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Procedimento: Procedura di Verifica di Assoggettabilità a Valutazione impatto ambientale (VIA) ai sensi dell art. 19 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.

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per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91

Commissione Tecnica Specialistica – “CT29 rif. 7”– Progetto di modifica di recupero di rifiuti non pericolosi in esercizio presso lo stabilimento del Consorzio CON.TE.A, sito in Misterbianco(CT) – via Campo Sportivo s.n. in area distinta in Catasto al Foglio di Mappa n.2 particella n.619.” 1

OGGETTO: “Progetto di modifica di recupero di rifiuti non pericolosi in esercizio presso lo stabilimento del Consorzio CON.TE.A, sito in Misterbianco(CT) – via Campo Sportivo s.n. in area distinta in Catasto al Foglio di Mappa n.2 particella n.619.”.

Sigla Progetto: “CT29 rif. 7”

Proponente: “Consorzio Con.Te.A”

Procedimento: Procedura di Verifica di Assoggettabilità a Valutazione impatto ambientale (VIA) ai sensi dell’art. 19 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.

Parere predisposto sulla base della documentazione e delle informazioni fornite dal servizio 1 del Dipartimento Regionale Ambiente regione Siciliana e contenute sul portale regionale.

PARERE C.T.S. n. 78 /2020 del 08.04.2020

VISTO l’art. 91 della Legge Regionale n. 9 del 07 maggio 2015 recante “Norme in materia di autorizzazione ambientali di competenza regionale”, come integrato con l’art. 44 della Legge Regionale n. 3 del 17.03.2016;

VISTO il Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152 e ss.mm.ii.;

VISTO il D.P.R. n. 357 dell’08/03/1997 e s.m.i;

VISTO il DPR 13 06.2017 n. 120: Regolamento recante la disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo;

VISTO il D.A. n. 207/GAB del 17 maggio 2016 – Costituzione della Commissione tecnica specialistica per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale e successive modifiche ed integrazioni;

VISTO il D.A. n. 295/GAB del 28/06/2019 che approva la “Direttiva per la corretta applicazione delle procedure di valutazione ambientale dei progetti”;

VISTO il D.A. n. 57/GAB del 28/2/2020 che regolamenta il funzionamento della C.T.S. per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale;

VISTO il D.A. n. 311/GAB del 23 luglio 2019, con il quale si è preso atto delle dimissioni dei precedenti componenti della Commissione Tecnica Specialistica (C.T.S.) e contestualmente sono stati nominati il nuovo Presidente e gli altri componenti della C.T.S.;

VISTO il D.A. n. 318/GAB del 31 luglio 2019 di ricomposizione del Nucleo di coordinamento e di nomina del vicepresidente;

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Commissione Tecnica Specialistica – “CT29 rif. 7”– Progetto di modifica di recupero di rifiuti non pericolosi in esercizio presso lo stabilimento del Consorzio CON.TE.A, sito in Misterbianco(CT) – via Campo Sportivo s.n. in area distinta in Catasto al Foglio di Mappa n.2 particella n.619.” 2

VISTO il D.A. n. 414/GAB del 19 dicembre 2019 di nomina di nn. 4 componenti della CTS, in sostituzione di membri scaduti;

RILEVATO che con DDG n. 195 del 26/3/2020 l’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente della Regione Siciliana ha approvato il Protocollo d’intesa con ARPA Sicilia, che prevede l’affidamento all’istituto delle verifiche di ottemperanza dei provvedimenti di valutazione ambientale di competenza regionale relative alle componenti: atmosfera; ambiente idrico (limitatamente agli aspetti qualitativi); suolo e sottosuolo; radiazioni ionizzanti e non; rumore e vibrazione;

LETTO il citato protocollo d’intesa e le allegate Linee-guida per la predisposizione dei quadri prescrittivi;

VISTA la nota prot. A.R.T.A. –n. 49795 del 21.07.2016, con cui il Consorzio Con.Te.A”S.r.l. ha presentato, ai sensi dell’art. 20 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., istanza di Verifica di Assoggettabilità a Valutazione impatto ambientale (VIA).

LETTI i seguenti elaborati trasmessi dal proponente:

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per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91

Commissione Tecnica Specialistica – “CT29 rif. 7”– Progetto di modifica di recupero di rifiuti non pericolosi in esercizio presso lo stabilimento del Consorzio CON.TE.A, sito in Misterbianco(CT) – via Campo Sportivo s.n. in area distinta in Catasto al Foglio di Mappa n.2 particella n.619.” 3

RILEVATO che tra la documentazione resa disponibile non è presente la Nota recante “Dichiarazione di procedibilità” dell’istruttoria da parte del RUP e tuttavia ribadito che, ai sensi del D.A. n. 57/GAB del 28/02/2020, ogni connesso accertamento e valutazione è di competenza del Servizio I del Dipartimento Regionale Ambiente della Regione Sicilia;

VISTA la Nota di trasmissione dell’istanza e della connessa documentazione dal DRA a CTS n. 80251 del 17.11.2017 e RILEVATO che questa CTS non ha contezza delle ragioni del lungo termine trascorso senza che la relativa istruttoria fosse evasa e CONSIDERATO che la documentazione risulta caricata sul Portale regionale solo alla fine di febbraio 2020.

