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Academic year: 2021

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(1)

I caratteri e le stringhe

Ver. 2.4

© 2010 - Claudio Fornaro - Corso di programmazione in C

Il codice ASCII

 Per memorizzare i simboli grafici

corrispondenti ai caratteri bisogna associare un numero intero a ciascuno di essi

 Il codice ASCII /’æski/ (American Standard Code for Information Interchange) è una tabella che elenca le corrispondenze tra simboli grafici e numeri (es. A  65, B  66)

 I numeri del Codice ASCII standard sono a 7 bit  2 7 =128 caratteri diversi

 Curiosità: il codice ASCII delle cifre 0-9 si può ottenere dal corrispondente valore in BCD facendolo precedere dal valore 011:

7 = 0111, 0110111 = 55 (codice ASCII di 7)

3

Il codice ASCII standard

Altri caratteri Lettere minuscole (a-z)

Altri caratteri Lettere maiuscole (A-Z)

Altri caratteri Cifre (0-9) Altri caratteri Carattere SPAZIO Caratteri di controllo

127 123 122 97 96 91 90 65 64 58 57 48 47 33 32 31 0

z a

Z A

9 0

4

Il codice ASCII standard

 Contiene i 95 caratteri di base (es. non le lettere accentate)

 Ha 4 sezioni importanti:

Spazio (è il carattere visibile di codice più basso)

Cifre (0-9 in ordine crescente)

Maiuscole (A-Z in ordine cresc.)

Minuscole (a-z in ordine cresc.)

 Le 4 sezioni sono separate da altri caratteri generici

(punteggiatura, simboli matematici, ecc.)

 Alcuni caratteri speciali ( caratteri di controllo )

non vengono visualizzati, ma producono un

effetto (es. inserire un ritorno a capo, beep)

(2)

Il codice ASCII standard

Char Dec Oct Hex Char Dec Oct Hex Char Dec Oct Hex Char Dec Oct Hex (nul) 0 0000 0x00 (sp) 32 0040 0x20 @ 64 0100 0x40 ` 96 0140 0x60 (soh) 1 0001 0x01 ! 33 0041 0x21 A 65 0101 0x41 a 97 0141 0x61 (stx) 2 0002 0x02 " 34 0042 0x22 B 66 0102 0x42 b 98 0142 0x62 (etx) 3 0003 0x03 # 35 0043 0x23 C 67 0103 0x43 c 99 0143 0x63 (eot) 4 0004 0x04 $ 36 0044 0x24 D 68 0104 0x44 d 100 0144 0x64 (enq) 5 0005 0x05 % 37 0045 0x25 E 69 0105 0x45 e 101 0145 0x65 (ack) 6 0006 0x06 & 38 0046 0x26 F 70 0106 0x46 f 102 0146 0x66 (bel) 7 0007 0x07 ' 39 0047 0x27 G 71 0107 0x47 g 103 0147 0x67 (bs) 8 0010 0x08 ( 40 0050 0x28 H 72 0110 0x48 h 104 0150 0x68 (ht) 9 0011 0x09 ) 41 0051 0x29 I 73 0111 0x49 i 105 0151 0x69 (nl) 10 0012 0x0a * 42 0052 0x2a J 74 0112 0x4a j 106 0152 0x6a (vt) 11 0013 0x0b + 43 0053 0x2b K 75 0113 0x4b k 107 0153 0x6b (ff) 12 0014 0x0c , 44 0054 0x2c L 76 0114 0x4c l 108 0154 0x6c (cr) 13 0015 0x0d - 45 0055 0x2d M 77 0115 0x4d m 109 0155 0x6d (so) 14 0016 0x0e . 46 0056 0x2e N 78 0116 0x4e n 110 0156 0x6e (si) 15 0017 0x0f / 47 0057 0x2f O 79 0117 0x4f o 111 0157 0x6f (dle) 16 0020 0x10 0 48 0060 0x30 P 80 0120 0x50 p 112 0160 0x70 (dc1) 17 0021 0x11 1 49 0061 0x31 Q 81 0121 0x51 q 113 0161 0x71 (dc2) 18 0022 0x12 2 50 0062 0x32 R 82 0122 0x52 r 114 0162 0x72 (dc3) 19 0023 0x13 3 51 0063 0x33 S 83 0123 0x53 s 115 0163 0x73 (dc4) 20 0024 0x14 4 52 0064 0x34 T 84 0124 0x54 t 116 0164 0x74 (nak) 21 0025 0x15 5 53 0065 0x35 U 85 0125 0x55 u 117 0165 0x75 (syn) 22 0026 0x16 6 54 0066 0x36 V 86 0126 0x56 v 118 0166 0x76 (etb) 23 0027 0x17 7 55 0067 0x37 W 87 0127 0x57 w 119 0167 0x77 (can) 24 0030 0x18 8 56 0070 0x38 X 88 0130 0x58 x 120 0170 0x78 (em) 25 0031 0x19 9 57 0071 0x39 Y 89 0131 0x59 y 121 0171 0x79 (sub) 26 0032 0x1a : 58 0072 0x3a Z 90 0132 0x5a z 122 0172 0x7a (esc) 27 0033 0x1b ; 59 0073 0x3b [ 91 0133 0x5b { 123 0173 0x7b (fs) 28 0034 0x1c < 60 0074 0x3c \ 92 0134 0x5c | 124 0174 0x7c (gs) 29 0035 0x1d = 61 0075 0x3d ] 93 0135 0x5d } 125 0175 0x7d (rs) 30 0036 0x1e > 62 0076 0x3e ^ 94 0136 0x5e ~ 126 0176 0x7e (us) 31 0037 0x1f ? 63 0077 0x3f _ 95 0137 0x5f (del) 127 0177 0x7f

