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Ma allor quando per la mòrte di Enrico VII

(1’an.i5i4 ) simiseladiscordiafraglielettori

(88

)

(de’qualiunaparte volevasollevarealtrono im-perialeFederico d'Austria figlio di AlbertoI

,

1’altraparteil ducaLodovicodi Baviera), gli Svizzeri, col dichiararsi infavordelsecondo, s’i-nimicaronomaggiormentel’Austria.Laondeilduca Leopoldo,fratellojji AlbertoilBello,sotto pre-testo diproteggereilconventodiEinsiedeln con-trolepretensioni,delCantonediSchwitz, portò laguerrainElvezia,non però conesito fortuna-to.Perchè innoltratosiimprudentementecol suo esercito nelle strette diMorgarten,frailmonte Sattel eillagod’Egeri, fu messo inpiena rot-ta:ed egualesconfittatoccò nelmedesimogiorno adaltrocorpodi truppe, comandate dalconte Ottone di Strassberg nelCantonedi Unterwal-den. Di qui ebbeprincipio lafamamilitare in cuivennerogliSvizzeri, elaloroconfederazione formidabileai confinanti,iquali,comunque ne-mici,non-sepperonegarelastimaadunalega * che, istituitaamantenere Yantica costituzióne del paese,non intendeva per questo ascotere l’an-tica dipendenzadall’impero,nè a spogliatelacasa diHabsbourgdei suoidirittio possedimenti.

Diciassetteanni piùtardilacittà di Lucerna situata sulle spondedello stesso lago cui accer-chianoitreCantonidianzinominati,ini loro esem-pioanimata

,partecipòessapureall’elvetica le-ga; perchèaipopolidiLucernafu

comune

coi vicini loscopodiconservarelepatrie leggi e pre-rogative; e similipure aquesti,i qualinon vo-levano perciò farsi indipendentidall’impero,

ri-(

%

)

spettavano ad un tempo idirittid'altasovranità che teneasovr'essi lacasa d' Austria.

Sul finire 4^1duodecimo secolo, il duca Ber-toldodi Zaringen, cuigl’imperatori della casa di Svevia fidatoavevano il governodella

Borgo-gna

transjurana, fondò la cittàdi Bernainuna penisola formata dal fiume Aar: con che ebbein

animo

diofferireunasilo aipiccoli nobili dei din-torni, iqualivivendosotto l'immediata prote-zione dellimpero,soventi volteaveanoa dolersi delle oppressioni,"che i grandi feudatarj eserci-tavano contr'essi.

tardarono i Bernesiadar proved’intrepidezzae magnanimità,così valenti nel mantenerela proprialibertàcontroglisforzi de' los nemici,comegenerosi nelchiamareivicini a parte dei yantaggi che sepperoprocàcciarsi.

Ma

igrandi baroni accorgendosi chequestipopoli al-1’

amore

dell'indipendenza aggiungevano quello delladominazione,sicollegarouoin guerra con-tro di essi.

Gli abitanti diWaldstetten, senzache nessun patto 'Vegliastringesse, accorsero inaiutodei Ber-nesi, iqualicbndotti da Rodolfo d’Erlach, eb-bero vittoriacompiutasui nemici.Alcuni anni più tardi entrarononellaconfederazionesvizzera(nel i353).Nelmedesimo tempo Bernacollegatasi colle cittàdi Soletta, BienneeFriburgo, e col Vale-se,protesseepre*3a concittadinigliabitanti della valle diHasli, e moltisignori e baronidi quelle contrade.

Ogni anno l’assemblea generaleditutti i

cit-/»

()

tatiinisceglievaun presidente(avoyer),ilquale governavalacittàin compagnia de’quattro al-fieri(bannerets),capi de’quattrorioni della città, e d’unconsigliocompostosulleprimedi dodici persone.Poiché talconsigliononpotea ragunarsi tantofrequentemente quanto ibisogni lo avreb-bero voluto,iquattrorioni della città 'nomina-ronosediciconsiglieriautorizzati a risolvere que-glialfariche non comportavano unlungo indugio.