RIBADITO che, ai fini della presente istruttoria e ratione temporis, trova applicazione il previgente testo del Codice dell’Ambiente (in particolare l’art. 20, oggi sostituito dall’art. 19 sempre del D.çgs. 152/06 e s.m.i.);

RILEVATO che il Consorzio CON.TE.A sito in Misterbianco (CT) - via Campo Sportivo s.n., in area distinta in Catasto al Foglio di Mappa n°2 particella n°619, ha presentato un progetto di modifica che intende introdurre sulla attività di recupero di rifiuti non pericolosi in esercizio presso il proprio stabilimento.

Con detto intervento di modifica si intende incrementare, oltre il limite di ton/giorno 10 previsto al punto 7 lett.z.b dell'Allegato V alla parte II del D.Lgs.152/2006, la quantità di rifiuti di cui alla tipologia 14.1 di cui all'Allegato 1 Sub Allegato 1 al D.M. 05.02.1998, limitatamente ai CER 191201, 191204, 191210 e 191212, già oggetto di A.U.A. n°9/2016 del 6.07.2016, per la attività di recupero (R3) per una quantità non superiore a t/giorno 10, ma con esercizio ad oggi non ancora intrapreso.

LOCALIZZAZIONE E DIMENSIONE IMPIANTO

La zona interessata dall’Impianto in progetto, facente parte del territorio del Comune di Misterbianco (CT) – Frazione Poggio del Lupo e localizzata a Nord – Est del territorio di detto Comune, rientra nell’area rappresentata nella Tavola n°634050 della Cartografia di Base della Città Metropolitana di Catania.

Coordinate U.T.M. 502800.72 m E, 4155455.98 m N, Zona 33 S.

La particella censita con il n°619 del Foglio di Mappa n°2 ricade nella Z.T.O. “E1 – parte del territorio comunale destinato all’esercizio della attività agricola”. Si precisa a tal proposito che nel corso del procedimento da cui ha avuto origine l’Autorizzazione Unica Ambientale n° 09/2016 del 6.07.2016, rilasciata al Consorzio CON.TE.A., il Comune di Misterbianco ha espresso parere favorevole anche sotto l'aspetto urbanistico. Si evidenzia che la zona in progetto è caratterizzata dalla presenza di fabbricati con morfologia tipica degli insediamenti produttivi, e ha una ridotta densità di edifici ad uso abitativo.

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Commissione Tecnica Specialistica – “CT29 rif. 7”– Progetto di modifica di recupero di rifiuti non pericolosi in esercizio presso lo stabilimento del Consorzio CON.TE.A, sito in Misterbianco(CT) – via Campo Sportivo s.n. in area distinta in Catasto al Foglio di Mappa n.2 particella n.619.” 4

La particella n°619 del Foglio di Mappa n°2, di proprietà della Ditta Pulvirenti Mario e Pulvirenti Salvatore, (ceduta in disponibilità al Consorzio CON.TE.A e utilizzata dal Consorzio medesimo per la propria attività di recupero, allo stato e secondo quanto già oggetto con A.U.A. n°09/2016) è così destinata:

1. Zone A1, A2, da A4 a A9 e da A11 a A16: attività di messa in riserva (R13) di rifiuti in plastica, carta, vetro, legno, metalli, tessili e pneumatici fuori uso;

2. Zona A3: attività di messa in riserva (R13) e recupero (R3) di rifiuti in carta e cartone (quantità inferiore a ton/giorno 10);

3. Zone da B1 a B10: attività di messa in riserva (R13) e recupero (R5 condotta tramite frantumazione e vagliatura) di rifiuti ceramici e inerti;

4. Zone C1 e C2: attività di messa in riserva (R13) di rifiuti in plastica e in metallo;

5. Zone A10 e D: attività di recupero di rifiuti compostabili, limitatamente ai rifiuti di cui alle lett. c, h ed l di cui al punto 16.1 dell'Allegato 1 Sub Allegato 1 al D.M. 5.02.1998 (quantità inferiore a ton/giorno 10);

6. Zona E: attività di recupero (R3) di cui alla tipologia 14.1 dell'Allegato 1 Sub Allegato 1 al D.M.

5.02.1998, limitatamente ai rifiuti di cui ai CER 191201, 191204, 191210 e 191212 e con quantità non superiore a ton/giorno 10 (attività già oggetto di A.U.A. N°09/2016 ma non ancora intrapresa).

Lo stabilimento in oggetto circoscrive su tre lati la particella n°618 del medesimo Foglio di Mappa n°2, allo stato così destinata:

a) aliquota costituita da area scoperta e da una palazzina uffici e servizi: in disponibilità non esclusiva alla S.r.l. CENTRO COMMERCIALE EDILE, alla S.r.l.s. CENTRO LAVORAZIONE FERRO e al Consorzio CON.TE.A.;

b) aliquota costituita da un capannone industriale: in disponibilità alla S.r.l. CENTRO COMMERCIALE EDILE (destinata a deposito di materiali per l'edilizia) ed alla S.r.l. CENTRO LAVORAZIONE FERRO (destinata alla sagomatura di acciaio per cemento armato).

CONSIDERATO che il Proponente in merito al regime vincolistico afferma che l’area:

 non ricade in zona S.I.C. o Z.P.S;

 non ricade in aree sulle quali insistono vincoli imposti dallo strumento urbanistico vigente;

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per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91

Commissione Tecnica Specialistica – “CT29 rif. 7”– Progetto di modifica di recupero di rifiuti non pericolosi in esercizio presso lo stabilimento del Consorzio CON.TE.A, sito in Misterbianco(CT) – via Campo Sportivo s.n. in area distinta in Catasto al Foglio di Mappa n.2 particella n.619.” 5

 non è sottoposta a ulteriori vincoli paesaggistico- ambientali;

 non è sottoposta a vincolo idrogeologico.

