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acquacoltura e obiettivi di sviluppo sostenibile

Le sfide sollevate su come nutrire il mondo in modo equo e sostenibile, sostenendo la capacità naturale degli ecosistemi terrestri e marini, sono obiettivo dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile concordata uni-versalmente nel 2015 (UN, 2015). Nel set dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) da conseguire entro il 2030, alcuni sono direttamente legati alla produzione di alimenti (OSS 1, 2, 8, 14) e al consumo sostenibile (OSS 12), ma essenzialmente quasi tutti gli OSS sono connessi con la produzione di cibo (Figura 1-1), tanto che si considera che senza raggiungere l’obiettivo 2, ovvero “eliminare la fame”, l’Agenda 2030 non potrà essere propriamente implementata (EEA, 2016; FAO, 2018).

figura 1-1

Obiettivi di Sviluppo Sostenibile per l’economia, la società e la biosfera

3 come produrre, adattare e trasformare il sistema agroalimentare tenendo conto dell’aumento dei consumi, degli impatti dei sistemi di produzione sull’ambiente, le risorse e i servizi ecosistemici è quindi un obiettivo strategico dell’Agenda di tutti i Paesi. Il recente rapporto dell’SDSN (Sustainable Development Solutions Network) sullo sviluppo sostenibile ha evidenziato tuttavia, che nonostante i notevoli sforzi messi in campo negli ultimi 4 anni, i 17 OSS dell’Agenda non saranno raggiunti entro il 2030 e che i progressi sono stati più lenti, per gli obiettivi incentrati sulla produzione sostenibile di alimenti (OSS 2) e sull'ambiente (OSS 6, 7, 13, 14, 15), che risultano di difficile realizzazione per lo stato di sfruttamento delle risorse naturali, l’inquinamento e il degrado ambientale (Sachs et al., 2019).

La pesca e l'acquacoltura contribuiscono a diversi OSS e agli Aichi targets per la biodiversità2 e sono diret-tamente connessi nell’obiettivo “La vita sott’acqua” (oss 14) per “conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile”. La FAO (2017, 2019) rileva il potenziale contributo dello sviluppo dell’acquacoltura a sostegno dell'attuazione dell'Agenda 2030 e rileva che quasi tutti gli OSS e i 34 obiettivi associati sono rilevanti per lo sviluppo dell'acquacoltura (Tabella 1-1). Le linee guida e le iniziative esistenti progettate per promuovere lo sviluppo sostenibile dell'acquacoltura3 dovranno essere rafforzate per garantire che lo sviluppo del settore si allinei e contribuisca a tutti gli OSS pertinenti e affronti le sfide in un "ambiente favorevole". Una buona politica per la pianificazione strategica quadri giuri-dici e regolatori efficaci e agevolazioni e incentivi finanziari sono i mezzi per creare un ambiente favorevole.

tabella 1-1

Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) rilevanti per l’acquacoltura (FAO, 2017)

temi strategici per l’acquacoltura oss

Garantire che l'acquacoltura contribuisca all'eliminazione della povertà,

all'alimentazione e alla sicurezza alimentare, nonché allo sviluppo economico 1, 2, 8, 14.7

Promozione dell'uguaglianza di genere e dei diritti umani 1.4, 1.b, 4.5, 4.7, 4.a, 5 Perdita di habitat, in particolare delle zone umide 14.2, 14.5, 15.9 Introduzione di specie aliene 15.8

Perdita di diversità genetica; impatto genetico 2.5, 15.6 Perdita di accesso alle risorse ittiche 1.4, 2.3 Conflitti di uso e di accesso alle risorse tra utilizzatori della costa 1.4, 2.3 Biosicurezza insufficiente, problemi di patologie delle specie allevate 1.5 Carenza nelle buone pratiche per l’uso di agenti terapeutici e trattamenti 3.9, 12.4 Inadeguatezza delle infrastrutture di approvvigionamento e smaltimento delle

acque 2.a, 6.5

Impatti cumulati nei corpi idrici 3.9, 14.1

Condizioni di lavoro inadeguate, utilizzo di lavoratori non regolari 4.4, 8.3, 8.5, 8.7, 8.8 Qualità e sicurezza degli alimenti 2.1

Restrizioni al commercio 2.b

Resilienza alla volatilità del mercato e ai cambiamenti climatici 1.5, 2.c, 13.2, 13b

Basso valore aggiunto 9.b

Mancanza di capacità tecnica 4.4 Mancanza di incentivi economici o finanziari 17.1–17.5

2 https://www.cbd.int/aichi-targets/

3 FAO, Codice di Condotta per una Pesca Responsabile CCRF, 1995 e le Linee guida tecniche associate (2011); Dichiarazione di Bangkok

1.1 pRodUzione e domanda di pRodotti ittici nel mondo

Dal 1990 al 2017 le produzioni di pesca hanno assicurato circa 90 milioni di tonnellate/anno di prodotti ittici, con un trend negativo costante negli anni, stante lo stato di sovrasfruttamento di oltre il 90% degli stock di pesca (FAO, 2018). Dagli anni ’90, l’aumento della domanda globale di prodotti ittici4, legata alla crescita demografica e al cambiamento dei consumi, è stata assicurata dall’aumento delle produzioni di pesci, mol-luschi, crostacei, alghe e altre specie acquatiche allevate.