Lacittà di Zurigo, che dellasua prosperità seppe grado allapropriasituazioneedal facchiu-dere due ricchiconventifralesue mura,

nonché

alfavoredipiù imperatorie realemannichela protessero,fu governata daunconsiglio di tren-tasei membrinobili inparte, inparte borghesi, un terzo de’ qualiad ogni quattroni( sicedevail

luogo a novelli.La nominadiquesti e ilpotere legislativostava nella comunità, che decideagli affari più importanti. RodolfoBrune,venutoin divisamentodidarenuovaformaallacostituzione, aciòsiaccinse col destareunegualdesiderio ne’

suoi concittadini, condottida luia considerare gliabusitrascorsi nell’amministrazione. Accor-gendosiquei magistratichesistavaper chiamarli a darcontodilorocondotta, si allontanarono, ofosseinquel

momento

pergire in cerca di pro-teggitori fraglistranieri,overamenteaffinchèper questa assenzasentisselacittàquant*uopo aveva di essi ( i556dell'E. V.).

Ma

comefuron par-titi,quella cittadinanza elesse inborgomastro Ro-dolfo, alqualeconferì straordinaria autorità. In

(91 )

quelmezzo unitisiinunasola tribùi nobilie gliopulenti cittadini,sistabilìche da questa ve-nissetrattauna metà delconsiglio,mentre1' al-trasi sceglierebbefrailrimanentedella cittadi-nanza divisain tredicitribù,lequalierano pure altrettantemaestranze.

Intanto que’magistratiche presoeransiil ban-do divisaronodi rovesciare la costituzione di

Ro-dolfo

Bruno

,guadagnatialcuni signori confinanti, primode’ quali fuilconteGiovannidiHabsbourg, cui obbediva la città di Rapperswil.

Ma

an-dataavóto

V

impresa,e caduto prigionieroil

medesimoconte,gli Abitanti diZurigo distrus-seroltapperswil.Pertalfattoebberogrande sde-gno iprincipi della casa diHabsbourg,e in par-ticolar

modo

ilduca Alberto d’Austria;e i po-polidiZurigo, terminandone la vendetta', cer-carono unadifesa nelchiederediparteciparealla lega elvetica

,laqualcosafacilmenteottennero, perchè reciprocon’erailvantaggio:dache,

men-treinuovi confederati guadagnavanoamici co-raggiosie fedeli negli Elvetici,sirendea per que-stiZurigo unpossente baluardo,e unmercato opportuno dafarvileloro provviste.I confede-ratipromisero difenderelacostituzione diZurigo controgli attentatidegli stranieri;

ma

ciascun Cantonesiriserbò il dirittodicambiare a pro-priogradoisuoi interniregolamenti. Limitidelia confederazione divenneroilS.Gottardo edifiumi della

Thur

edell'Aar.

Fu

intimata (nell’anno i352)dalduca

Al-/

( 92)

berto d’Austria laguerraagli abitantidi Zuri-go;

ma

poi lavecchiezzael’infermitàglifurono d’ostacolo acondurla convigore.Benchieseegli truppeinsoccorsodagli abitantidi Claris, di-pendentidal conventodiSeckingen,sui quali i

duchi d'Austria,come protettori delconvento medesimo, sierano arrogata sovranità;

ma

mal-contentiisuddetti popoliericusandodi marcia-re,siribellarono controilbalio austriaco,

Wal-ter di Stadion, e strinsero legacogli Svizzeri

,

senzatogliersidalla soggezione feudaledel con-ventodiSeckingen. Questi montanari furono /te-nuti pereccellenti soldati;eper vero,i popoli pastori assuefattiadaffrontare e fatiche e incle-menzadistagioni, sonoi più idoneiallaguerra didifesa.

