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LICHENI

Per il suo isolamento, la posizione meridionale nel contesto delle Alpi Centrali e la grande varietà di substrati, climi ed altimetrie, il massiccio del-l’Adamello (LOMB 3) può essere considerato un’area di importanza prioritaria per la conserva-zione dei licheni alpini. La flora lichenica di que-st’area rappresenta il 37,6% della flora lichenica della Lombardia, il 40% delle specie proviene da ambienti rupestri sia silicei che calcarei. I licheni epifiti sono il 35%, mentre i terricoli sono il 25%.

Il 13% delle specie è noto, per il territorio italiano, solo nelle regioni alpine, mentre circa il 10% è co-stituito da specie rare nel nostro Paese e molte di esse sono presenti in quest’area con popolazioni significative. Il sito ospita quindi una flora ecce-zionalmente ricca nel contesto europeo in rela-zione alla sua zona biogeografica, con 430 taxa infragenerici. Inoltre, sono presenti habitat di in-teresse comunitario che sono potenzialmente idonei ad ospitare interessanti comunità licheni-che: boscaglie di Pinus mugo e Rhododendron hir-sutum (habitat 4070) e mughete acidofile con sfagni (habitat 91D0).

BRIOFITE

Zygodon viridissimus è una specie a distri-buzione occidentale che vive sui tronchi e più raramente su rocce e muri artificiali di calce-struzzo, in aree di pianura e collinari. Le informazioni sulla distribuzione nella regio-ne, nei dintorni di Chiavenna, si basano su dati di erbario che meritano un aggiorna-mento.

FUNGHI

Suillus sibiricus è un fungo micorrizico che vive a quote elevate, tra i 1750-2200 m, preva-lentemente in boschi di Pinus cembra e Larix decidua. È segnalato presso il Parco dello Stel-vio (LOMB 5), una IPA caratterizzata da una buona presenza di specie e di habitat legata soprattutto alla presenza di differenti litotipi e di ambienti di quota significativi, in cui eccel-lono gli esempi di vegetazione di impronta bo-reale.

LOMBARDIA

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Suillus sibiricus Singer subsp. helveticus Singer, criterio Aii (foto F. Padovan).

Zygodon viridissimus (Dicks.) Brid., criterio Aiv (foto M.

Lüth).

Gruppo tassonomico Numero di entità

Briofite 15

Funghi 14

Licheni 5

Alghe (siti)

-■ CRITICITÀ

Il risultato ottenuto con questo progetto rappresenta indubbiamente un buon punto di partenza. Sarà inte-ressante effettuare in futuro appro-fondimenti a scale di maggiore detta-glio, soprattutto laddove sono attualmente presenti alcune lacune conoscitive della flora regionale. Ma in generale le conoscenze sono nel complesso piuttosto buone. I dati flo-ristici relativi alla Lombardia sono in continuo e rapido arricchimento gra-zie a numerose iniziative di cartogra-fia floristica ancora in corso, pro-mosse a livello provinciale.

Oltre alle IPA definite, altre aree di rilevante importanza sia per flora sia per gli habitat sono le zone della Pre-solana e dello Zuccone Campelli, non-ché la Valle del Dezzo, con l’esempio più significativo a livello regionale del -l’habitat 7220* “Sorgenti pietrifi-canti”. La Riserva Naturale Pian di Gembro per l’eccezionale ricchezza di specie relitte boreo-artiche e di flora e di habitat di torbiera (Scheu-chzerietalia palustris e Oxycocco-Sphagnetea). L’area Val

Bondione-Gruppo di Coca-Belviso Barbellino presenta una ricchezza di flora e di habitat sicuramente non in-feriore alle altre delle Alpi Orobie confinanti. Ri-spetto alla limitrofa Venerocolo-Telenek ospita alcune specie endemiche quali Viola comollia e Sanguisorba dodecandra, oltre ad un complesso di ambienti periglaciali. L’oceanicità del clima ha favorito il mantenimento di modeste lingue glaciali, oggi ridotte a glacio-nevati.

