• Non ci sono risultati.

Gli altri fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni legali o connessi con rapporti di lavoro o contenziosi, anche fiscali, originati da un evento passato per i quali sia probabile l’esborso di risorse economiche per l’adempimento delle obbligazioni stesse, sempre che possa essere effettuata una stima attendi-bile del relativo ammontare.

Laddove l’elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L’accantonamento è rilevato a conto economico nella voce “170. Accantonamenti netti per fondi rischi ed oneri” ed include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo.

Nella voce sono inclusi anche i benefici a lungo termine ai dipendenti, i cui oneri vengono determinati con i me-desimi criteri attuariali descritti per i fondi di quiescenza. Gli utili e le perdite attuariali vengono rilevati per intero immediatamente nel conto economico.

11. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

CRITERI DI CLASSIFICAZIONE

I “Debiti verso banche”, i “Debiti verso clientela” e i “Titoli in circolazione” ricomprendono le varie forme di prov-vista interbancaria e con clientela, le operazioni pronti contro termine con obbligo di riacquisto a termine e la raccolta effettuata attraverso certificati di deposito, titoli obbligazionari e altri strumenti di raccolta in circolazione, al netto degli eventuali ammontari riacquistati.

Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dall’impresa in qualità di locatario nell’ambito di operazioni di leasing.

CRITERI DI ISCRIZIONE

La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene alla data di sottoscrizione del contratto, che normalmente coincide con il momento della ricezione delle somme raccolte o della emissione dei titoli di debito.

La prima iscrizione è effettuata sulla base del fair value delle passività, normalmente pari all’ammontare incassato od al prezzo di emissione, aumentato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione. Sono esclusi i costi interni di carattere amministrativo.

Le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto o di rivendita a termine sono iscritte in Bilancio come operazioni di raccolta o impiego. In particolare, le operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per l’importo percepito a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate come crediti per l’importo corrisposto a pronti.

I debiti per leasing vengono iscritti sulla base del valore attuale dei canoni futuri ancora da pagare alla data di decorrenza del contratto in applicazione del principio IFRS 16.

CRITERI DI VALUTAZIONE E DI RILEVAZIONE DELLE COMPONENTI REDDITUALI

Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo Il risultato derivante dall’applicazione di tale metodologia è imputato al conto economico nella voce “20 Interessi passivi e oneri assimilati”. Gli interessi attivi maturati sulle passività finanziarie sono imputati, in base al segno algebrico, nella voce “10 Interessi attivi e proventi assimilati.”

Fanno eccezione le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale risulta trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato.

Dopo la data di decorrenza del contratto di leasing, il locatario deve rideterminare la passività del leasing per tener conto delle modifiche apportate ai pagamenti dovuti per il leasing; l’importo della rideterminazione della passività del leasing deve essere contabilizzato come rettifica dell’attività consistente nel diritto di utilizzo.

CRITERI DI CANCELLAZIONE

Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi.

La differenza tra valore contabile della passività e l’ammontare corrisposto per acquistarla viene registrato a conto economico nella voce “100 c) Utile (Perdite) da cessione o riacquisto di passività finanziarie”.

Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a conto economico.

12. Passività finanziarie di negoziazione

CRITERI DI ISCRIZIONE

Gli strumenti finanziari in oggetto sono iscritti alla data di sottoscrizione o alla data di emissione ad un valore pari al costo corrispondente al fair value dello strumento, senza considerare eventuali costi o proventi di transazione direttamente attribuibili agli strumenti stessi.

La voce include il valore negativo dei contratti derivati di trading, nonché il valore negativo dei derivati impliciti presenti in contratti complessi ma non strettamente correlati agli stessi.

Inoltre sono incluse le passività che originano da scoperti tecnici generati dall’attività di negoziazione di titoli.

CRITERI DI VALUTAZIONE E DI RILEVAZIONE DELLE COMPONENTI REDDITUALI

Tutte le passività di negoziazione sono valutate al fair value con imputazione del risultato della valutazione nel conto economico.

Per le modalità di determinazione del fair value si rinvia a quanto esposto all’interno del paragrafo 16 “Altre In-formazioni – Modalità di Determinazione del Fair Value” e alla successiva “Parte A.4 – Informativa sul fair value”.