DESCRIZIONE DEL CICLO PRODUTTIVO E DELLE RELATIVE APPARECCHIATURE COSI’

COME MODIFICATE DALL’INTERVENTO IN PROGETTO

La modifica del progetto interverrà esclusivamente sulla attività di recupero da condursi sui rifiuti di cui alla tipologia 14.1 dell'Allegato 1 Sub Allegato 1 al D.M. 5.02.1998, limitatamente ai CER 191201, 191204, 191210 e 191212, incrementandone la quantità gestita.

Restano invariate le ulteriori attività di recupero condotte sulle restanti tipologie di rifiuti.

In conformità a quanto previsto al punto 14.3 di cui all’Allegato 1 Sub Allegato 1 al D.M. 05.02.1998, l’intero ciclo di lavorazione, ivi comprese le fasi di scarico e messa in riserva dei rifiuti in ingresso, sarà esercitato in ambiente chiuso, avente volume di mc 4.300 circa, così costituito:

- fascia perimetrale avente altezza di m 2.00 costituita da blocchi in calcestruzzo collocati in perfetta reciproca aderenza;

- superficie perimetrale verticale costituita da polietilene ad alta densità vincolato a struttura in acciaio;

- copertura in polietilene ad alta densità vincolato a struttura in acciaio.

I varchi di accesso all’impianto saranno anch’essi chiusi tramite superficie in polietilene ad alta densità vincolata su struttura servita da sistema di apertura e chiusura con motore elettrico.

L’intero volume sopra descritto sarà provvisto di sistema di aspirazione e trattamento dell’aeriforme così costituito:

- canalizzazione in lamiera provvista di griglie di aspirazione;

- elettro-ventola, installata in aspirazione dall’interno verso l’esterno, avente potenzialità di 6'500 mc/ora;

- depolverizzatore con filtri a tasche;

- batteria di carboni attivi per l’abbattimento dei composti organici.

I rifiuti in ingresso, conferiti e messi in riserva nelle apposite aree rispettivamente distinte dalle lettere Ec ed E, sono trasferiti, tramite mezzo meccanico, nella tramoggia di carico (M14) di un trituratore a rulli che ne riduce la pezzatura.

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Commissione Tecnica Specialistica – “CT29 rif. 7”– Progetto di modifica di recupero di rifiuti non pericolosi in esercizio presso lo stabilimento del Consorzio CON.TE.A, sito in Misterbianco(CT) – via Campo Sportivo s.n. in area distinta in Catasto al Foglio di Mappa n.2 particella n.619.” 6

N°2 deferrizzatori (M15 ed M16), posti a valle della triturazione, provvederanno a separare i metalli sia ferrosi che non ferrosi. Un nastro trasportatore provvederà quindi a convogliare i rifiuti in un selettore ottico IR (M17) in grado di separare le frazioni in PVC.

I rifiuti quindi, sempre tramite nastro trasportatore, saranno trasferiti in addensatore e presso-estrusore (M19) che provvede a ridurre i rifiuti in blocchi solidi, a sviluppo cilindrico o prismatico, che costituiscono il materiale derivante dal ciclo di recupero, ovvero il CDR (combustibile derivato da rifiuti), conforme alle norme tecniche UNI 9903-1.

Detto CDR sarà successivamente conferito ad ulteriori impianti regolarmente autorizzati all'utilizzo, quale combustibile, per la produzione di energia.

Tipologia di Rifiuti

Tip. Rif Descrizione tipologia Attività Recup.

1.1 rifiuti di carta, cartone e cartoncino, inclusi poliaccoppiati, anche di imballaggi

R13 - R3 2.1 imballaggi, vetro di scarto ed altri rifiuti e frammenti di vetro, rottami di vetro

R13

3.1 rifiuti di ferro, acciaio e ghisa R13

3.2 rifiuti di metalli non ferrosi o loro leghe R13

6.1 rifiuti di plastica, imballaggi usati in plastica compresi i contenitori per liquidi, con

esclusione dei contenitori per fitofarmaci e per presidi medico-chirurgici R13

7.1

rifiuti costituiti da laterizi, intonaci e conglomerati di cemento armato e non, comprese le traverse e traversoni ferroviari e i pali in calcestruzzo armato provenienti da linee ferroviarie, telematiche ed elettriche e frammenti di rivestimenti stradali, purché privi di amianto

R13 - R5

7.2 rifiuti di rocce da cave autorizzate R13 - R5

7.6 conglomerato bituminoso, frammenti di piattelli per il tiro al volo R13 - R5

7.11 pietrisco tolto d'opera R13 - R5

7.31bis terre e rocce di scavo R13 - R5

7.18 scarti da vagliatura latte di calce R13 - R5

8.4 rifiuti di materiali tessili compositi e della lavorazione di fibre naturali, sintetiche e

artificiali R13

9.1 scarti di legno e sughero, imballaggi di legno R13

9.2 scarti di legno e sughero, imballaggi di legno R13

10.2 pneumatici non ricostruibili, camere d'aria non riparabili e altri scarti di gomma R13

12.2 fanghi di dragaggio R13 - R5

12.3 fanghi e polveri da segagione e lavorazione pietre, marmi e ardesie R13 - R5

