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“OSSERVATORIO DELLE IMPRESE” NELL’AMBITO DELLA PROVINCIA DI BARI

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(1)

“OSSERVATORIO DELLE IMPRESE”

NELL’AMBITO DELLA PROVINCIA DI BARI

(2)

I N D I C E

I^ PARTE

IL QUADRO CONGIUNTURALE

IL QUADRO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA DELLA PROVINCIA DI BARI - I

TRIMESTRE 2010 p. 11

Premessa p. 11

Capitolo 1- La fiducia a Bari, in Italia e nel Mezzogiorno p. 12 Capitolo 2 – La fiducia del settore manifatturiero a Bari, in Italia e nel Mezzogiorno p. 14

2.1 La fiducia (Bari, Italia, Mezzogiorno) p. 14

2.2 La situazione corrente p. 14

2.3 Le previsioni a breve termine p. 15

2.4 Utilizzo della capacità produttiva e attività di esportazione p. 16 Capitolo 3 – La fiducia del settore delle costruzioni a Bari, in Italia e nel Mezzogiorno p. 17 3.1 Fiducia e situazione corrente (Bari, Italia, Mezzogiorno) p. 17

3.2 Le previsioni a breve termine p. 17

3.3 Ostacoli alla produzione p. 18

Capitolo 4 – La fiducia del settore del commercio a Bari, in Italia e nel Mezzogiorno p. 20

4.1 Fiducia e Situazione Corrente p. 20

4.2 Attese a breve termine p. 21

Capitolo 5 – La fiducia del settore dei servizi di mercato a Bari, in Italia e nel Mezzogiorno p. 21

5.1 Fiducia (Bari, Italia, Mezzogiorno) p. 21

5.2. Situazione corrente p. 22

5.3 Attese a breve termine p. 22

IL QUADRO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA DELLA PROVINCIA DI BARI - II

TRIMESTRE 2010 p. 24

Capitolo 6 - La fiducia a Bari, in Italia e nel Mezzogiorno p. 24 Capitolo 7 – La fiducia del settore manifatturiero a Bari, in Italia e nel Mezzogiorno p. 26

(3)

7.1 La fiducia (Bari, Italia, Mezzogiorno) p. 26

7.2 La situazione corrente p. 26

7.3 Le previsioni a breve termine p. 27

7.4 Utilizzo della capacità produttiva e attività di esportazione p. 28 Capitolo 8 – La fiducia del settore delle costruzioni a Bari, in Italia e nel Mezzogiorno p 30 8.1 Fiducia e situazione corrente (Bari, Italia, Mezzogiorno) p. 30

8.2 Le previsioni a breve termine p. 30

8.3 Ostacoli alla produzione p. 31

Capitolo 9 – La fiducia del settore del commercio a Bari, in Italia e nel Mezzogiorno p. 32

9.1 Fiducia e Situazione Corrente p. 32

9.2 Attese a breve termine p. 34

Capitolo 10 – La fiducia del settore dei servizi di mercato a Bari, in Italia e nel Mezzogiorno p. 35

10.1 Fiducia (Bari, Italia, Mezzogiorno) p. 35

10.2. Situazione corrente e attese a breve termine p. 36

II PARTE

IL SISTEMA D’IMPRESE NELLA PROVINCIA DI BARI.

UN’ANALISI DI STOCK (AL I° TRIMESTRE 2010)

Capitolo 11 – Una analisi di stock (1° trimestre 2010) p. 44

11.1 Premessa p. 44

11.2 Note metodologiche e fonte dei dati p. 44

11.3 Il confronto provinciale nel quadro regionale p. 46

11.4 Cenni introduttivi: lo status del sistema d’imprese p. 59 11.5 Analisi per settore economico e natura giuridica p. 62 11.6 Analisi per settore economico ed anno di iscrizione p. 67 11.7 Analisi per settore economico e numero di addetti p. 69 11.8 Analisi per settore economico e capitale sociale p. 71 11.9 Analisi per settore economico e valore della produzione p. 73

11.10 Le imprese artigiane p. 75

11.11 Il dettaglio comunale p. 76

11.12 Connessione statistica tra le variabili osservate p. 83

(4)

L’IPRES

Istituto Pugliese di Ricerche Economiche e Sociali Piazza G. Garibaldi,13

70122 Bari Tel. 080 5228411 Fax 080 5228432 ipres@ipres.it www.ipres.it

(5)

L’IPRES

L’IPRES – Istituto Pugliese di Ricerche Economiche e Sociali, fondato nel 1968, è un’associazione tra enti locali e altri enti pubblici della regione Puglia. Attualmente aderiscono all’IPRES esclusivamente enti pubblici espressione del sistema delle Autonomie locali e funzionali regionali.

L’attività di studio e di ricerca è rivolta prevalentemente agli enti associati, i quali assicurano le risorse necessarie.

L’Istituto è un ente senza scopi di lucro, persegue finalità di interesse generale ed è dotato di personalità giuridica (Decreto del Presidente della Regione Puglia n. 1284 del 15 ottobre 1998). La Regione Puglia “si avvale dell’IPRES per la promozione e la realizzazione di attività di studio, ricerca, programmazione e accrescimento professionale della pubblica amministrazione in materia di sviluppo sociale ed economico” (L. R. 12 gennaio 2005, n.1 – Titolo I, Capo V, art. 57, 1° comma).

L’Istituto possiede i requisiti degli “organismi di diritto pubblico”, fissati all’art. 3, comma 26, del D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163. Tale norma individua quegli enti che, al di là della forma giuridica – di diritto pubblico ovvero privato – perseguono finalità di interesse generale e sono perciò chiamati ad applicare i principi fondamentali dell’ordinamento comunitario, particolarmente quelli della concorrenza, della trasparenza e dell’efficacia dell’azione amministrativa.

L’IPRES, inoltre, per la sua qualità di istituzione senza scopo di lucro, controllata e finanziata in prevalenza da amministrazioni pubbliche, ancorché disciplinata dalle norme del codice civile relative alle “associazioni”, è inserito nell’elenco delle unità istituzionali del settore delle

“Amministrazioni pubbliche” (art. 1, comma 5 della legge 30 dicembre 2004 n. 311 – “Legge finanziaria 2005”) elaborato annualmente dall’ISTAT e pubblicato, da ultimo, sulla Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n. 176 del 31 luglio 2009.

Sono organi dell’Istituto l’Assemblea Generale, il Consiglio di Amministrazione, il Presidente, il Collegio dei Revisori dei Conti e il Comitato Scientifico.

L’Assemblea Generale elegge il Presidente, il Consiglio di Amministrazione, il Comitato Scientifico e nomina il Collegio dei Revisori dei Conti. All’Assemblea sono riservati, inoltre, i poteri di indirizzo strategico e operativo, l’approvazione del programma delle ricerche, del bilancio di previsione, della relazione sulle attività svolte e del bilancio consuntivo.

