecarloAltopascio

(36)

Il secondo grafico sopra riportato ci fa capire a che distanza fermarsi e quindi quanti gruppi creare prima che le differenze fra i comuni siano troppo grandi e quindi i gruppi formatosi poco significativi: abbiamo deciso di “tagliare” alla distanza di 0,3 così formando 4 gruppi.

Il risultato finale è dato dal grafico sotto riportato. Le due linee tratteggiate indicano le medie dei rispettivi indici, per individuare facilmente i comuni al disotto ed al disopra della media comunale.

Possiamo, in definitiva, individuare quali sono i comuni più anziani e che continueranno a peggiorare nel tempo, perché oltre ad un alto indici di anzianità hanno anche un elevato indice di ricambio, cioè le nuove generazioni non daranno “il cambio” alle vecchie.

Figura 19. Confronto comunale fra indice di anzianità e di ricambio

Altopas cio Bagni di lucca Barga Borgo a m ozzano Camaiore Cam porgiano Capannori Careggine Cas telnuovo di G. Cas tiglione di G. Coreglia antelminelli Fabbriche di vallico

Forte dei marmi

Fosciandora Gallicano Giuncugnano Lucca Mass arosa Minucciano Molazzana Montecarlo Pescaglia Piazza al s erchio Pietras anta

Pieve fos ciana

Porcari San romano in G. Seravezza Sillano Stazzema Vagli s otto Vergemoli Viareggio Villa basilica Villa collem andina

1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 1,3 1,8 2,3 2,8 3,3 3,8 4,3 4,8 5,3 5,8 ANZIANITA' R IC A M B IO

(37)

Tabella 12. Raggruppamento comunale cluster (indice anzianità-ricambio)

RAGGRUPPAMENTO COMUNALE Indice anzianità – ricambio

Gruppo1 Gruppo2 Gruppo3 Gruppo4

Careggine Bagni di lucca Borgo a mozzano Altopascio Fabbriche di vallico Barga Camaiore Massarosa Fosciandora Camporgiano Capannori Montecarlo Giuncugnano Forte dei marmi Castelnuovo di garfagnana Porcari Minucciano Gallicano Castiglione di garfagnana

Molazzana Pescaglia Coreglia antelminelli Sillano Stazzema Lucca

Vagli sotto Piazza al serchio

Vergemoli Pietrasanta

Pieve fosciana

San romano in garfagnana Seravezza

Viareggio Villa basilica Villa collemandina

1.4.3 Indice di anzianità VS indice di dipendenza

(cluster non-gerarchica)

Lo scopo dell’analisi è, come il precedente, trovare i comuni che più si assomigliano dal punto di vista strutturale, cioè in questo particolare caso, individuare i comuni più “vecchi” nei quali il carico sociale per la popolazione attiva è più pesante.

Anche lo strumento utilizzato è differente, in questa circostanza abbiamo utilizzato la cluster non-gerarchica:

il calcolo delle distanze avviene in ugual modo, distanze Euclidee, ma stavolta il numero dei gruppi che conterranno i comuni simili sarà dato a priori e stabilito con un analisi del dataset, in questo specifico caso i gruppi saranno quattro.

L’algoritmo utilizzato per arrivare ai risultati della cluster non-gerarchica è il K-Means, cioè vengono assegnati dei punti, “seed-point”, nello spazio (tanti punti quanti gruppi si creano) e le osservazioni, in questo caso i comuni, vengono

(38)

assegnati al punto più vicino a loro, creando così dei gruppi. L’iterazione ha termine quando nessuna osservazione cambierà più gruppo.

Come ho già detto si sono formati quattro gruppi, simili al loro interno, ed eterogenei al loro esterno:

tenendo conto che le linee tratteggiate del grafico sottostante rappresentano le medie degli indici considerati, si può facilmente capire quali sono i gruppi al di sotto o al di spora della media comunale e fare le giuste considerazioni.