16.1 c rifiuti compostabili per la produzione di compost di qualità costituiti da segatura,

trucioli, frammenti di legno, di sughero R13 - R3

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per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91

Commissione Tecnica Specialistica – “CT29 rif. 7”– Progetto di modifica di recupero di rifiuti non pericolosi in esercizio presso lo stabilimento del Consorzio CON.TE.A, sito in Misterbianco(CT) – via Campo Sportivo s.n. in area distinta in Catasto al Foglio di Mappa n.2 particella n.619.” 7

16.1 h rifiuti compostabili per la produzione di compost di qualità costituiti da scarti di legno

non impregnato R13 - R3

16.1 l

rifiuti compostabili per la produzione di compost di qualità costituiti da rifiuti ligneo

cellulosici derivanti dalla manutenzione del verde ornamentale R13 - R3

rifiuti solidi urbani o speciali non pericolosi ad esclusione delle frazioni derivanti da raccolta differenziata (limitatamente ai rifiuti di cui ai CER 191201,191204,191210

R13 - R3 14.1

(*)

e 191212, quindi con esclusione, tra l’altro della frazioni umida.

Capacità massima di esercizio dell’impianto Rifiuti inerti sottoposti all’ attività R5.

Fase di lavorazione Potenzialità massima (t/h)

ricevimento, verifica qualitativa e cernita: non applicabile

messa in riserva (R13): non applicabile

frantumazione e vagliatura granulometrica (R5): 50

La potenzialità massima di esercizio, è pari al valore minimo tra le potenzialità massime relative alle varie fasi di lavorazione, è quindi pari a 50 t/h, ovvero 400 t/giorno. Si evidenzia che la attività di cui al presenta paragrafo costituisce già oggetto del Parere prot. n°49332 del 25.06.2009, con il quale il Servizio 2 V.A.S./V.I.A. dell’ARTA Sicilia ha escluso l'obbligo di assoggettamento alla procedura di V.I.A.

Rifiuti in carta e cartone sottoposti alla attività R3.

Fase di lavorazione Potenzialità

massima (t/h)

ricevimento, verifica qualitativa e cernita: non

applicabile riduzione delle frazioni estranee entro i limiti previsti dalla norma UNI-

EN646 1.2

messa in riserva (R13): non

applicabile

riduzione volumetrica: 10

La potenzialità massima di esercizio, è pari al valore minimo tra le potenzialità massime relative alle varie fasi di lavorazione, è quindi pari a 1.2 t/h, ovvero 9.6 t/giorno.

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Commissione Tecnica Specialistica – “CT29 rif. 7”– Progetto di modifica di recupero di rifiuti non pericolosi in esercizio presso lo stabilimento del Consorzio CON.TE.A, sito in Misterbianco(CT) – via Campo Sportivo s.n. in area distinta in Catasto al Foglio di Mappa n.2 particella n.619.” 8

Rifiuti compostabili sottoposti alla attività R3.

Fase di lavorazione Potenzialità

massima (t/h)

ricevimento, verifica qualitativa e cernita: non applicabile

messa in riserva (R13): non applicabile

cippatura (riduzione volumetrica): 0.50

La potenzialità massima di esercizio, è pari al valore minimo tra le potenzialità massime relative alle varie fasi di lavorazione, è quindi pari a 0.5 t/h, ovvero 4 t/giorno.

Rifiuti sottoposti alla attività R3 per la produzione di CDR.

Fase di lavorazione Potenzialità

massima (t/h)

ricevimento, verifica qualitativa e cernita: non applicabile

triturazione: 10

separazione frazione in PVC: 8

densificazione e estrusione: 6.25

La potenzialità massima di esercizio, è pari al valore minimo tra le potenzialità massime relative alle varie fasi di lavorazione, è quindi pari a 6.25 t/h, ovvero 50 t/giorno.

QUADRO AMBIENTALE

FLORA: Secondo quanto riportato nella Cartografia relativa “Carta Natura” del Nodo Regionale del S.I.T.R., la vegetazione che caratterizza la zona in progetto è costituita da “Praterelli aridi del Mediterraneo”. La Cartografia “Aree Ecologicamente omogenee” del medesimo Nodo Regionale del S.I.T.R. colloca la zona in area classificata “Termomediterraneo – Sub Umido inferiore. Vulcaniti e rocce dure”. Al fine dell’approfondimento dell’aspetto floristico e vegetazionale è stata esclusa nell’area in progetto e ad essa circostante la presenza di:

- specie o intere cenosi di rilevante valore naturalistico;

- piante superiori come “indicatori biologici”;

- specie da sottoporre a tutela.

Per quanto sopra la attività condotta presso lo stabilimento, comprensiva delle modifiche in progetto, non influisce in nessun modo sulla crescita e riproduzione di specie vegetali spontanee, anche in considerazione della assenza di emissioni di in atmosfera.

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per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91

Commissione Tecnica Specialistica – “CT29 rif. 7”– Progetto di modifica di recupero di rifiuti non pericolosi in esercizio presso lo stabilimento del Consorzio CON.TE.A, sito in Misterbianco(CT) – via Campo Sportivo s.n. in area distinta in Catasto al Foglio di Mappa n.2 particella n.619.” 9

FAUNA : Dall’esame della bibliografia disponibile, le specie faunistiche caratteristiche della zona sono i conigli selvatici.