(6)

LA STRUTTURA DELL’ISTITUTO Gli enti associati

Sono soci dell’Istituto la Regione Puglia, i Comuni capoluogo di Provincia (Comuni di Bari, Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto), le Province di Bari, Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto, l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, l’Università degli Studi di Foggia, l’Università del Salento, il Politecnico di Bari, l’AATO Puglia (Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale per la gestione del servizio idrico integrato della Regione Puglia), le Camere di Commercio di Bari, Brindisi e Taranto e l’ISPE (Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza)

Il Presidente

Prof. Nicola Di Cagno

I Consiglieri di Amministrazione

Dott. Bartolomeo Alemanno, Rag. Fernando Cocola, Dott. Mario de Donatis (Vice Presidente), Avv. Gualtiero Gualtieri, Prof. Giuseppe Moro, Dott. Rocco Pignataro

I membri del Comitato Scientifico

Sig. Giovanni Brigante, Dott. Cosimo Di Gaetano, Prof. Augusto Garuccio, Prof. Luigi Mangialardi, Prof. Massimo Russo, Dott. Roberto Serra, Prof. Vincenzo Vecchione

I Revisori dei Conti

Avv. Giovanni Berardi, Dott. Nicola Lagreca, Dott.ssa Pamela Palmi (Presidente) Il Direttore Generale

Dott. Angelo Grasso Il personale di ricerca

Dott.ssa Jlenia Destito, area relazioni internazionali Dott. Gianfranco Gadaleta, area welfare

Dott.ssa Roberta Garganese, area finanza locale

Dott. Nunzio Mastrorocco, area analisi e programmazione territoriale Dott. Vincenzo Santandrea, area capitale umano

Il personale di supporto all’attività di ricerca Sig. Fausto Cirrillo

Dott. Alessandro Lombardi

Il personale tecnico-amministrativo

Sig.ra Wanda Bevilacqua, assistenza alla direzione Sig. Guglielmo Cinquepalmi, archivio storico

Dott. Giovanni Menga, contabilità e acquisti Dott.ssa Marta Omero, comunicazione

Dott. Girolamo Rubini, servizio amministrativo (Responsabile)

Dott.ssa Angela Siconolfi, controllo di gestione e assicurazione della qualità

(7)

LE FINALITÀ ISTITUZIONALI

L’IPRES svolge la propria attività prevalentemente per gli enti associati, perseguendo i seguenti scopi (articolo 3 dello Statuto):

• procedere allo svolgimento di studi e ricerche sulla struttura economica, sociale e territoriale della Puglia, sulle sue trasformazioni, sugli andamenti congiunturali e strutturali dello sviluppo, sugli assetti istituzionali, gli strumenti e le politiche di intervento;

• eseguire le attività individuate dall’ente Regione Puglia ai sensi dell’art. 57 della L. R. n. 1 del 12 gennaio 2005;

• assistere gli enti del sistema delle Autonomie locali e funzionali pugliesi nelle attività di programmazione e coordinamento delle politiche economiche e sociali regionali;

• promuovere e attuare azioni di ricerca e di studio che consentano all’ente Regione Puglia e al sistema delle Autonomie locali e funzionali di interpretare il proprio ruolo con riferimento all’integrazione europea, alla competizione internazionale, allo sviluppo dei partenariati e della cooperazione internazionali, con particolare riferimento all’area del Mediterraneo e dei Balcani;

• sviluppare lo studio delle metodologie di programmazione, valutazione e verifica delle politiche pubbliche;

• elaborare studi propedeutici alla produzione legislativa regionale e al suo impatto sul tessuto socio-economico;

• assicurare la ricerca e l’assistenza tecnico-scientifica relativa al ciclo della programmazione (programmazione ex ante, monitoraggio e valutazione degli effetti) generale e settoriale, ordinaria e comunitaria degli enti associati;

• svolgere attività di documentazione nelle materie di interesse regionale con particolare riferimento alle buone prassi nel campo della programmazione regionale, della programmazione comunitaria, della programmazione e della concertazione delle politiche sociali e dello sviluppo locale;

• promuovere il raccordo tra le strutture di ricerca attive sul territorio regionale, con particolare riferimento al sistema universitario pugliese;

• predisporre studi preparatori per gli atti della programmazione regionale in relazione agli aspetti istituzionali, economici, sociali e territoriali; a tal fine può svolgere azioni di ricerca e di studio a supporto delle funzioni degli organi dell’ente Regione Puglia di cui all’articolo 20 della L. R. 12 maggio 2004 n. 7 “Statuto della Regione Puglia”;

• attuare azioni di ricerca e di studio che favoriscano la partecipazione del sistema delle Autonomie locali ai processi di attuazione del principio di sussidiarietà; a tal fine può svolgere interventi per assicurare strumenti utili all’esercizio delle funzioni del “Consiglio delle autonomie locali” di cui all’articolo 45 della L. R. 12 maggio 2004 n. 7 “Statuto della Regione Puglia”;

• attuare azioni di ricerca e di studio che favoriscano la partecipazione del sistema delle Autonomie funzionali, delle formazioni sociali e del “terzo settore” ai processi di programmazione regionale; a tal fine può svolgere interventi per assicurare gli strumenti utili all’esercizio delle funzioni della “Conferenza regionale permanente per la programmazione economica, territoriale e sociale” di cui all’articolo 46 della L. R. 12 maggio 2004 n. 7 “Statuto della Regione Puglia”;

• promuovere e realizzare attività di comunicazione e informazione relative agli strumenti e alle azioni per lo sviluppo poste in essere dalla Regione Puglia, dal sistema delle Autonomie locali e funzionali e da altri enti pubblici e privati anche mediante seminari e interventi formativi;

(8)

vincolo dell’equilibrio della relativa gestione), fermo restando il carattere prevalente delle attività in favore degli enti associati.

L’Istituto può, inoltre, ricercare e stabilire forme di collegamento e di coordinamento con altri organismi simili, attivi in ambito regionale, nazionale, internazionale.

Per il perseguimento delle finalità istituzionali, l’IPRES può promuovere la nascita o partecipare ad organismi pubblici e privati (purché aventi personalità giuridica), nonché stipulare accordi di programma, convenzioni e altre forme di partenariato.

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LE ATTIVITÀ DELL’IPRES

L’Istituto svolge numerose attività che si sostanziano nelle seguenti linee di ricerca:

Analisi statistica e valutazione: annuario statistico dei Comuni pugliesi, analisi delle dinamiche strutturali della popolazione e dei flussi migratori, stime di microdati a livello territoriale, individuazione di strumenti e modelli di valutazione, definizione di sistemi di monitoraggio, ricerche e indagini quali-quantitative.

Ricerca sociale, welfare regionale e capitale umano: analisi dei sistemi di offerta dei servizi alla persona, organizzazioni di volontariato, terzo settore, economia civile, piani di zona e modelli di integrazione socio-sanitaria, analisi del mercato e delle politiche attive del lavoro, politiche settoriali di intervento.