Impadronitisi dappoigli Svizzeri della città di Zug,che 1’ultimo contediLentzbourg aveva la-sciatamorendoalla casa diHabsbourg,l'accolsero nellaloro confederazione, perchèaquei giorni piùdi collegatiche di sudditisimostrarono de*-siderosi.Alloradunque lalega svizzerasi com-posedeiCantonid’Uri,Sclnvitz,Unterwalden, Lucerna, Zurigo, Berna, ClariseZug,detti vol-garmentegli ottoantichi Cantoni.

.

Non

vedendosiatto colle solesue forzea ri-durreinobbedienzalaSvizzera,ilducaAlberto persuaseall'imperator Carlo

IV

d'intimarle guer-ra a

nome

dell'impero. Laondequesti

,radunato un esercito numeroso, assediò Zurigo (l'an.

i35*)

}

ma

gliabitatiti dellapredetta cittàcon

( 9 3>

intrepida e generosa resistenzagiunseroa catti-varsi1*animodegliassediatiti medesimi:onde

fi-nalmenteCarlo,aciòsollecitatodallapiù parte dei principi alemannie dalle città imperiali, le-vato l’assedio,congedò ilproprio' esercito. Pas-saronodaqueltempotrent’anni senza chelacasa diHabsbourgfacesseguerraagliSvizzeri.

I treCantonidiUri,SchwitzeUnterwaldeUj primo germedella lega svizzera, conservata per lungotempola loro particolare costituzione,molte cose risolvettero spartatamentegliunidagli al-tri.Ilvincolodellaconfederazionesistette

nel-l’amore di libertàche infiammavatuttigli Sviz-zeri egualmente:sicchémentreogniCantone po-tea dirsiunoStato indipendente,nell’ istantedel pericolotuttiin difesa della

comune

patriasi uni-vano.

Men

travagliati dalle passioni epiù assen-nati cheiGreci, i predettipopolinon permi-seroallecittàdiBernaeZurigodi salire in quella preminenza,percui i primi ordaAteneorda Spartasividero padroneggiati. Perciòli vediamo-conservare ancorala preziosaloro libertà,che manterranno finche rivoluzioni politiche, deri-vate dacagioniadessiestranee,non vengano a rovesciare

P

edifiziosociale,sucui la tranquilla felicitàdi quegli abitantisi fonda: laqual coea quandoaccadesse,meritandosi

,per indole fran-ca, industriosaetranquilla,lastimadeglistessi loro conquistatori, aspetterebbero ildestro di li-beraredalgiogolapropria patria,ounanovella

jVIulliìuTom.V.* fi

'

. ,

(94 )

n’andrebberoa rintracciareoltre l’oceano (i).

Poco dopo leguerre da noi narrate, ilborgo diGcrsauentrò sotto la protezionedì queidi Waldstetten: ederaquelborgounapicciola re-pubblicagovernatada un landamanoedaun con-sigliodinove persone, ciascunadellequali, ac-cadendorilevanti avvenimenti,avevafacoltàdi aggiugnerea quell’assemblea unooduecittadini dipropriaelezione.Benchélapredetta repubblica non noverassepiùdiquattrocentouominiattia portar 1’armi,nel rispettochesiebbeallasua indipendenzanonfu minoredi Berna.

Sul finiredelsecolodecimoquarto (nel xb'jb) EnguerrandosignordiCoucytui'bò lapacedella Svizzera,traendonelsuo territoriomolti parti-giani inglesi e francesidaluiradunatiall’oggetto difarsi pagaredaiduchi d’Austrialadotedella propriamadre. Preste adifendere-iloro confini le truppesvizzere,assalirono diversi corpi stac-catidi questo formidabile esercitocontal suc-cesso,chelicostrinse a ritirarsi.Essipoisi di-spersero intieramentealiar quandoiduchi d’Au-striaebbero appagatele inchieste delsignor di Coucy.

Alcuni allora frai principi della casa di Hab-sbourg,comunquefossero prodielealicavalieri, mancaronodialcunedoti cheessenzialisi

riguar-i

t

(1) N.B.