IMPATTO VISIVO : La attività del Consorzio CON.TE.A. si svolge prevalentemente su spazi aperti, fatta eccezione per il l’area destinata al ricovero dei macchinari, del box di segregazione dell’impianto di frantumazione, e dal volume confinato che ospiterà la attività di recupero finalizzata alla produzione di CDR. La totalità dei volumi richiamati è caratterizzata da altezze inferiore a m 10.

Considerando comunque che i volumi di cui sopra occupano complessivamente una superficie in pianta inferiore a mq 800, e che l’ estensione dello stacco di terreno ove si svolge la attività è pari a mq 20.000 circa, ne deriva che l’ entità di detti volumi risulta tale da non determinare un impatto visivo significativo.

Il Consorzio CON.TE.A. ha, in corso di realizzazione, la piantumazione perimetrale di vegetazione ad alto fusto, in modo da ridurre ulteriormente l’impatto visivo derivante dalla presenza dell’impianto.

EMISSIONE ATMOSFERA: Le emissioni in atmosfera provenienti dallo Stabilimento del Consorzio CON.TE.A. costituiscono oggetto della A.U.A. n°09/2016 del 6.07.2016. La concentrazione di inquinanti autorizzata in emissione è così distinta:

Impianto Punto di

emissione Provenienza Tipo di sostanza inquinante

Concentrazione dell’inquinante in emissione (mg/Nmc)

frantumazione e vagliatura rifiuti inerti

E1 E2

depolverizzatore motore a combustione

interna

polveri polveri ossidi

azoto monossido

carbonio

5.28 36.31 30.30 190.0 Aeriforme proveniente dal

volume confinato destinato alla produzione

di CDR

E3 depolverizzatore + filtro a carboni attivi

polveri sostanze organiche

volatili

9.0 9.0 (C.O.T.)

Si precisa che l'incremento della quantità di rifiuti sottoposti alla attività finalizzata alla produzione di CDR, oggetto del progetto sottoposto alla presente verifica, non determinerà aumento della concentrazione degli inquinanti emessi dal punto E3.

RUMORE: La S.r.l. CENTRO COMMERCIALE EDILE ha commissionato, a Tecnico Competente iscritto nell’apposito elenco Regionale, una Previsione di impatto acustico ai sensi della Legge Quadro 447/1995 che contempla l'incremento determinato dall'esercizio della attività finalizzata alla produzione di CDR. I valori previsti rientrano nei limiti previsti dal D.P.C.M. 1.03.1991.

Si precisa a tal proposito che, nel corso del procedimento da cui ha avuto origine la Autorizzazione Unica Ambientale n°09/2016 del 6.07.2016, rilasciata al Consorzio CON.TE.A., il Comune di Misterbianco ha espresso parere favorevole anche sotto l'aspetto dell'impatto acustico.

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Commissione Tecnica Specialistica – “CT29 rif. 7”– Progetto di modifica di recupero di rifiuti non pericolosi in esercizio presso lo stabilimento del Consorzio CON.TE.A, sito in Misterbianco(CT) – via Campo Sportivo s.n. in area distinta in Catasto al Foglio di Mappa n.2 particella n.619.” 10

di CDR, oggetto del progetto sottoposto alla presente verifica, non determinerà aumento dei valori di emissione acustica.

Ad impianto in esercizio, nell'ambito della periodica attività di monitoraggio, si procederà ad eseguire, tra l'altro, i rilievi fonometrici finalizzati a confermare i valori previsionali come sopra determinati.

ACQUE DI DILAVAMENTO METEORICO: L’intero ciclo di lavorazione del Consorzio CON.TE.A.

avviene in ambienti provvisti di pavimentazione impermeabile in calcestruzzo, dotata di pendenze idonee a convogliare le acque di dilavamento meteorico, tramite apposite caditoie, in serbatoi di accumulo.

Le acque raccolte nelle zone da B1 a B10, destinate alla attività di messa in riserva (R13) e recupero (R5 condotta tramite frantumazione e vagliatura) di rifiuti ceramici e inerti, sono successivamente riutilizzate per il funzionamento dell’impianto di inumidimento a servizio delle zone medesime, riducendo così il consumo di acqua.

Le acque raccolte nelle restanti zone sono periodicamente conferite ad impianti di trattamento. Analoga modalità di gestione sarà adottata per gli eventuali reflui raccolti sulla pavimentazione delle zone destinate alla produzione di CDR, che sono comunque provviste di copertura impermeabile.

Fa eccezione l’area utilizzata per la fase di bio-ossidazione e maturazione dei rifiuti compostabili (zona D), che avviene su terreno naturale, così come consentito al punto 16.1 dell’Allegato 1 Sub Allegato 1 al D.M.

5.02.98, essendo previsto esclusivamente il recupero dei rifiuti di cui alle lett.c, h, ed l del citato punto 16.1, così costituiti:

- lett. c: rifiuti derivanti da attività forestali e lavorazione del legno vergine;

- lett. h: rifiuti derivanti dalla fabbricazione di manufatti di legno non impregnato, imballaggi;

- lett. l: rifiuti derivanti dalla attività di manutenzione del verde ornamentale.