Il risultato finale è il seguente:

Figura 20. Confronto comunale fra indice di dipendenza e di anzianità

V illa collemandina Villa basilica V iareggio V ergemoli V agli s otto Staz zema Sillano Seravezza San romano in garfagnana

Porcari Pieve f osciana Pietrasanta Piazza al serchio Pescaglia Montecarlo Molazzana Minuc ciano Massarosa Lucca Giuncugnano Gallicano Fosciandora

Forte dei marmi

Fabbriche di vallico

Coreglia antelminelli Castiglione di garf agnana

Castelnuovo di garfagnana Careggine Capannori Camporgiano Camaiore Borgo a mozzano Barga Bagni di lucca A ltopascio 45 50 55 60 65 70 75 1,3 1,8 2,3 2,8 3,3 3,8 4,3 4,8 5,3 5,8 ANZIANITA' D IP E N D E N Z A

(39)

Tabella 13. Raggruppamento comunale cluster (indice dipendenza-anzianità)

RAGGRUPPAMENTO COMUNALE Indice dipendenza – anzianità

Gruppo1 Gruppo2 Gruppo3 Gruppo4

Altopascio Bagni di Lucca Minucciano Fabbriche di Vallico

Borgo a Mozzano Barga Molazzana Fosciandora

Camaiore Camporgiano San romano in Garfagnana Giuncugnano

Capannori Careggine Sillano Vergemoli

Castelnuovo di Garfagnana Castiglione di Garfagnana Villa collemandina Gallicano Coreglia Antelminelli

Lucca Forte dei Marmi

Massarosa Pescaglia

Montecarlo Pieve Fosciana Piazza al Serchio Stazzema Pietrasanta Vagli Sotto

Porcari Villa Basilica

Seravezza Viareggio

Dalla Figura 22 è facile osservare come la cluster riesce a raggruppare i casi simili permettendo così, a chi di dovere, di non condannare un singolo comune, ma poter far cadere l’attenzione ad un gruppo più ristretto.

Dalla nostra specifica analisi vediamo che i Gruppi 3 e 4 (appartenenti alla zona Garfagnina) sono quelli più a rischio dove oltre ad avere una popolazione molto anziana, i residenti attivi sono in estrema minoranza confronto ai cittadini passivi, creano così un forte squilibrio hai danni dei pochi (in alcuni caso meno del 30%) attivi.

(40)

1.4.4 Analisi cluster a più variabili

Dopo aver mostrato il funzionamento di entrambi i metodi (gerarchico e non gerarchico) utilizziamo la cluster vera e propria compiendo un analisi e un raggruppamento a più variabili.

Lo scopo è sempre quello di trovare i comuni che più si assomiglia e quindi creare dei gruppi eterogenei fra loro, ma omogenei a loro interno.

Le variabile considerate sono 6 e sono riferite all’anno 2004:

 Indice di struttura  Indice di anzianità  Indice di ricambio  Indice di dipendenza  Tasso di mortalità  Tasso di natalità

Il criterio utilizzato è il metodo gerarchico con l’algoritmo K-Means.

Abbiamo scelto di raggruppare i comuni in 3 gruppi, per avere un gruppo migliore, uno intermedio ed uno più critico.

I

(41)

Tabella 14. Cluster (indice dipendenza-anzianità-struttura-ricambio)

I. anzia.à I. dip.denza I. ric.bio I. struttura T. mort.tà T. nat.tà CLUSTER 1 Altopascio 1,43 49,26 1,14 93,85 10,70 12,17 Borgo a mozzano 1,94 52,02 1,61 103,85 11,70 10,34 Camaiore 1,77 51,97 1,56 110,65 10,00 7,16 Capannori 1,88 51,03 1,69 104,00 11,38 8,46 Castelnuovo di G. 1,74 49,79 1,71 107,87 11,38 7,75 Coreglia Antelminelli 1,75 56,01 1,50 105,69 12,87 9,25 Gallicano 2,17 52,96 1,92 111,87 11,23 7,57 Lucca 1,95 53,81 1,70 111,43 11,99 8,81 Massarosa 1,46 46,31 1,33 103,80 9,39 9,67 Montecarlo 1,43 49,39 1,17 99,73 8,14 9,49 Pescaglia 2,05 56,03 1,88 106,88 9,58 7,45 Piazza al serchio 1,88 52,89 1,36 100,48 11,48 9,5 Pietrasanta 2,06 52,61 1,59 114,04 12,04 8,73 Porcari 1,55 50,04 1,10 99,43 9,75 9,75 Seravezza 1,93 51,33 1,48 111,94 13,31 7,35 Viareggio 1,83 51,57 1,57 108,08 9,35 7,51 MEDIA CLUSTER 1,80 51,69 1,52 105,85 10,89 8,81 CLUSTER 2 Bagni di Lucca 2,53 60,04 1,74 113,13 17,82 8,68 Camporgiano 2,32 58,05 1,94 105,39 14,03 4,68 Castiglione di G. 2,12 60,34 1,53 112,86 19,71 3,73 Fabbriche di va.co 3,62 70,23 2,69 111,64 15,30 3,82 Giuncugnano 3,52 72,58 1,81 100,67 15,61 3,90 San romano in G. 2,13 63,30 1,40 105,61 19,59 6,30 Sillano 2,77 63,81 1,96 98,72 14,36 7,83 Stazzema 2,36 57,45 1,76 111,07 13,88 7,68 Villa basilica 2,33 58,03 1,28 104,81 14,11 8,47 Villa collemandina 2,18 63,59 1,48 108,37 9,41 5,07 MEDIA CLUSTER 2,59 62,74 1,76 107,23 15,38 6,02 CLUSTER 3 Barga 2,25 57,88 1,97 119,06 11,87 8,08 Careggine 3,96 56,16 4,00 128,09 17,42 6,33

