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6.1.1 Opzione zero

L’opzione zero consiste nell’esercizio della Cementeria così come previsto dal “Progetto – Fase 0” ovvero senza utilizzo di rifiuti non pericolosi in parziale sostituzione delle materie prime per la miscela cruda e per la formulazione dei cementi nella Cementeria.

L’esercizio della Cementeria secondo l’assetto precedente a quello autorizzato dall’AIA vigente comporterebbe il mancato recupero di rifiuti nello stabilimento.

Pertanto l’opzione zero non consentirebbe alla Cementeria di continuare ad operare mantenendo il livello di sostenibilità che ad oggi la caratterizza, correlata all’impiego di rifiuti nel processo produttivo dello stabilimento.

6.1.2 Alternative di progetto

Per quanto riguarda le alternative di progetto è stata considerata una sola alternativa al “Progetto – Fase 0” coincidente con l’attuale assetto impiantistico autorizzato dall’AIA e che prevede l’impiego di rifiuti non pericolosi in parziale sostituzione delle materie prime per la miscela cruda e per la formulazione dei cementi nella Cementeria, con capacità di recupero complessiva pari a 226.000 tonnellate/anno.

Sulla base di quanto sopra riportato l’assetto impiantistico attuale coincide con il Progetto oggetto del presente studio e descritto nel precedente paragrafo.

6.1.3 Soluzione prescelta e motivazioni

Italcementi opera secondo un’ottica di continuo miglioramento delle attività di protezione e gestione ambientale, concentrando i propri sforzi nella minimizzazione degli impatti sull’ecosistema, nella riduzione delle emissioni e nell’ottimizzazione dell’uso delle risorse. Nella produzione del cemento sono utilizzate materie prime naturali; in particolare per la formulazione del mix di materie prime per la produzione dell’intermedio di lavorazione denominato clinker si possono utilizzare calcare, argilla, marna, caolino, sabbia, pozzolana, arenaria, feldspato, fluorite e minerale di ferro mentre per la formulazione delle varie tipologie di cemento in aggiunta al clinker si possono utilizzare calcare, pozzolana, loppa, perlite, gesso e marna.

In tale contesto Italcementi persegue una politica di sostituzione dei materiali naturali con materie prime alternative, il cui utilizzo comporta notevoli benefici ambientali dovuti a un minor consumo di risorse non rinnovabili, ad una riduzione degli impatti visivi per l’estrazione in cava e al recupero di residui industriali derivanti da altri processi produttivi o di consumo,

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che altrimenti finirebbero allo smaltimento. In tale ottica sono introdotti nel ciclo di lavorazione della Cementeria MPS, sottoprodotti e rifiuti non pericolosi recuperati. Tenendo conto che la formulazione dell’intermedio di lavorazione clinker comporta un elevato utilizzo di energia termica, inoltre, Italcementi persegue l’impiego di combustibili non convenzionali in sostituzione parziale dei combustibili fossili al fine di offrire una valida alternativa in una logica di sviluppo produttivo e di compatibilità ambientale. In tale contesto, infatti, possono essere valorizzati materiali residuali aventi contenuto energetico importante, riducendo in modo significativo l’utilizzo di combustibili fossili costosi e non rinnovabili.

Risparmiare materia prima naturale, infatti, è possibile soprattutto introducendo nel ciclo produttivo residui di altre lavorazioni industriali (altrimenti destinati allo smaltimento) che risulteranno totalmente inglobati nel prodotto finale senza rischi per l’ambiente e per la salute. Tenendo conto che l’obiettivo primario di una Cementeria è quello di produrre cemento e di produrlo secondo le caratteristiche definite da rigorose norme internazionali, questi apporti di materia devono essere conferiti da fonti certe e risultare di qualità nota e costante per potere essere integrati nel processo produttivo rispettando tutte le garanzie di qualità del prodotto e di rispetto dell’ambiente. A differenza di altri processi industriali, inoltre, la produzione del cemento non produce a sua volta residui da smaltire, poiché anche questi ultimi vengono inglobati nel prodotto finito.

Il Progetto, quindi, prevede la sostituzione parziale di materie prime con rifiuti non pericolosi per la formulazione del clinker e dei cementi.

Dal punto di vista legislativo, il D.Lgs. 152/06 prevede che le Autorità Competenti, ai fini di una corretta gestione dei rifiuti, favoriscano la riduzione dello smaltimento dei rifiuti stessi; dapprima, attraverso il riutilizzo, il riciclo o altre forme di recupero e, successivamente, mediante l’adozione di misure economiche e la determinazione di condizioni di appalto che prevedano l'impiego di materiali recuperati dai rifiuti. Infine, attraverso l’utilizzo dei rifiuti come mezzo per produrre energia. Lo smaltimento in discarica, invece, è considerato come forma ultima rimanente dell'intero ciclo di gestione.

Secondo l'attuale normativa, le operazioni di recupero possono essere svolte in regime sia ordinario sia semplificato; quest'ultimo si applica solamente alle operazioni di recupero specificate, alle tipologie ed ai quantitativi di rifiuti indicati dalla normativa vigente (DM 5/02/98 e s.m.i.). I materiali alternativi possono sostituire le risorse naturali provenienti dalle

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attività estrattive (cave e miniere). Le caratteristiche chimiche dei residui utilizzati rimangono comunque determinanti nell'assicurare l'apporto di componenti minerali fondamentali.

A seguito del rilascio dell’AIA la Cementeria opera in regime ordinario.

Il recupero dei rifiuti nella produzione del clinker e del cemento, quindi, presenta molti vantaggi dal punto di vista del bilancio ambientale globale:

 valorizzazione dei materiali residuali e il risparmio di materie prime, senza alcuna

variazione qualitativa e quantitativa delle emissioni del forno e degli scarichi idrici;

 assenza di rifiuti originati dal processo;

 riduzione delle quantità di rifiuti destinati a centri di trattamento esterni (con

potenziale relativa produzione di emissioni supplementari e di ceneri residue da smaltire);

 riduzione delle quantità di rifiuti destinati allo smaltimento in discarica, con i

relativi costi ambientali ed economici per la collettività;

 riduzione degli impatti ambientali connessi all’estrazione della materia prima.

Occorre inoltre sottolineare che l'impiego dei rifiuti non ha influenze negative sulle qualità tecniche ed ambientali del prodotto finito, il quale deve rispettare particolari standard di qualità imposti dalla normativa di settore.

Il punto 1.2.4 del BAT Reference Document del settore cemento, calce e ossido di magnesio (documento pubblicato nell’aprile 2013) indica come migliore tecnologia disponibile, l’utilizzo di rifiuti in sostituzione parziale sia delle materie prime sia dei combustibili fossili.

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