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Altri fattori considerati: fattori d’analisi impliciti

1. La void-for-vagueness doctrine

1.3. Il test giurisprudenziale della determinatezza. Fattori considerati nel

1.3.1. Altri fattori considerati: fattori d’analisi impliciti

Fin qui si è parlato di fattori nell’equazione della vagueness che, a ben vedere, rientrano nella fisiologia dell’interpretazione giudiziale. Difatti, ad esempio, la considerazione del tipo di diritto interessato dall’esame di determinatezza e la valutazione dell’interpretazione giurisprudenziale per decidere del coefficiente di precisione sono elementi che un giudice, nell’ambito delle sue competenze e della sua posizione all’interno dell’ordinamento, può legittimamente inserire nell’analisi.

Tuttavia un’analisi franca della giurisprudenza, operata con maggiore profondità, mostra una certa quantità di fattori lato sensu politici o discrezionali che entrano nell’equazione e che, per comprensibili ragioni, le corti non esplicitano con troppo clamore.

Un primo elemento fra questi è la necessità dell’uso del linguaggio impreciso o, se si vuole, la fattibilità dell’utilizzo di un linguaggio alternativo per raggiungere l’obiettivo di politica criminale. Poi, in diretta connessione con questo primo fattore, un secondo elemento è invece l’importanza dell’obiettivo di politica criminale perseguito. Di conseguenza, il grado di “tolleranza” dell’imprecisione, per quanto

170 D.LIVINGSTON, Gang Loitering, the Court, and Some Realism About Police Patrol, in Supreme Court Review, 1999, 141, p. 169.

171 R.BATEY,Balancing Acts, cit., p. 7-8.

necessaria, è dato dalla combinazione fra l’inevitabilità del linguaggio indeterminato e l’importanza della fattispecie nella struttura del sistema penale. In conclusione, una previsione normativa formulata in modo impreciso supererà più facilmente lo scrutinio di costituzionalità se di importanza basilare per l’ordinamento (es. core crimes come omicidio e furto) o comunque non trascurabile (es. la c.d. R.I.C.O.172, statute federale per la lotta contro il crimine organizzato)173.

Un esempio di valutazione politica “mascherata” lo si può trovare esaminando la

“stringa” di casi del 1973 della Corte Supreme federale riguardanti la tematica dell’osceno, fra cui i più noti sono Miller v. California174 e Paris Adult Theatre I v.

Slaton175. Leggendo queste decisioni, si nota come sia i giudici in maggioranza che in dissenso si avventurino, per quanto riguarda i primi, in una difesa dell’utilità delle fattispecie in parola, giustificandone l’esistenza a tutela della qualità della vita in comune, mentre i secondi in una critica delle medesime, tracciandone le origini al moralismo puritano ormai non più parte della cultura della maggioranza del popolo statunitense. Il senso di queste articolate difese e puntuali critiche alle norme penali riguardanti l’osceno si coglie solo se si considera come la diversa valutazione in ordine all’importanza della fattispecie in esame influisca in modo notevole sull’esito dell’analisi ai sensi della vagueness doctrine.176

172 Racketeer Influenced and Corrupt Organizations Act, 18 U.S.C., §§ 1961-1968.

173 R.BATEY, Vagueness and the Construction of Criminal Statutes – Balancing Acts, in Virginia Journal of Social Policy & the Law, vol. 5 (1997), 1, pp. 10-12.

174 Miller v. California, 413 U.S. 15 (1973).

175 Paris Adult Theatre v. Slaton, 413 U.S. 49 (1979).

176 R.BATEY, Balancing Acts, cit., pp. 10-12.

L’esempio, preso da casi finora non trattati, potrebbe sembrare ad hoc. È per questo che, ad ulteriore riprova dell’esistenza di fattori politici d’analisi, useremo, ancora una volta, il caso Kolender v. Lawson177.

