• Non ci sono risultati.

Almeno uno, tutti, nessuno – Analisi intervento 7

Nel documento Matematichese? No, Thymiese!” (pagine 33-37)

Nel corso di questa lezione agli allievi è stato chiesto di programmare il robot Thymio seguendo delle istruzioni. Si riportano nella Tabella 6 quelle concernenti l’esercizio 1 e l’esercizio 2 (per la scheda completa, si veda l’allegato 8.6) delle quali è stata poi portata avanti un’analisi approfondita della registrazione video. Di particolare importanza è il quesito 2.2 poiché propone agli allievi per la prima volta il termine “almeno uno”. L’osservazione e la trascrizione della registrazione video è stata di centrale importanza per poter rispondere alla domanda di ricerca 2.

Sfida Descrizione 2.1

1. Se premo la freccia “avanti” allora Thymio comincia ad avanzare;

2. Se il sensore anteriore centrale rileva un ostacolo davanti a lui allora Thymio si ferma; 3. Se schiaccio il tasto rotondo centrale allora Thymio si ferma.

2.2

1. Thymio comincia ad avanzare se premo la freccia “avanti”;

2. Se ALMENO UNO dei sensori anteriori rileva un ostacolo allora Thymio si ferma; 3. Thymio si ferma quando schiaccio il tasto rotondo centrale.

Tabella 6 - Esercizi 1 e 2, intervento 7, scheda Robot Thymio: allenamento 2

Le tabelle dalla Tabella 7 alla Tabella 10 riportano l’analisi dei passaggi più significativi (per la trascrizione dell’intera registrazione video, si faccia riferimento all’allegato 8.13). Il gruppo scelto per la registrazione è composto da tre allievi, Alessia, Luca e Simona che nella trascrizione sono stati rispettivamente indicati con A, L e S. La parte di conversazione riportata ha luogo nel momento in cui gli allievi, dopo aver risolto con successo l’esercizio 1, si trovano a doversi misurare col quesito 2.2 (Tabella 6). Dopo qualche istante di lavoro individuale, in cui essi realizzano quanto riportato in Tabella 7, arriva il docente a chiedere spiegazioni.

Figura 8: programmazione visuale di Thymio nel momento in cui arriva il docente.

Tempo Trascrizione

5:39 Ins.: “Quale state facendo?”

5:40 A: “Stiamo facendo il secondo” (riferito all’esercizio di Tabella 6) 5:42 Ins.: “Mi fate vedere cosa state facendo?”

5:43 A: “Sore, ma il primo [esercizio] e il secondo sono praticamente uguali, soltanto che questo puoi sceglierlo te il sensore…” (riferito agli esercizi 2.1 e 2.2 di Tabella 6) Tabella 7 - Trascrizione del video relativo all'intervento 7. Parte 1.

Da questa prima risposta emerge come per questo gruppo di allievi il concetto di almeno uno non sia immediatamente chiaro. A maggiore supporto di questo, si riportano ulteriori passaggi della conversazione (Tabella 9) nei quali, attraverso errori, correzioni e interazioni col docente, gli allievi arrivano a comprenderne il significato.

Tempo Trascrizione

5:44 Ins.: “Fatemi vedere come avete fatto. Spiegatemi il ragionamento” 5:46 A: “Perché…”

Pausa

5:48 Ins.: “Cosa vuol dire questo se ALMENO UNO, ve l’ho messo in maiuscolo” 5:49 A: “E…il minimo!”

5:50 Ins.: “Benissimo. Quindi al minimo uno. Quindi?” 5:52 S: “Cioè, possiamo farne di più di uno…”

5:54 Ins.: “Possiamo farne più di uno, ma come lo traduciamo? Perché qua è scritto in italiano e dobbiamo tradurlo in...” 5:55 S: “Matematichese!”

5:56 Ins.: “No, non matematichese, in Thymiese.” 5:57 A: “Si possono aggiungere dei sensori…” 6:20 […]

6:22 Ins.: “Ok, fammi vedere quali. Mettiamoli”

6:25 A e S: “Questi, questi” (indicando i sensori davanti con il mouse - Figura 9)

Figura 9: programmazione visuale di Thymio

6:28 Ins.: “Sì, vai.” Selezionano i sensori anteriori. il risultato è riportato in Figura 10.

Figura 10: programmazione visuale di Thymio -

Tutti i sensori anteriori vengono selezionati.