Non

sipuò negare, che

V

autore Svizzerocosìparlasse, perchèdall"amor della, IPatria trasportato. IlReg.

Re

v.

(Pa-danoin

un

sovrano. Iloro intendenticolle ves-sazioni lifacevano odiosiaisudditinon

meno

che aiconfinanti;sicchésivennefinalmenteaguerra accanita.Vedevansi perunaparte grandi feuda-tari,fattiorgogliosi dallamemoriadi antica pos-sanzaeda follispese impoveriti; eperl’altra, comunitàdi cittadini e di coltivatori,che per pro-pria industriagiuntieràno aprosperità.1/esito ditàleguerrafu risoluto dalla vittoriachea Sem-pach riportarono(pel i38G )i Cantonidi

Lu-cerna, Uri, Schwitz eUnterwalden,edalla bat-taglia dfNàfels vintadueannidopodalle genti diGlaris; combattimenti chestarpossonoapetto dellepiùbelleimpresedicui facciamenzionel’ an-tichità,e che,copimemorati ancheoggidìcon ono-re, consolidaronolalibertà,dellanazione elveti-ca.Possanogli Svizzeri,non mai dimentichi di grandi esempli/esempredegnideiloro mag-giori,saper morire perlapatriaquandoil

peri-colo laminacci. .

Nelsecolo decimoquarto più che perla pro-pria libertà,gli Svizzeri guerreggiarono perfar conquiste o per conservarle;el’uso dell’armi diedetaleprevalenzaallaloro infanteria,chefino al

momento

in cuil’arte dellaguerranonsi cam-biò,niun inimico ebberoatemere. In patrianon furonovinti giammai;e le disfatteche ebbero presso Basilea eMarignano,furonogloriosecomp vittorie. - .

Or

pervia di trattati,ed orcoll’armi,i

Ber--nesiingrandironodiquantoilorovicini

perdet-(

)

Co

6 )

fero. Allor quando l’imperatore e i padridel ConciliodiCostanza,unaniminel dichiarare di-Scioltiipatti fraiduchid’Austriaei Cantoni dellaSvizzera,intimaronoa questi secondi d’im-padronirsi deipossedimenti che lacasa di

Hab-sbourg aveanell’Argovia,atalesollecitazione pri-miiBernesicedettero.Ipaesiche in

comune

ve-nivanoacquistati, retti eranodabaljche a vi-cendasceglievansi in ciascuno deiCantoni com-proprietarj.I delegati diquesti cantoni si uni-vanoogniannoper udire i richiamidei sudditi ed esaminareiconti dei balj;i quali benchédi frequenteaccusati diabusodipotere, facilmente per maneggisiassicuravanol’impunità.Però l’u-sanzaabbracciata di far pagare-aibaljlaloro ca-rica, impedì cheaquesta pervenisserouomini pri-vi diogni avere,epiù facili quindi a sormon-tare gliscrupoli.

La

mortediFederico,ultimo contedi Tocken-bourg ( 1456 dell5E.Y.),fu occasionedi dis-pareri fra iCantoni diZurigoe di Schwitz.

À-vendo amendue stipulatidei patti cogli Stati di questo conte,ognund’essipretendeva succeder-gli,ondenacque civileguerra, incui essendosi dichiarati pel paese diSchwitztuttiglialtri Can-toni,quel diZurigo rimastosolo

,pensò a col-legarsicoll’Austria,espedientechea gravi mali lo trasse.Perchèla novella confederatail padro-neggiò pertal

modo

, cliénon essendogli lecito combattere o negoziareasuo grado,si vide fi-nalmente costrettoadaccettare quelle stesse

con-(97 )

dizioni di pare, cui negato aveasottomettersi prima d’incominciarela guerra.

fc’AUSTRIA

XXIX.

