Commento traduttologico
2 硕大无朋
3.4 Contesto familiare e culturale
Da molti piccoli particolari si capisce che la famiglia di Xiaohan è benestante, infatti hanno i servitori in casa, hanno un'abitazione grande con una stanza apposita per ricevere gli ospiti, mobili dal design occidentale, quadri ai muri, cucchiaini argentati, mangiano gelato (dolce tipico occidentale), possiedono un pianoforte, e così via. Le compagne di corso non vengono descritte con altrettanta ricchezza, infatti una volta invitate a casa di Xiaohan sembrano continuare a ridere per “buon costume”, perché è bene
piacere a lei, per educazione, ridono e sorridono, ma non sono realmente divertite. Sembrano invece velare una profonda gelosia per la sua situazione familiare ed economica che sembra perfetta e verso la quale aspirano. Queste invitate infatti, non vengono mai chiamate con l'appellativo di amiche, ma solo come 同 学 tongxue, ovvero compagne di
classe. Zhang Ailing mantiene quindi una perenne distanza tra le ragazze che popolano
questa storia. Sono ragazze che fingono amicizia solo per ottenere qualcosa in cambio, e una volta ottenuta scompaiono nel nulla.
Questa infinita serie di formalità e rituali introdotti, non creano un sentimento di beatitudine nel lettore, ma anzi lo trasportano dentro un'atmosfera claustrofobica.
La condizione di vita di Xiaohan è solo apparentemente invidiabile, infatti dietro ad una finta perfezione, il lettore si ritroverà ad affrontare una situazione familiare estremamente complicata e drammatica in cui ogni componente della famiglia Xu, la famiglia di Xiaohan, vi è “incastrato” e da cui fatica ad uscire. Zhang Ailing, nel corso della storia fa una metafora molto rappresentativa della loro situazione. Parla infatti della pianta rampicante del balcone della loro casa che, con una fatica immane, cerca di scavalcare la ringhiera per vedere cosa c'è fuori, cosa il mondo può offrirle. Vuole respirare al di fuori di quella situazione soffocante in cui si ritrova.
I personaggi sono quindi tutti chiusi in un quotidiano ripetitivo e convenzionale, fuori esce il loro disperato aggrapparsi alla ricchezza, alle cose, ai loro beni per sentirsi vivi. Queste cose sembrano costituire, infatti, la loro unica certezza. Alla famiglia non resta che ripiegarsi all'interno del suo stesso nucleo, dei riti domestici che sembrano essere le uniche certezze a cui aggrapparsi. Ma nel corso della narrazione, anche queste certezze si sfaldano, si distruggono e alla fine sembra non essercene alcuna. Le stanze che prima sembrano così accoglienti e familiari diventano anguste e inospitali, il prestigio familiare si scopre essere solo una tentativo di mostrare una lontana nobiltà e cerca di essere esternato attraverso le serve e le cameriere senza nome verso cui non c'è alcun rispetto o affezione. Per ogni personaggio viene data principalmente importanza all'appellativo che li accompagna (Padrona, Signora, Cognata...) e solo in secondo piano arriva il nome proprio. In questo modo viene chiarita per bene la stratificazione familiare e di conseguenza il livello di potere che ne consegue e il grado di anzianità, secondo il concetto confuciano di “pietà filiale”46.
Gli esempi che più si ripetono nel testo sono i seguenti:
• 许太太 (pinyin Xǔ tàitài), ovvero la Signora Xu, madre di Xiaohan;
• 三舅母(pinyin Sān jiùmu), ovvero la zia.
Solo verso la conclusione del racconto, i personaggi impareranno a guardare la luce oltre il buio drammatico della storia. Cercheranno di crescere e di guardare oltre le imposizioni della società, oltre la quotidianità soffocante, oltre quello che la Cina insegnava loro come “cosa giusta da fare”. Usciranno dagli schemi che si erano prefissati in passato e decideranno di percorrere una nuova strada, sicuramente più sconosciuta, più pericolosa, più difficile, ma che potrebbe portarli verso la vera realizzazione e verso la vera felicità. Gli insegnamenti più profondi e costruttivi, inoltre, vengono dalla madre di Xiaohan, che inizialmente viene descritta negativamente, quasi come se la sua esistenza fosse causa di vergogna per la famiglia. Nonostante questo, si rivela essere un personaggio che sa dare una vera luce di speranza e che sa davvero illuminare la strada della figlia. Questi suoi insegnamenti vengono probabilmente da un passato sofferto e scontento, da sogni che non hanno mai avuto modo di realizzarsi, a causa del suo aver seguito la strada tradizionale. La sua forza di grande donna che sa spingere la figlia lontano da un mondo così stretto e distante da un futuro radioso, fa emergere un personaggio guida.