Programmazione territoriale e sviluppo locale: piani territoriali di coordinamento, piani e programmi di sviluppo socio-economico-territoriale di area vasta, piani e programmi di sviluppo urbano, reti istituzionali e governance dello sviluppo locale, analisi e approfondimenti settoriali.

Programmazione urbanistica-commerciale: pianificazione in materia di commercio in sede fissa su aree private e rivitalizzazione dei centri storici, piani del commercio su aree pubbliche, piani delle rivendite esclusive e non elusive della stampa quotidiana e periodica, programmazione degli esercizi di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande.

Programmi e sviluppo di politiche comunitarie: programmi e progetti relativi a risorse comunitarie gestite ai livelli comunitario, nazionale e regionale, programmi e progetti di cooperazione transregionale e transnazionale, sviluppo di partenariati trasnazionali tra istituzioni e attori economici e sociali, cooperazione decentrata e cooperazione allo sviluppo).

Relazioni internazionali e migrazioni: studio delle politiche comunitarie di coesione e delle politiche euro-mediterranee, potenziamento delle relazioni con gli enti comunitari e mediterranei che promuovono la cooperazione istituzionale fra regioni e territori, ricerca nel campo delle politiche e dei flussi migratori nell’area euro-mediterranea, approfondimento dei rapporti tra i livelli di governo (Unione Europea – Stato – Regioni – Enti locali) nei processi decisionali comunitari e, particolarmente, in materia di “potere estero”.

Ricerca sulla finanza locale: catalogazione e sistematizzazione di banche dati in materia di finanza pubblica, analisi quantitative e qualitative dei profili di entrata e di spesa della Regione e degli Enti Locali, definizione di strumenti e applicazione di modelli per l’analisi delle condizioni di efficienza, efficacia ed economicità delle amministrazioni locali, studi tematici sul federalismo fiscale.

(10)

“OSSERVATORIO DELLE IMPRESE”

NELL’AMBITO DELLA PROVINCIA DI BARI

Il quadro congiunturale dell’economia della provincia di Bari (I° e II° trimestre 2010)

_____________________

Giugno – Settembre 2010

(11)

IL QUADRO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA DELLA PROVINCIA DI BARI

I TRIMESTRE 2010

Premessa

A partire dal primo trimestre del 2010, l’IPRES diffonde i risultati di una nuova rilevazione trimestrale sulla situazione congiunturale dell’economia della Provincia di Bari. Il rapporto è il risultato della collaborazione fra l’IPRES e l’ISAE.

La rilevazione è stata condotta per l’Industria manifatturiera, per le imprese dei servizi, delle costruzioni e del commercio della Provincia di Bari. Le inchieste congiunturali sono relative ai principali settori di attività economica e vengono svolte sulla base degli stessi criteri metodologici seguiti per le inchieste nazionali condotte dall’ISAE per conto della Commissione Europea (si vedano le Avvertenze Metodologiche). Questo rende possibile confrontare l’andamento congiunturale dell’economia barese con quella nazionale e della ripartizione di appartenenza. La nuova indagine congiunturale sull’economia della Provincia di Bari consente di distinguere all’interno di ciascun macrosettore fra imprese artigiane e imprese non artigiane.

Le indagini congiunturali forniscono informazioni di tipo qualitativo, fondamentali per una analisi in tempo reale delle principali variabili economiche; in particolare, le domande comprendono giudizi e previsioni da parte degli imprenditori. Generalmente, le risposte prevedono una modalità positiva, una modalità neutra e una modalità negativa, sintetizzate attraverso il saldo, espresso come differenza fra le modalità positive e quelle negative.

I risultati delle quattro indagini congiunturali sono poi espressi in maniera sintetica attraverso l’indicatore del clima di fiducia, costruito con gli stessi criteri utilizzati per le inchieste nazionali e basato su dati ex-post e dati ex-ante. E’

opportuno precisare che il dato trimestrale per l’Italia e per la ripartizione del Mezzogiorno è ottenuto come media dei dati mensili grezzi.

(12)

Capitolo 1- La fiducia a Bari, in Italia e nel Mezzogiorno

Nel primo trimestre del 2010 la fiducia delle imprese operanti nella Provincia di Bari è risultata più elevata rispetto alla media nazionale e del Mezzogiorno nei settori delle costruzioni e dei servizi, mostrandosi invece inferiore ai dati più aggregati nel settore manifatturiero e nel commercio.

Graf. 1 - Clima di fiducia nei macrosettori

88,7 99,6 85,3

66,3

90,3 96,2

100,9 57,9

90,9 92,3

97,0 60,7

0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0 120,0

Manifatturiere Servizi Commercio Costruzioni

Bari Italia Mezzogiorno

L’indagine consente anche, limitatamente alla Provincia di Bari, di distinguere – per ogni settore - tra l’andamento della fiducia per le imprese non artigiane e per quelle che invece –sulla base di una apposita domanda contenuta nel questionario – si definiscono di tipo artigiano. Nel primo trimestre 2010, le imprese manifatturiere non artigiane della Provincia di Bari sono più ottimiste rispetto alle loro omologhe dell’artigianato; lo stesso risultato emerge dall’analisi dei dati del commercio. Al contrario, invece, le imprese artigiane appartenenti al settore dei servizi e delle costruzioni si rivelano più fiduciose rispetto a quelle non artigiane.

(13)

Graf. 1.2 - Il clima di fiducia fra Artigiani e Non Artigiani nell'industria manifatturiera nella Provincia di Bari

86,1

91,7

88,7

83,0 84,0 85,0 86,0 87,0 88,0 89,0 90,0 91,0 92,0 93,0

Artigiani Non artigiani Totale

Graf. 1.3 - Il clima di fiducia fra Artigiani e Non Artigiani nel settore dei servizi nella Provincia di Bari

102,2

98,8

99,6

97,0 98,0 99,0 100,0 101,0 102,0 103,0

Artigiani Non artigiani Totale

Graf. 1.4 - Il clima di fiducia fra Artigiani e Non Artigiani nel settore del commercio nella Provincia di Bari

70,5

87,4 85,3

0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0 70,0 80,0 90,0 100,0

Artigiani Non artigiani Totale

Graf. 1.5 - Il clima di fiducia fra Artigiani e Non Artigiani nel settore delle costruzioni nella Provincia di Bari

67,8

64,2

66,3

62,0 63,0 64,0 65,0 66,0 67,0 68,0 69,0

Artigiani Non artigiani Totale

(14)

Capitolo 2 – La fiducia del settore manifatturiero a Bari, in Italia e nel Mezzogiorno

2.1 La fiducia (Bari, Italia, Mezzogiorno)

Nel primo trimestre del 2010, il clima di fiducia delle imprese manifatturiere della Provincia di Bari, calcolato come media semplice dei saldi relativi alle domande su livello corrente degli ordini e delle scorte (con segno invertito) e attese di produzione, si attesta a 88,7. La fiducia delle imprese baresi risulta così leggermente inferiore rispetto alla media calcolata per l’intero territorio nazionale e per il Mezzogiorno (rispettivamente 90,3 e 90,9). Il risultato è imputabile ad un valore molto negativo dei giudizi sullo stato della domanda e degli ordini e a valutazioni meno favorevoli rispetto alla media nazionale e di ripartizione sull’andamento delle scorte; positivi e leggermente più favorevoli, rispetto alle indicazioni ottenute a livello nazionale o di ripartizione, sono invece le attese sulla produzione per i prossimi 3 mesi.