I differenti rami della casa di Hab-sbourg tuttivenivano daquell’Alberto II

,che

nell’anno i35a posel’assedioa Zurigo. Il figlio

maggiorediquesti,Rodolfo

IV

,primo ad

assu-mere

iltitolo diarciduca,aggiunseaiproprjStati il Tirolo-, cedutogli ( an. i36a ) per donazione fra’ vivi della contessa Margherita che ivi regnò.

Mortoingiovaneetà,e senzafigli,Alberto III e Leopoldofratellidi luisidivisero la sua ere-dità (i565dell’E. V.).

AlbertoIIIche ebbe1’Austriaper sua parte, vi ritornò1’ordinee la tranquillità;alquale og-getto messiinarmi isuoi luogotenenti, che si videro secondati dal clero e dalla cittadinanza

y

distrussero quelle castella, icui possessori veri assassinidastrada

,tribolavanoivillicie dispo-gliavano iviandanti. Inquesto mezzoilpio Al-berto

IV,

figliuolodi AlbertoIII,peregrinava a Gerusalemme.

Da

Alberto

IV

nacque Alberto

V,

.

die sposòla figliauuicadiSigismondo, ultimo imperadoredellacasa diLussemburgo;ondealla

mortedelsuocero glisuccedèneldominiodella Boe-mia e dell’Ungheria:

ma

parvenonadunaresul proprio capo tante corone,che per discenderecon.

maggiorlustroalsepolcro (neli/t58 }.Ladislao suo figliopostumomòrisubito dopoche,il

rico-6*

I

( 98 ) .

nobberoperloro re "liStati ungaresi eboemi\

esiestinse inlui quel ramo diHabsbourg,del quale Alberto IIIfuceppo.

Leopoldo,secondogenito d’AlbertoII, ecapo d’ altro ramodellafamiglia diHabsbourg, s’ il-lustrò combattendo i Veneziani ele città della confederazionerenana, emorìdaex'oenella gior-natadifiempach. Aggiunse egli aipossedimenti godutidalla propria famigliala-cittàdiFriburgo inBrisgoviasottrattada essoalla tirannide del conteEgonedi Furstenberg. Lasciò quattro fi-glidopodi sè, l'unde’ quali(Leopoldoil

Lun-go ) ebbe soventea lottare collo spirito d’ indi-pendenza che inquei giorni ‘agitava la città di Vienna.Figliederedi diLeopoldoilLungo furono Federico ed Ernesto.

L'infeliceFederico,cuifu di vincolol' amici-ziacontratta col papa GiovanniXXIII, lu per operadel Conciliodi Costanza per giuste cause spogliato delle terre allodiali che possedea nel-1Argovia. Ilfigliodi lui Sigismondo, che per-dela-TurgoviatoltagliparimentedagliSvizzeri

,

morendosenza figli( 149^dell’E.A

. ),area

la-sciatointestamentoal proprio cugino, Massimi-liano re deiItomani,ilTitolo,etutte le pro-vince conosciutesottola denominazione di Au-stria anteriore.

Ernesto, 1altrofratellodiFederico,ebbe per figli l'imperatore Federico

HI

c l’arciduca Al-berto, noto perlesue imprese cavalleresche.Il pj'i.m,dessisopravvissutoalfratelloedaLadislao

C99 )

Aglio dell’imperatore AlbertoIIr ebbe il con-tentodi vedereilpropriofigliq Massimiliano e-letto redei

Romani

,dichiaratosuccessoredelcu-‘

gino arciduca Sigismondo,esposoallaerededella casa diBorgogna. - •’ *

tÀ fiOEMtA

XXX-

Ai. sovrani della casa di Lussemburgo principalmente seppe grado laBoemiadella pro-speritàc della civiltà cui pervenne! Il re Gio-', vanniil Cieco

,primo cheveramentecostringesse i grandidiquelregnoarispettareleleggi e bor-dinesociale,s’impadronì del principatodi GIo-gau,nella Slesia

,acquistandosiaduntempo an-chedirittisullecittàdiFosenediKalischnella Polonia. Casimirodi Teschen,cheda questo

mo-narca ebbeinfeudoil principatodiGlogan,i du-chi di Oppolert,Sagau,Oels e

Wolau

,Heinau,’

BriegeLiegnitz, Munsterberge Ratibor,tutti finalmentei principi della Slesia,cui dava gelo-sialapossanzadellaPolonia, simisero sottola protezione del reGiovanni diBoemia; e Casi-mirore de’Polacchi dovetteacconsentirvi

(i535 dell’E. V.).