Il codice ASCII esteso

 Poiché i bit vengono considerati a gruppi di 8 (byte) e non di 7, il codice ASCII viene

modificato così da usare valori di 8 bit, questo raddoppia il numero di codici utilizzabili che passano a 256

 I 128 caratteri aggiuntivi (con codice da 128 a 255) vengono utilizzati per altri simboli grafici meno comuni (es. le lettere accentate, à, ë, î)

 La parte aggiunta non è standard ed è diversa per ciascun sistema operativo

 Può essere diversa anche nello stesso sistema operativo a seconda della lingua

7

Caratteri

 Per memorizzare un carattere, il C memorizza il numero intero corrispondente al suo codice ASCII ('A' equivale a 65, '0' a 48, ecc.)

Costanti carattere: indicate tra apici singoli ('A'), oppure indicandone il codice ASCII in:

decimale: 65

ottale: '\101'

esadecimale: '\0x41'

 Le costanti di tipo carattere vengono anche chiamate letterali carattere ( character literal )

8

Caratteri

 Essendo numeri interi, i caratteri possono essere usati nelle operazioni:

x = c–'0';

se c contiene il codice ASCII di una cifra, c–'0' ne è il valore corrispondente

Esempio

Se c='7', allora '7'–'0' viene valutato come 55–48, cioè il valore 7

(il risultato è di tipo int per effetto delle

promozioni integrali)

(3)

Caratteri

Variabili carattere: variabili di tipo intero su 8 bit, sono definite di tipo char

char y;  definizione

y = 'A';  assegnazione con carattere y = 65;  ass. con cod. ASCII decimale y = '\101';  con cod. ASCII ottale y = '\0x41';  con cod. ASCII esadecim.

Tutte le assegnazioni precedenti sono equivalenti ed assegnano il carattere 'A' (codice ASCII 65) alla variabile y

Caratteri

 y può essere usata sia come numero (65) sia come carattere ('A'):

printf("%c ha valore %d\n", y, y);

dove la specifica %c serve per visualizzare il simbolo corrispondente ad un codice ASCII, mentre la specifica %d visualizza un numero intero, questo visualizza:

A ha valore 65

11

Caratteri

 Alcuni caratteri speciali si possono anche ottenere utilizzando le sequenze di escape:

Caratteri speciali: \' \ " \? \\

 Ad es. per introdurre l’apice in una variabile char si deve scrivere '\'' dove il carattere di escape \ permette di considerare l’apice che lo segue come carattere normale e non come delimitatore di una costante di tipo carattere char apice = '\'';

 Poiché il carattere \ ha un significato speciale, quando esso serve come carattere normale deve essere raddoppiato (anche nelle stringhe) char backslash = '\\';

12

Caratteri

 I caratteri corrispondenti ai caratteri di controllo del codice ASCII non hanno un aspetto grafico, ma quando vengono visualizzati producono un effetto quale un beep, un ritorno a capo, ecc.