Graf. 2.1 - Clima di fiducia e le sue componenti

- 3,8

- 44,7 11,9

90,3

- 45,0 - 1,9 16,0

90,9

-55,1 -4,8 16,4

88,7

-80 -60 -40 -20 0 20 40 60 80 100

Ordini totali Giancenza scorte Tendenza produzione Clima di fiducia

Italia Mezzogiorno Bari

2.2 La situazione corrente

Nel primo trimestre 2010, le valutazioni delle imprese manifatturiere della Provincia di Bari circa l’andamento delle principali variabili aziendali sono complessivamente più negative rispetto a quanto registrato a livello nazionale e nel Mezzogiorno; in particolare, i giudizi sfavorevoli circa l’andamento della domanda sono dovuti principalmente ad un mercato pessimismo riguardo l’andamento dei mercati interni, mentre i giudizi sulla componente estera risultano in linea con la media nazionale e di ripartizione. Analogamente, le valutazione sul livello corrente della produzione sono a Bari più negative che nel resto del paese.

(15)

Graf. 2.2 - Situazione corrente

-42,6 -43,2 -47,1

-44,7 -44,4 -45,7

-45,0 -43,1 -43,7

-55,1 -54,5 -47,1

-60 -50 -40 -30 -20 -10 0

Ordini totali Ordini interni Ordini esteri Produzione

Italia Mezzogiorno Bari

2.3 Le previsioni a breve termine

Analogamente a quanto avviene a livello nazionale, alle imprese manifatturiere operanti nella Provincia di Bari che hanno partecipato all’indagine è stato anche richiesto di valutare prospetticamente, su un orizzonte temporale di tre mesi, i possibili andamenti di ordini, produzione, prezzi, occupazione e più in generale dell’economia italiana. In questo caso, le valutazioni espresse dalle imprese baresi sono risultate sostanzialmente in linea con la media nazionale – e con quella calcolata per le regioni del Mezzogiorno – per quanto riguarda le previsioni su ordini e produzione; le imprese baresi sono invece più ottimiste circa i futuri andamenti di occupazione e, soprattutto, circa l’andamento generale dell’economia italiana, ma scontano maggiori aumenti dei propri prezzi di vendita.

Graf. 2.3 - Aspettattive

12,5 11,9 -1,0

-15,9 -17,4

18,0 16,0 1,8

-9,7 -20,2

18,1 16,4 2,3

-5,9 -7,6

-25 -20 -15 -10 -5 0 5 10 15 20 25

Ordini Produzione Prezzi Manodopera Economia

(16)

2.4 Utilizzo della capacità produttiva e attività di esportazione.

L’indagine ISAE contiene inoltre alcune domande più specifiche volte ad indagare, da un lato, le modalità di utilizzo della capacità produttiva e, dall’altro, i processi di internazionalizzazione delle imprese. Secondo le imprese baresi, nel primo trimestre 2010 la capacità produttiva era utilizzata solo al 64,9%, un dato sostanzialmente in linea con i risultati registrati per l’intero Mezzogiorno e significativamente inferiore alla media nazionale.

Graf. 2.4 - Grado di utilizzo degli impianti

64,9

63,3 67,6

61,0 62,0 63,0 64,0 65,0 66,0 67,0 68,0

Bari Italia Mezzogiorno

Quanto all’internazionalizzazione - secondo l’indagine ISAE - il 30% delle imprese manifatturiere operanti nella provincia di Bari ha dichiarato di esportare parte del proprio fatturato all’estero, un dato inferiore rispetto alla media nazionale (38,9%), ma in linea con il resto del Mezzogiorno (30,7%). Complessivamente secondo l’indagine, la quota di fatturato esportato è pari al 24,7% di coloro che esportano (dato non disponibile per la media nazionale): i principali paesi di destinazione per le imprese industriali baresi sono quelli dell’Unione Europea (che assorbono circa il 67% dell’export, seguiti da altri paesi Europei non UE (21%), dagli Stati Uniti (7%) e da altri paesi (5%). A giudizio delle imprese baresi, infine, i principali concorrenti sui mercati interni ed internazionali sono i paesi UE (citati come concorrenti dal 78% degli intervistati) seguiti dalla Cina (citata dal 14%).

Graf. 2.5 - Destinazione dell'export

Paesi Ue 66,8%

Altri paesi Europa non UE 21,3%

Stati Uniti 7,1%

Altri paesi 4,8%

Paesi Ue Altri paesi Europa non UE Stati Uniti Altri paesi

Graf. 2.6 - Paesi concorrenti

; Stati Uniti

Cina 1%

14%

Paesi non UE 5%

Paesi UE 78%

Altri paesi 4%

Paesi UE Paesi non UE Cina Stati Uniti Altri paesi

(17)

Capitolo 3 – La fiducia del settore delle costruzioni a Bari, in Italia e nel Mezzogiorno

3.1 Fiducia e situazione corrente (Bari, Italia, Mezzogiorno)

Nel primo trimestre del 2010, il clima di fiducia delle imprese del settore delle costruzioni operanti nella Provincia di Bari, calcolato come media semplice dei saldi relativi alle domande su livello corrente degli ordini e delle attività di costruzione e delle attese sull’occupazione, si attesta a 66,3. La fiducia delle imprese baresi risulta così superiore rispetto alla media calcolata per l’intero territorio nazionale e per il Mezzogiorno (rispettivamente 57,9 e 60,7). Il risultato è imputabile essenzialmente ad un maggiore ottimismo circa le prospettive a breve termine (prossimi tre mesi) dell’occupazione; valutazioni meno sfavorevoli rispetto alla media nazionale circa l’andamento degli ordini sono invece compensati da un maggior pessimismo circa l’attività di costruzione.

Graf. 3.1 Il clima di fiducia nelle costruzioni e le sue componenti

-51.4 -49.0

-0.7

66.3

-57.1 -42.5

-26.5

57.9

-56.8

-37.4 -23.5

60.7

-80.0 -60.0 -40.0 -20.0 0.0 20.0 40.0 60.0 80.0

Giudizi Ordini Giudizi Attività costruzione

Tendenza manodopera Clima di fiducia

Bari Italia Mezzogiorno

3.2 Le previsioni a breve termine

Analogamente a quanto avviene a livello nazionale, alle imprese del settore delle costruzioni operanti nella Provincia di Bari che hanno partecipato all’indagine è stato anche richiesto di valutare prospetticamente, su un orizzonte temporale di tre mesi, i possibili andamenti di ordini, prezzi e occupazione. Le valutazioni

(18)

del dato nazionale e al -56,8 del Mezzogiorno. Le imprese baresi sono poi più ottimiste circa il futuro andamento dell’occupazione e scontano una sostanziale stabilità per i prossimi mesi dei propri prezzi di vendita (a fronte di prevalenti attese di declino dei prezzi a livello nazionale e per il Mezzogiorno).