Forte dei marmi 2,41 57,37 2,10 126,03 11,34 5,91 Fosciandora 3,01 69,15 1,95 123,56 25,86 7,60 Minucciano 3,03 67,05 1,83 127,16 15,17 4,10 Molazzana 2,76 65,21 1,36 121,88 13,68 5,13 Pieve fosciana 2,12 58,25 1,66 121,26 11,38 5,48 Vagli sotto 2,85 55,49 2,23 117,03 11,06 6,45 Vergemoli 5,78 72,22 3,57 125,00 24,23 5,38 MEDIA CLUSTER 3,13 62,09 2,3 123,23 15,78 6,05

Settore Economico Locale Piana di Lucca

Versilia Media Valle Garfagnana

(42)

Figura 21. Mappa comuni - cluster a più variabili.

Dalla suddivisione in gruppi e dall’analisi delle medie di ogni variabile per ogni cluster è facile intuire che il primo gruppo rappresenta quello con i valori medi minori (tranne, naturalmente, il T. di natalità che è il maggiore), quindi i comuni che hanno meno problemi a livello demografico.

Il secondo gruppo è quello intermedio, mentre il terzo ha gli indici di natalità ed mortalità molto simili al secondo gruppo, ma ha un elevato indice di anzianità e di struttura (popolazione anziana e forza lavoro altrettanto in età avanzata)

(43)

1.5 La famiglia

Il processo di trasformazione delle strutture familiari, che ormai da decenni riguarda l’Italia, continua a far registrare un incremento del numero delle famiglie – oltre 23 milioni alla fine del 2004 – e una contrazione della loro dimensione: 2,5 è il numero medio di componenti.

Anche la provincia lucchese segue l’andamento nazionale con una media dei componenti per famiglia molto vicina a quella nazionale (2,44 contro 2,5), nel grafico sotto riportato osserviamo il numero medio di famiglia per comune:

il minimo appartiene a Vergemoli con il numero medio di componenti per famiglia uguale a 1,9, mentre il numero medio massimo di componenti per famiglia è di 2,8 e tale primato appartiene al comune di Montecarlo.

Figura 21. Confronto comunale numero medio per famiglia

Piana di Lucca Versilia Media Valle Garfagnana 1,5 1,7 1,9 2,1 2,3 2,5 2,7 2,9 A lto p a s c io C a p a n n o ri L u c c a M o n te c a rlo P e s c a g lia P o rc a ri V illa b a s ilic a C a m a io re F o rte d e i m a rm i M a s s a ro s a P ie tr a s a n ta S e ra v e z z a S ta z z e m a V ia re g g io B a g n i d i lu c c a B a rg a B o rg o a m o z z a n o C o re g lia a n te lm in e lli F a b b ric h e d i v a llic o C a m p o rg ia n o C a re g g in e C a s te ln u o v o d i g a rfa g n a n a C a s tig lio n e d i g a rfa g n a n a F o s c ia n d o ra G a llic a n o G iu n c u g n a n o M in u c c ia n o M o la z z a n a P ia z z a a l s e rc h io P ie v e fo s c ia n a S a n r o m a n o in g a rfa g n a n a S illa n o V a g li s o tto V e rg e m o li V illa c o lle m a n d in a media nazionale

(44)

Dal 14° Censimento Generale, anno 2001, le famiglie della provincia di Lucca sono così composte:

Tabella 15. Numero di componenti per famiglia

NUMERO DI COMPONENTI Numero di famiglie

1 persona 36.938 2 persone 40.833 3 persone 34.399 4 persone 24.549 5 persone 7.079 6 o più persone 2.320 Totale 146.118 Fonte:ISTAT

(45)

1.6 La comunità straniera

L’incremento demografico nel nostro Paese è ormai garantito solo dalle immigrazioni che sono largamente superiori alle emigrazioni (+380.737 nel 2004). Il bilancio con l’estero è positivo per tutte le regioni e il tasso migratorio estero varia da 1,6 per mille in Sardegna a 12,5 per mille in Umbria, rispetto ad una media nazionale del 7,1 per mille. Le regioni del nord e del centro presentano tassi migratori esteri superiori alla media nazionale. Viceversa, tutte le regioni del Mezzogiorno presentano valori inferiori alla media.

