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A NALISI CAMPIONI DI ROCCIA

___________________________________________________________________________________ DETAILS ABOUT POSITION OF SAMPLE WITHIN SITE (grid)

12.2 CARATTERIZZAZIONE BATIMETRICA E MORFOLOGICA DELLE AREE STUDIATE REALIZZATA ATTRAVERSO L’UTILIZZO DI METODOLOGIE

12.2.8 AFFIORAMENTO SAN PIETRO

Il gruppo di affioramenti rocciosi che fanno parte di questo sito sono molto conosciuti dai pescatori professionali e sportivi dell’area giuliana e friulana, vista la facilità nell’individuarli e raggiungerli data dalla limitata distanza dalla costa (8,7 km) ed il modesto battente d’acqua (15 m) a cui ritrovano. L’area è denominata Affioramenti di San Pietro e rappresenta il primo sito studiato nell’area del Golfo di Trieste, in questo Dottorato di Ricerca. Le indagini geofisiche Side

Scan Sonar e Multibeam rientrano nelle attività di acquisizione dati del progetto “Le Trezze

dell’Alto Adriatico: Studio di alcune aree di particolare pregio ambientale ai fini della valorizzazione delle risorse alieutiche locali” e finanziato dalle Fondazioni Cassa di Risparmio di Gorizia – CARIGO, Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone – CRUP, con il contributo dei Comuni di Grado e Lignano Sabbiadoro e coordinato dallo scrivente.

La segnalazione della presenza di aree ad affioramento, in questo tratto di fondale marino prospiciente il litorale gradese, è stata fornita dal Sign. Caressa Stefano, noto operatore subacqueo di questa circoscrizione marittima e risulta inserito all’interno dei percorsi subacquei individuati nell’ambito del progetto “Tursub - Il mondo sommerso di Carole, Grado e Capodistria” , promosso nell’ambito del Programma di iniziativa Comunitaria INTERREG IIIA ITALIA-SLOVENIA 2000-2006. La prima fase di studio si è concretizzata con la realizzazione di una prospezione Side Scan Sonar su di un’area di forma rettangolare avente larghezza pari a 1500 m e lunghezza pari a 2500 m (Fig. 12.38) ed una superficie totale mappata pari a 3,8 km2 . Il mosaico derivante dall’elaborazione dei sonogrammi a scansione laterale, di dettaglio, è costituito da 13 strisciate realizzate con rotte equidistanti spaziate di 100 m e copertura laterale di 75 m, al fine di ottenere un overlapping del 20 %, ed orientate in direzione E-O.

dimensioni è concentrata nella porzione centro-orientale ed evidenziata dal rettangolo denominato Affioramento 1 (Fig. 12.38).

Osservando singolarmente i sonogrammi e spingendo fortemente la risoluzione del mosaico (Fig. 12.39), è possibile notare che al centro dell’area interessata sono presenti due tronconi principali a loro volta circondati da numerosi blocchi minori. Lo sviluppo generale del troncone di maggiori dimensioni, posto al centro, è di 7000 m2 risultanti da una lunghezza di 175 m (lungo la direzione E-O di massima estensione) ed una larghezza massima di 70 metri (in direzione N-S). Il blocco maggiore ha lunghezza 29 m e larghezza 11 m (area 260 m2). Verso Nord, è possibile individuare circa 40 blocchi minori distribuiti fino ad una distanza di 300 m dall’affioramento principale. Il fondale marino fra i blocchi principali è a sua volta costituito da un

Figura 12.39 – Particolare del Mosaico Side Scan Sonar di dettaglio realizzato in corrispondenza dell’area denominata Affioramento 1 San Pietro. Nella parte centro-meridionale del mosaico è evidente la presenza di un numero elevato di substrati rocciosi di forma irregolare.

insieme articolato di frammenti rocciosi aventi dimensioni molto variabili (diametro degli elementi maggiori: 4,0 – 6,0 m; minori: 0,6 – 1,0 m e dimensione media pari a 2,0 m). L’intensa frammentazione in blocchi osservabile in alcune porzioni dell’affioramento, confermata anche dalle osservazioni dirette eseguite in immersione, è indice di una intensa fatturazione di un probabile preesistente substrato di maggiori dimensioni ed in alcuni casi delocalizzati ad opera di interventi antropici (pesca a strascico e rastrelli per la pesca di molluschi pregiati come il

Callista chione e la Venus verrucosa). Le ombre generate da alcuni piccoli blocchi rocciosi

distribuiti in modo disordinato fanno ipotizzare una sviluppata morfologia pinnacolare.

Il secondo troncone meridionale, ubicato 50 metri a Sud del precedente, è rappresentato da cinque blocchi litoidi, distribuiti in direzione N-S su di un’area di 2700 m2 (lunghezza 95 m e larghezza 45 m). Il blocco maggiore ha lunghezza 31 m e larghezza 12 m (area 420 m2).