PRODUZIONE RIFIUTI: Nell'anno 2015 Consorzio CON.TE.A. ha provveduto al recupero di circa ton 57'000 di rifiuti non pericolosi. Detta attività di recupero ha dato origine a ton 4'000 circa, ovvero il 6.8%

circa, di rifiuti di cui al CER 191212 (altri rifiuti - compresi i materiali misti - prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce 19 12 11), conferiti in discarica. L'ulteriore recupero di detti rifiuti per la produzione di CDR, così come già autorizzato con la A.U.A. n°09/2016, e secondo le quantità oggetto della richiesta di verifica della quale la presente relazione costituisce parte integrante, consentirà di avviare a recupero il 100% dei rifiuti conferiti presso lo stabilimento, con conseguente di un flusso considerevole alla discarica.

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per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91

Commissione Tecnica Specialistica – “CT29 rif. 7”– Progetto di modifica di recupero di rifiuti non pericolosi in esercizio presso lo stabilimento del Consorzio CON.TE.A, sito in Misterbianco(CT) – via Campo Sportivo s.n. in area distinta in Catasto al Foglio di Mappa n.2 particella n.619.” 11

TRANSITO MEZZI PESANTI: Il transito di mezzi pesanti in entrata ed in uscita dallo Stabilimento, principalmente determinato dal trasporto dei rifiuti ivi conferiti, e stimato in n°35 mezzi/giorno che, articolato nel periodo compreso tra le ore 7.00 e le ore 17.00, corrisponde ad una frequenza di transito di n°3.5 veicolo/ora.Lo Stabilimento del Consorzio CON.TE.A. è localizzato a pochi chilometri dallo svincolo

“San Giovanni Galermo” della Tangenziale di Catania. Il collegamento tra detti punti è costituito dalla Strada per San Giovanni Galermo, caratterizzata da un transito veicolare di media intensità, nel quale l’incremento sopra determinato (3.5 veicoli/ora) si integra senza apportare significative variazioni quali – quantitative.

Si rappresenta inoltre che la variazione in progetto, in quanto riguardante l'incremento di rifiuti sottoposti al recupero per la produzione di CDR, ridurrà il transito veicolare sopra descritto per una quantità pari a n°2 veicoli/giorno, determinato dal trasporto dei rifiuti conferiti a discarica.

Al transito giornaliero va ovviamente aggiunto l'apporto determinato dai veicoli, in uscita, che trasferiranno il CDR presso i successivi impianti di utilizzo. La fase di addensamento ed estrusione subita dai rifiuti in ingresso nel ciclo di recupero finalizzato a detta produzione di CDR porta ad una riduzione del volume degli stessi a circa 1/10 di quello iniziale.

L'apporto al transito veicolare è quindi stimabile in 0.2 veicoli/giorno.

L'intervento proposto, quindi, determinerà una complessiva riduzione del transito veicolare di 1.8 veicoli/

giorno.

INQUINAMENTO LUMINOSO

Come sopra già esposto, la attività del Consorzio CON.TE.A. si articola tra le ore 07.00 e le ore 17.00. Il ricorso alla illuminazione artificiale è quindi limitato a meno di tre mesi/anno.

Fatta eccezione per una illuminazione a bassa intensità attivata nelle ore notturne per questioni di sicurezza, le ulteriori fonti di illuminazione sono costituite da riflettori direttamente orientati verso le poche zone che necessitano di un illuminamento consistente. Tra dette zone rientra quella che ospita l’impianto di frantumazione, dove comunque le delimitazioni laterali e superiore provvedono a ridurre considerevolmente la diffusione all’esterno dei fasci luminosi.

EMISSIONE CALORE: Non essendo previste lavorazioni “a caldo” lo Stabilimento del Consorzio CON.TE.A. non da origine ad emissioni di calore.

CUMULO CON ALTRI PROGETTI: Relativamente ad ulteriori progetti, così come definiti all’art.5 lett.g del D.Lgs.152/2006, localizzati nel medesimo contesto territoriale, individuato nella fascia pari a km 1 a partire dal perimetro esterno della particella n°619 del Foglio n°2, e per quanto desumibile dagli elenchi

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Commissione Tecnica Specialistica – “CT29 rif. 7”– Progetto di modifica di recupero di rifiuti non pericolosi in esercizio presso lo stabilimento del Consorzio CON.TE.A, sito in Misterbianco(CT) – via Campo Sportivo s.n. in area distinta in Catasto al Foglio di Mappa n.2 particella n.619.” 12

pubblicati nei siti web dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente della Regione Sicilia, non si ha notizie di ulteriori impianti soggetti alla verifica di cui all'art.20 del D.Lgs.152/2006 o alla procedura di V.I.A.

VALUTAZIONI FINALI

VALUTATO che il proponente alla data di presentazione dell’istanza era autorizzato alle operazioni (R13) (R5) (R3) – (A.U.A. N°09/2016 del 6.07.2016);

VALUTATO che il proponente relativamente ai CER 191201, 191204, 191210 e 191212, è già autorizzato (A.U.A. n°9/2016 del 6.07.2016) per la attività di recupero (R3) per una quantità non superiore a 10 t/giorno, ma che non avrebbe ancora intrapreso tale attività.

VALUTATO che il proponente ha chiesto l’autorizzazione esclusivamente sulla attività di recupero da condursi sui rifiuti di cui alla tipologia 14.1 dell'Allegato 1 Sub Allegato 1 al D.M. 5.02.1998, limitatamente ai CER 191201, 191204, 191210 e 191212, incrementandone la quantità gestita.