Graf. 3.2 - Le attese a breve termine

12.6 -0.8

-0.7

-57.1

-17.1 -26.5

-56.8

-10.1 -23.5

-70.0 -60.0 -50.0 -40.0 -30.0 -20.0 -10.0 0.0 10.0 20.0 Ordini

Prezzi Manodopera

Bari Italia Mezzogiorno

3.3 Ostacoli alla produzione

Inoltre, l’indagine sulle imprese di costruzione della Provincia di Bari contiene, analogamente a quella nazionale, due domande relative all’esistenza di ostacoli all’attività produttiva e alla loro natura. In questo caso, le imprese baresi sono leggermente più pessimiste rispetto alla media nazionale: ben il 72,7% di loro segnala infatti l’esistenza di tali ostacoli, rispetto ad una quota di imprese ostacolate pari al 68,8% a livello nazionale (68,6% nel Mezzogiorno). Tra gli ostacoli segnalati, un ruolo preminente lo riveste l’insufficienza della domanda (lamentata dal 55,8% degli intervistati) seguita dai vincoli finanziari e da altri motivi.

(19)

Graf. 3.3 - Giudizi sugli ostacoli alla produzione

0.0 10.0 20.0 30.0 40.0 50.0 60.0 70.0 80.0

Bari Italia Mezzogiorno

Ostacoli si Ostacoli no

Graf. 3.4 - Ostacoli alla produzione

55.8 2.98

0

7.28 6.68

52.3 7.9

1.5

11.5 16.1

49.2 4.2

0.2

17.1 20.9

0 10 20 30 40 50 60

Insuff. della domanda Condizioni clim. sfav.

Scarsità di manodopera Scarsita' di materiali Vincoli finaz Altro

Bari Italia Mezzogiorno

(20)

Capitolo 4 – La fiducia del settore del commercio a Bari, in Italia e nel Mezzogiorno

4.1 Fiducia e Situazione Corrente

Nel primo trimestre del 2010, il clima di fiducia delle imprese del commercio della Provincia di Bari, calcolato come media semplice dei saldi relativi alle domande relative ai giudizi sull’andamento degli affari e delle scorte (con segno invertito) a attese di produzione, si attesta a 85,3. La fiducia delle imprese baresi risulta nettamente inferiore rispetto alla media calcolata per l’intero territorio nazionale e per il Mezzogiorno (rispettivamente 100,9 e 97). Il risultato è imputabile ad un valore molto negativo dei giudizi sugli ordini ed ad un maggior accumulo di scorte di magazzino rispetto alla media nazionale e di ripartizione; più favorevoli, rispetto alle indicazioni ottenute a livello nazionale o di ripartizione, sono invece le attese sulla produzione per i prossimi 3 mesi. Infine, le imprese della Provincia di Bari giudicano con maggior pessimismo l’andamento dei prezzi praticati dai fornitori.

Graf. 4.1. Il clima di fiducia nel settore del commercio e le sue componenti

-44,1

13,4 13,4

85,3

-5,9 6,5 -2,2

100,9

-11,1 1,0 -1,0

97,0

-60,0 -40,0 -20,0 0,0 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0 120,0 Giud andamento affari

Previsioni andamento affari

Scorte Clima di fiducia

Bari Italia Mezzogiorno

Graf. 4.2 - La situazione corrente

-44,1

13,4

39,7

-5,9 -2,2

20,0

-11,1 -1,0

26,9

-60,0 -40,0 -20,0 0,0 20,0 40,0 60,0

Giudizi sugli affari Scorte Prezzi venditori

Bari Italia Mezzogiorno

(21)

4.2 Attese a breve termine

Analogamente a quanto avviene a livello nazionale, alle imprese del commercio operanti nella Provincia di Bari è stato anche richiesto di valutare su un orizzonte temporale di tre mesi i possibili andamenti delle principali variabili economiche, ordini, prezzi, occupazione e vendite. In questo caso, le valutazioni espresse dalle imprese baresi sono più favorevoli a quelle registrate a livello nazionale e per il Mezzogiorno per quanto riguarda ordini e vendite e si aspettano una maggiore diminuzione dei prezzi di vendita; le imprese baresi sono invece più preoccupate circa i futuri andamenti dell’occupazione.

Graf. 4.3 - La situazione corrente

-10,6 -5,8

-4,2

13,4

-9,4

8,5 0,2

6,5

-22,7

7,8 1,1

1,0

-25,0 -20,0 -15,0 -10,0 -5,0 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 Ordini

Prezzi Manodopera Vendite

Bari Italia Mezzogiorno

Capitolo 5 – La fiducia del settore dei servizi di mercato a Bari, in Italia e nel Mezzogiorno

5.1 Fiducia (Bari, Italia, Mezzogiorno)

Nel primo trimestre del 2010, il clima di fiducia delle imprese del settore dei servizi di mercato operanti nella Provincia di Bari, calcolato come media semplice dei saldi relativi alle domande su livello corrente degli ordini e sulle attese relative ad ordini e situazione economica generale del paese, si attesta a 99,6. La fiducia delle imprese baresi risulta così superiore rispetto alla media calcolata per l’intero territorio nazionale e per il Mezzogiorno (rispettivamente 96,2 e 92,3). Le imprese baresi esprimono in generale giudizi in linea con quelli nazionali sulla situazione corrente degli ordini e della domanda, ma sono nettamente più ottimiste circa le prospettive a breve termine della domanda e dell’economia italiana in generale.

(22)

Graf. 5.1 - Il clima di fiducia nei servizi e le sue componenti

-22.4

15.5 5.9

99.6

-9.2

6.9 -9.0

96.2

-21.0

6.9 -9.0

92.3

-40.0 -20.0 0.0 20.0 40.0 60.0 80.0 100.0 120.0

Giudizi Ordini Attese ordini Tendenza economia Clima di fiducia

5.2. Situazione corrente

Nel complesso, le valutazione espresse dalle imprese di servizi operanti nella provincia di Bari non sono in linea con il dato nazionale e con quello di ripartizione:

le imprese baresi esprimono infatti giudizi più favorevoli rispetto alla media circa l’andamento corrente dell’occupazione, ma sono più pessimiste per quanto riguarda lo stato della domanda.

Graf. 5.2 - La situazione corrente

-22.41

5.25

-9.20

-4.5

-21.03

-7.6

-25 -20 -15 -10 -5 0 5 10

Domanda Occupazione

Bari Italia Mezzogiorno

5.3 Attese a breve termine

Come già accennato, invece, le imprese baresi sono più ottimiste rispetto alla media nazionale e del Mezzogiorno, per tutte le variabili considerate.