Gli utili e le perdite da negoziazione e le plusvalenze e le minusvalenze da valutazione del portafoglio di negozia-zione sono iscritti nel conto economico nella voce “80. Risultato netto dell’attività di negozianegozia-zione”.

CRITERI DI CANCELLAZIONE

Le passività finanziarie di negoziazione vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui relativi flussi finanziari o quando la passività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà delle stesse.

13. Passività finanziarie designate al fair value

Crédit Agricole FriulAdria non ha previsto per le passività finanziarie di esercitare la cosiddetta “Fair Value Option”.

CRITERI DI CLASSIFICAZIONE

Una passività finanziaria è designata al fair value al verificarsi di una delle seguenti condizioni:

• tale classificazione permette di eliminare o di ridurre significativamente “asimmetrie contabili”;

• fanno parte di gruppi di passività che vengono gestiti ed il loro andamento viene valutato in base al fair value, secondo una documentata strategia di gestione del rischio.

CRITERI DI ISCRIZIONE

Il loro valore di prima iscrizione è il fair value, senza considerare i proventi o costi di transazione.

CRITERI DI VALUTAZIONE E DI RILEVAZIONE DELLE COMPONENTI REDDITUALI

Tali passività sono valutate al fair value con imputazione del risultato secondo le seguenti regole previste dall’IFRS 9:

• le variazioni di fair value che sono attribuibili alla variazione del proprio merito creditizio devono essere rilevate in una specifica riserva da valutazione (voce “110. Riserva da valutazione”) al netto del relativo effetto fiscale nel Prospetto della redditività complessiva (Patrimonio Netto);

• le restanti variazioni di fair value devono essere rilevare nel conto economico nella voce “110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico”.

Per le modalità di determinazione del fair value si rinvia a quanto esposto all’interno del paragrafo 16 “Altre In-formazioni – Modalità di Determinazione del Fair Value” e alla successiva “Parte A.4 – Informativa sul fair value”.

Gli importi rilevati nel Prospetto della redditività complessiva non rigirano successivamente a conto economico nemmeno se la passività dovesse essere scaduta o estinta; in tal caso sarà necessario procedere a riclassificare l’Utile (Perdita) cumulato nella specifica riserva da valutazione in un’altra voce di Patrimonio Netto (voce “140.

Riserve”). Questa modalità di contabilizzazione non deve essere applicata qualora la rilevazione degli effetti del proprio merito di credito a Patrimonio netto determini o accentui un accounting mismatch a conto economico. In questo caso gli utili o le perdite legate alla passività, incluse quelle che si determinano come effetto della variazione del proprio merito creditizio, devono essere rilevate a conto economico.

Successivamente alla rilevazione iniziale le passività finanziarie sono valorizzate al fair value.

Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, vengono utilizzate le quotazioni di mercato.

In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi generalmente accettati e che sono basati su dati rilevabili sul mercato quali: metodi basati sulla valutazione di strumenti quotati che presentano analoghe caratteristiche, attualizzazione di flussi di cassa futuri, modelli di determinazione del prezzo di opzioni, valori rilevati in recenti transazioni comparabili.

CRITERI DI CANCELLAZIONE

Le passività finanziarie vengono cancellate quando risultano scadute od estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. La differenza tra valore contabile della passività e l’am-montare pagato per acquistarla viene registrato a conto economico nella voce 110 “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico”.

14. Operazioni in valuta

CRITERI DI ISCRIZIONE

Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto, applicando all’importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione.

CRITERI DI VALUTAZIONE E DI RILEVAZIONE DELLE COMPONENTI REDDITUALI

Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, le poste di bilancio in valuta estera vengono valorizzate come segue:

• le poste monetarie sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura;

• le poste non monetarie valutate al costo storico sono convertite al tasso di cambio in essere alla data dell’ope-razione;

• le poste non monetarie valutate al fair value sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di chiusura.

Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi mone-tari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate nel conto economico del periodo in cui sorgono.

Quando un utile o una perdita relativi ad un elemento non monetario sono rilevati a patrimonio netto, la differenza di cambio relativa a tale elemento è rilevata anch’essa a patrimonio.

Per contro, quando un utile o una perdita sono rilevati a conto economico, è rilevata in conto economico anche la relativa differenza cambio.

15. Attività e passività assicurative

Il bilancio di Crédit Agricole FriulAdria non comprende attività o passività che presentino rischi assicurativi.

16. Altre Informazioni

ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE E DELLE PASSIVITÀ