P Claps
Morfometria dei Bacini Idrografici
1
IDROLOGIA
P Claps
Morfometria dei bacini idrografici
Da dove viene l’acqua?
IDROLOGIA
P Claps
Morfometria dei bacini idrografici
IL BAC
IN O ID RO GR AF IC O
P Claps
Asta principale A
Cos’è un bacino idrografico
Definizione
“…l’area che raccoglie la precipitazione in grado di produrre il deflusso superficiale che si ritrova come portata nella sezione di chiusura A”.
Nomenclatura
1. Bacino idrografico= area drenante sottesa dalla sezione idrica A 2. Contorno del bacino = limite di
bacino= spartiacque superficiale 3. Rete idrografica= sistema di aste (tronchi) fluviali in un bacino 4. Aste fluviali = ‘blue lines’ sulle carte
topografiche Problemi
Lo spartiacque topografico e freatico possono risultare diversi
contorno
IDROLOGIA
P Claps
Morfometria dei bacini idrografici
Area bacino ! Area lago
5
IDROLOGIA
Morfometria dei bacini idrografici
P Claps 7 Delimitazione del bacino idrografico
Da V. D’Agostino
IDROLOGIA
P Claps
Morfometria dei bacini idrografici
spartiacque superficiale
IDROLOGIA
P Claps
Morfometria dei bacini idrografici
Spartiacque Sotterraneo
P Claps
Ripartizione flussi superficiali-sotterranei
IDROLOGIA
P Claps
Morfometria dei bacini idrografici
Possibili flussi extra-bacino
IDROLOGIA
Morfometria dei bacini idrografici
Esempi
di sezioni
geologiche
P Claps
CURVA IPSOGRAFICA
!(z) = area elementare avente quota z a = area cumulata progressiva A = area totale del bacino
"
Data la quota Z, fornisce l area complessiva a posta a quota non inferiore a Z
13 oppure
Altitudine media
Altitudine media relativa Da V. D’Agostino
IDROLOGIA
P Claps
Morfometria dei bacini idrografici CURVA IPSOGRAFICA DISCRETIZZATA
!" = frazione di area compresa tra le curve di livello posto i e i+1 aventi quota Zi e Zi
+1
ai = area complessiva posta al di sopra della curva di livello di posto i.
K = max indice posizione isoipsa
14 QUOTA MEDIA DEL BACINO
IDROLOGIA
P Claps
Morfometria dei bacini idrografici
15 Modello Digitale del Terreno (DTM)
Da V. D’Agostino
P Claps 16 Curva ipsografica dal DTM
IDROLOGIA
P Claps
Morfometria dei bacini idrografici
17
Sesia a Borgosesia e sottobacini chiusi a Varallo
IDROLOGIA
Morfometria dei bacini idrografici
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P Claps 19 Curve ipsografiche
IDROLOGIA
P Claps
Morfometria dei bacini idrografici
CURVA IPSOGRAFICA ADIMENSIONALE (IPSOMETRICA)
#Z= Zmax – Zmin = Zmax – Z(A) = rilievo del bacino
"
= quota relativa (compresa tra 0 e 1)
"
La curva è riferita all area relativa a/A (compresa tra 0 e 1)
INTEGRALE IPSOMETRICO: = = area elementare avente quota z
II>0.6 Stadio Giovanile (a) 0.4<II<0.6 stadio Maturo(b) II<0.4 Stadio Senile (c)
RAPPRESENTAZIONE MATEMATICA (STRAHLER)
20
IDROLOGIA
P Claps
Morfometria dei bacini idrografici
21
z 0.42 x0 0.13
z 0.48 x0 0.10
z 0.53 x0 0.08
z 0.56 x0 0.02
Curve ipsometriche
P Claps
PENDENZA MEDIA DEL BACINO Metodo di Alvard-Horton
La pendenza media di bacino im risulta dalla media pesata delle pendenze locali.
Pendenza di una fascia altimetrica
Superficie della fascia altimetrica !z = differenza di quota tra le isoipse li = lunghezza delle isoipse
Se si ha a disposizione un DEM si possono generare automaticamente le pendenze delle singole celle e da queste calcolare il valore medio
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IDROLOGIA
P Claps
Morfometria dei bacini idrografici
PENDENZA MEDIA DELL ASTA PRINCIPALE
Pendenza idraulicamente media dell asta principale (Taylor-Schwartz) Si parte dalla formula di Chèzy:
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IDROLOGIA
Morfometria dei bacini idrografici
PROFILO LONGITUDINALE DELL ASTA PRINCIPALE
P Claps
INDICI DI FORMA DEL BACINO
I fattori di forma di un bacino sono degli indici adimensionali che forniscono un idea approssimativa della forma planare del bacino idrografico. Essi sono essenzialmente funzione dell area A, del perimetro P e della lunghezza dell asta principale L.
Rapporto di circolarità :
Esprime il rapporto tra la superficie A del bacino e l area di un cerchio avente perimetro P uguale a quello del bacino:
(R è il raggio del cerchio equivalente).
25
IDROLOGIA
P Claps
Morfometria dei bacini idrografici
Coefficiente di uniformità (o di compattezza - di Gravelius):
É il rapporto tra il perimetro P del bacino ed il perimetro di un cerchio con area uguale al bacino in esame:
Indica il grado di irregolarità del contorno del bacino.
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IDROLOGIA
P Claps
Morfometria dei bacini idrografici Fattore di forma:
Indica approssimativamente il grado di sinuosità dell asta principale. Corrisponde alla differenza tra la forma attuale e quella di un quadrato.
