• Non ci sono risultati.

(ante 1998)

Articolo Anderson P., Tushman M. L. (1990), “Technological Discontinuities and Dominant Designs: A Cyclical Model of Technological Change”, Administrative Science Quarterly, vol. 35, n. 4, pp. 604- 633.

Taglio Teorico ed empirico.

Tematica Sviluppo e test empirico di un modello ciclico di cambiamento tecnologico. Gli Autori si chiedono come e quando una discontinuità tecnologica porta all’affermazione di un dominant design. Essi, inoltre, si interrogano intorno alle caratteristiche delle imprese che introducono i richiamati dominant

design.

Framework Prospettiva evolutiva. Il cambiamento tecnologico è inteso come un processo evolutivo socio- culturale di variazione, selezione e ritenzione di standard tecnologici.

Metodo Analisi longitudinale. Fonti dei dati: dottrina; pubblicazioni settoriali; archivi storici (delle associazioni di categoria, ad esempio).

Tecniche Formulazione e test di ipotesi. One-tailed t-test. Settori Cemento; vetro; minicomputer.

Conclusioni Il cambiamento tecnologico si qualifica per una serie di fasi. La discontinuità tecnologica è seguita da un periodo di fermento che si conclude con l’emergere di un dominant design. Successivamente si ha un periodo di cambiamento tecnologico incrementale, fino a che non interviene una nuova discontinuità tecnologica. In sintesi: 1) discontinuità; 2) periodo di fermento; 3) dominant design; 4) periodo di cambiamento incrementale; 5) nuova discontinuità.

Articolo Barnett W. P. (1990), “The Organizational Ecology of a Technological System”, Administrative

Science Quarterly, vol. 35, n. 1, pp. 31-60.

Taglio Teorico ed empirico.

Tematica Molte tecnologie possono essere intese quali sistemi che attraversano i confini formali dell’organizzazione, connettendo tra loro organizzazioni diverse. L’Autore si interroga in merito agli effetti di un cambiamento di tale sistema (ossia di un cambiamento tecnologico) sull’interdipendenza tra organizzazioni. Gli effetti di un cambiamento tecnologico sulla vita di un’organizzazione dipendono dalle conseguenze del cambiamento sul complesso di relazioni intercorrenti tra l’organizzazione in questione e le altre organizzazioni presenti nell’ambiente. Le richiamate conseguenze sono qualificate in termini di crescita della competizione ovvero del mutualismo. Framework Prospettiva ecologica delle organizzazioni.

Metodo Analisi longitudinale. Fonti dei dati: archivi storici.

Tecniche Stima dei parametri di un modello di mortalità organizzativa. Gompertz model. Settori Telefonia (inizi del secolo scorso).

Conclusioni Quando la tecnologia è sistemica (nel senso evidenziato nel terzo rigo), un cambiamento tecnologico genera una crescita di competizione tra le organizzazioni interconnesse quando esse sono tecnologicamente incompatibili o non complementari. Viceversa, nel caso di compatibilità o complementarità, un cambiamento tecnologico genera una crescita di mutualismo. Organizzazioni che non sono tecnologicamente avanzate possono dunque trarre beneficio da un cambiamento tecnologico se sono interconnesse in maniera efficace con organizzazioni tecnologicamente avanzate.

Articolo Cohen W. M., Levinthal D. A. (1990), “Absorptive Capacity: A New Perspective on Learning and Innovation”, Administrative Science Quarterly, vol. 35, n. 1, pp. 128-152.

Taglio Teorico ed empirico.

Tematica Da cosa dipende la capacità innovativa di un’impresa? Da cosa dipende la sua politica di investimento in ricerca e sviluppo? Da cosa dipende la sua capacità di affrontare in maniera efficace i cambiamenti tecnologici che si verificano nel contesto?

Framework I riferimenti teorici sono variegati. Emergono significativi riferimenti agli approcci cognitivisti, alla teoria comportamentale dell’impresa ed alla prospettiva evolutiva.

Metodo Analisi cross-sectional. Raccolta di dati da fonti secondarie: dottrina; pubblicazioni governative.

Tecniche Stima dei parametri di un modello di intensità dell’investimento in ricerca e sviluppo. Ricorso a tre metodologie di stima: ordinary least squares (OLS), generalized least squares (GLS) e Tobit. Settori Campione di imprese manifatturiere statunitensi (1.719 business units di 318 imprese operanti in 151

aree di business).

Conclusioni La capacità innovativa di un’impresa dipende fortemente dalla sua “absorptive capacity”. Quest’ultima è definita dagli Autori come la capacità dell’impresa di valutare la conoscenza esterna, assimilarla ed utilizzarla a fini commerciali. Tale capacità dipende fortemente dal patrimonio di conoscenze connesse con la nuova conoscenza che l’impresa ha precedentemente accumulato. Gli Autori, inoltre, sostengono che lo sviluppo dell’absorptive capacity e quindi la performance innovativa dell’impresa sono history o path-dependent ed argomentano che la mancanza di investimenti in una determinata area di specializzazione in un certo momento può precludere il futuro sviluppo di capacità tecnologiche in quell’area. Gli Autori, infine, sviluppano un modello interpretativo del contributo degli investimenti in ricerca e sviluppo alla definizione dell’absorptive

capacity dell’impresa. La richiamata capacità assume un ruolo decisivo nel definire la capacità

Articolo Henderson R. M., Clark K. B. (1990), “Architectural Innovation: The Reconfiguration of Existing Product Technologies and the Failure of Established Firms”, Administrative Science Quarterly, vol. 35, n. 1, pp. 9-30.

Taglio Teorico ed empirico.

