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I VOLTI, LE OPERE, IL BENE COMUNE Prosegue il Convegno nazionale delle Caritas diocesane a S. Maria degli Angeli, Assisi

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Academic year: 2022

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SALA STAMPA CONVEGNO telefono: 075 8041009

fax: 075 8049927 mob.: 348 5804275 CS n.24-2008

I VOLTI, LE OPERE, IL BENE COMUNE

Prosegue il Convegno nazionale delle Caritas diocesane a S. Maria degli Angeli, Assisi

«La bussola dei diritti umani deve realmente guidare l’azione politica, dalla Città all’Onu».

Così il prof. Antonio Papisca, direttore del Centro di ricerca e servizi sui diritti della persona e dei popoli dell’Università di Padova, ha sintetizzato il rapporto tra politica e bene comune. Intervenendo al 32° Convegno nazionale delle Caritas diocesane in corso a S. Maria degli Angeli, ha sottolineato come la riflessione su questi temi si inserisca in un quadro di ricorrenze significative: il 60°

anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, i 60 anni dall’entrata in vigore della Costituzione italiana, l’Anno Europeo del Dialogo interculturale, l’Anno Internazionale del Pianeta Terra. «In un mondo sempre più interdipendente e globalizzato al positivo e al negativo – ha proseguito Papisca - il concreto perseguimento del bene comune è sfidato a superare la duplice barriera costituita dal revival della geopolitica e dell’interesse nazionale e dal mito dell’economia di mercato costi quel che costi». E non bisogna esitare ad alzare la voce per denunciare «con forza la tendenza delle classi governanti senza scrupoli a riappropriarsi di quel pernicioso diritto di fare la guerra. Tra questi comportamenti, tanto palesemente illegali quanto clamorosamente inefficaci anche secondo la logica del calcolo costo-benefici, c’è l’esportazione della democrazia con la forza delle armi». «La sfida dunque – ha ribadito Papisca - è quella di tradurre in pratica il principio dell’interdipendenza e dell’indivisibilità dei diritti umani – civili, politici, economici, sociali e culturali – e il principio dell’inclusione, che significa offrire occasioni per l’esercizio di eguali diritti di cittadinanza a tutti coloro che risiedono in un determinato territorio».

“Il valore dell’opera di carità... Provocazioni da un cammino fatto insieme” è il titolo dell’intervento successivo di don Giancarlo Perego, responsabile del Centro documentazione Caritas/Migrantes, che ha posto l’accento sul valore educativo delle opere, ricordando la nascita, dopo il Concilio, di uno strumento nuovo della carità della Chiesa, la Caritas, fortemente connotata da una funzione prevalentemente pedagogica. Nel contempo però è cresciuto un impegno laicale sul piano della solidarietà e della giustizia. «Da un mondo di volontariato di poche migliaia di persone – ha ricordato don Perego - si è generato anche nel nostro mondo ecclesiale e parrocchiale, una stagione personale e associativa di volontariato oggi stimata – in maniera quotidiana – di oltre 600.000 persone e sul piano occasionale di 6 milioni di persone. Da poche centinaia di associazioni di volontariato si è arrivati a oltre 35.000 associazioni e gruppi in Italia; come pure il mondo della cooperazione sociale è esploso con migliaia di cooperative sociali; per fermarci ai dati ecclesiali, da un mondo di circa 5.000 opere caritative d’ispirazione cristiana negli anni ’70, a oltre 11.000 negli anni ‘90 censite dalla Consulta nazionale degli organismi socio-assistenziali». Di fronte alla crescita delle opere della carità, c’è stata però una crisi della religiosità che deve farci interrogare sul reale peso delle opere di carità nella vita della Chiesa. In altre parole è forse necessaria una «conversione delle opere», perché – ha avvisato don Perego – «oggi esiste il rischio che le opere di carità indeboliscano il loro valore di segno, di sacramento nella Chiesa, il loro essere luogo storico che testimonia la verità e la novità della Pasqua, di una storia nuova di libertà e di liberazione dell’uomo, per ridursi ad essere semplicemente “funzioni” o “risposte” sociali».

Beni comuni, integrazione e politiche di lotta alla povertà sono invece i focus delle tre Assemblee tematiche in programma nel pomeriggio, con gli interventi di Ugo Biggeri, presidente della Fondazione culturale Responsabilità etica, Laura Zanfrini, docente di Sociologia delle relazioni interetniche-Università Cattolica di Milano, e Massimo Campedelli, capo laboratorio Epidemiologia di cittadinanza-Consorzio M. Negri Sud.

Per domani, mercoledì 25 giugno, sono previste altre tre Assemblee che – con l’aiuto di Gaetano Giunta, mons. Aldo Giordano e padre GianPaolo Salvini - approfondiranno tre tematiche: Chiesa e Sud Italia, l’opera delle Chiese cristiane in Europa, le reti internazionali di solidarietà.

Roma, 24 giugno 2008

Via Aurelia, 796 - 00165 ROMA – Conto Corrente Postale 347013 Tel. 06 6617700 – 06 66177227- Fax 06 66177602

In contemporanea con il Convegno,

su www.caritasitaliana.it sono disponibili i testi degli interventi e le foto

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