VALUTATO che non risultano menzionate le fonti di approvvigionamento del rifiuto in ingresso, né se siano già stipulati contratti preliminari in tal senso tali da giustificare un aumento di capacità di un’ attività già autorizzata ma non ancora intrapresa;

CONSIDERATO che è intervenuta la nota integrativa prot. n. 8282/GAB del 20.12. 2018 dell’Assessorato Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità e VALUTATO che ai sensi della stessa il Proponente ha l’onere di attestare documentalmente la titolarità del flusso dei rifiuti oltre al nulla osta dell’Autorità d’Ambito;

VALUTATO che il proponente non ha fornito il rapporto di coerenza con il Piano di gestione dei Rifiuti della Regione Sicilia;

CONSIDERATO e VALUTATO che nei “Criteri di localizzazione per tutte le tipologie di impianto, riportati nell'aggiornamento al Piano regionale per la gestione dei rifiuti speciali in Sicilia, si considera quale motivo “penalizzante” la localizzazione in aree in prossimità di case sparse ad una distanza inferiore ad 1 KM;

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per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91

Commissione Tecnica Specialistica – “CT29 rif. 7”– Progetto di modifica di recupero di rifiuti non pericolosi in esercizio presso lo stabilimento del Consorzio CON.TE.A, sito in Misterbianco(CT) – via Campo Sportivo s.n. in area distinta in Catasto al Foglio di Mappa n.2 particella n.619.” 13

CONSIDERATO e VALUTATO che a circa 80 m, 145 m e 357 m dall’area di progetto siamo in presenza di edifici per civile abitazione;

VALUTATO che nel caso di abitazioni sparse poste a distanza inferiore a 1Km il proponente avrebbe dovuto prevedere eventuali misure di mitigazione specifiche;

VALUTATO che ai sensi dell’art 183 lettera cc del D.Lgs.205/10 è stata introdotta la definizione di Combustibile Solido Secondario (CSS) che abroga la precedente definizione di CDR (combustibile derivato da rifiuto);

VALUTATO che il CDR può essere ancora prodotto ed utilizzato sulla base di quanto previsto dal DM 5.2.98 (Punto 14 del Allegato 1 sub allegato 1) ai sensi l’art. 39 del D. Lgs 205/10, disposizioni transitorie e finali, per le autorizzazioni in essere degli impianti di trattamenti rifiuti per la produzione o l’utilizzo di CDR, ivi comprese quelle per le attività di recupero in procedura semplificata, rimanendo in vigore fino alla loro naturale scadenza.

VALUTATO che ai sensi del DM 5.2.98 (Punto 14 del Allegato 1 sub allegato 1) le fasi di ricevimento, stoccaggio, selezione dei rifiuti e di CDR devono avvenire in ambienti chiusi; i punti di emissione in atmosfera devono essere dotati di sistemi per minimizzare gli odori che utilizzino le migliori tecnologie disponibili e di idonei impianti per l'abbattimento degli altri inquinanti fino ai limiti di emissione del Dpr 24 maggio 1988, n. 203. Per le polveri il limite è fissato a 10 mg/Nm3. Le aree di ricevimento, stoccaggio, eventuale selezione e produzione di CDR, comprese quelle eventuali per l'essiccamento e l'addensamento del rifiuto devono disporre di pavimentazione impermeabilizzata e di sistemi di raccolta di eventuale percolato.

L'impianto deve disporre di aree separate per lo stoccaggio delle frazioni di rifiuti risultanti dalle eventuali operazioni di selezione.

CONSIDERATO e VALUTATO che nello studio preliminare Ambientale emergono alcune incongruenze circa l’area in cui verrà realizzata la modifica impiantistica ( il proponente afferma che l’intero ciclo di lavorazione, ivi comprese le fasi di scarico e messa in riserva dei rifiuti in ingresso, sarà esercitato in ambiente chiuso, avente volume di mc 4.300 circa… ed al contrario ……….La attività del Consorzio CON.TE.A. si svolge prevalentemente su spazi aperti, fatta eccezione, per l’area destinata al ricovero dei macchinari, del box di segregazione dell’impianto di frantumazione, e dal volume confinato che ospiterà la attività di recupero finalizzata alla produzione di CDR.

CONSIDERATO che il CDR prodotto, sarà successivamente conferito ad ulteriori impianti regolarmente autorizzati all'utilizzo, quale combustibile, per la produzione di energia.

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Commissione Tecnica Specialistica – “CT29 rif. 7”– Progetto di modifica di recupero di rifiuti non pericolosi in esercizio presso lo stabilimento del Consorzio CON.TE.A, sito in Misterbianco(CT) – via Campo Sportivo s.n. in area distinta in Catasto al Foglio di Mappa n.2 particella n.619.” 14

VALUTATO che non risultano menzionati gli impianti regolarmente autorizzati all'utilizzo del CDR prodotto;

CONSIDERATO che il proponente afferma che relativamente ad ulteriori progetti, così come definiti all’art.5 lett.g del D.Lgs.152/2006, localizzati nel medesimo contesto territoriale, individuato nella fascia pari a km 1 a partire dal perimetro esterno della particella n°619 del Foglio n°2, e per quanto desumibile dagli elenchi pubblicati nei siti web dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente della Regione Sicilia, non si ha notizie di ulteriori impianti soggetti alla verifica di cui all'art.20 del D.Lgs.152/2006 o alla procedura di V.I.A..