 Si possono facilmente ottenere mediante sequenze di escape (oppure si indicano con il codice ASCII in decimale, ottale o esadec.):

\a - quando viene visualizzato fa emettere un beep

\n - corrisponde al carattere new line (10)

\r - corrisponde al carattere carriage return (13)

\t - corrisponde al carattere Tab

char beep = '\a';

(4)

Stringhe

 Sono vettori di char terminati da un carattere di codice ASCII pari a 0 (il terminatore non è il carattere '0' che ha valore 48 nel codice ASCII, ma il carattere '\0')

 Le terminate da uno 0 vengono anche dette stringhe ASCIIZ , il linguaggio C ha solo questo tipo di stringhe

C I A O\0 I L R E ! \0

67 73 65 79 0 73 74 32 82 69 33 0

Stringhe

Stringhe costanti

Sono sequenze di caratteri racchiuse da doppi apici, la stringa "ciao ciao" è composta da 9+1 caratteri, l’ultimo è '\0'

Per includere in una stringa i caratteri \ e " è necessario precederli dal carattere di escape \

"vero\\falso" memorizza: vero\falso

"premi \"invio\" per terminare"

memorizza: premi "invio" per terminare

 Una stringa costante viene anche chiamata letterale stringa ( string literal )

15

Stringhe

 Più stringhe costanti consecutive (separate da nulla, spazi, Tab o ritorni a capo) vengono concatenate dal compilatore in una sola:

"ciao" "ciao"

"ciao" "ciao"

viene memorizzata come fosse scritta così:

"ciaociaociaociao" (17 caratteri)

 Una stringa costante è un vettore di char di classe di allocazione static (quindi non modificabile) inizializzato con i caratteri dati

Le classi di allocazione sono descritte in altro set di slide (puntatori)

16

Stringhe

Variabili stringa

Sono vettori di char di dim. fissa, l’ultimo carattere deve essere il terminatore '\0'

 char nome[15];

definisce una variabile stringa composta di 15 char, può contenere fino a 14 caratteri utili (deve esserci spazio per il carattere '\0') Il 1 o carattere è nome[0], il 2 o nome[1], ecc.

 Il terminatore permette di occupare solo

parzialmente una stringa (lo spazio relativo ai

restanti caratteri esiste ma è inutilizzato)

nome: C I A O\0 ? ? ? ? ? ? ? ? ? ?

(5)

Stringhe

 La lunghezza di una stringa è il numero di caratteri contenuti (fino al '\0' escluso), non la sua “capienza” (nell’es. precedente è 4)

 Si noti la differenza tra:

'a'  il carattere 'a' (il numero 97)

"a"  la stringa contenente 'a' e '\0'

 Essendo una stringa un vettore di char, il nome di una stringa viene usato dal

compilatore come sinonimo dell’indirizzo di memoria del primo carattere

Stringhe

 Si possono inizializzare le variabili stringa in 2 modi equivalenti:

char s[20]="Ciao";

char s[20]={'C','i','a','o'};

Il carattere di posizione 4 (il 5 o ) è '\0' in entrambi i casi: infatti, essendo vettori, se l ’ inizializzazione non riempie completamente la stringa, i caratteri successivi a quelli indicati sono tutti 0 (cioè '\0')

 I singoli elementi della stringa sono caratteri:

s[2] vale 'a'

s[0] = 'M'; modifica s in "Miao"

 Per assegnare una stringa NON si può scrivere s="Ciao" ma serve una funzione

19

I/O di caratteri <stdio.h>

 printf( " %c " , varChar);

manda in output il carattere

 scanf( " %c " , &varChar);

legge 1 carattere (anche spazi e ritorni a capo) e lo mette in varChar,

se viene indicata un’ampiezza (es. %4c) legge esattamente quel numero di caratteri (anche spazi) e li assegna alla STRINGA indicata come parametro, senza aggiungere il '\0':

scanf( " %4c " , varStringa);

per saltare gli spazi iniziali si usi %1s

20

I/O di caratteri <stdio.h>

 putchar(varChar);

manda in output il carattere

varInt = getchar();

getchar restituisce il carattere letto o la costante EOF per segnalare la fine dell’input, varInt deve essere di tipo int per potervi memorizzare anche EOF che è di tipo int.