Una fattispecie della California richiedeva, dietro sanzione penale, a chiunque si aggiri in un luogo di identificarsi e giustificare la propria presenza, se così veniva ordinato da un agente di polizia. La giurisprudenza federale, in via interpretativa, aveva stabilito che un’identificazione soddisfacente ai fini della norma dovesse avere gli attributi della credibilità e della affidabilità.178

La Corte Suprema da un lato riconosceva, come evidenziato dal governo, “che la riduzione della criminalità è certamente un tema che richiede l’attenzione di ogni settore del governo” ma dall’altro cassava la fattispecie come eccessivamente imprecisa. Così facendo, secondo alcuni, la Corte implicitamente segnalava che la norma in esame non era poi così fondamentale nel perseguire l’obiettivo della riduzione della criminalità.179 L’impressione diventava poi certezza quando la maggioranza, tramite il giudice O’Connor, segnalava che “questo non è un caso in cui una maggiore precisione [nella redazione normativa] sarebbe stata poco pratica o impossibile.”180

Inoltre, così come i giudici assegnano peso diverso a obiettivi legislativi o anche agli stessi statutes, così sembrano fare anche per i diritti costituzionali, dove la freedom of expression si vede assegnata il peso maggiore mentre altri diritti, come il

177 Kolender v. Lawson, cit..

178 Kolender v. Lawson, cit., pp. 353-355.

179 Kolender v. Lawson, cit., p.361: “The concern of our citizens with curbing criminal activity is certainly a matter requiring the attention of all branches of government.”

180 Kolender v. Lawson, cit., p. 361: “this is not a case where further precision in the statutory language is either impossible or impractical.”

diritto (in tempo di pace) a non aver soldati accampati nella propria abitazione senza il consenso del proprietario181, hanno peso minore.182

Ancora una volta, ad esempio, è opportuno citare il caso Kolender v. Lawson183: il giudice O’Connor, per giustificare l’utilizzo dell’esame frontale della fattispecie184, operava un lungo distinguishing fra la decisione in parola e i precedenti Flipside185 e Levy186, dove non era stata applicato tale tipo d’esame. Se infatti Kolender riguardava il diritto a non essere discriminati nell’applicazione della legge, in Flipside la fattispecie “regolava semplicemente un’attività commerciale” mentre Levy “riguardava [la regolamentazione] della vita militare, da tenersi distinta dalla vita civile”. In realtà, il giudice O’Connor dice qualcosa ma forse non dice tutto, nascondendo probabilmente una valutazione dei diritti interessati nelle tre occasioni:

nel caso Flipside il diritto coinvolto era la libertà d’espressione finalizzata alla vendita di materiale progettato per il consumo di stupefacenti, mentre il caso Levy riguardava la libertà d’espressione del pensiero di un medico dell’esercito che si esprimeva contro la guerra in Vietnam.

Questi ultime due istanze di libera espressione del pensiero vengono forse dalla Corte valutate meno importanti del più sostanzioso “diritto alla non discriminazione”

del caso Kolender, tale da giustificare l’esame on the face of the law.

In conclusione, ci sarebbe una forte componente politica nella vagueness doctrine. Per riprendere uno schema tracciato in dottrina, se la fattispecie non è

181 Third Amendment to the United States Constitution: “No Soldier shall, in time of peace be quartered in any house, without the consent of the Owner, nor in time of war, but in a manner to be prescribed by law.”

182 R.BATEY, Balancing Acts, cit., pp. 17-20.

183 Kolender v. Lawson, cit., pp. 358-359, nota 8.

184 Si veda subito infra il paragrafo 1.4.

185 Village of Hoffman Estates v. Flipside, Hoffman Estates, Inc., cit..

186 Parker v. Levy, 417 U.S. 733 (1974).

annoverabile fra i core crimes già noti alla common law, la cui importanza è presunta iuris et de iure, il giudice valuterà l’importanza dell’obiettivo di politica criminale per il cui raggiungimento si sta utilizzando un linguaggio impreciso. Se tale obiettivo è ritenuto meritevole (si ricordi l’esempio del R.I.C.O. per la lotta al crimine organizzato) il linguaggio impreciso verrà in una certa misura tollerato. Se invece l’obiettivo è ritenuto di non grande importanza, come nel caso dei c.d. vagrancy statutes, la fattispecie sarà maggiormente vulnerabile ad un attacco ai sensi della vagueness doctrine.187 Una volta valutata l’importanza dell’obiettivo di politica criminale, la giurisprudenza soppeserà, da un lato, la necessità dell’utilizzo del linguaggio impreciso, cercando di capire se sarebbe stato possibile ottenere il medesimo risultato utilizzando un linguaggio più preciso, mentre dall’altro il giudice misurerà l’impatto che l’imprecisione potrebbe avere su condotte costituenti esplicazione di diritti costituzionali.188