(23)

Graf. 5.3 - Le attese a breve termine

15.5 -1.1

7.2 5.9

6.9 -0.6

-2.2 -9.0

6.9 -5.4

3.6 -9.0

-15.0 -10.0 -5.0 0.0 5.0 10.0 15.0 20.0

Ordini Prezzi Manodopera Economia

Bari Italia Mezzogiorno

(24)

IL QUADRO CONGIUNTURALE DELL’ECONOMIA DELLA PROVINCIA DI BARI II TRIMESTRE 2010

Capitolo 6- La fiducia a Bari, in Italia e nel Mezzogiorno

Nel secondo trimestre dell’anno la fiducia delle imprese operanti nella Provincia di Bari aumenta rispetto al trimestre precedente nel settore industriale (sia manifatturiero, sia costruzioni), registrando invece una sostanziale stabilità nel commercio e un calo sostanziale nei rimanenti comparti dei servizi. In paragone con gli andamenti registrati a livello nazionale e nel Mezzogiorno, la fiducia delle imprese baresi è nettamente migliore nelle costruzioni, risultando invece in linea con la media nel manifatturiero e nei servizi e inferiore alla media nazionale e di ripartizione nel commercio.

Graf. 1 - Clima di fiducia nei macrosettori

0.0 20.0 40.0 60.0 80.0 100.0 120.0

I trim II trim I trim II trim I trim II trim I trim II trim

ManifatturiereServiziCommercioCostruzioni

Bari Italia Mezzogiorno

L’indagine consente anche, limitatamente alla Provincia di Bari, di distinguere – per ogni settore - tra l’andamento della fiducia per le imprese non artigiane e per quelle che invece si definiscono di tipo artigiano. Nel secondo trimestre, le imprese non artigiane della Provincia di Bari si confermano più ottimiste rispetto alle loro omologhe dell’artigianato nel settore manifatturiero e nei servizi. Nelle costruzioni, dove nel primo trimestre le imprese artigiane erano più fiduciose rispetto a quelle non artigiane, l’aumento della fiducia riguarda soprattutto le imprese non artigiane, che registrano ora un livello dell’indicatore più elevato. Nel commercio, infine, la fiducia aumenta nettamente tra gli artigiani e scende invece tra i non artigiani; di conseguenza l’indicatore risulta ora più elevato per le imprese afferenti all’artigianato.

(25)

Graf. 1.2 - Il clima di fiducia fra Artigiani e Non Artigiani nell'industria manifatturiera nella Provincia di Bari

86.1

91.7 90.2 88.7

100.5

94.8

75.0 80.0 85.0 90.0 95.0 100.0 105.0

Artigiani Non artigiani Totale

I trim II trim

Graf. 1.3 - Il clima di fiducia fra Artigiani e Non Artigiani nel settore dei servizi nella Provincia di Bari

102.2 98.8 99.6

83.1 89.7 89.0

0.0 20.0 40.0 60.0 80.0 100.0 120.0

Artigiani Non artigiani Totale

Graf. 1.4 - Il clima di fiducia fra Artigiani e Non Artigiani nel settore del commercio nella Provincia di Bari

70.5

87.4 85.3

98.4

79.9 83.4

0.0 20.0 40.0 60.0 80.0 100.0 120.0

Artigiani Non artigiani Totale

Graf. 1.5 - Il clima di fiducia fra Artigiani e Non Artigiani nel settore delle costruzioni nella Provincia di Bari

67.8 71.0 64.2 66.3

83.0

77.9

0.0 10.0 20.0 30.0 40.0 50.0 60.0 70.0 80.0 90.0

Artigiani Non artigiani Totale

(26)

Capitolo 7 – La fiducia del settore manifatturiero a Bari, in Italia e nel Mezzogiorno

7.1 La fiducia (Bari, Italia, Mezzogiorno)

Il clima di fiducia delle imprese manifatturiere è calcolato come media semplice dei saldi relativi alle domande su livello corrente degli ordini e delle scorte (con segno invertito) e attese di produzione. Nel secondo trimestre del 2010, tale indicatore calcolato per la Provincia di Bari si attesta a 94,8 in aumento rispetto all’88,7 registrato nel primo trimestre. La fiducia delle imprese baresi è così sostanzialmente in linea con la media calcolata per l’intero territorio nazionale (93,8), attestandosi su livelli superiori a quelli medi del Mezzogiorno (89,1). La risalita della fiducia è dovuta principalmente al recupero degli ordini (in linea con la media nazionale e di ripartizione), in presenza di un lieve ulteriore calo delle scorte di magazzino e di previsioni leggermente meno ottimistiche circa le prospettive a breve termine della produzione.

Graf. 2.1 - Clima di fiducia e le sue componenti

-80 -60 -40 -20 0 20 40 60 80 100 120

I trim II trim I trim II trim I trim II trim I trim II trim

Ordini totaliGiancenza scorteTendenza produzioneClima di fiducia

Italia Mezzogiorno Bari

7.2 La situazione corrente

Migliorano nel secondo trimestre dell’anno le valutazioni delle imprese manifatturiere della Provincia di Bari circa la situazione corrente delle principali variabili aziendali: i giudizi sugli ordini passano in termini di saldo da -55 a -36, grazie ad un recupero sia della componente interna (da -54 a -31) sia soprattutto di quella estera della domanda (da -47 a -9). Nello stesso periodo, un andamento analogo si registra sia nella media nazionale sia in quella relativa al complesso delle regioni del Mezzogiorno: tuttavia, il recupero registrato nella provincia di Bari

(27)

per gli ordini esteri è maggiore rispetto alle altre aree geografiche. Quanto alla produzione, le imprese baresi segnalano anche in questo caso un recupero rispetto ai bassi livelli del periodo precedente (da -47 a -32): l’andamento è in linea con la media nazionale, e leggermente più favorevole rispetto alle altre regioni del Mezzogiorno.

Graf. 2.2 - Situazione corrente

-60 -50 -40 -30 -20 -10 0

I trim II trim I trim II trim I trim II trim I trim II trim

Ordini totaliOrdini interniOrdini esteriProd

Italia Mezzogiorno Bari

7.3 Le previsioni a breve termine

Analogamente a quanto avviene a livello nazionale, alle imprese manifatturiere operanti nella Provincia di Bari che hanno partecipato all’indagine è stato anche richiesto di valutare prospetticamente, su un orizzonte temporale di tre mesi, i possibili andamenti di ordini, produzione, prezzi, occupazione e più in generale dell’economia italiana. Le imprese manifatturiere della Provincia di Bari sono nel secondo trimestre meno ottimiste rispetto al recente passato circa le prospettive a breve termine delle principali variabili aziendali; tale andamento è in linea con quanto riscontrato nelle altre regioni del Mezzogiorno; imprese baresi, e meridionali in genere, sono inoltre notevolmente più pessimiste rispetto alla media nazionale. Per quanto concerne invece le prospettive a breve termine dell’economia nazionale, le aspettative delle imprese risultano nella media nazionale stabili sui livelli di tre mesi prima; nel Mezzogiorno si ha invece un peggioramento, mentre a Bari gli imprenditori sono leggermente più ottimisti rispetto al recente passato.