EOF è una costante simbolica definita in

<stdio.h> con una #define, in genere

vale –1

(6)

I/O di stringhe <stdio.h>

 puts(varStringa);

visualizza varStringa e aggiunge un '\n' alla fine (cioè va a capo). Dà EOF in caso di errore

 gets(varStringa);

legge da tastiera tutta la stringa in input (spazi e Tab inclusi) fino al ritorno a capo incluso , la mette in varStringa senza il '\n', aggiunge '\0' alla fine.

Dà NULL in caso di errore o di fine file

 printf( " %s " , varStringa);

%s visualizza una stringa (che può contenere spazi, Tab, '\n', ecc.) fino al '\0' o al numero di caratteri indicato (es. %4s)

I/O di stringhe <stdio.h>

 scanf( " %s " , varStringa);  SENZA &

%s salta i white space (spazi, Tab, '\n', ecc.) iniziali e legge solo fino al primo white space (che lascia nel buffer), per leggere il primo carattere saltando i white space iniziali si usi

%1s (richiede una variabile stringa)

 Un qualsiasi white space nella stringa di

formato richiede che tutti i white space in quel punto dell’input vengano saltati (quindi anche il carattere '\n' non viene considerato come carattere ordinario: non indica affatto alla scanf che deve attendere un ritorno a capo)

23

I/O di stringhe <stdio.h>

 Una specifica di conversione della forma

%[abc] equivale a una %s salvo che:

si ferma solo quando trova un carattere diverso da quelli dell’insieme ( scanset ) indicati tra le parentesi quadre (notare che lo scanset può includere lo spazio e il ritorno a capo)

non salta i white-space iniziali

Esempio

scanf("%[abcfrq]", s);

Se si dà in input “abbaino”, s contiene “abba”

mentre “ino” resta disponibile per le successive funzioni di input

24

I/O di stringhe <stdio.h>

 Per specificare il complementare di uno scanset si usa il carattere ^ come segue:

%[^abc]

la lettura si ferma solo quando trova un carattere uguale a uno di quelli indicati tra le parentesi quadre.

Se si dà in input “albero” alla funzione:

scanf("%[^nmrst]", s);

s contiene “albe” mentre “ro” resta

disponibile per le successive funzioni di input

(7)

I/O di stringhe <stdio.h>

 Per leggere una stringa fino a fine riga

utilizzando una scanf si può quindi utilizzare la specifica

%[^\n]%*c

che legge tutti i caratteri che trova finché non incontra il ritorno a capo '\n',

la parte %*c legge e scarta (non memorizza) il ritorno a capo

I/O di stringhe <stdio.h>

 Se si danno in input più caratteri di quelli che la variabile stringa può contenere, si sfora la stringa ( buffer overflow ) e si possono avere comportamenti anomali (vedere i vettori)

 Soluzione non preventiva:

richiedere al compilatore di aggiungere controlli opportuni (il linguaggio C standard non li prevede)

 Soluzioni preventive:

Non si può evitare il problema della gets, ma questa può essere sostituita da una fgets nella quale invece si può specificare il numero massimo di caratteri da leggere (vedere slide sui file)

Se si usa una scanf, si può specificare la

dimensione massima del campo in input: es. %20s

27

Ritorno a capo

 A seconda del sistema operativo utilizzato, il ritorno a capo è in realtà costituito da una sequenza di uno o più caratteri:

MS-DOS/Win: CR+LF (codici ASCII 13 e 10: \r\n )

Unix/Linux: LF (codice 10: \n )

 Le funzioni di I/O considerano in carattere ‘\n’

indicato nel codice C come riferimento generico al “ritorno a capo”:

in input la sequenza di ritorno a capo viene trasformata in ‘\n’

in output il carattere ‘\n’ viene sostituito con la sequenza propria del sistema operativo

28

Problemi di I/O

 scanf( " %d " ,&x);

gets(s);

Si supponga di inserire un valore e premere Invio: la scanf legge il valore, ma il ritorno a capo ‘\n’ (prodotto dal tasto Invio) viene prelevato (e scartato) dalla gets che quindi non aspetta altro input e mette in s una stringa vuota (cioè un carattere ‘\0’):

la gets sembra essere saltata

 Bisogna quindi “consumare” il ritorno a capo

dato dopo l’introduzione del numero da

assegnare a x

(8)

Problemi di I/O

 Soluzioni possibili:

1.

si aggiunge dopo la specifica %d la specifica %*c che legge e scarta il successivo carattere in input (il ritorno a capo): scanf("%d%*c",&x);