6:32 Ins.: “Schiaccia play ora”

Ins.: “Bene, fermi un attimo. Prima cerchiamo di tradurre in italiano quello che abbiamo scritto. Traducete voi” 6:43 […]

6:46 A e S: “Con tutti i sensori davanti, Thymio si ferma” 6:48 Ins.: “Benissimo! Ripensate a cosa avete detto. Riditelo.” 6:20 A: “Con tutti i sensori…”

Tabella 8 - Trascrizione del video relativo all'intervento 7. Parte 2.

Particolarmente significativo questo passaggio in cui gli allievi utilizzano il termine tutti, al posto di

programmazione visuale li porta a mobilitare questi termini e a rifletterci su, aspetto tutt’altro che superficiale e scontato.

Tempo Trascrizione

6:51 Ins.: “Cosa vuol dire?”

6:58 L: “Che se…, cioè, tu devi fare…, devi tipo coprire tutti i sensori” 7:05 Ins.: “Benissimo! Attenzione però. Che parola avete usato?” 7:08 […]

7:10 A: “Tutti?”

7:14 Ins.: “Tutti! Ovvero, se tutti i sensori sono coperti, ovvero vedono qualcosa, Thymio si ferma. Ma cosa c’è scritto nella consegna? C’è scritto tutti?” 7:17 A: “Almeno uno”

7:30 Ins.: “Almeno uno! Come fa ad essere almeno uno? Perché così, guardiamolo un po’. Allora, gli do il play. Lui inizierà ad avanzare se schiaccio avanti. Per fermarsi abbiamo detto che tutti i sensori devono essere coperti. Vediamo.”

7:33 Ins.: “Tutti (Figura 11). Funziona. Però sono tutti! Io vi chiedo quando almeno uno è coperto, che si fermi. Almeno uno. Ok? Ragionate su questo.”

Figura 11: interazione con Thymio - il docente mostra il significato dell'aver selezionato tutti i sensori anteriori del robot.

Tabella 9 - Trascrizione del video relativo all'intervento 7. Parte 2.

A questo punto il docente si allontana per far lavorare gli allievi in maniera autonoma. Di nuovo, come già sopra detto, il significato delle parole almeno uno non è pienamente chiaro al gruppo. Infatti, pur avendolo letto sulla scheda ed utilizzato nella conversazione, ne sfugge il vero senso. Il termine viene mobilitato dagli allievi, ma questi non lo possiedono ancora pienamente.

Dopo il lavoro autonomo e dopo un’ulteriore interazione col docente, si arriva al punto chiave in cui, con un po’ difficoltà, il termine ha acquistato il suo effettivo significato linguistico (Tabella 10).

Tempo Trascrizione

10:50 A: “Aaaaaaah! […] Non tutti insieme, ma separatamente!”

10:53 A: “Separatamente perché se no dopo devi coprirlo tutto e (invece) se ne hai diversi puoi coprirlo…” 10:58 Ins.: “Ci sei, ci sei! Andate avanti così! Seguite quello che vi sta dicendo Alessia perché è corretto.”

[…]

11:12

Ins.: “eh sì! Andate in ordine. Siete partiti da questo…” Indica la prima riga di codice visuale

(Figura 12)

Figura 12: programmazione visuale di Thymio. 11:14 A: “Ora metti ancora questo.”

11:17 Ins.: “Benissimo! Gli dovete dare di volta in volta questo comando, ma dovete cambiare di volta in volta quel sensore” 11:19 L: “Aaaaaaaah!”

11:21 Ins.: “ok?” 11:22 A: “ok”

Gli allievi lavorano ancora un po’

autonomamente e poi testano il risultato (Figura 13) mettendo un solo dito davanti a ciascun sensore

Figura 13: programmazione visuale di Thymio. 13:08 A: “Sì, funziona”

Tabella 10 - Trascrizione del video relativo all'intervento 7. Parte 3.

In seguito all’analisi di questo passaggio, si può concludere che certamente vi è una mobilitazione dei termini almeno uno, tutti e nessuno (anche se quest’ultimo in maniera indiretta, vista la relazione linguistica e logica con i due termini precedenti). Ciò che risulta di maggiore interesse ai fini della risposta alla domanda di ricerca 2, è che questi termini, pur venendo utilizzati dagli allievi, non vengano immediatamente colti nel loro senso profondo. È la programmazione del robot e la discussione con il docente che porta gli allievi a riflettere sul significato di questi quantificatori. È interessante rimarcare il fatto che questo processo avvenga grazie alla presenza del robot, del docente e del tipo di esercizio che gli allievi sono chiamati a svolgere.

Nel documento Matematichese? No, Thymiese!” (pagine 33-37)

Documenti correlati