Entrando nel dettaglio delle opinioni fornite dalle imprese operanti nella Provincia di Bari, il saldo relativo alle attese sugli ordini scende nel secondo

(28)

situazione ancora debole (ma in recupero) dell’economia nazionale (da -8 a -2 il saldo).

Graf. 2.3 - Aspettattive

-30 -20 -10 0 10 20 30

I trim II trim I trim II trim I trim II trim I trim II trim I trim II trim

OrdProdPrezManEco

Italia Mezzogiorno Bari

7.4 Utilizzo della capacità produttiva e attività di esportazione.

L’indagine ISAE contiene inoltre alcune domande più specifiche volte ad indagare, da un lato, l’intensità d’utilizzo della capacità produttiva e, dall’altro, i processi d’internazionalizzazione delle imprese. Secondo le imprese baresi, nel secondo trimestre 2010 la capacità produttiva è utilizzata solo al 63,1%, in ulteriore calo rispetto al già modesto 64,9% del primo trimestre; il calo registrato a Bari appare in controtendenza rispetto all’andamento nazionale (da 67,6 a 70,3) e del Mezzogiorno (da 63,3, a 63,4); tali dati determinano un accentuarsi del differenziale tra la quota di utilizzo degli impianti a livello nazionale e quella registrata a Bari e in genere nel Mezzogiorno.

(29)

Graf. 2.4 - Grado di utilizzo degli im pianti

64.9 63.1 63.3

70.3

63.4 67.6

58.0 60.0 62.0 64.0 66.0 68.0 70.0 72.0

Bari Italia Mezzogiorno

I trim II trim

Quanto all’internazionalizzazione - secondo l’indagine ISAE - il 28,7% delle imprese manifatturiere operanti nella provincia di Bari esporta parte del proprio fatturato all’estero, un dato in leggero calo rispetto al trimestre precedente (quando era pari al 30%) e nettamente inferiore rispetto alla media nazionale (37,4%), anche se in linea con il resto del Mezzogiorno (27,1%). Tra primo e secondo trimestre si registra inoltre tra le imprese della Provincia di Bari una forte variabilità circa i principali paesi di destinazione dell’export: il principale mercato di sbocco restano i paesi dell’Unione Europea (che assorbono circa il 44%

dell’export, in netto calo rispetto al 66,8% del precedente trimestre), con una crescente quota di esportazioni (dal 4,8 al 30,4%) che si dirige verso “altri mercati”

diversi da quelli europei e dagli Stati Uniti. La quota di export verso i paesi europei extra UE ammonta nel secondo trimestre al 19,9% (era il 21,3%) e quella verso gli USA al 5,7% (era il 7,1%). A giudizio delle imprese baresi, infine, i principali concorrenti sui mercati interni ed internazionali sono i paesi UE (citati come concorrenti dal 53,2% degli intervistati) seguiti da “altri paesi” diversi da Europa, Cina e Stati Uniti (citati dal 33%) e dalla Cina (citata dall’11,7%).

Graf. 2.5 - Paesi concorrenti

Paesi UE Paesi non UE 53%

2%

Cina 12%

Altri paesi 33%

Graf. 2.7 - Destinazione dell'export

0.0 10.0 20.0 30.0 40.0 50.0 60.0 70.0 80.0

I trim II trim I trim II trim I trim II trim I trim II trim Paesi Ue Altri paesi Europa non Stati Uniti Altri paesi

(30)

Capitolo 8 – La fiducia del settore delle costruzioni a Bari, in Italia e nel Mezzogiorno

8.1 Fiducia e situazione corrente (Bari, Italia, Mezzogiorno)

Nel secondo trimestre del 2010, il clima di fiducia delle imprese del settore delle costruzioni operanti nella Provincia di Bari, calcolato come media semplice dei saldi relativi alle domande su livello corrente degli ordini e delle attività di costruzione e delle attese sull’occupazione, si attesta a 77,9 in netta risalita rispetto al 66,3 del primo trimestre. La crescita registratra in provincia di Bari è maggiore di quella comunque riscontrata a livello nazionale e nella ripartizione Mezzogiorno; la fiducia delle imprese baresi si conferma così essere superiore rispetto alla media calcolata per l’intero territorio nazionale e per il Mezzogiorno.

Il miglioramento registrato nel secondo trimestre a Bari è legato al recupero dei giudizi sull’andamento degli ordini (in controtendenza rispetto alla media nazionale e di ripartizione) e sui piani di costruzione (più intenso che nel resto del paese); in controtendenza – questa volta negativa - con gli andamenti nazionali e meridionali, calano però a Bari le attese a breve termine circa l’andamento dell’occupazione.

Graf. 3.1 Il clima di fiducia nelle costruzioni e le sue componenti

-80.0 -60.0 -40.0 -20.0 0.0 20.0 40.0 60.0 80.0 100.0

I trim II trim I trim II trim I trim II trim I trim II trim

Giu ordGiu att costruzTend manClima fid

Bari Italia Mezzogiorno

8.2 Le previsioni a breve termine

Analogamente a quanto avviene a livello nazionale, alle imprese del settore delle costruzioni operanti nella Provincia di Bari che hanno partecipato all’indagine

(31)

è stato anche richiesto di valutare prospetticamente, su un orizzonte temporale di tre mesi, i possibili andamenti di ordini, prezzi e occupazione. Le valutazioni espresse dalle imprese baresi, pur confermandosi sostanzialmente più ottimiste rispetto a quanto emerso a livello nazionale e per il Mezzogiorno, sono però in lieve peggioramento rispetto allo scorso trimestre. Più nel dettaglio, il saldo relativo alle attese sugli ordini si attesta a Bari a quota 10 (da 13), rispetto al -58 (da -57) del dato nazionale e al -61 (da -57) del Mezzogiorno. Le imprese baresi sono poi nettamente più pessimiste rispetto al precedente trimestre circa il futuro andamento dell’occupazione (da -1 a -8 il saldo) e scontano un calo per i prossimi mesi dei propri prezzi di vendita (da -1 a -5 il saldo).