2.

si previene il problema evitando di mescolare scanf e gets:

si usano solo scanf: risolve il problema perché le specifiche (esclusa %c) scartano i white space iniziali (tra cui il ‘\n’)

si usano solo gets: risolve il problema perché la funzione gets legge una riga e scarta il ritorno a capo ‘\n’ alla fine della riga stessa

3.

alcuni compilatori permettono di svuotare i buffer di input con fflush(stdin) tra la scanf e la gets, ma fflush su stdin non è standard

Problemi di I/O

 Si chiede l’introduzione di due caratteri dalla tastiera (due input diversi) mediante il codice:

puts( " Inserisci 1o carattere: " );

scanf( " %c " , &c);

puts( " Inserisci 2o carattere: " );

scanf( " %c " , &d);

la prima scanf preleva il carattere per c, ma lascia nel buffer della tastiera il ritorno a capo e questo viene prelevato dalla seconda per d, quindi a d viene assegnato il codice del ritorno a capo (in realtà viene assegnato il secondo dei due se il ritorno a capo è la coppia CR+LF)

31

Problemi di I/O

 Soluzioni possibili:

1.

nella prima scanf si usa %c%*c che legge ed elimina il \n

2.

si sostituisce la 2

a

scanf con:

scanf( " %1s " ,s);

d = s[0];

avendo definito: char s[2];

Questo funziona in quanto la specifica %s legge caratteri dopo aver saltato i white space (anche eventuali ‘\n’), in questo caso deve prelevare un solo carattere.

Attenzione che %1s produce una stringa (e non un carattere) e questa è composta dal carattere letto e dal carattere di terminazione '\0'

32

Libreria caratteri <ctype.h>

 Le seguenti funzioni danno risultato vero (valore !=0) se il carattere c è del tipo indicato

isdigit(c)  cifra decimale

isalpha(c)  lettera

isalnum(c)  carattere alfanumerico

isxdigit( c) cifra esadecimale

islower(c)  lettera minuscola

isupper(c)  lettera maiuscola

iscntrl(c)  carattere di controllo

isspace(c)  white space (' ','\t','\n',...)

isprint(c)  char stampabile, incluso lo spazio

isgraph(c)  char stampabile, escluso lo spazio

ispunct(c)  stampabile, no spazio, no alfanum

if (isdigit(c)) printf("e’ una cifra");

(9)

Libreria caratteri <ctype.h>

 Le seguenti funzioni producono un valore int contenente il codice ASCII del carattere c eventualmente convertito, se possibile:

toupper(c)  in maiuscolo

tolower(c)  in minuscolo

Altrimenti il valore prodotto resta c (invariato)

 Se si vuole convertire in maiuscolo/minuscolo tutta una stringa è necessario applicare la funzione a ciascuno dei caratteri:

for (i=0; i<strlen(s); i++)

s[i] = (char)toupper(s[i]);

notare il cast: toupper produce un int

Funzioni su stringhe <stdlib.h>

varInt = atoi(stringa) converte stringa in int

x=atoi("123");  123 in complem. a 2

varLong = atol(stringa) converte stringa in long

y=atol("123");  123 in complem. a 2

varDouble = atof(stringa) converte stringa in double

z=atof("1.23E5");  1.23×10 5 in floating point

35

Confronto tra stringhe

 Avviene confrontando i caratteri di posizione corrispondente delle due stringhe secondo i loro codici ASCII ( “ < ” significa “ precede ”)

“cane” < “gatto”

“cane” > “Gatto”

“cane” < “cavallo”

“cavallo” < “cavallone”

“cavallo” < “cavallo ”

“ cavallo” < “cavallo”

“21” > “123”  Attenzione!

36

Libreria stringhe <string.h>

Lunghezza di una stringa

 strlen(str)

restituisce un valore intero pari alla lunghezza di str ('\0' escluso), il tipo restituito non è int, ma size_t: si tratta di un tipo adatto a contenere la lunghezza di una stringa sul compilatore in uso (su alcuni potrebbe essere equivalente ad un int, su altri ad un long) int l;

char s[30]="ciao";

l=strlen(s);  l vale 4

(10)

Libreria stringhe <string.h>

Copia di una stringa

 strcpy(str1,str2)

copia str2 in str1 ('\0' incluso)