• Nel 1974 l’acquacoltura contribuiva al 7% dei prodotti ittici globali

• Nel 2014 l’acquacoltura ha prodotto oltre il 50% dei prodotti ittici per il consumo umano

• Nel 2030, la Banca Mondiale ha stimato una crescita delle produzioni d’acquacoltura tale da soddi-sfare il 60% del consumo globale di prodotti ittici (Figura 1-2)

Nel 2017 sono circa 591 le specie e i gruppi di specie acquatiche allevati in tutto il mondo, per una produ-zione globale di 172,6 milioni di tonnellate, di cui di 106 milioni di tonnellate di animali e piante acquatiche allevati per consumo umano, per un valore totale stimato di 163 miliardi di dollari. Nel periodo 2001-2016 la crescita dell'acquacoltura è stata di oltre il 10% in Africa, del 6% in Asia e del 5,7% nelle Americhe, mentre in Europa le produzioni sono cresciute solo del 2,5%, rispetto a una crescita media globale di circa il 5,8% (FAO, 2018).

figura 1-2

Produzione globale di acquacoltura e pesca e consumo umano di prodotti ittici nel 2016 e le proiezioni al 2030 (FAO, 2018)

4 Il termine “prodotti ittici” si riferisce ai prodotti della pesca e dell’acquacoltura e include le principali specie commerciali

53% 47%

2016

Pesca Acquacoltura 46% 54%

2030

48% 52%

2016

Pesca per consumo umano

Acquacoltura per consumo umano

40%

60%

2030

Produzione globale di acquacoltura e pesca

introduzione 1

5 figura 1-3

Trend (1950-2017) e proiezioni di crescita (2018-2050) delle produzioni globali di pesca e acquacoltura (FAOSTAT, 2019) 240 1950 1960 1970 1980 1990 2000 2010 2020 2030 2040 2050 200 160 120 80 40 0 Milioni di t onnella te Pesca Acquacoltura

Fonti: FAOSTAT, 2019 at http://www.fao.org/fishery/statistics/en.

Proiezione di crescita del World Resource Institute (linee tratteggiate): riduzione del 10% della pesca tra il 2010 e il 2050, crescita lineare dell’acquacoltura di 2 MT per anno tra il 2010 e il 2050;

Proiezione di crescita “Food from the Oceans” (linee continue): aumento della pesca di 30 MT nei prossimi 2 anni, crescita lineare dell’ac-quacoltura del 6,5% annuo (SAPEA, 2017).

L’aumento delle produzioni e dei consumi di prodotti d’acquacoltura atteso nei prossimi anni è sostenibile e auspicabile secondo la FAO, perché i prodotti ittici sono un importante componente della dieta e l’acquacol-tura è tra i sistemi di produzione animale più efficienti come uso di risorse, esternalità e impatti sull’ambiente (Figura 1-6).

La crescita attesa delle produzioni d'acquacoltura globali al 2030 richiede, tuttavia, un adeguato supporto economico, investimenti in ricerca e innovazione e la disponibilità di nuovi spazi marini per nuovi impianti di produzione costieri e offshore nei futuri piani di gestione dello spazio marittimo che tutti i paesi stanno preparando (MSPGlobal, 2019)5.

1.2 pRodUzione e domanda di pRodotti ittici in Ue

La capacità dell’Europa di soddisfare la richiesta di prodotti ittici utilizzando le acque e le risorse dei mari europei non è cresciuta negli ultimi 20 anni. Le produzioni europee di pesca e acquacoltura oggi soddisfano rispettivamente il 20% e il 10% della domanda interna di pesci e molluschi, mentre quasi il 70% dei prodotti ittici consumati in Europa proviene da Paesi terzi (EUMOFA, 2018).

nel 2018, unione europea (ue) è risultato il più grande importatore di prodotti ittici nel mondo, con uno share del 20% di importazioni a livello globale e solo il 6% di esportazioni (EUMOFA, 2018). Il rapporto im-portazioni/esportazioni per le produzioni di carne è inverso, con l’Europa tra i principali esportatori di carni e prodotti lavorati.