Anche nella nostra Provincia non cessa il flusso immigratorio degli stranieri, il quale registra negli ultimi anni incrementi sempre più significativi, tali da rendere ormai necessario seguire con attenzione l’evoluzione del fenomeno.

Passiamo così a rappresentare un quadro aggiornato del fenomeno e la sua evoluzione temporale confrontandolo con i dati nazionale:

Tabella 16. Popolazione residente straniera anno Pop straniera

LUCCA Pop straniera ITALIA 1997 5.633 1.023.000 1998 5.668 1.091.000 1999 7.192 1.341.000 2000 7.458 1.380.000 2001 8.249 1.360.049 2002 9.074 1.512.324 2003 9.331 1.549.373 2004 11.920 1.990.159 2005 13.845 2.402.157

Fonte: ISTAT e CCIAA Lucca

In modo tale da poter confrontare la popolazione residente straniera della Provincia di Lucca e quella residente in tutta l’Italia abbiamo riutilizzato il metodo dei numeri indici già utilizzato e spiegato in precedenza.

(46)

Figura 22. Popolazione residente straniera Provincia di Lucca - Italia 100 120 140 160 180 200 220 240 260 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 Pop straniera LUCCA Pop straniera ITALIA

Dal 1997 oltre ad essere più che raddoppiata la popolazione residente straniera della nostra Provincia è, dal 2000, aumentata più rapidamente rispetto alla media italiana, però rimane inferiore la percentuale di stranieri su la popolazione residente totale (Figura sotto riportata).

Figura 23. Pop. straniera provinciale in rapporto con la pop. straniera italiana

2,00% 2,50% 3,00% 3,50% 4,00% 4,50% % pop straniera LUCCA % pop straniera ITALIA

(47)

Anche nelle altre province toscane la comunità straniera sta sempre incrementando il loro numero:

Tabella 17. Confronto popolazione straniera tra province Toscane

Province 2003 2004 2005 Massa-Carrara 2.237 3.009 3.518 Lucca 4.511 5.930 6.839 Pistoia 4.826 6.038 7.105 Firenze 20.676 27.530 32.097 Prato 6.591 7.984 10.502 Livorno 3.019 4.312 5.350 Pisa 6.700 8.554 9.683 Arezzo 6.845 8.762 10.231 Siena 5.167 6.555 7.770 Grosseto 2.482 3.459 4.203 Fonte:ISTAT

Figura 24. Confronto popolazione straniera province Toscane

0 5000 10000 15000 20000 25000 30000 35000 2003 2004 2005 Massa-Carrara Lucca Pistoia Firenze Prato Livorno Pisa Arezzo Siena Grosseto

(48)

Come si può facilmente capire dai grafici sopra riportati la popolazione straniera residente nella provincia di Lucca passa da un totale di 5.633 nel 1997 ad un totale di 13.845 ad inizio 2005, subendo una variazione del 139%, ma il balzo grosso l’ha avuto dal 2003 al 2005 circa +50% in due anni. Questo fenomeno è stato rispecchiato anche sulla popolazione straniera residente in Toscana dal 2003 al 2005 subisce un incremento del 52% (da 127.298 a 193.608 unità) ed in Italia, dal 2003 al 2005 +55%. La principale causa è imputabile alle iscrizioni anagrafiche successive alla regolarizzazione degli stranieri attraverso la “sanatoria” regolamentata nel 2002.

Tornando alla provincia di Lucca, è molto aumentato anche il peso degli stranieri sulla popolazione residente locale: dal 1,5% nel 1997 siamo passati al 3,65% del 2005.

A livello nazionale la comunità straniera è formata da etnie e gruppi molto dissimili. Infatti, anche per questa ragione, c’è molta difficoltà nel crearsi gruppi etnici, di religione e razza simili, aumentando così la fatica per gli stranieri di ambientarsi ed integrarsi nella nostra nazione. Questo fatto però ha un lato positivo: diminuisce il rischio di ghettizzazione costringendo gli stranieri ad integrarsi nella nostra comunità.

La nostra provincia non fa eccezione, difatti non si trova un gruppo che prevale su gli altri: la maggioranza, nel 2004, è rappresentata ancora dagli stranieri provenienti dall’Albania (19%), subito seguiti dalla popolazione di origine Marocchina (18%) ed al terzo posto, ma con un forte incremento confronto agli anni passati, si pone la Romania (14%).

