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Agricoltura biologica vs Agricoltura Convenzionale 32

2. ORGANIC FOOD: CONCETTO E DISCIPLINA 27

2.2   Agricoltura biologica vs Agricoltura Convenzionale 32

 

Per comprendere appieno un concetto è utile poterlo confrontare con un altro concetto ad esso in qualche modo legato. Ai fini di una maggiore comprensione di ciò che si debba intendere per agricoltura biologica, giova un confronto con ciò che si intende per agricoltura convenzionale. Con l’espressione agricoltura convenzionale si intende quell’attività agricola che si caratterizza per l’uso di prodotti chimici di sintesi per la coltivazione delle colture e per l’utilizzo di un notevole quantitativo di energia per la produzione del massimo rendimento possibile. Lo scopo principale dell’agricoltura convenzionale è quindi quello di produrre il quantitativo massimo di prodotto; tuttavia il risvolto della medaglia è da individuarsi in effetti quali il deterioramento delle qualità del suolo o il venir meno della biodiversità. Una volta avviata, un’azienda agricola convenzionale produce dei rendimenti massimi e necessità di una manutenzione costante. I sistemi di agricoltura convenzionale si caratterizzano per l’utilizzo della tecnica della monocoltura per cui dedicanoall’unica coltura scelta tutta la superficie di cui dispongano; ciò però può dar luogo sia a un successo che a un insuccesso di tipo economico. Un raccolto uniforme ha come vantaggio quello di ridurre il costo del lavoro e quello di rendere facile la raccolta, ma ha lo svantaggio di avere un impatto negativo sulla biodiversità e rischia di rendere le colture sensibili agli agenti patogeni. L’agricoltura convenzionale deve sostenere i costi di sostanze quali quelle chimiche e OGM che adopera per il sostentamento delle colture, ma il costo da sostenere per erbicidi e pesticidi non è elevato vista la presenza della

monocoltura.

A differenza dell’agricoltura convenzionale, quella biologica o sostenibile si connota per l’attenzione riservata a aspetti quali la salute dei suoli e degli ecosistemi. L’agricoltura biologica si basa, infatti, su processi ecologici come per esempio: la ciclicità adatta alle condizioni locali e la biodiversità. L’attività agricola, cosiddetta sostenibile, si presenta come un punto di incontro tra tradizione e scienza a favore dell’ambiente in quanto mira a non danneggiarlo con l’attività agricola                                                                                                                

57University of Florida, Organic Livestock.

stessa. La tecnica agricola in considerazione sostiene l’opportunità della presenza di una varietà di colture per salvaguardare la biodiversità e al contempo favorire la protezione da parassiti e agenti patogeni. L’agricoltura biologica, la quale offre molteplici benefici all’ambiente circostante, ha uno svantaggio notevole rispetto all’agricoltura convenzionale che si identifica nel fatto che il quantitativo di prodotto ottenuto con l’utilizzo di questa tecnica agricola è nettamente inferiore rispetto a quello ottenuto dall’agricoltura convenzionale e ciò rischia di non essere sufficiente per rispondere alla domanda di cibo del mercato. Naturalmente vi sono delle eccezioni a quanto detto: in caso di siccità le coltivazioni biologiche hanno un rendimento superiore perché le colture così prodotte sono capaci di trattenere un maggior quantitativo di acqua. Nonostante le eccezioni, l’agricoltura biologica non è capace di produrre rendimenti che siano competitivi con quelli dell’agricoltura convenzionale che è stata pensata proprio per raggiungere il fine di ottenere il maggior rendimento possibile. Per cercare di compensare l’omogeneità e i danni causati da questa, l’agricoltura convenzionale fa uso di sostanze quali diserbanti o pesticidi tossici. Tuttavia l’omogeneità della coltura favorisce gli alti rendimenti, cosa che invece non è favorita dalla biodiversità nonostante la stessa garantisca colture più sane, in quanto maggiore è la biodiversità, maggiormente le piante saranno immuni da parassiti e malattie; ciò nell’agricoltura convenzionale è garantito dall’uso di sostanze chimiche. Un vantaggio apportato dalla biodiversità, che caratterizza l’agricoltura biologica, è dato dal fatto che dia luogo a sistemi molto più ricchi di sostanze nutritive rispetto a quelli generati da agricoltura convenzionale. L’agricoltura biologica dà luogo a sistemi in cui l’attività biologica, superiore rispetto a quella a cui da luogo l’agricoltura convenzionale, rappresentata da batteri, funghi, collemboli, acari e lombrichi, grazie alla rotazione versatili delle colture alla riduzione dell’uso di sostanze nutrienti e il divieto di pesticidi. Nonostante le caratteristiche generali fin qui delineate a proposito dei due sistemi produttivi (biologico e convenzionale) e, anche se l’agricoltura convenzionale, per sua natura, non promuove la biodiversità, potrebbe non degradarla usando specifici accorgimenti. È stato rilevato che i sistemi biologici, forti della biodiversità che propongono, si caratterizzano per l’attenzione riservata al suolo e la presenza nello stesso di una maggiore quantità di sostanze organiche e nitrati che rappresentano dei nutrienti e danno luogo così all’incremento della biomassa. Ciò assume una rilevanza notevole dal momento che uno dei maggiori problemi dell’agricoltura è l’erosione del suolo dovuta alla perdita di nutrienti dello stesso in quanto questo porterebbe alla difficoltà futura del suolo a supportare una coltivazione soprattutto in presenza di eventi climatici quali la siccità. Un altro indice è dato dal consumo dell’acqua, in relazione al quale si possano confrontare i sistemi agricoli biologici e quelli tradizionali. L’acqua, globalmente considerata, è una risorsa presente e non scarsa,

ma localmente la situazione è differente nel senso che talvolta si delineano dei contesti in cui l’acqua dolce, utile a molte attività umane tra cui l’agricoltura, non è presente in quantità sufficiente. A questo proposito si prenda in considerazione un vantaggio dell’agricoltura biologica che è quello di dar vita a sistemi capaci di notevole ritenzione idrica per cui in condizioni di siccità ciò assicura un graduale rilascio di acqua cosa che invece non accade nell’agricoltura convenzionale che, quindi, necessità di un quantitativo di acqua superiore per poter

produrre.

Sotto il punto di vista dell’energia, utile ai fini produttivi, il quantitativo richiesto dall’agricoltura convenzionale è ingente e, a differenza di questa, l’agricoltura biologica adopera come energia quella dei processi naturali e ricicla quella dei nutrienti che si trovino nel terreno per evitare di servirsi di fonti di energia non rinnovabili. L’agricoltura convenzionale richiede una quantità di energia molto elevata che adopera per produrre, trattare e trasportare il cibo. L’aspetto dell’energia utilizzata è molto importante in quanto l’efficienza energetica garantirebbe un’attenuazione dell’effetto serra e ridurrebbe i costi di produzione. Dal momento che si sta affrontando il discorso dell’efficienza energetica, è corretto dire che questa tiene conto anche del rapporto tra output e imput e, su questo piano, non si riscontrano grosse differenze tra le due tecniche agricole in esame. Un confronto, come quello appena delineato, è capace di favorire la comprensione di ciò che debba intendersi per agricoltura biologica, grazie anche alla considerazione di quelli che ne sono pregi e difetti. È opportuno procedere analizzando il contesto economico sociale e giuridico degli Stati Uniti.

 

2.3 Questioni relative all’aspetto economico del mercato