L’ imperatore Carlo

IV

, dégno figlio di Gio-?

tanniilCieco, ilqualefatto aveva i suoi studj nell’università di*Parigi,eallacorte* diFrancia aveva imparatagentilezza, superònella coltura deli’ingegnolamaggiorparte dei principidella sua età. Sulprincipio del suo regnare,

trovan-( loo)

dosi inmulta penuria didanaro, siridusse ad umiliantipattiperottenereunaprestanzadimille marchid'argentoj

ma

poimessia trafficoidiritti della corona imperiale n’ebbe grandi

somme

,che impiegònelfondare1’università diPraga enei dilatarei suoi Stati.

Comperò primieramente dal proprio suocero, elettor palatinoeprincipedellacasadi Baviera,

1*AltoPalatinatopostoall’occidente della Boe-mia: ilqual contrattoimpugnaronoglialtrirami dellacasa diBaviera,negandochefosse nell’ e-lettorpalatinolafacoltàdialienareiproprjStatij opposizione che duranteiltempestoso regno

del-l’imperatorVenceslao fuorigine diguerre.

Lo

Statoelettorale diBrandeburgo,ilcui

mar-gravio era parimente gran ciambellano della co-rona,sotto ilgoverno dellacasa d’Anhaltassai fiorìperlesue molte cittàche vantaggiosamente commerciaronocoigoverni anseatici e coiporti del Baltico. Ricchi eranodibeniallodiali quegli ' Elettori,e di circa cento sessantamila risdalleri cheledogane brandeburghesi fruttavano; oltre-chélacoltivazione ete popolazionedi quelpaese piò che oggigiorno allora prosperarono. Morto senzatìglil’elettoreGiovanni diAnhalt,P im-peradore Lodovico di Baviera, nonavuto ri-guardoalladiscendenzacadetta diAscanio, s’im-padroni a

nome

dell’imperodelle Marche bran-deburghesi,elediedein feudoalpropriofiglio

nominatoanch’essoLodovico, ilqualestabilì la sua residenza inBerlino, cittàrinomata per

in-(101 )

Austria e perlozeloconcuidifendevalesue pre-rogative.

Ma

dopolamortedel padre nonfutranquillo nelregnoLodovico diBaviera;perchèilnovello imperadoreCarlo

IV

non serbò modi nelfargli nemici e nel tribolarlo.Toltagli l’antica Marca

ladiede in feudoaRodolfoelettor diSassonia..

indi i principidi Meclemburgo, giàvassallidi Lodovico,rendèdalui indepeudenti, sollevan-dolialla dignità diduchie principi dell’ impe-roj fomentòper ultimo la ribellione cui diede luogounavventuriere,che,spacciandosiper l’e-lettore

Waldemaro

, morto vent’anni innanzi chiedeva tornarealpossedimento degliStati che egli dicevasuoi.

E

continuando,esempre rinno-vellandosivessazionidisiffattanaturasottoil re-gnodiOttone,figliuolo diLodovico,più avido di piaceriche didominazione, vendè finalmente

1’elettorato diBrandeburgoaCarloIV(neli373) che aggiunse questoaglialtriscettri dellaBoemia, dellaMoravia, della Slesia edella Lusazia.

Ma

comunquevasto codesto imperio,sividequanto

1’elettorato diBrandeburgoaCarloIV(neli373) che aggiunse questoaglialtriscettri dellaBoemia, dellaMoravia, della Slesia edella Lusazia.

Ma

comunquevasto codesto imperio,sividequanto

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