Il modo corretto di cambiare valore ad una variabile stringa è dunque il seguente:

char s[30];

strcpy(s, "ciao");

Non è invece corretto scrivere:

s = "ciao";

Solo nell’inizializzazione si può scrivere:

char s[30] = "ciao";

Libreria stringhe <string.h>

Copia parziale di una stringa

 strncpy(str1,str2,n)

copia i primi n caratteri di str2 in str1 (quelli presenti se è più corta), non aggiunge il '\0' finale se non è tra i primi n caratteri di str2 char s[30]="hello";

strncpy(s, "ciao", 4);  "ciaoo"

strncpy(s, "hi", 2);  "hiaoo"

Mentre

char s[30]="buongiorno";

strcpy(s, "ciao");  "ciao"

39

Libreria stringhe <string.h>

Concatenazione di stringhe

 strcat(str1,str2)

concatena str2 alla fine di str1 ('\0' incluso) char s[30]="dove", t[30]=" vai";

strcat(s,t);  s vale "dove vai"

strncat(str1,str2,n)

concatena i primi n caratteri di str2 alla fine di str1 (quelli presenti se è più corta), non

aggiunge il '\0' finale se non è tra i primi n caratteri di str2

40

Libreria stringhe <string.h>

Confronto tra stringhe

 strcmp(str1,str2)

confronta str1 e str2 in base ai codici ASCII, restituisce un intero:

minore di 0 se str1<str2

uguale a 0 se str1=str2

maggiore di 0 se str1 > str2

strncmp(str1,str2,n)

confronta i primi n caratteri di str1 e str2

(quelli presenti se almeno una è più corta)

(11)

Libreria stringhe <string.h>

Ricerca in stringhe

 strchr(str, carattere)

cerca carattere in str a partire dal suo primo carattere all’ultimo, dà NULL se non lo trova if (strchr(s, 'z') != NULL)

printf("Trovata una z!");

strrchr(str, carattere)

cerca carattere in str a partire dal suo ultimo carattere al primo, dà NULL se non lo trova

 strstr(str1, str2)

cerca str2 in str1, dà NULL se non la trova if (strstr(s, "ciao") != NULL)

printf("Trovata stringa ciao!");

Libreria stringhe <string.h>

Ricerca in stringhe

 Le funzioni di ricerca (strchr, strrchr, strstr, strtok, ecc.) in realtà restituiscono l’indirizzo di memoria (“il puntatore”) a

quanto trovato e NULL se non lo trovano

43

I/O da/su stringhe <stdio.h>

sscanf(stringa, formato, variabili);

identica alla scanf, ma preleva da stringa i caratteri come se provenissero dalla tastiera)

 Esempio

se stg contiene “12 ciao 23.2”, la funzione:

sscanf(stg, "%d%s%f", &a, s, &b);

legge e assegna 12 ad a, “ciao” ad s, 23.2 a b

 Utile per analizzare ( parsing ) una riga di cui non è noto a priori il numero di elementi che la compongono (per sapere quanti sono i valori letti si valuta il valore restituito dalla sscanf)

44

I/O da/su stringhe <stdio.h>

 Esempio gets(s);

if (sscanf(s,"%d%d",&a,&b)==2) ...

s  “abcd ...”

s non contiene valori numerici, nessuna delle variabili viene assegnata e la sscanf restituisce 0

s  “12 abcd ...”

s contiene 1 solo valore, questo viene assegnato ad a (b resta invariato) e la sscanf restituisce 1,

s  “12 23 abcd ...”

s contiene 2 valori, questi sono assegnati ad a e a b e la sscanf restituisce 2

s  “12 23 34 abcd ...”

s contiene più di 2 valori, i primi due sono

assegnati ad a e a b, i restanti non vengono

considerati e la sscanf restituisce 2

(12)

I/O da/su stringhe <stdio.h>

sprintf(stringa, formato, variabili);

identica alla printf, ma “scrive” in stringa i caratteri che la printf manderebbe su stdout (video)

 Esempio

se g contiene 23 e m contiene “febbraio”

sprintf(str, "Il %d %s", g, m);

mette in str: “Il 23 febbraio”

 Utile per assemblare una stringa composta da parti di tipo diverso provenienti da variabili

Altre funzioni di parsing

 Oltre alla sscanf, per la suddivisione ( parsing ) di una stringa composta da più parti ( token ) si possono usare le seguenti funzioni (si rimanda ad altra documentazione per i dettagli, vedere bibliografia):

