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A NALISI DEL SISTEMA DELLE RETI ECOLOGICHE

4 LE VALUTAZIONI SPECIFICHE SULLE COMPONENTI AMBIENTALI

4.6 P AESAGGIO , VERDE ED ECOSISTEMI

4.6.1.2 A NALISI DEL SISTEMA DELLE RETI ECOLOGICHE

Dall’estratto della tav. 5 del PTCP della Provincia di Bologna relativa alla “Rete ecologica provinciale” si evince che l’area di intervento si colloca in un settore del territorio rurale frammentato da una elevata presenza di infrastrutture, caratterizzato da valori di naturalità assai limitati, per quanto la presenza nelle aree circostanti di elementi di maggior pregio influenzi positivamente il quadro dal punto di vista dell’area vasta.

La tavola evidenzia quali elementi principali di connessione ecologica in direzione nord/sud gli assi del reticolo idrografico (corridoio ecologico8 lungo il torrente Quaderna ad est e lungo il torrente Idice ad ovest, entrambi distanti 2-3 km dal sito di interesse) nonché la direzione di collegamento ecologico (tratteggio rosso) lungo l’asse del previsto Passante nord (nella prevista “fascia di ambientazione”).

In direzione est ovest il reticolo appare più frammentato ed incerto: viene evidenziata la direzione di collegamento ecologico lungo l’asse della Complanare/Autostrada (anche qui nella prevista “fascia di ambientazione”), ed una ulteriore direzione di collegamento, leggermente a nord rispetto all’area oggetto del PUA, che collega il “nodo ecologico semplice” rappresentato dall’area dell’Ex-INFS (Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica) ad

8 Corridoi ecologici: sono costituiti da elementi ecologici lineari, terrestri e/o acquatici, naturali e semi-naturali, con andamento ed ampiezza variabili, in grado di svolgere, eventualmente con idonee azioni di riqualificazione, la funzione di collegamento tra i nodi, garantendo la continuità della rete ecologica. I corridoi esistenti coincidono prevalentemente con i principali corsi d’acqua superficiali e le relative fasce di tutela e pertinenza e con il reticolo idrografico principale di bonifica.

est con il corso dell’Idice, e ad ovest con il Quaderna.

Il sistema della connettività locale appare dunque delineato dai corridoi corrispondenti ai corsi d’acqua in direzione nord sud, collegati da direzioni di collegamento “potenziali” in direzione est ovest. Ci troviamo infatti all’interno della “Area di potenziamento della rete ecologica di area vasta” per la quale le NTA del PTCP a fronte di una scarsa presenza di elementi di interesse, definiscono: “l’obiettivo di lungo periodo è quello di promuovere la realizzazione di nuovi nodi. Nel breve periodo l’obiettivo è quello d sviluppare azioni di riqualificazione e potenziamento della funzione di corridoio ecologico svolta dai corsi d’acqua esistenti e di ricreare comunque una maggiore connessione tra gli elementi del reticolo, utilizzando in particolare gli elementi residui della centuriazione.”

Img. 4.6.1.2.1 - Estratto dalla Tav. 5 PTCP - Reti ecologiche (cerchio blu=posizione comparto)

Di seguito si riporta un estratto della tav. Oz.PSC.3a “Ambiti e Trasformazioni Territoriali” che riporta il Progetto di rete ecologica comunale per Ozzano dell’Emilia: si evidenzia che anche tale tavola riporta il corridoio principale costituito dal Quaderna e dalle sue aree golenali e il nodo ecologico semplice corrispondente all’area ex INFS, e la direzione di collegamento ecologico rispetto al torrente Quaderna.

Corridoi ecologici di rango minore (locale) sono identificati in corrispondenza del reticolo idrografico in generale, anche minore (corridoi locali rappresentati dal Rio Centonara).

Img. 4.6.1.2.2 - Estratto dalla Tav. Oz.PSC.3a “Ambiti e Trasformazioni Territoriali” che riporta il Progetto di rete ecologica comunale

Si evidenzia una marginale interferenza tra l’estremità nordest del comparto di PUA e il perimetro del nodo ecologico semplice ex – INFS lungo la viabilità (via Cà Fornacetta).

Si è analizzato il Quadro Conoscitivo del PSC comunale, nel quale (QC PSC Volume B – Sistema ambientale e naturale – El. B.REL) si evidenziano gli elementi di interesse di tale area che hanno motivato la sua individuazione come Nodo ecologico semplice.

“B.2.4.2.4 – Nodo area rinaturalizzata presso I.N.F.S. in località Ca’ Fornacetta

Il mosaico di habitat notevolmente diversificati (complessi macchia-radura, laghetto seminaturale, siepi, incolti, ...) è stato creato negli ultimi anni dall’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (INFS) all’interno della sua proprietà grazie all’applicazione delle misure agroambientali del Piano di Sviluppo Rurale. L’intervento è senza dubbio una delle migliori attuazioni che è possibile osservare nel territorio dell’Associazione intercomunale e può costituire una sorta di modello per imprese agricole che vogliano destinare estensioni limitate delle proprie aziende a finalità agroambientali.

È ipotizzabile l’ampliamento del nodo verso sud grazie alla presenza di un allevamento di cavalli dotato di ampie superfici per il pascolo e di piste per l’allenamento cinte da filari di Pioppo. Questa tipologia di allevamento è infatti una delle poche che, nella nostra pianura, consentono ancora condizioni assimilabili ad uno stato di pascolo semibrado e che quindi permettono ad esempio la presenza abbondante di insetti coprofili (in particolare coleotteri), altrove ormai scomparsi. Questo ampliamento consentirebbe fra l’altro la connessione con il Canale Fossano (conosciuto anche come Canale di Budrio), uno dei corridoi ecologici minori individuati dal PTCP che, anche in base alle analisi svolte, mostra potenziali ecologiche discrete.”

Img. 4.6.1.2.3 - Estratto dalla Tav. Oz.B.2.2a “Carta degli habitat naturali, seminaturali e di potenziale interesse naturalistico” (QC PSC Intercomunale Valle dell’Idice)

Il PSC prevede all’art. 3.3 “Consolidamento e sviluppo della rete ecologica” che negli elementi funzionali della rete ecologica siano ammesse tutte le funzioni e le azioni che concorrono al miglioramento della funzionalità ecologica degli habitat, alla promozione della fruizione per attività ricreative e sportive all’aria aperta compatibili con gli obiettivi di tutela e potenziamento della biodiversità, allo sviluppo di attività economiche ecocompatibili.

Inoltre, al punto 8, stabilisce che “nei nodi ecologici semplici non è consentita la nuova edificazione, né l’impermeabilizzazione dei suoli se non in quanto funzionali a progetti di valorizzazione ambientale ed alla sicurezza”.

Come si vedrà nel prosieguo, il progetto proposto prevede la creazione di una fascia vegetazionale “filtro” con principale finalità di mitigazione acustica e della propagazione delle polveri, per un miglior inserimento paesaggistico dell’intervento e sicuramente con effetti sotto il profilo naturalistico e microclimatico.