VALUTATO che a circa 650 m vi è un altro impianto già autorizzato ed in esercizio per recupero inerti ex art. 206 del d.legs.152/06 denominato “Barbaro Group” (censito nell’elenco delle imprese iscritte CITTA’

METROPOLITANA DI CATANIA); e che nella particella adiacente n°618 del medesimo Foglio di Mappa n°2 è stata presentata istanza di verifica di assoggettabilità per l’attività di deposito preliminare (D15) di rifiuti pericolosi contenenti o contaminati da amianto – Ditta CENTRO COMMERCIALE EDILE s.r.l.

CONSIDERATO che in merito alla componente rumore il proponente nello studio preliminare fa riferimento ad uno studio di impatto acustico commissionato dalla Ditta La S.r.l. CENTRO COMMERCIALE EDILE srl. che contempla l'incremento determinato dall'esercizio della attività finalizzata alla produzione di CDR e VALUTATO che tra la documentazione specialistica ,allegata al presente progetto, si fa riferimento ad uno studio di impatto acustico commissionato direttamente dal Consorzio Contea.

CONSIDERATO e VALUTATO che lo Studio Preliminare e le sue risultanze compongono il quadro delle informazioni sullo stato dell'ambiente e sulla capacità di carico della zona di riferimento da fornirsi all'Autorità Ambientale per la decisione in ordine alla procedura (o al livello di procedura) ambientale da applicare al caso in esame;

RILEVATO che al fine di poter dare una valutazione accurata dei possibili impatti lo studio preliminare non può non essere correlato ad una relazione tecnica dettagliata, ancor di più se riguarda la modifica di un impianto già esistente;

VALUTATO che la relazione tecnica fornita dal proponente è composta da sole immagini fotografiche e planimetrie impiantistiche;

RILEVATO che tra la documentazione trasmessa e nello Studio preliminare ambientale non risulta presente lo studio idrologico-idraulico e non ne sono evidenziati gli esiti;

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per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale legge regionale n. 9 del 2015, art. 91

Commissione Tecnica Specialistica – “CT29 rif. 7”– Progetto di modifica di recupero di rifiuti non pericolosi in esercizio presso lo stabilimento del Consorzio CON.TE.A, sito in Misterbianco(CT) – via Campo Sportivo s.n. in area distinta in Catasto al Foglio di Mappa n.2 particella n.619.” 15

VALUTATO che non vengono trattati i probabili effetti rilevanti del progetto sull’ambiente, in merito, alla produzione di rifiuti prodotti per esempio nelle fasi di manutenzione delle unità impiantistiche (nastro trasportatore, tramoggia di carico, un trituratore a rulli che ne riduce la pezzatura. ecc.);

RILEVATO che dallo studio preliminare emerge che le acque meteoriche dilavate dalle superfici esterne pavimentate, verranno convogliate in una vasca di accumulo senza nessun trattamento e successivamente utilizzate per gli usi consentiti dalla legge, o smaltite in appositi impianti autorizzati;

VALUTATO che il proponente non ha fornito una descrizione circa il dimensionamento della suddetta vasca di accumulo.

VALUTATO che dalla documentazione fotografica allegata dal proponente, non risultano opportunamente pavimentate le suddette aree esterne relative alla nuova area di trattamento oggetto della presente autorizzazione;

VALUTATO che il proponente non ha fornito una descrizione degli impatti durante la fase di cantiere relativi alla realizzazione della nuova area di trattamento;

CONSIDERATO che da quando predisposto dal PARERE n. 49332 del 25.02. 2009 il proponente è onerato ad attuare un piano di monitoraggio della qualità dell’aria, da eseguirsi con cadenza almeno annuale nonché una campagna di rilevazione del rumore dalla quale si evinca il rispetto dei valori limite di emissione in base alla vigente normativa. I risultati di tali monitoraggi che saranno eseguiti con metodi certificati da laboratori e strutture accreditate, dovranno essere trasmessi ad ARTA e ARPA provinciale e che nello Studio Preliminare non è riportato alcun risultato relativo al monitoraggio della qualità dell’aria, che avrebbe permesso di valutare lo stato della stessa ante operam;

CONSIDERTAO e VALUTATO che l’area risulta totalmente priva di una adeguata piantumazione perimetrale e che non è stata riportata alcuna descrizione dell’attività di sistemazione di aree a verde, anche a titolo di mitigazione dell’intervento;

VALUTATO che nella organizzazione della nuova area impiantistica non risulta individuata ne l’area ne il percorso alternativo che immetta direttamente all’area di deposito del CDR stoccato in blocchi solidi, a sviluppo cilindrico o prismatico, che verranno movimentati presumibilmente da carrelli elevatori;

Per quanto visto, analizzato, considerato e valutato, questa Commissione Tecnica Specialistica per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale

La Commissione Tecnica Specialistica per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale Tutto ciò VISTO, CONSIDERATO E VALUTATO

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Commissione Tecnica Specialistica – “CT29 rif. 7”– Progetto di modifica di recupero di rifiuti non pericolosi in esercizio presso lo stabilimento del Consorzio CON.TE.A, sito in Misterbianco(CT) – via Campo Sportivo s.n. in area distinta in Catasto al Foglio di Mappa n.2 particella n.619.” 16

ESPRIME

parere di assoggettabilità a VIA del progetto “Progetto di modifica di recupero di rifiuti non pericolosi in esercizio presso lo stabilimento del Consorzio CON.TE.A, sito in Misterbianco(CT) – via Campo Sportivo

s.n. in area distinta in Catasto al Foglio di Mappa n.2 particella n.619.”

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