Graf. 3.2 - Le attese a breve termine

-70.0 -60.0 -50.0 -40.0 -30.0 -20.0 -10.0 0.0 10.0 20.0

I trim II trim I trim II trim I trim II trim

OrdiniPrezziMan

Bari Italia Mezzogiorno

8.3 Ostacoli alla produzione

Infine, l’indagine sulle imprese di costruzione della Provincia di Bari contiene, analogamente a quella nazionale, due domande relative all’esistenza di ostacoli all’attività produttiva e alla loro natura. In questo caso, le imprese baresi divengono nettamente più ottimiste sia rispetto al trimestre precedente che guardando alla media nazionale e di ripartizione: solo il 48,7% delle imprese baresi infatti (contro il 72,7% di tre mesi prima) segnala l’esistenza di tali ostacoli, rispetto ad una quota di imprese ostacolate pari al 67,6% (da 68,6%) a livello nazionale e al 62,9% (dal 67%) nel Mezzogiorno. Tra gli ostacoli segnalati, un ruolo preminente continua a rivestirlo l’insufficienza della domanda, che però è lamentata ora solo dal 33,4% degli intervistati, contro il 55,8% di tre mesi prima;

(32)

Graf. 3.3 - Giudizi sugli ostacoli alla produzione

0.0 10.0 20.0 30.0 40.0 50.0 60.0 70.0 80.0

I trim II trim I trim II trim

Ostacoli siOstacoli no

Bari Italia Mezzogiorno

Graf. 3.4 - Ostacoli alla produzione

0 10 20 30 40 50 60

I trim II trim I trim II trim I trim II trim I trim II trim I trim II trim

Insuff. Dom

Cond clim. sfavScar manVincoli finazAltro

Bari Italia Mezzogiorno

Capitolo 9 – La fiducia del settore del commercio a Bari, in Italia e nel Mezzogiorno

9.1 Fiducia e Situazione Corrente

Nel secondo trimestre del 2010, il clima di fiducia delle imprese del commercio della Provincia di Bari, calcolato come media semplice dei saldi relativi alle domande relative ai giudizi sull’andamento degli affari, delle scorte (con segno invertito) e alle attese di produzione, si attesta a 83,4 in leggero calo rispetto al

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primo trimestre (85,3). L’andamento è sostanzialmente in linea con quanto registrato a livello nazionale e nella media del Mezzogiorno; la fiducia delle imprese baresi si conferma quindi inferiore rispetto alla media calcolata per l’intero territorio nazionale e per il Mezzogiorno.

Il calo registrato nel secondo trimestre è imputabile al peggioramento delle attese a breve termine circa l’andamento degli affari, che nella Provincia di Bari crollano in termini di saldo da 13 a -11; tale andamento è in netta controtendenza con la media nazionale (da 6 a 13) e di ripartizione (da 1 a 15). Differenze tra gli andamenti registrati a Bari e nel resto del paese emergono anche dai giudizi relativi agli ordini: le imprese baresi ne segnalano un recupero (da -44 a -32), pur se su valori ancora molto negativi, mentre nella media italiana il saldo passa da -6 a -15 e nel Mezzogiorno da -11 a -33. Per quanto riguarda infine le scorte di magazzino, a Bari scendono in termini di saldo da 13 a 7 (riavvicinandosi dunque ai valori normali), mentre nella media nazionale risalgono da -2 a 4 e nel Mezzogiorno da -1 a 8. Per quanto riguarda infine i prezzi dei fornitori, le imprese baresi li giudicano ancora in aumento, in linea con gli andamenti medi nazionali e di ripartizione.

Graf. 4.1. Il clima di fiducia nel settore del commercio e le sue componenti

-60.0 -40.0 -20.0 0.0 20.0 40.0 60.0 80.0 100.0 120.0

I trim II trim I trim II trim I trim II trim I trim II trim

Giud and affariPrev and affariScorteClima di fiducia

Bari Italia Mezzogiorno

(34)

Graf. 4.2 - La situazione corrente

-60.0 -40.0 -20.0 0.0 20.0 40.0 60.0

I trim II trim I trim II trim I trim II trim

Giu affariScortePrez vend

Bari Italia Mezzogiorno

9.2 Attese a breve termine

Analogamente a quanto avviene a livello nazionale, alle imprese del commercio operanti nella Provincia di Bari è stato anche richiesto di valutare su un orizzonte temporale di tre mesi i possibili andamenti delle principali variabili economiche (ordini, prezzi, occupazione e vendite). Le valutazioni espresse dalle imprese baresi sono in peggioramento rispetto allo scorso trimestre, in netta controtendenza rispetto alla media nazionale e del Mezzogiorno. Più nel dettaglio, a Bari il saldo relativo alle attese sugli ordini cala da -11 a -25 (da -9 a -8 in Italia;

da -23 a -15 nel Mezzogiorno), quello sulle vendite scende da 13 a -9 (da 7 a 13 in Italia; da 1 a 15 nel Mezzogiorno) e quello sull’occupazione scende da -4 a -8 (stabile sostanzialmente sia in Italia sia nel Mezzogiorno).

(35)

Graf. 4.3 - Le attese a breve termine

-30.0 -25.0 -20.0 -15.0 -10.0 -5.0 0.0 5.0 10.0 15.0 20.0

I trim II trim I trim II trim I trim II trim I trim II trim

OrdiniPrezziManVendite

Bari Italia Mezzogiorno

Capitolo 10 – La fiducia del settore dei servizi di mercato a Bari, in Italia e nel Mezzogiorno

10.1 Fiducia (Bari, Italia, Mezzogiorno)

Nel secondo trimestre del 2010, il clima di fiducia delle imprese del settore dei servizi di mercato operanti nella Provincia di Bari, calcolato come media semplice dei saldi relativi alle domande su livello corrente degli ordini e sulle attese relative ad ordini e situazione economica generale del paese, si attesta a 89 in forte calo rispetto al 99,6 del primo trimestre. L’andamento è in netta controtendenza con quanto registrato a livello nazionale e nel Mezzogiorno: nel primo caso, infatti, la fiducia recupera da 96 a 97,4 mentre nel secondo balza da 92,3 a 103,3. La fiducia delle imprese baresi diventa così inferiore rispetto alla media nazionale e solo marginalmente più alta di quella delle imprese del Mezzogiorno.

Le imprese baresi esprimono giudizi leggermente più favorevoli (con un aumento più modesto rispetto alla media nazionale e soprattutto di ripartizione) sull’andamento corrente degli ordini; in controtendenza le previsioni a breve termine sono però in peggioramento (da 16 a -6 il saldo; stabile a 7 in Italia e in forte crescita da 7 26 nel Mezzogiorno); le prospettive dell’economia italiana in generale sono viste negativamente sia a Bari (da 6 a 8 il saldo) sia nel resto d’Italia (da -9 a -12 il saldo) e nel Mezzogiorno (da -9 a -7).

(36)

Graf. 5.1 - Il clima di fiducia nei servizi e le sue componenti

-40.0 -20.0 0.0 20.0 40.0 60.0 80.0 100.0 120.0

I trim II trim I trim II trim I trim II trim I trim II trim

Giudizi OrdiniAttese ordiniTendenza economiaClima di fiducia

Bari Italia Mezzogiorno

10.2. Situazione corrente e attese a breve termine

Nel complesso, le valutazione espresse dalle imprese di servizi operanti nella provincia di Bari sono in linea con il dato nazionale e con quello di ripartizione: le imprese baresi – così come riscontrato nella media nazionale e nel Mezzogiorno - esprimono infatti giudizi più favorevoli rispetto allo scorso trimestre sia circa l’andamento corrente degli ordini e della domanda sia per quanto riguarda quello dell’occupazione. Come già accennato, invece, le imprese baresi sono più pessimiste rispetto alla media nazionale e del Mezzogiorno, per tutte le variabili considerate.

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