(49)

RESIDENTI STRANIERI PER NAZIONALITA’ – PROVINCIA DI LUCCA – ANNO2004

NAZIONI MASCHI FEMMINE TOTALE NAZIONI MASCHI FEMMINE TOTALE Albania 1545 1072 2617 El Salvador 4 9 13

Marocco 1572 853 2425 Libano 4 8 12

Romania 862 1101 1963 Grecia 7 4 11

Sri Lanka 370 279 649 Congo 6 5 11

Regno Unito 242 268 510 Mauritius 5 6 11

Filippine 201 305 506 Estonia 1 10 11

Tunisia 271 121 392 Turchia 6 4 10

Polonia 80 273 353 Domenica 1 9 10

Germania 135 213 348 Kazakhstan 2 7 9

Ucraina 36 237 273 Finlandia 2 6 8

Stati Uniti 115 149 264 Israele 2 6 8

Francia 91 161 252 Niger 2 6 8

Senegal 195 30 225 Lituania 5 3 8

Brasile 53 140 193 Tanzania 0 7 7

Serbia e Montenegro 99 70 169 Uruguay 5 2 7

Cina 87 76 163 Lettonia 1 5 6

Russia 27 115 142 Congo 4 2 6

Rep. Dominicana 31 99 130 Ruanda 6 0 6

Argentina 41 75 116 Costa d’Avorio 2 4 6

Moldova 31 81 112 Giordania 4 1 5

Somalia 14 78 92 Vietnam 1 4 5

Macedonia 47 42 89 Georgia 3 2 5

Peru’ 27 61 88 Iran 5 0 5

Paesi Bassi 37 50 87 Islanda 2 2 4

Spagna 17 64 81 Apolidi 2 2 4

Svizzera 37 44 81 Bolivia 3 1 4

Belgio 20 55 75 Angola 4 0 4

Cuba 15 53 68 Kenia 2 2 4

Bosnia-Erzegovina 27 36 63 San Marino 2 1 3

Algeria 42 21 63 Guatemala 0 3 3 Cile 28 34 62 Uzbekistan 0 3 3 Colombia 18 40 58 Siria 3 0 3 Bulgaria 13 40 53 Rep.Sudafricana 1 2 3 Svezia 20 32 52 Burundi 2 1 3 Croazia 26 26 52 Mali 3 0 3 Danimarca 25 23 48 Libia 2 0 2 Egitto 25 20 45 Grenada 0 2 2 Nigeria 8 36 44 Giamaica 1 1 2 India 24 18 42 Costarica 0 2 2 Ecuador 10 32 42 Singapore 0 2 2

Rep. Ceca 5 35 40 Malaysia 0 2 2

Portogallo 13 26 39 Azerbaigian 0 2 2 Thailandia 3 36 39 Togo 0 2 2 Australia 19 17 36 Liberia 1 1 2 Canada 14 15 29 Ghana 1 1 2 Ungheria 4 24 28 Lussemburgo 1 0 1 Etiopia 11 17 28 Paraguay 0 1 1 Venezuela 6 20 26 Nicaragua 0 1 1 Austria 7 18 25 Honduras 0 1 1 Slovacchia 7 18 25 Indonesia 0 1 1 Irlanda 11 12 23 Maldive 1 0 1

Capo Verde 4 18 22 Camerun 0 1 1

Corea del Sud 9 12 21 Uganda 1 0 1

Giappone 7 13 20 Seychelles 0 1 1

Messico 3 15 18 Guinea 1 0 1

Pakistan 16 1 17 Burkina Faso 1 0 1

Eritrea 5 11 16 Sudan 0 1 1

Bielorussia 5 10 15 Liechtenstein 1 0 1

Norvegia 5 10 15 Malta 0 1 1

Bangladesh 8 5 13 TOTALE 6839 7006 13845

Tabella 18. Residenti stranieri per nazionalità e sesso nella provincia di Lucca

(50)

Figura 25. Grafico a torta cittadini stranieri Provincia di Lucca

Un luogo comune spesso utilizzato erroneamente è il pensare che la comunità straniera sia totalmente formata da immigrati provenienti dal “terzo mondo”. Basti pensare che tra i primi 12 Paesi (Tabella 17) da cui provengano gli immigrati della Provincia di Lucca sono nel G8 (UK, Germania, USA e Francia) e circa il 15% della popolazione straniera residente nella Provincia non derivino da Paesi del meno industrializzati.