Rapporto di allungamento
E il rapporto tra il diametro del cerchio di area A:
e la lunghezza dell asta principale L.
27
P Claps
Densità di drenaggio:
E data dal rapporto:
L = lunghezza totale della rete di drenaggio [km]
A = area del bacino [km2]
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Lunghezza media dei versanti:
Per densità di drenaggio costante, un tratto di alveo di lunghezza Lc drena mediamente una superficie
Tale superficie è approssimabile con due falde simmetriche di larghezza Lv, per cui
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IDROLOGIA
P Claps
Morfometria dei bacini idrografici
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IDROLOGIA
Morfometria dei bacini idrografici
La Densità di Drenaggio non è un rapporto adimensionale, poiché rappresenta il numero di chilometri di reticolo drenante per ogni chilometro quadrato di superficie di bacino. l’unità di misura è pertanto il km-1.
A differenza dei fattori di forma, risente della scala di osservazione alla quale si va ad analizzare il bacino per ricavarne le caratteristiche fisiche e morfologiche.
Mentre infatti i valori della superficie, del perimetro e della lunghezza dell’asta principale sono pressoché invarianti in funzione della scala utilizzata, il valore della lunghezza totale del reticolo risente notevolmente di essa.
Maggiore è il dettaglio cartografico di riferimento, maggiore è anche il dettaglio con cui vengono individuati tutti i rami drenanti sul territorio: la somma delle lunghezze di tutti questi rami risulta in questo modo alquanto variabile.
La validità del parametro rimane comunque inalterata ai fini del
P Claps 31
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Da V. D’Agostino
IDROLOGIA
P Claps
Morfometria dei bacini idrografici
SCHEMI DI GERARCHIZZAZIONE DEI RETICOLI IDROGRAFICI LO SCHEMA ORDINATIVO DI HORTON-STRAHLER
Horton [1945]; Strahler [1952,1964]
32 Numero d'ordine:
1. Le sorgenti danno origine a canali (o rami) di ordine 1;
2. Quando due canali di ordine i si congiungono, il canale emissario è di ordine j=i+1;
3. Quando due canali di ordine i e j si uniscono, il canale emissario assume l'ordine maggiore tra i due
4. L'ordine ! del bacino idrografico è quello del canale di ordine massimo.
IDROLOGIA
P Claps
Morfometria dei bacini idrografici
33 LEGGI DI HORTON
Prima legge di Horton (numero delle aste)
La successione
^ N
1, N
2,... N
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del numero delle aste di diverso ordine segue una serie geometrica inversa:N Ni - 1 = R
i B
RB = rapporto di biforcazione (3< RB <5)
N = R
i B:-iNumero globale di rami all'interno di una rete di drenaggio:
N R 1
R 1
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Da V. D’Agostino
IDROLOGIA
P Claps
Morfometria dei bacini idrografici
Seconda legge di Horton (lunghezze)
35 La successione della lunghezza delle aste di diverso ordine segue una serie geometrica diretta.
RL = rapporto delle lunghezze (1.5< RL <3.5) = lunghezza media delle aste di ordine i
In base a questa relazione, la lunghezza dell asta hortoniana principale L$ risulta:
IDROLOGIA
Morfometria dei bacini idrografici
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!P Claps
Terza legge di Horton (pendenze)
37 E analoga alla prima legge:
RJ = rapporto delle pendenze (1.5< RJ <3) = valor medio delle pendenze Ji dei canali di ordine i
IDROLOGIA
P Claps
Morfometria dei bacini idrografici
Legge delle aree (Schumm)
38 Ha formulazione analoga a quella della seconda legge di Horton:
RA = rapporto delle aree (3 < RA < 6)
= valor medio delle aree Ai drenate dai c canali di ordine i
Relazione di Schumm [1956]
= lunghezza media dei tratti di ordine w
IDROLOGIA
P Claps
Morfometria dei bacini idrografici
39
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Da V. D’Agostino
P Claps 40
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IDROLOGIA
P Claps
Morfometria dei bacini idrografici
41 W(1)=1
W(2)=2 W(3)=4 W(4)=4
livello 2
livello 1 livello 3 livello 4
Nodo sorgente Tratto Nodo giunzione
Il numero dei segmenti esterni, indicato con n, è detto magnitudine M della rete. Poichè si assume che in una giunzione si uniscano non più di due segmenti, si ha M=2n-1.
SCHEMA ORDINATIVO DI SHREVE [1966, 1967]
IDROLOGIA
Morfometria dei bacini idrografici
SCHEMA ORDINATIVO DI SHREVE [1966, 1967]
Nello schema proposto da Shreve [1966, 1967], si considera il reticolo idrografico come un albero trivalente, composto da nodi e tratti, essendo i tratti o segmenti compresi fra due nodi successivi ed i nodi definibili in due tipi: sorgente e giunzione.
Data la distinzione dei nodi fra sorgenti e giunzioni, i segmenti che compongono la rete si distinguono fra interni ed esterni.
I segmenti esterni sono compresi tra una sorgente e la prima giunzione a valle;
quelli interni sono invece compresi tra due successive giunzioni o tra la sezione di chiusura e la prima giunzione a monte di questa.
La distanza topologica di un segmento dalla sezione di chiusura è pari al numero di segmenti che bisogna attraversare per giungervi; tutti i segmenti che hanno la stessa distanza topologica appartengono allo stesso livello topologico. La massima distanza topologica all'interno della rete ne costituisce il diametro d. La funzione di
P Claps
Classificazione del reticolo secondo Shreve e la relativa funzione di ampiezza topologica.
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IDROLOGIA
P Claps
Morfometria dei bacini idrografici
44
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