In <string.h>:

strspn, strcspn, strpbrk, strtok

In <stdlib.h> (token di tipo numerico):

strtod, strtol, strtoul

47

Vettori di stringhe

 Una matrice di char è un vettore di stringhe:

char str[4][20]={"uno", "due"};

definisce un vettore di 4 stringhe di 20 char (i caratteri sono inizializzati a ‘\0’ se almeno parte della matrice viene inizializzata)

Le 4 stringhe sono identificate da str[i] e utilizzabili come normali stringhe:

scanf("%s", str[2]);  es."ciao"

str[3][0]='X';

u n o \0 d u e str[0]

str[1]

str[2]

str[3]

str:

\0\0\0\0\0\0\0\0\0\0\0\0\0\0\0\0

\0\0\0\0\0\0\0\0\0\0\0\0\0\0\0\0\0

c i a o \0\0\0\0\0\0\0\0\0\0\0\0\0 X \0\0\0\0\0\0\0\0\0\0\0\0\0\0\0\0

\0\0\0

\0\0\0

48

Vettori di stringhe

 Per memorizzare una sequenza di N stringhe di lunghezza LEN in un vettore di stringhe si può utilizzare il metodo seguente:

char str[N][LEN];

for (i=0; i<N; i++)

gets(str[i]);

(13)

Esercizi

1. Scrivere un programma che date due stringhe in input stampi la più lunga. La prima se sono di uguale lunghezza.

2. Scrivere un programma che date due stringhe in input stampi la maggiore.

3. Scrivere un programma che chieda in input una stringa e calcoli da quanti caratteri è composta (senza usare la funzione strlen ma cercando il carattere '\0')

4. Scrivere un programma che data una stringa in input, la converta tutta in maiuscolo.

5. Scrivere un programma che data una stringa in input verifichi se essa contiene almeno una ‘A’ tra i primi 10 caratteri.

Esercizi

6. Scrivere un programma che richieda in input una stringa e conti quante cifre essa contiene.

Esempio

“Ciao2004! C6?” deve dare 5.

7. Scrivere un programma che richieda in input una stringa e conti di quante lettere

maiuscole, lettere minuscole, cifre e altri caratteri è composta

Esempio

“Ciao2004! C6?” deve dare:

maiuscole:2, minuscole: 3, cifre: 5, altri: 3 .

51

Esercizi

8. Scrivere un programma che date in input due stringhe di lunghezza diversa indichi se la più corta è contenuta solo una volta nella più lunga.

9. Scrivere un programma che verifichi se la stringa data in input è palindroma o no (“kayak”, “otto”, “elle”, “anilina”).

10. Scrivere un programma che verifichi se la stringa data è composta di due parti uguali, trascurando il carattere centrale se la

lunghezza è dispari (es. “CiaoCiao”,

“CiaoXCiao”).

52

Esercizi

11. Un’immagine è composta da 256x256 punti di colore bianco o nero ed è rappresentata da una matrice di caratteri. Ogni elemento della matrice rappresenta un puntino e vale:

‘1’ per rappresentare un punto nero

‘0’ per rappresentare un punto bianco.

Si scriva un programma che codifichi

l’immagine sostituendo, per ciascuna riga di

punti, le sequenze consecutive dello stesso

carattere (‘0’ o ‘1’) con il carattere stesso

seguito dal numero delle sue ripetizioni. Si

ripeta codificando le colonne.

(14)

Esercizi

Continuazione:

Ad es. l’immagine seguente (solo 6x3):

0000000000 (ci sono 10 zeri) 0111111100 (1 zero, 7 uno, 2 zeri)

0100000100 (1 zero, 1 uno, 5 zeri, 1 uno, 2 zeri) viene codificata per righe come segue:

0 1 0 10 1 7 0 2

0 1 1 1 0 5 1 1 0 2

e per colonne come segue:

0 1 1 2 0 3 0 1 1 1 0 1 . . .

Homework 2

Scrivere un programma che chieda all’utente di inserire una frase (max 128 caratteri), conti quante sono le parole (sequenze di lettere

dell’alfabeto) che la compongono e la lunghezza media delle parole stesse.

Esempio

Se viene dato in input:

Ieri... sono andato a mangiare all'una!

il programma deve indicare che ci sono 7 parole

e che la lunghezza media è 4.14 caratteri.

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