Tematica La tradizionale distinzione tra innovazioni incrementali e radicali è incompleta e potenzialmente fuorviante. In particolare, non è utile al fine di spiegare le conseguenze disastrose che talvolta si verificano per gli incumbent di un determinato settore a seguito di miglioramenti tecnologici apparentemente marginali.

Framework L’articolo si fonda su un approccio allo studio dell’innovazione tecnologica di tipo shumpeteriano. Metodo Indagine diretta tramite interviste. Raccolta di dati da fonti secondarie: dottrina; pubblicazioni

settoriali; consulting report.

Tecniche Ricostruzione storica dell’evoluzione tecnologica e competitiva del settore oggetto di indagine. Settori Attrezzature per la fotolitografia

Conclusioni Viene definito il concetto di “architectural innovation”. Essa discende non da un cambiamento nelle componenti di un prodotto, bensì da un cambiamento nelle relazioni tra tali componenti. Questo tipo di innovazione può avere effetti molto significativi in termini di distruzione del patrimonio di conoscenze produttive delle organizzazioni più affermate. Questo processo di distruzione è difficile da individuare ed arrestare e rappresenta dunque una sfida particolarmente rilevante per le imprese più affermate.

Administrative Science Quarterly (1998-2003)

Articolo Stuart T. E. (1998), “Network Positions and Propensities to Collaborate: An Investigation of Strategic Alliance Formation in a High-Technology Industry”, Administrative Science Quarterly, vol. 43, n. 3, pp. 668-698.

Taglio Teorico ed empirico.

Tematica L’Autore indaga la tematica della propensione dell’impresa alla partecipazione ad alleanze strategiche finalizzate all’innovazione tecnologica.

Framework Prospettiva dei network.

Metodo Analisi longitudinale. Network analysis. Fonti dei dati: database; pubblicazioni settoriali.

Tecniche Stima dei parametri di un modello di propensione alla formazione di alleanze (firm-level model). Stima di modelli diadici (dyad-level models).

Settori Semiconduttori.

Conclusioni Vengono definiti i concetti di “posizione tecnologica affollata” e “posizione tecnologica di prestigio”. Un’impresa occupa una posizione del primo tipo quando opera in un segmento caratterizzato dalla presenza di numerose imprese innovative, mentre occupa una posizione del secondo tipo quando presenta una storia ricca di innovazioni di grande significato. Le imprese che occupano una posizione del primo o del secondo tipo sono più propense delle altre a stabilire alleanze strategiche finalizzate all’innovazione tecnologica. Affollamento e prestigio predicono dunque la formazione di alleanze, sia a livello di impresa (quali imprese stabiliscono il maggior numero di alleanze) che a livello diadico (quali particolari coppie di imprese decidono di collaborare).

Articolo Greve H. R., Taylor A. (2000), “Innovations as Catalysts for Organizational Change: Shifts in Organizational Cognition and Search”, Administrative Science Quarterly, vol. 45, n. 1, pp. 54-80. Taglio Teorico ed empirico.

Tematica Gli Autori si interrogano in merito alle caratteristiche della reazione delle imprese ad una innovazione (non solo tecnologica) che ha luogo nell’ambiente di riferimento. Vengono analizzate, in particolare, le reazioni non imitative e l’attività di ricerca di informazioni circa le opportunità e le minacce connesse con l’innovazione.

Framework Approccio cognitivista.

Metodo Analisi longitudinale. Fonti dei dati: pubblicazioni settoriali; interviste.

Tecniche Stima dei parametri di un modello di cambiamento a seguito di un’innovazione verificatasi nell’ambiente. Multinomial model.

Settori Radiofonico.

Conclusioni Le innovazioni che hanno luogo nell’ambiente di riferimento non generano solamente reazioni imitative. Esse hanno un effetto di più vasta portata, stimolando una significativa attività di ricerca e di cambiamento organizzativo. La reazione organizzativa cambia a seconda della fonte dell’innovazione. Le innovazioni generate da organizzazioni non concorrenti hanno un effetto rilevante quando hanno luogo in mercati particolarmente visibili agli occhi dei manager dell’impresa focalizzata, quali i mercati vicini o molto grandi. Le innovazioni hanno un effetto meno rilevante quando sono generate da grandi imprese concorrenti.

Articolo Hargadon A. B., Douglas Y. (2001), “When Innovations Meet Institutions: Edison and the Design of the Electric Light”, Administrative Science Quarterly, vol. 46, n. 3, pp. 476-501.

Taglio Teorico ed empirico.

Tematica Gli Autori si interrogano in merito alle caratteristiche dell’innovazione che ne determinano l’accettazione sul mercato e ne definiscono l’impatto sull’ambiente istituzionale esistente.

Framework Prospettiva istituzionalista.

Metodo Case study. Fonti di dati ed informazioni molto variegate (studi storici sul settore elettrico, biografie

di Edison, ecc.). Tecniche Ricostruzione storica.

Settori Elettrico (sistema di illuminazione elettrica).

Conclusioni Il design dell’innovazione, ossia il complesso delle concrete caratteristiche che danno corpo alla

novità, rappresenta l’elemento determinante della sua accettazione sul mercato e del suo impatto sull’ambiente istituzionale esistente. Il successo di un’innovazione non è dunque legato soltanto ad aspetti concernenti la superiorità tecnica o economica rispetto ai prodotti/processi esistenti. L’imprenditore innovativo, se vuole avere successo, deve bilanciare efficacemente l’esigenza di far percepire al mercato gli elementi di novità, con quella di presentare i richiamati elementi in una forma familiare, onde siano comprensibili tenuto conto delle caratteristiche dell’ambiente istituzionale.