Cittadini stranieri residenti nella provincia di Lucca

Sri Lanka Regno Unito Filippine Tunisia Polonia Germania Ucraina Stati Uniti Francia Senegal Brasile Serbia e Montenegro Cina Russia Altro Romania 14% Marocco 18% Albania 19%

(51)

La distribuzione di stranieri sul territorio lucchese non è omogenea, ben 16 comuni su 35, cioè il 45% di essi, hanno una bassissima percentuale di immigrati (in media lo 0,17%), mentre oltre metà del totale della popolazione straniera è residente nei 3 comuni con maggiore popolazione (Lucca, Viareggio e Capannori):

Figura 26. Distribuzione della pop. Straniera nei comuni di Lucca

Popolazione straniera divisa in comuni

Massarosa 3% Porcari 5% Castelnuovo di g 1% Montecarlo 2% Barga 2% Bagni di lucca3% Borgo a mozzano 3% Camaiore 4% Altopascio 6% Pietrasanta 6% Viareggio 10% Capannori 15% Lucca 31% Seravezza 2% Stazzema 1% Gallicano 1%

Forte dei marmi 1%

Coreglia antelminelli 2% Pescaglia

1%

Altopascio Bagni di lucca Barga Borgo a mozzano Camaiore Camporgiano Capannori Careggine Castelnuovo di g Castiglione di g Coreglia antelminelli Fabbriche di vallico Forte dei marmi Fosciandora Gallicano

Giuncugnano Lucca Massarosa

Minucciano Molazzana Montecarlo Pescaglia Piazza al serchio Pietrasanta Pieve fosciana Porcari San romano in g

Seravezza Sillano Stazzema

Vagli sotto Vergemoli Viareggio Villa basilica Villa collemandina

NOTA:

gli spicchi senza riferimenti hanno la pop residente straniera vicina allo 0%

(52)

Questo si spiega facilmente: basti pensare che la comunità straniera tende ad emigrare verso i comuni più concentrati e che offrono più facilmente lavoro ed alloggio.

Questo a conferma che nella Provincia di Lucca non si è ancora formata una zona adibita esclusivamente agli stranieri e che quindi essi preferiscono allocarsi in aree, anche se con prezzi in alloggi meno vantaggiosi, più abbienti ed accoglienti:

- molti stranieri trovano alloggio anche nel centro storico del comune di Lucca, magari sfruttando appartamenti vecchi, decadenti e senza i servizi principali

- spesso molti stranieri preferiscano abitare in zone limitrofe al posto di lavoro (comune di Capannori, Altopascio, Porcari e la zona Media Valle – Garfagnana)

- a Viareggio sfruttano la mole di lavoro creata dalla stagionalità

Per finire illustriamo nella tabella sotto riportata la popolazione straniera disaggregandola a livello comunale, calcolando anche i saldi naturali ed i flussi migratori tra comuni.

Tutti i comuni, eccetto Forte dei Marmi (forse per i costi elevati di alloggio), incrementano il numero di stranieri annui.

(53)

MOVIMENTO DELLA POPOLAZIONE STRANIERA PROVINCIA DI LUCCA ANNO 2004

Comuni popolazione straniera residente al 1/1 Nati Iscritti (*) Totale Iscritti Morti Cancellati (**) Totale Cancellati popolazione straniera residente al 31/12 Altopascio 584 28 212 240 0 84 84 740 Bagni di lucca 315 12 80 92 5 39 44 363 Barga 324 3 73 76 0 32 32 368 Borgo a mozzano 259 13 80 93 0 24 24 328 Camaiore 712 10 129 139 5 82 87 764 Camporgiano 30 0 12 12 0 1 1 41 Capannori 1.591 42 388 430 0 201 201 1.820 Careggine 1 0 4 4 0 0 0 5 Castelnuovo di g 86 4 37 41 0 8 8 119 Castiglione di g 36 0 13 13 0 5 5 44 Coreglia antelminelli 185 6 60 66 0 23 23 228 Fabbriche di val.co 19 0 4 4 0 0 0 23

