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OPEN SOURCE, SOFTWARE LIBERO E COPYLEFT

4.6 Alcuni progetti open source e copyleft di successo.

Oltre al sistema operativo GNU/Linux, che abbiamo già visto in diverse occasioni, esistono molti altri progetti di successo, legati al software open source o alla produzione tra pari di contenuti, rilasciati sotto licenza copyleft.

Wikipedia.

Già citata ed illustrata nei capitoli precedenti, l'enciclopedia libera rappresenta sicuramente l'esempio più riuscito di creazione collaborativa di contenuti ed informazioni.

Tutte le sue pagine sono rilasciate sotto una licenza copyleft, la “Creative

Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 3.0 Unported”, che permette

a chiunque di copiarne, utilizzarne e modificarne i testi, in parte o per intero, per qualsiasi scopo. L'unica limitazione imposta è l'obbligo di condividere nuovamente eventuali cambiamenti, sotto la medesima licenza. Wikipedia è fondata sulla produzione tra pari dato che, analogamente allo sviluppo di software libero, migliaia di diversi soggetti partecipano alla stesura delle medesime voci, inserendo ognuno una diversa sezione delle informazioni, correggendosi a vicenda, e coordinandosi in maniera più o meno caotica attraverso Internet. Lo stesso fondatore, Jimmy Wales, ha più volte dichiarato di essersi ispirato al modello open source per la sua invenzione. E' proprio questa natura aperta e libera, basata sul copyleft, ad aver permesso al sito di diventare un fenomeno rivoluzionario di portata mondiale, in continua espansione; senza questa scelta di apertura totale, che permettesse a chiunque di partecipare alla sua attività e di utilizzarne i risultati in qualunque maniera, probabilmente Wikipedia sarebbe rimasta una piccola comunità, senza nessuna

possibilità di competere con le enciclopedie cartacee tradizionali. • Mozilla Firefox.

Si tratta di un web browser open source multipiattaforma (disponibile, cioè, su diversi sistemi operativi), attualmente al secondo posto in quanto ad utenti utilizzatori, con un 25% di quota di mercato, dietro ad Internet Explorer. E', di fatto, il browser standard di tutte le distribuzioni del sistema operativo Linux. Nato sulla base dei sorgenti di “Netscape Navigator”116, distribuiti con licenza open source nell 1998, è attualmente sviluppato e coordinato dalla “Mozilla

Foundation”117, con il supporto di una fitta rete di sviluppatori dilettanti e volontari. Le sue funzionalità possono essere aumentate e modificate in numerosi modi, grazie ad un gran numero di estensioni (o “add-ons”), create e mantenute quasi unicamente dai membri della comunità. Il programma ha raggiunto ottimi livelli di qualità, di stabilità e di sicurezza ed è stato tra i primi ad introdurre alcune innovazioni nell'ambito della navigazione internet, come ad esempio le schede multiple, che permettono di aprire più siti all'interno di una singola finestra. Tra i diversi premi vinti, ha raggiunto il “Guinness World

Record” per il maggior numero di download nell'arco di 24 ore, quando, il 18

giugno 2008, Mozilla Firefox 3, appena rilasciato, venne scaricato 8.002.530 volte118.

Android.

E' un sistema operativo libero per cellulari di ultima generazione (i cosiddetti “smartphone”) ed equipaggia un numero sempre maggiore di dispositivi, creati da 21 aziende, tra cui la “HTC”, la “Samsung” e la “Motorola” e distribuiti in 49 paesi. E' basato sul kernel Linux e su altri strumenti open source, come il database “SQLite”, le librerie “OpenGL” ed il framework “WebKit. Il suo sviluppo è attualmente nelle mani di “Open Handset Alliance”, coordinata da Google, che nel 2005 ha acquisito la proprietà del progetto e l'azienda creatrice, la “Android Inc.”. Le applicazioni disponibili per questo

116 Netscape Navigator (da Wikipedia, l'enciclopedia libera): http://it.wikipedia.org/wiki/Netscape_Navigator

117 Mozilla Foundation: http://it.wikipedia.org/wiki/Mozilla_Foundation

118 Ci siamo riusciti! Abbiamo stabilito un Guinness dei Primati (Spread Firefox): http://www.spreadfirefox.com/it/worldrecord

sistema sono già più di 65.000119, quasi interamente sviluppate da programmatori esterni o semplici appassionati, e sono raccolte nel portale “Android Market”, da cui è possibile installarle, gratuitamente (per il 60%) o a pagamento. Nel 2010, la stessa Google ha lanciato un suo smartphone con Android, il “Nexus One”, creato in collaborazione con la HTC, che sta riscuotendo un ottimo successo a livello internazionale, grazie alla versatilità ed alla grande integrazione con Internet che riesce ad offrire. Secondo recenti stime, i dati di vendita e di diffusione dei dispositivi equipaggiati con Android sono in forte e costante crescita: vengono venduti dai 60.000 ai 160.000 telefoni Android ogni giorno, per un totale di 22 milioni all'anno, ed un incremento di quota di mercato del 60% in pochi mesi; alcuni dispositivi, come il “Motorola Droid”, sono riusciti a vendere 500.000 unità nel primo mese di lancio. Questi numeri, grazie ai diversi agenti autonomi che vi contribuiscono, si stanno avvicinando sempre di più a quelli del principale concorrente, l'iPhone di Apple120

Arduino.

Si tratta di una scheda hardware per la creazione di prototipi ed apparecchiature elettroniche; è stata creata nel 2005 dal gruppo “Tinker It” e dal “'Interaction

Design Institute” di Ivrea. Gli schemi hardware di Arduino sono distribuiti con

licenza “Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 2.5”, mentre il software di sviluppo integrato e le relative librerie sono rilasciati sotto licenza “GNU Generic Public License”; in questo modo, chiunque è autorizzato a creare copie della scheda, a costruirne un proprio clone, a riprogettare l'hardware originale ed a vendere i progetti modificati, rilasciandoli sotto le medesime licenze libere. Grazie a questa scelta di apertura, il progetto Arduino è riuscito ad attrarre su di sé le attenzioni di un vasto numero di appassionati di elettronica di tutto il mondo, che utilizzano la scheda per creare robot, apparecchiature e gadget fai da te di ogni tipo. Inoltre, la comunità che si è formata ha contribuito a migliorare il linguaggio di programmazione e la qualità

119 Google sfida Apple: "Vendiamo 160mila telefoni Android al giorno" (Adnkronos, 24.06.2010): http://www.adnkronos.com/IGN/News/CyberNews/Google-sfida-Apple-Vendiamo-160mila-telefoni- Android-al-giorno_588622203.html

120 Android Growth, Statistics & Projections (Android Tapp, 19.03.2010): http://www.androidtapp.com/android-growth-statistics-projections/

tecnica dell'hardware. Nei primi due anni dal lancio, l'azienda ha venduto più di 50.000 unità121, per merito della qualità delle schede che produce, sicuramente migliori rispetto a quelle create dai concorrenti o assemblate a mano dagli utenti. Si tratta di numeri ridotti rispetto a quelli delle grandi compagnie di hardware, ma di ottimo livello per una piccola impresa che ha scelto di entrare in un mercato molto specializzato.