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"Rivelazioni inattese nel capitolo 30: Un viaggio nell'oscurità alla scoperta della verità nascosta."

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Ciccio Pasticcio

Academic year: 2024

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La Rappresentanza (Cap 30)

1. La formazione del contratto in sostituzione dell’interessato

È possibile che i contratti siano formati da soggetti che non sono quelli direttamente interessati ai contratti stessi, si parla dunque di rappresentanza.

La rappresentanza di un contratto viene fatta da un soggetto i cui effetti si producono in capo a un soggetto diverso. Si usa dire che, nel contratto di rappresentanza, il rappresentante è la parte in senso formale mentre il rappresentato in senso sostanziale.

Definita la ripartizione tra rappresentato e rappresentante devono essere stabilite delle regole:

 il contratto è fatto dal rappresentante , è di buona norma però che nella condizione di buona o mala fede, di coscienza o ignoranza, di errore, minaccia e inganno, sia il rappresentante stesso a risponderne e non il rappresentato.

 Per la validità del contratto concluso dal rappresentante è importante che lo stesso rappresentato non lo vieti. Infatti, nel concludere il contratto, rappresentante dichiari alla controparte che in quel contratto egli non agisce per sé, ma in non per conto del rappresentato (spedita del nome).

2. Ambiti di applicazione e fonti della rappresentanza Altri ambiti in cui la rappresentanza viene usata, oltre ai contratti:

 Nel compimento di atti unilaterali: ratifiche, convalide, rinunce e recessi;

 Nel compimento di atti ricevuti: disdette, intimazione;

Esistono atti per i quali la possibilità di compierli per mezzo di un rappresentante è esclusa, i cosiddetti atti personalissimi (matrimonio, testamento, riconoscimento del figlio naturale).

Esistono due tipi di rappresentanze:

Rappresentanza legale: il potere di rappresentanza è attribuito dalla legge.

L’autonomia del rappresentato non ha spazio, esso infatti non decide di essere sostituito da un rappresentante e non può decidere colui che lo andrà a sostituire (es.

gli incapaci ad agire e la situazione di fallimento).

Rappresentanza volontaria: domina l’autonomia del rappresentato infatti è lui che decide se farsi sostituire nel compimento degli atti che lo riguardano e da chi farsi sostituire. Tale atto è detto procura.

Rappresentanza organica: la caratteristica di base è che il rappresentato è un’organizzazione perché l’organizzazione non può fare a meno di rappresentanti, i quali vengono scelti liberamente dall’organizzazione.

3. La procura

La procura è l’atto con cui l’interessato conferisce volontariamente al rappresentante il potere di rappresentarlo. Esso è un atto unilaterale: non richiede l’accettazione del rappresentante. Ed è un atto non ricettizio: si indirizza verso i terzi.

Per quanto riguarda la capacità dei soggetti, la procura richiede che chi la conferisce (rappresentato) abbia la capacità legale di agire mentre al rappresentante è chiesta solo la capacità di intendere e volere. Per quanto riguarda la forma la procura richiede la stessa forma prevista dalla legge per il contratto che il rappresentante concluderà in nome del rappresentato. Vanno fatte due distinzioni tra:

Procura generale: la quale autorizza a compiere indistintamente tutti gli affari dell’interessato;

Procura speciale: compie uno o più affari determinati dell’interessato.

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La procura si inserisce in un rapporto sottostante fra rappresentato e rappresentante, che la giustifica, ovvero spiega perché al primo perché viene dato il potere di rappresentare il secondo.

L’estinzione della procura può essere determinata dal:

 Venire meno dal rapporto sottostante;

Morte del rappresentato o rappresentante;

Rinuncia del rappresentante;

Revoca del rappresentato. Non è ammessa la revoca nel caso di procura irrevocabile.

4. Gli interessi in gioco nella disciplina della rappresentanza

Nella rappresentanza entrano in gioco tre soggetti: il rappresentato, il rappresentante e il terzo soggetto. Come sappiamo il rappresentante agisce nell’interesse del rappresentato. Se viola questo obbligo, e agisce in modo di avvantaggiare non il rappresentato, bensì sé stesso o il terzo si andrà a creare un conflitto d’interesse con il rappresentato. Il criterio utilizzato per dare la preferenza ad un conflitto d’interessi è quello della conoscenza da parte del terzo:

 se il terzo conosceva l’esistenza di un conflitto allora il rappresentato può annullare il contratto;

 se il terzo non ne era a conoscenza dell’esistenza di un conflitto il contratto rimane valido.

Si parla invece di conflitto con sé stesso quando nel contratto concluso dal rappresentante in nome del rappresentato la controparte è il rappresentante medesimo. Il conflitto con sé stesso può essere annullato direttamente dal rappresentato.

5. Revoca e modificazioni della procura

Il rappresentato è libero di cancellare o ridurre i poteri di rappresentanza al rappresentante.

Però ha l’onere di portare a conoscenza dei terzi, con mezzi idonei la nuova situazione creata, nel caso in cui rappresentato non dovesse mettere a conoscenza di tale modifica il contratto rimarrà efficace e vincolandolo.

6. Rappresentanza senza potere e contratto del falso rappresentante

Si parla di rappresentanza senza potere quando un falso rappresentante fa, in nome del rappresentato, un contratto che non è mai stato autorizzato a fare.

La rappresentanza senza potere è disciplinata da quattro regole fondamentali:

Prima regola: il contratto risulta inefficace non producendo nessun effetto nei confronti del rappresentato;

Seconda regola: La possibilità di ratifica del contratto da parte del rappresentato e dunque la possibilità di renderlo efficace;

Terza regola: Il contratto del falso rappresentante crea incertezza poiché non sapendo se il rappresentato ratificherà o meno;

Quarta regola: Responsabilità del falso rappresentante verso il terzo, poiché se non interviene la ratifica il terzo non ha da lamentarsi ma se interviene la ratifica allora il terzo potrà chiedere un risarcimento.

7. Il Rappresentante apparente

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L’inefficienza di contratto concluso dal falso rappresentante conosce una deroga che si basa sul principio di apparenza. Il rappresentato è legato al terzo secondo tre condizioni:

 Un’apparenza di poteri rappresentativi;

 L’imputabilità di tale apparenza al preteso rappresentato;

 L’affidamento incolpevole del terzo sull’esistenza dei poteri (il terzo da per scontato che i poteri esistano già).

9. Il contratto per persona da nominare

Il contratto per persona da nominare è quello in cui un contraente si riserva di comunicare successivamente alla controparte il nome della diversa persona che acquisterà diritti e assumerà gli obblighi di contratto.

Se poi il contraente fa effettivamente la dichiarazione di nomina del vero interessato al contratto gli effetti si produrranno nei confronti del nominato (effetti che possono essere retroattivi).

Ciò però alle seguenti condizioni:

 Che la nomina avvenga in modo tempestivo;

 Che la nomina sia accompagnata dall’accettazione del nominato;

 Che la nomina la accettazione siano fatte nella stessa forma.

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Riferimenti

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