Forte dei marmi 152 2 24 26 1 30 31 147

Fosciandora 24 0 3 3 0 0 0 27 Gallicano 119 2 23 25 0 12 12 132 Giuncugnano 6 0 1 1 0 1 1 6 Lucca 3.210 80 871 951 2 285 287 3.874 Massarosa 472 10 132 142 2 44 46 568 Minucciano 27 0 5 5 0 1 1 31 Molazzana 21 0 11 11 1 6 7 25 Montecarlo 165 3 61 64 0 19 19 210 Pescaglia 144 1 22 23 0 22 22 145 Piazza al serchio 23 0 4 4 0 3 3 24 Pietrasanta 721 14 162 176 2 67 69 828 Pieve fosciana 21 1 3 4 0 3 3 22 Porcari 382 15 116 131 0 36 36 477 San romano in g 31 0 7 7 1 6 7 31 Seravezza 322 5 58 63 0 30 30 355 Sillano 23 0 4 4 0 0 0 27 Stazzema 143 3 21 24 0 29 29 138 Vagli sotto 4 0 2 2 0 1 1 5 Vergemoli 9 1 4 5 0 3 3 11 Viareggio 1.701 16 313 329 2 177 179 1.851 Villa basilica 35 1 17 18 0 11 11 42 Villa collemandina 23 0 9 9 0 6 6 26

(*) = Iscritti da altri comuni; Iscritti dall’Estero; altri iscritti

(**) = Cancellati per altri comuni; Cancellati per l’estero; Cancellati per acquisizione Cittadinanza Italiana; Altri cancellati

Tabella 19. Movimenti della popolazione straniera comuni di Lucca ’04

(54)
(55)

1.7 Conclusioni e riflessioni

Come abbiamo osservato dai primi paragrafi di questo report, dedicati alla popolazione residente, abbiamo notato che il numero di abitanti è cresciuto molto negli ultimi anni, soprattutto se confrontato con gli anni precedenti al 2001.

Questo incremento l’abbiamo attribuito esclusivamente all’immigrazione straniera che si sta sempre più intensificando nel nostro Paese e di conseguenza nella nostra Provincia.

Quindi l’immigrazione, dal punto di vista demografico, aiuta l’Italia che senza essa perderebbe almeno il 10% della sua popolazione in pochi anni.

Però l’immigrazione non è vista di buon occhio da molti che pensano che gli immigranti ci “rubino” benessere, sia a livello economico che a livello sociale-culturale.

Personalmente non sono d’accordo perché l’immigrazione LEGALE fa bene sia al paese di partenza che a quello di arrivo:

l’immigrazione è “obbligatoria” nei paesi ricchi per contrastare la bassissima natalità; l’immigrazione porta forza lavoro giovane, per soddisfare la domanda di manodopera che non viene più adempiuta dalla popolazione autoctona, non rubando quindi le opportunità agli italiani, bensì sostituendola in aree marginali a basse qualificazioni del mercato del lavoro.

Ma i due grossi problemi che abbiamo sopra illustrato sono principalmente l’invecchiamento della popolazione (crescita anziani-diminuzione giovani) e la sempre minore natalità, tenendo conto che l’Italia risulta essere la “società del figlio unico”.

Secondo alcune previsioni, in assenza di immigrazione, la popolazione italiana diminuirà di 6 milioni di unità, ma la cosa importante è che aumenteranno di 4 milioni gli ultra-sessantenni mentre diminuirà di 10 milioni la popolazione con meno di 60 anni. Quindi le nuove generazioni non solo dovranno prendere il posto di generazioni assai più numerose, non solo su di loro graverà l’onere di trasferimenti sociali assai più pesanti, ma potrebbe anche ricadere il compito di

(56)

riequilibrare la bilancia riproduttiva distorta dai loro genitori troppo propensi a fare un unico figlio. Tutto ciò avverrà in un mercato del lavoro più competitivo dove si dovrà pensare a “intensificare” il lavoro.

L’altro problema deriva dalla riduzione ad 1,4 figli per famiglia. La spiegazione è data da 2 ragioni:

la prima è puramente economica, cioè il saldo costi-benefici è molto sceso, rispetto al passato dove i figli andavano a lavorare in età molto giovane portando ricchezza in casa, mentre adesso il figlio è un costo fino quasi ai trent’anni;

la seconda è sociologica, mutamento dei valori rispetto al passato, i figli non sono più l’obiettivo ed il fulcro della vita familiare;

in pratica la nascita dei figli compete con la realizzazione di altri progetti e aspettative.

Quest’ultimo è il problema demografico più grosso che un paese può supportare, perché se anche la bassa natalità può essere attenuata dall’immigrazione, alla lunga la forza lavoro tenderebbe a diminuire, l’invecchiamento raggiungerebbe livelli molto alti e difficilmente sostenibili dal sistema.

Quindi i figli dovrebbero esser visti, oltre che come una scelta individuale, un “bene pubblico” perché è l’unico “mezzo” che ci può assicurare la continuità tra una generazione e l’altra.