La Bassa Pianura nel complesso risulta meno valutata di quanto meriterebbe, anche

se è indubbio che il deserto urbano e le col-ture agro-industriali ricoprono la quasi tota-lità del territorio. Purtroppo è difficile defini-re e cartografadefini-re defini-realtà di modeste dimen-sioni, ma che in questo caso assumono il ruolo di eccezionalità rispetto al contesto in cui sono inserite, e con contenuti floristici altrettanto modesti ma di valore relittuale e/o storico-culturale. Un esempio di tali ele-menti sono i “bodri”, una realtà unica al pari dei “fontanili”.

LOMBARDIA

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Pteris cretica L., specie di interesse nazionale è segnalata nella IPA

“Grigne” (foto B. Foggi).

Le 18 Aree Importanti per le Piante coprono circa il 42% della superficie regionale. A scala na-zionale, le IPA della provincia autonoma di Trento rappresentano circa il 6% della superficie identi-ficata come Importante per le Piante in Italia.

Il grado di sovrapposizione tra IPA e aree di protezione della natura non è molto elevato. La corretta gestione del territorio assicura che la biodiversità sia diffusa anche al di fuori dalle aree protette finora definite. Queste aree, carat-terizzate da un alto valore naturalistico, de-vono essere gestite in maniera coerente con la conservazione della biodiversità che ospitano.

Ad esempio, particolare attenzione do-vrebbe essere rivolta alle IPA “Val Sella”, “Alta Val di Non” e “Monti di Cembra” inclusa nella IPA transregionale “Monte Corno e Monti di Cembra” che solo in minima parte sono vinco-late da aree protette. Le IPA “Monte Bondone”,

“Alta Val Sugana” (inclusa in ITA 12), “Rilievi di Pieve Tesino” (ITA 15) sono incluse per meno del 10% della loro superficie in siti della Rete Na-tura 2000 o Aree Protette.

A differenza di tutte le altre regioni Italiane, in provincia di Trento non sono presenti celle prive di segnalazioni di specie e di habitat selezionati per il progetto. Questo attesta una diffusa conoscenza del territorio e consente di individuare le Aree Im-portanti per le Piante su una solida base di dati.

Superficie delle IPA

inclusa in aree protette (dati in %) Aree Protette (sensu L.394/91) 38,5

Rete Natura 2000 51,4

Totale 52,0

CODICE NOME IPA TRE 2 Alta Val di Non

TRE 5 Monte Bondone

TRE 6 Monte Zugna

TRE 7 Pasubio e Monti Lessini TRE 10 Val Cadino

TRE 11 Rilievi di Albiano TRE 12 Alta Valsugana

TRE 15 Foci dell'Avisio, laghi di Lamar e Stagni della Vela TRE 17 Val Sella

TRE 18 Laghestel

AREE TRANSREGIONALI IPA regionali incluse

ITA 8 Monte Altissimo, Val di Ledro e Alto Garda Bresciano TRE 3-LOMB 2

ITA 9 Adamello-Dolomiti del Brenta TRE 1-LOMB 3

ITA 10 Stelvio TRE 16-BOLZ 1-LOMB 5

ITA 11 Monte Corno e Monti di Cembra TRE 14-BOLZ 4

ITA 12 Dolomiti, Valli Talagona e Tovanella, Dolomiti Friulane, M. Coglians, TRE 9-BOLZ 6-BOLZ 8-FVG 1

Creta d'Aip, M.Corona FVG 2-VEN 14-VEN 15

ITA 13 Lagorai e Pale di S. Martino TRE 8-VEN 13

ITA 15 Rilievi di Pieve Tesino, Dolomiti feltrine e bellunesi TRE 13-VEN 11

ITA 16 Monte Baldo TRE 4-VEN 10

SITI PER LE ALGHE

A2 Lago e torbiera del Vedes A4 Sette Laghi (Liagorai) A5 Torbiere e pozze di Caldenave A6 Torbiere e pozze di Val d'Inferno