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Alcuni incidenti gravi avvenuti in galleria

1.6.1 Incidente nella galleria del Monte Bianco

Negli ultimi anni uno degli incidenti in galleria più costosi in termini di perdite di vite umane e danno economico, è stato l’incidente del tunnel del Monte Bianco, fra Italia e Francia, avvenuto il 24 marzo 1999.

La galleria del Monte Bianco, a singola canna con due sensi di marcia, lunga 11611 metri e larga 8,6 metri, di cui 7 di carreggiata, è stata inaugurata nel 1965. Nel corso degli anni i piani di ammodernamento hanno previsto l’istallazione di sistemi di videosorveglianza e la creazione di 18 rifugi antincendio pressurizzati posti ogni 600 metri. La ventilazione è di tipo semitrasversale.

Il disastro del marzo 1999 è stato causato dall’incendio del motore di un mezzo pesante che stava trasportando farina e margarina. L’autista si è fermato all’interno del tunnel e ha tentato di spegnere le fiamme, ma esse sono aumentate e si sono estese al carico (in figura 1.21 si possono vedere i resti dell’autocarro).

Figura 1.21: i resti dell’autocarro da cui ha avuto origine l’incendio.

Il sistema di ventilazione della galleria ha portato i fumi di combustione all’ingresso francese del tunnel, dove si è formata una densa nube di fumo e gas incombusti. Il servizio di emergenza, non avendo informazioni sull’estensione dell’incendio e sul numero di veicoli coinvolti, non è intervenuto repentinamente. I rifugi per le persone all’interno della galleria non hanno resistito al calore e, a causa dell’assenza di un sistema di segnalazione, i veicoli hanno continuato ad entrare nel tunnel anche dopo lo scoppio dell’incendio. Il rogo ha avuto una durata di 53 ore, raggiungendo temperature di oltre 1000 °C, che hanno causato lo scioglimento dell’asfalto ed il collasso delle strutture in cemento.

In tutto sono perite 39 persone, la maggior parte per asfissia, e non risultano feriti; i danni economici diretti sono stati stimati in 200 milioni di euro. Il tunnel non ha riaperto al traffico se non dopo il marzo 2002.

1.6.2 Incidente nel traforo del Tauerntunnel

Il 29 maggio 1999, due mesi dopo l’incidente del Monte Bianco, nel tunnel autostradale che attraversa la catena degli Alti Tauri, in Austria, è avvenuto un altro grave incidente. Il Tauerntunnel è una galleria lunga 6400 metri, ad unica canna e doppio senso di marcia, con sistema di ventilazione di tipo trasversale, aperto al traffico nel 1975.

Un incidente accorso il giorno precedente, 28 maggio 1999, aveva reso necessaria l’istallazione di un semaforo mobile all’interno della galleria, per la regolazione del traffico che avveniva a sensi di marcia alternati. La fila di veicoli fermi al semaforo rosso, tra i quali era presente anche un autocarro carico di bombolette di vernice spray, è stata investita da un autocarro che sopraggiungeva, a causa di un colpo di sonno dell’autista dello stesso. Di conseguenza 24 veicoli hanno preso fuoco. La figura 1.22 inquadra i resti di alcuni autoveicoli dopo l’incendio.

Figura 1.22: scenario tragico presente dopo l’incendio.

Il fumo sviluppatosi è migrato inizialmente verso il soffitto, permettendo alle persone di uscire dal tunnel, ma alcune esplosioni successive, a carico delle

bombolette spray, hanno generato molto calore e fumo, tale da rendere impossibile trovare una via di fuga. A causa del tamponamento 8 persone sono morte, e altre 4 sono perite nell’incendio a seguito dell’incidente, mentre non sono riportati feriti.

1.6.3 Incidente nella galleria del San Gottardo

Due anni dopo i casi della galleria del Monte Bianco e del Tauerntunnel, il 24 Ottobre 2001, un incidente ancor più grave è accaduto nel tunnel del San Gottardo, in Svizzera, uno dei più lunghi al mondo, con un’altissima concentrazione di traffico (21000 veicoli/giorno nel 1999).

La galleria del San Gottardo è stata aperta al traffico nel 1980. Costituita da un’unica canna a traffico bidirezionale, lunga 16918 metri, con carreggiate di ampiezza pari a 7,8 metri e sede stradale di 9,2 metri. Presenta un impianto di ventilazione di tipo trasversale, un impianto di video-sorveglianza, un tunnel di servizio che corre parallelo alla galleria e rifugi antincendio posti ogni 250 metri. Sono inoltre presenti semafori, ogni 250 metri, per il blocco del traffico in caso di emergenza.

L’incidente del 2001 è stato causato dalla collisione fra due camion, uno dei quali stava trasportando pneumatici e teli cerati che rapidamente hanno preso fuoco. La figura 1.23 mostra l’incendio che si è sviluppato in seguito alla collisione.

Figura 1.23: incendio del 24 ottobre 2001 nella galleria autostradale del San Gottardo.

I vigili del fuoco non sono stati in grado di entrare nel tunnel a causa del forte calore sviluppato e dello spesso fumo presente. Comunque, un’efficiente sistema di emergenza ha limitato le vittime. La presenza di un tunnel di servizio ha salvato molte persone, le barriere semaforiche di emergenza hanno fermato i veicoli in entrata nel tunnel, il sistema di ventilazione è passato allo stato di emergenza e le squadre di soccorso sono state allertate prontamente. Nonostante questo, 11 persone hanno perso la vita, la maggior parte per asfissia. La stima dei costi per la riparazione della galleria e la liquidazione da parte delle compagnie di assicurazione dei veicoli è ammontata a circa 12 milioni di euro.

Capitolo 2

Analisi di rischio di una galleria

stradale: la normativa di riferimento

2.1 Introduzione

La criticità delle gallerie stradali dal punto di vista della sicurezza dei trasporti è stata avvertita anche dagli organi preposti all’emanazione di linee guida, norme e leggi.

Le normative nazionali su tali infrastrutture stradali, sviluppatesi solo in tempi recenti ed in seguito ai gravissimi incidenti avvenuti nei trafori alpini, costituiscono uno strumento di riferimento utile ed in continuo aggiornamento, come si può sinteticamente rilevare dall’elenco che segue, esplicativo anche delle finalità principali.

Pertanto, nel presente capitolo si intende esporre, a grandi linee, quanto è stato predisposto in ambito normativo relativamente alla sicurezza nel trasporto in galleria.

2.2 Circolare Ministeriale n.7938 del 06/12/1999