Infine non voglio dare giudizi né estemporanee soluzioni a tali problemi, ma concludo sperando che lo Stato prenda in considerazione questi problemi sociali cercando di far pendere la bilancia costi-benefici (dei figli) dalla parte dei benefici: con maggiori trasferimenti pubblici (servizi, non soldi) a favore dell’infanzia, facilitando le madri nel conciliare la situazione figli-lavoro e facilitando l’entrata dei giovani nel mercato del lavoro, facendo così gravare il meno possibile i figli sulla famiglia.

(57)

GLOSSARIO

La popolazione residente è costituita dalle persone, di cittadinanza italiana e straniera,

aventi dimora abituale anche se temporaneamente assenti. Ogni persona avente dimora abituale in Italia deve iscriversi, per obbligo di legge, nell’anagrafe del comune nel quale ha posto la sua dimora usuale. In seguito ad ogni Censimento della popolazione viene determinata la popolazione legale. A tale popolazione si somma il movimento anagrafico dei periodi successivi, calcolati con riferimento alla fine di ciascun anno solare e si calcola così la popolazione residente in ciascun comune al 31 dicembre di ogni anno.

La popolazione media è data dalla semisomma della popolazione al 1° gennaio e della

popolazione al 31 dicembre.

Il movimento naturale: è costituito dal numero dei nati da residenti in Italia,

indipendentemente dal luogo in cui sia avvenuta la nascita (in Italia o all’estero) e dal numero di morti relativi alla popolazione residente anch’essi indipendentemente dal luogo in cui si è verificato l’evento (sia in Italia che all’estero). Sono quindi esclusi i nati in Italia da genitori non residenti ed i morti non residenti. Sia i nati che i morti sono conteggiati al momento della trascrizione dell’atto di nascita o di morte dal registro di stato civile a quello anagrafico.

Il movimento migratorio: è costituito dal numero delle iscrizioni e delle cancellazioni

anagrafiche della popolazione residente durante l’anno. Le iscrizioni si distinguono in:

- Iscrizioni da un altro comune: numero di persone iscritte per trasferimento di residenza da un altro comune.

- Iscrizione dall’estero: numero di persone iscritte per trasferimento di residenza dall’estero

- Iscrizioni per altri motivi: si tratta di iscrizioni dovute non ad un effettivo trasferimento di residenza, ma di iscrizioni dovute a pratiche di rettifica anagrafica.

Le cancellazioni si distinguono in:

- Cancellazioni per altro comune: numero di persone cancellate per trasferimento di residenza in altro comune italiano

- Cancellazioni per l’estero: numero di persone cancellate per trasferimento di residenza all’estero

- Cancellazioni per altri motivi: si tratta non di effettivi trasferimenti di residenza, ma di cancellazioni dovute a pratiche di rettifica anagrafica.

Figura

Tabella 1. Popolazioni a confronto: Lucca – Italia anno ’91 – ‘05
Tabella 3. Movimento migratorio e saldo naturale della provincia di Lucca
Tabella 4. Confronto 2001 – 2005 della densità della Provincia di Lucca
Figura 8. Densità Regione Toscana e Provincia di Lucca
+7

Riferimenti

Documenti correlati

La popolazione residente di ciascun comune è costituita dalle persone aventi dimora abi- tuale nel comune, anche se assenti dal comune alla data del censimento

La popolazione residente in ciascun comune della Repubblica, censita al 24 ottobre 1971 e indicata nell'unita tabella firmata dal Presidente del Consiglio dei

La parte terza contiene i dati relativi alle iscrizioni e cancellazioni anagrafiche per trasferi- mento di residenza neU'anno 1971, analizzati a livello provinciale

La parte terza contiene i dati relativi alle iscrizioni e cancellazioni anagrafiche per trasferi- mento di residenza nell'anno 1973, analizzati a livello

Così come per il 2002, ed in misura maggiore, il forte incremento di popolazione registrato nel 2003 è dovuto in parte alle rettifiche post-censuarie, ossia al saldo tra le

Saldo naturale, migratorio interno, estero e totale, tasso di natalità, mortalità, migratorio interno, estero e totale, di incremento naturale e totale per provincia - Anno 2004..

Il volume riporta i dati relativi al movimento naturale e migratorio della popolazione residente al 31 dicembre 2005 negli 8.101 comuni italiani; i dati sono disaggregati a

DUE GRANDEZZE SONO DIRETTAMENTE PROPORZIONALI SE ALL’AUMENTARE DELL’UNA AUMENTA IN MODO PROPORZIONALE ANCHE