L’acquacoltura europea è un settore diversificato, che comprende l’allevamento di oltre 40 specie di pe-sci marini e d’acqua dolce, con produzioni significative >1000 ton/anno, di molluschi bivalvi, crostacei, al-ghe marine ed echinodermi (FAOSTAT, 2019), allevati con tecniche di produzione estensive, semintensive e

intensive. La produzione totale d’acquacoltura UE è cresciuta del 11% dal 2008 al 2017, mentre il valore delle produzioni è aumentato di circa il 70%. Nel 2017, la produzione acquicola nell’ue ha raggiunto il picco de-cennale, pari a 1,37 milioni di tonnellate e 5,06 miliardi di euro (EUMOFA, 2019; Figura 1-4).

Il trend positivo del valore dell’acquacoltura nell’ultimo decennio si deve ad una maggiore produzione di specie dal valore più elevato (es. salmone, spigola) ed al forte rincaro registrato per alcune specie principali quali salmone, spigola, orata, ostrica e vongola verace. Il trend di crescita dei volumi è invece piuttosto mo-desto, circa 1,1% su base annua nel periodo 2008-2017, significativamente inferiore rispetto al trend globale. figura 1-4

Produzione acquicola in Europa (EU 28): volumi e valori di produzione 2008-2017 (EUMOFA, 2019)

La commissione europea ha messo in campo una serie di azioni già nel 2009 per dare "un nuovo impulso per costruire un futuro sostenibile per l'acquacoltura"6 e nel 2013 per promuovere gli "Orientamenti strate-gici" al Parlamento europeo7 per lo sviluppo di attività d‘acquacoltura sostenibili negli Stati Membri per il periodo 2014-2020 (Allegato 2). Secondo la federazione europea dei produttori di acquacoltura (feap), le aspettative del settore acquicolo europeo per il periodo di programmazione 2014-2020 non sono state soddisfatte e l'entusiasmo iniziale ha presto lasciato spazio a un sentimento di delusione sulla capacità di crescita e evoluzione del settore acquicolo in Europa8. Le cause sono da ricondurre al ritardo di due anni nell’attuazione del Fondo Europeo per le Attività Marittime e la Pesca 2014-2020 (FEAMP), alle difficoltà amministrative incontrate dai Paesi per utilizzare il fondo e allo stanziamento euro-peo (1,3 miliardi di euro) considerato non sufficiente per sviluppare il settore dell'acquacoltura in Europa. Secondo la Relazione della commissione al parlamento europeo del 2018, sono stati specificatamente “la complessità amministrativa e la mancanza di trasparenza nella concessione delle licenze, il rifiuto di rilasciare tali licenze opposto dalle autorità locali – spesso per motivi di inosservanza delle norme ambientali – e le difficoltà di accesso ag li sp azi e al l'acqua”. Il tu tto re so an cora pi ù co mplesso dalle ri chieste ch e ve ngono da alcune parti sociali e organizzazioni non Governative (onG), che rilevano la mancanza di informazioni ai consumatori sul settore acquacoltura (impatto ambientale, uso di antibiotici, benessere animale, etc.) e sulla sostenibilità delle attività di produzione.

6 COM(2009) 162 def

7 COM (2013) 229 def

8 Risoluzione del Parlamento Europeo del 12 giugno 2018 su Verso un settore europeo dell'acquacoltura sostenibile e competitivo:

situazione attuale e sfide future (2017/2118(INI)).

3,00 3,25 3,50 3,75 4,00 4,25 4,50 4,75 5,00 5,25 5,50 0,00 0,20 0,40 0,60 0,80 1,00 1,20 1,40 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 VALORE E M U L O V

7 La nuova strategia, gli obiettivi e i target per l’acquacoltura europea sono stati definiti per il periodo 2020-2026 con la Risoluzione del parlamento europeo (2017/2118(INI) (Box 1-2)

Box 1-2: “veRso Un settoRe eURopeo dell'acqUacoltURa sosteniBile e competitivo: sitUazione attUale e sfide fUtURe”

14 obiettivi per l’acquacoltura europea

1. Realizzare le potenzialità dell’acquacoltura nell’Unione Europea 2. Semplificare le procedure amministrative

3. Equità nell’interazione con altri settori

4. Adattare la legislazione alle esigenze dell’acquacoltura

5. Promuovere la competitività dell’acquacoltura dell’UE dentro e fuori i suoi confini 6. Migliorare le informazioni fornite ai consumatori

7. Garantire il benessere degli animali 8. Disponibilità di medicinali veterinari

9. Una migliore comunicazione e migliori campagne promozionali 10. Sostenere la ricerca e l’innovazione

11. Promuovere la formazione e l’occupazione

12. Migliorare la sostenibilità del settore dell’acquacoltura nell’Unione Europea

13. Garantire un adeguato livello di finanziamento attraverso il FEAMP e altri fondi strutturali 14. Una simbiosi armonica con la pesca