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ATTRIBUZIONI POETICHE

2. MERE CANTANT

In questo paragrafo sono analizzati i casi di Sheng Xiaocong e di Liu Caichun, ovvero di quelle cortigiane che, sebbene nelle fonti più antiche siano descritte semplicemente come cantanti bravissime ad eseguire alcune canzoni anonime, nel corso dei secoli sono state trasformate nelle autrici di tali canzoni.

2.1 –––––– Cancellata dal Registro delle Musicanti: Sheng Xiaocong 盛小叢盛小叢盛小叢盛小叢

今色將衰, 歌當廢矣344

Ora che la mia bellezza va sfiorendo, il miei canti sono pari al ciarpame. —— Sheng Xiaocong ——

Secondo la breve biografia contenuta nel rotolo n. 802 del QTS, Sheng Xiaocong 盛小叢 fu una famosa cortigiana vissuta intorno alla metà del IX secolo, autrice di una poesia offerta

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in dono al Censore Cui Yuanfan 崔元範345 durante un banchetto. In tale biografia si legge:

盛小叢,越妓。李納為浙東廉使,夜登城樓,聞歌聲激切,召至,乃小叢也。時崔侍御元範 在府幕,赴闕。李餞之,命小叢歌餞,在座各賦詩贈之。小叢有詩一首。

Sheng Xiaocong, cortigiana di Yue[zhou]. [Quando] Li Na era Commissario Investigativo346 dello Zhedong, una notte salì sul torrione e, udito il suono di un canto appassionato, ne convocò la cantante. Questa altri non era che Xiaocong. A quel tempo l’Assistente Censore347 Cui Yuanfan che si trovava nella sede centrale348, fu convocato a corte. Li [Na] organizzò un banchetto di commiato in suo onore e ordinò a Xiaocong di cantarvi. Ciascuno dei presenti declamò una poesia a lui dedicata. Xiaocong ne propose una.

A questo intertesto in prosa, segue la poesia intitolata “Una santai turca” (Tuque santai 突 厥三臺) attribuita alla cortigiana:

Sul monte Yanmen anatre selvatiche spiccano il volo, 雁門山上雁初飛 Nei recinti di Mayi349, cavalli dritti e ben nutriti. 馬邑闌中馬正肥 All’imbrunire, il versante occidentale accoglie i corrieri delle milizie350, 日旰山西逢驛使 Che con solerzia trasportano uniformi da sud verso nord. 殷勤南北送征衣

Come anticipato dall’espressione santai 三臺 contenuta nel titolo, la quale si riferisce al nome di un’aria musicale che cantava gli orrori della guerra, dal punto di vista semantico questa quartina – rimata nel primo, secondo e quarto verso (fei 飛, fei 肥, yi 衣) – descrive le regioni settentrionali di frontiera. Tali territori, in autunno, venivano invasi spesso dalle popolazioni altaiche, le quali sconfinavano nell’impero, costringendo il governo centrale ad inviare truppe a difesa delle frontiere. Nel distico iniziale è descritta la natura selvaggia di questi luoghi, attraverso la presentazione della fauna ivi stanziata: oltre il confine, “anatre

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Cui Yuanfan fu nominato censore intorno all’anno 853.

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Lianshi 廉使: “Investigation Commissioner, unofficial reference to a Surveillance Commissioner.” Hucker (1985), 312.

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Shiyu 侍 御 : “Common abbreviation of shi yushi, Attendant Censor, but sometimes used in unofficial reference to any kind of Censor (yushi).” Ibid., 431.

348

Fumu 府幕: “Headquarters, quasi-official or unofficial reference to the principal office or quarters of any agency designated an Office; in later times may be encountered as a reference to the headquarters of a Prefecture or Superior Prefecture (both “fu”).” Ibid., 219.

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Il monte Yanmen 雁門 (“Porta delle Oche Selvatiche”) e il distretto Mayi 馬邑 (“Contea dei Cavalli” ) erano entrambi situati nella regione dell’odierno Shanxi.

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Yishi 驛使: messaggero di una stazione di posta. Da yizhan 驛站: “Postal Relay Station, units scattered along main communications routes throughout the empire under general supervision of the Ministry of War (bingbu); [...] principally in charge of dispatching state documents between the central government and provincial and lower units of territorial administration; could sometimes be used for transporting officials on state business.” Ibid., 265.

selvatiche spiccano il volo” (yan chu fei 雁初飛) e i “cavalli sono dritti e ben nutriti” (ma zheng fei 馬 正 肥 ) grazie all’erba delle praterie che cresce rigogliosa. In linea con l’opposizione tematica nei/wai richiesta da questo tipo di metrica, il secondo distico sposta lo sguardo al di qua dei confini dell’impero dove i “corrieri delle milizie” (yishi 驛使) si affrettano lungo le strade fino “all’imbrunire” (ri gan 日旰), nel tentativo di raggiungere nel più breve tempo possibile i territori del nord e “consegnare le uniformi” (song zhengyi 送征 衣) ai soldati, forse colti di sorpresa dalle invasioni barbariche.