Cercando di definire a piccola scala l’areale interessato dalla presenza di rocce e considerando comunque anche le aree intermedie, il fondale presenta una superficie totale di 59000 m2, contraddistinta da un principale sviluppo Nord-Sud (550 m) ed una diramazione verso Ovest (400 m).

Per descrivere dettagliatamente questo sito è stato realizzato anche un rilievo batimetrico

Multibeam di precisione (Fig. 12.40 e 12.41). L’area indagata risulta pari a 160 ha (800 x 2000

metri) circa. Il fondale si presenta leggermente inclinato in direzione NO – SE, con profondità comprese tra -15,0 a -17,0 m ed una pendenza media pari a 1,5 ‰. I tronconi litoidi che all’analisi Side Scan Sonar erano stati classificati come medio/grandi e a morfologia pinnacolare, presentano altezze per lo più comprese tra 1,5 e 1,9 metri rispetto al fondale circostante. I blocchi rocciosi di minore estensione areale palesano anche un limitato sviluppo in altezza che negli elementi più piccoli è dell’ordine dei 0,2 – 0,3 m, ma mediamente pari a 1,0/1,2 m.

Figura 12.40 –

Rappresentazione 2D del rilievo Multibeam

realizzato in corrispondenza

dell’Affioramento

denominato San Pietro. Nella figura le coordinate si riferiscono alla Proiezione WGS84-UTM33. La scala è espressa in metri.

Figura 12.41 – Rappresentazione 3D del rilievo multibeam realizzato in corrispondenza dell’Affioramento denominato San Pietro.

L’indagine acustica (Fig. 12.42) evidenzia in generale una penetrazione di circa 7,0 m, ed un andamento tabulare del sottofondo con tre riflettori acustici che delimitano quattro sequenze sedimentarie. Secondo la taratura eseguita utilizzando un sondaggio posto nelle vicinanze (Gordini et al., 2002), l’orizzonte acustico più superficiale è costituito da sabbia media al tetto e sabbia fine, pelitica, ricca di resti organogeni e plaghe torbose (probabili resti di Cymodocea) nella parte centrale e basale riferibili al sistema TST (depositi di ambiente infralitorale rielaborati dalla trasgressione marina).

Il riflettore acustico che costituisce il limite inferiore di questa unità è riconducibile al contatto netto lineare ed al livello decimetrico di sabbia fine pelitica con noduli organici, presente al tetto dell’unità acustica centrale, riferibile al tratto superficiale del sistema LST (depositi pelitico-sabbiosi, con specie tipicamente terrestri o fluviali - Polmonata spp. e Pisidium spp.- e rari resti organogeni di ambiente litorale) che prosegue, verosimilmente assumendo sempre più un carattere di piana alluvionale, fino alle unità più profonde.

L’andamento dei riflettori sismici evidenzia la presenza di sacche di gas nel substrato che rimane definito da una stratigrafia tabulare con assottigliamenti locali dell’unità superficiale, riconducibili probabilmente a fenomeni erosivi recenti. Nel dettaglio, i corpi rocciosi determinano la presenza di facies semi-trasparenti, alternate da una buona penetrazione del segnale nelle aree immediatamente adiacenti ed intermedie. Anche in questo caso il particolare andamento

dei riflettori esclude una continuità orizzontale al di sotto della coltre sedimentaria degli affioramenti e anche un loro radicamento negli orizzonti sottostanti.

La massima continuità all’interno della coltre sedimentaria di questi affioramenti rocciosi si può stimare essere pari al metro.

Nella Tabella seguente viene proposta una sintesi delle caratteristiche morfologiche dell’affioramento roccioso individuati al largo di Grado e denominato San Pietro.

Affioramento San Pietro

Affioramento 1

Lunghezza 550 m

Larghezza 400 m

Forma Irregolare - Allungata

Numero tronconi principali 2 Orientamento preferenziale N-S

Fratturazioni Abbondanti

Altezza massima 1,9 m

Altezza minima 0,2 – 0,3 m

Altezza media 1,0 – 1,2 m

Dimensione elementi principali 7000 m2 Dimensione elementi secondari 2700 m2 Dimensione elementi minori 150 m2 Profondità fondale circostante -15 / -16 m Pendenza del fondale 1,5 ‰ circa

Tessitura sedimenti Sabbia – Sabbia debolmente pelitica Presenza di emanazioni gassose Si – non frequenti Distanza dalla costa 8,7 km

Figura 12.42 - Profilo acustico sub-bottom profiler Chirp (2-7 kHz) eseguito lungo la direzione di massimo sviluppo dell'affioramento roccioso denominato San Pietro.