Mentre il padre, che inizialmente sembra essere il vero personaggio guida della storia e la persona più socialmente accettata e realizzata, va a sconvolgere la vita delle persone che gli stanno intorno senza curarsi di loro e senza voltarsi, dando un esempio di ricerca della
felicità troppo egoista per essere ben visto.
La signora Xu, la madre della protagonista, è inizialmente descritta come una persona sfuggente, assente e solitaria. Viene vista come un elemento della famiglia indifferente a quello che le sta intorno e alla figlia, come se non le importasse. Non curante di sé stessa e degli altri. In realtà, nel corso del racconto, si scopre essere una grande donna con coraggio e forza da vendere. Il suo silenzio e la sua riservatezza sono un suo modo per esprimere il suo
Essa riguarda l rapporto padre – figlio, considerata una delle cinque relazioni umane fondamentali (Sovrano – Suddito; Padre – Figlio; Fratello maggiore – Fratello minore; Marito – Moglie; Amico più anziano - Amico più giovane). La pietà filiale si collega alla relazione tra padre e figlio, considerata la relazione fondante della
ascolto verso gli altri e verso gli avvenimenti, il suo saper accettare quello che le succede intorno non è sintomo di indifferenza ma, anzi, accettazione verso una realtà, una vita e un amore difficili.
Inizialmente viene anche descritta come trasandata e sciatta, al contrario del marito che compare con abito da lavoro e ventiquattrore, brillante e impegnato, e soprattutto più giovane della moglie. Ma ovviamente l'abito non fa mai il monaco, e infatti nonostante da lui ci si possa aspettare un padre esempio, si rivelerà poi non essere tale, ma anzi egoista, arrivista e approfittatore.
La vera forza, che, oltre ad essere un esempio da seguire è anche colei che più si preoccupa per il futuro della figlia e per le sue possibilità di imparare e crearsi un futuro diverso dalla solita routine tradizionale cinese, è la madre. Nonostante ad un certo punto del romanzo la protagonista sembri aver fatto una scelta quasi definitiva per il suo futuro, la madre glielo impedisce con tutte le sue forze. La vuole spingere lontano da un destino uguale al suo, verso nuovi orizzonti di possibilità e speranze.
In questo, ritrovo che ci sia un certo contrasto fra la mancanza di possibilità, la strada da percorrere lontano da casa e il fatto che la storia sia ambientata a Shanghai, città spesso utilizzata dall'autrice come sfondo delle sue storie in grado di dare più spazio alla libertà, rispetto ad altre città cinesi, per la sua mentalità più aperta. Ma forse è proprio per questo motivo che decide che il contrasto possa apparire più evidente. Ovvero, nonostante questo, la vera strada è comunque da cercare fuori. Lì non c'è posto per coloro che vogliono uscire dalla soffocante realtà di quegli anni. Non c'è spazio per le nuove idee e il futuro dei giovani. Non c'è spazio nelle piccole città ma nemmeno a Shanghai, nonostante la sua storia come città più occidentale della Cina continentale. In questo racconto si rivedono alcuni aspetti autobiografici dell'autrice: il rapporto di amore e odio con il padre da cui vorrebbe apprendere molto ma da cui ha solo delusioni e rimproveri, una figura materna silenziosa e forte, di grande sostegno e di grande ispirazione per un futuro migliore e diverso, una necessità di andare lontano per riuscire a vedere una luce, la voglia di esprimersi. Una Shanghai amata come non mai.
Nella traduzione, è fondamentale tenere a mente tutti questi concetti. Essi sono il cuore e l'anima della storia, danno sapore ai luoghi, ai dialoghi, ai personaggi e agli avvenimenti. Li
contestualizzano e, soprattutto, ne forniscono una spiegazione, spesso non esplicita. Il traduttore deve essere attento a non tralasciarli, essi non possono fare parte del residuo
traduttivo poiché sono protagonisti del racconto, costituiscono un tutt'uno con i personaggi e
la storia narrata. Il lettore è in grado di avere una visione d'insieme di tutti questi elementi solo dopo una lettura integrale del testo.