La paternità dell’opera

Questa poesia dal ritmo spedito e vibrante, che descrive con efficacia la difficile situazione delle frontiere settentrionali, è lontana per stile e tematiche dalle opere delle altre cortigiane Tang analizzate nel corso di questa ricerca. Questa differenza stilistica si giustifica col fatto che detta poesia, nonostante sia attribuita a Sheng Xiaocong nel QTS, di fatto, fu solo cantata da questa cortigiana che, di conseguenza, non ne è la reale autrice.

La fonte più antica attualmente disponibile nella quale si ritrovano notizie utili a chiarire la paternità della canzone in oggetto è la “Prefazione alle canzoni del banchetto di commiato” (Jiange xu 餞歌序) contenuta nel primo rotolo dello Yunxi youyi, dove si legge:

李尚書訥夜登越城樓,聞歌曰:「鴈門山上鴈初飛。」 其聲激切。召至,曰:「去籍之妓盛 小藂也。」 曰:「汝歌何善乎?」 曰:「小藂是梨園供奉南不嫌女甥也。所唱之音,乃不 嫌之授也。今色將衰,歌當廢矣。」351

Il ministro Li Na una notte salì sul torrione di Yue[zhou] e udì una canzone che recitava: “Sul monte Yanmen oche selvatiche spiccano il volo.” La sua melodia era appassionata. Convocata e giunta [al suo cospetto, la cantante] disse: “Sono la cortigiana cancellata dal Registro delle Musicanti Sheng Xiaocong.” [Li Na] le chiese: “Com’è che la tua canzone è così bella?” Ella rispose: “Io, Xiaocong, sono la nipote di Nan Buxian e in passato mi esibivo durante le rappresentazioni di gala organizzate dal Giardino dei Peri. La melodia che ho cantato mi è stata insegnata proprio da Buxian. Ma ora che la mia bellezza va sfiorendo, i miei canti sono pari al ciarpame.”

Da questo breve aneddoto si apprende come, in passato, Sheng Xiaocong fosse stata una cortigiana ufficiale al servizio del Giardino dei Peri. Al momento dell’incontro con Li Na (IX sec.) però, ella era già stata cancellata dal Registro delle Musicanti, probabilmente perché non

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più giovanissima. Secondo le consuetudini imposte dalla professione, infatti, una volta invecchiate, le cortigiane erano costrette a ritirarsi a vita privata perché i loro “canti erano pari al ciarpame” (ge dang fei 歌當廢), ovvero non erano ritenute più idonee a servire da intrattenitrici. Oltre a queste scarne notizie relative alla vita di questa cortigiana, l’aneddoto estratto dallo Yunxi youyi contiene informazioni preziose per definire la paternità dell’opera che nel QTS è intitolata “Una santai turca”. Da questo aneddoto si apprende, infatti, per bocca della stessa Xiaocong, come tale canzone fosse stata insegnata alla cortigiana dallo zio Nan Buxian 南不嫌 (IX sec.) all’epoca in cui ella era faceva ancora parte del Giardino dei Peri. “Cantare” (chang 唱), non comporre, né declamare è il verbo usato dall’autore dello Yunxi youyi in questo passo per definire l’azione compiuta dalla cortigiana. Questa e le altre informazioni sparse all’interno del testo sembrano suggerire, dunque, che Sheng Xiaocong non sia la reale autrice della poesia riportata a suo nome nelle fonti. Tale opera, infatti, era una famosa canzone facente parte del repertorio musicale del Giardino dei Peri e dell’Accademia delle Musicanti. Non a caso essa è elencata come tale anche nella sezione intitolata “Titoli delle melodie” (Quming 曲名) presente nello Jiaofang ji di Cui Lingqin352, nella quale sono riportate tutte le arie presenti nel repertorio dell’Accademia.

Il fatto che l’autore dello Yunxi youyi non senta il bisogno di riportare il testo completo di questa canzone (egli si limita, infatti, a citarne solo l’incipit), lascia presumere che, nel tardo periodo Tang, essa fosse così popolare che un semplice accenno al suo primo verso “Sul monte Yanmen anatre selvatiche spiccano il volo” (Yanmen shang yan chu fei 雁門山上雁初 飛) era sufficiente per permettere ai tutti di identificarla con certezza. Ciò rafforza l’ipotesi che la canzone in oggetto fosse semplicemente un’aria famosa cantata da Sheng Xiaocong in una o più occasioni, piuttosto che una poesia da lei scritta per il Censore Cui, come invece si dice nel QTS. Tale ipotesi trova sostegno nella seconda parte dell’aneddoto estratto dallo Yunxi youyi nella quale si narra che:

時察院崔侍御元範自府幕而拜,卽赴闕庭,李公連夕餞崔君於鏡湖光候亭,屢命小藂歌 餞。在座各為一絕句贈之,亞相為首唱矣。 353

A quel tempo l’Assistente Censore Cui Yuanfan dell’Ufficio Investigativo del Censorato Imperiale354 si congedò dal Quartier Generale per recarsi a corte con urgenza. Alla vigilia [della sua partenza], messer Li organizzò un banchetto di commiato in onore del signor Cui nel

352 JFJ, 13. 353 YXYY, 1.18. 354

Chayuan 察院: “Investigation Bureau, the unit of the Censorate staffed by Investigating Censors” , Hucker (1985), 105.