cafuale
vn anno
, cominciòàdiuol-garficome
cofaordinaria-Per altrQA $ P
ot^
1
1
potea darcredito
ad vna
talvoce,che
correua,ilvederli,chelenuuole,quando
minacciauano pioggia, to-glieuanoagli habitaroridelpianoin que*contornila villa deliafommità
dell»
Olimpo
;coinèpureappretto dì noifuoleffere contcafegnodi piog-giailveder copertacon
nuuolelaci-ma
diqualcheparticolarmontagna, quando
(come
parlanoi contadini,) ellalimetteilcapello:E
perciòlen-za
eccettione li animileil celebre-»NubcsexccdttOlympus
.
Sig,
Band
.Anch’
io perpoco mi
farei condottoànumeraretralefauolevn
tal racconto,
& ha
urei /limato dì* crederetroppo leggiermente,fe
non mi
fotteflatoinoltratoiltetto efpref-fo delgranDottore
dejjaChiefa S.Agoftinonellafpiegationedella
Ge-nelicontroiManichei;^lìb.i.deCen• cont.7ttan.cap.ii, )douedichiarando' perqualcagione daprincipioli pro-ducefferogli vccellidall*acque,
dop-po
hauerdetto,chea parered*huo-mini
dottislimiconl’acquainlieme11annoueraquell’aria inferiore ingrof-fata,
&
inumidita da’vapori,laqua-le dibattuta
con
1*alifoflieneàvoi»glivccelli,ne portain
confermano-ne chefopralacima
dell’Olimpo non
fi
vedeuano
volarvccelli à cagione dellafottigliezzadell'ariafenza va-pori,ond’ancheglihuomini
,chevi ialiuano, trouandolapoco
conface-uolealla refpirationel'ingroffauan®applicandoallenarici fpugne inumi-dite;effendochequellaforamità,
co-me
firiferifce,foprauanzaquell'ariavmida
,eperciòfuinefifenteil ven-to,nefiraccolgonolenuuole;comefu olferuato da coloro, che ognianno
vifaliuano perfacrificare,
& hauea-do
fegnati nella poluere alcunica*ratteri,1*
anno
feguentelirìconofce-uano
intieri.Sedunque
advn
sigra-ue
eSantoDottore non
parueleg-gerezza
di cuore il confentireche non
cadefferopioggiesblacima
deli*Olimpo
, ionon
ardireidinegar il~
fatto fenza gagliardeproue,che
mi
firapprefentafleroincontrario.
Sig*Gra,SeilSig.March*
Antonio
volefle metterlialfcrte,enegarciò all’Olim-pobifognarebbepoi,che parimente negaflealMoijte Atho,
dettocòma*
fremente
-*-
-»4
,
nemente Mote
Saco,dicuifileggonolecotemedefime:ondefenile
Pompo-nioMeh,(//b.z.defituOrbiscap.z.ad fin,)Athos monsefladeaelatut,vt ere-daturaltiks,quartivndèimbres cadunty furgere. Captiopimofidem
,quoniam dearti
,quasinvertice fujiinet,non ab-luitur cinti;fedquorelmquitur aggere*
manet.
E
quali conleparolemedefi-y
me
PatteftaSoVmo(cap.iy.fint)ri qua-le perargomento
dellaTua altezza-*marauigliofa apporta> che eflendo quello in
Macedonia
vicinoal mare,,didantedall’Ifoladi
Lemno
ottanta.feimilapalfi,gictaua1*
ombra
inMi-riiia(che oggifi
chiama
colnome
dr tutta PIfola,Lemno
) e veniuaPom-,hradel
monte
à caderenellaflatuad*vna
giouencadi bronzopollanella,*piazzadiquella Città, conforme al
• volgatiifimo
Iambico, Athos
obum-bratlateraLemma
^o«/j,regidratoda
Plutarconellibro de macultiìnfacia Luna».Sig.Morof.Noncredereimicadi far
gran
torto all*autoritàdìSolino,fe dicefiì efler imperfetto il fuoargomento
,
mentre
non
accennaxinche giorno^«U
DigitizedbyCoogl
f
f.
&
àqual orafuccedeffe quello termi-narlidell’ombra nella tal parte de-terminatadellapiazza;poiché quan-to piu vicino èilSoleal tramontare»tanto maggiorififanno 1*
ombre
an-che damonti
affai più baffi deli*Atho; come
manifèftamentevedia-'
mo
indue OrologiSolari,che lo Iti-lepiù piccolo farà1*ombra
più gran-dealle ventitréore, chenon
favna
Itile
maggiore
alle venti* Siche farà tutta cortefiail paffareper credibili taliracconti del?Atho
,edell* Olim-po,e delle loraltezze*Sig.Dand.Auuerta V.S-chequellagrand*
altezza
non
deueattribuirlià tuttoil.
monte Atho,ma
àquella fola parte, chepiùs’inoltranelmare» &
èlapiù. Orientale*effendochetuttoil
monte
_è
come
vn Cherfonefo,ò
Penifola, congjonto aliaMacedonia
convn Ifhnotrà
lidueSeni,oGolfi,Strimo-; nico,e Singicico:
&
èappunto, quiui nell*!fimo,chefiriferìfce effereItaca tagliatoilMonte Atho
da Serfejfeben
a giorni nofiri di quello taglia niunvestigio ne apparile».,ma
five-.
de
congiunta alla terra ferma,come
fenile
J
6
fcriflcPietro Bellont/.I.o»35*fin.
E
chi dalungi riguarda tutto que-llomonte dando
nellafommità
de’più altimonti
dellaMacedonia, con
ladiuerdtàde*Tuoialzamentine*gioghi,
&
abbaflamenti nelle valli pareappunto
vn grà Colofib di huo-modiftefofuimare,
e riuoltato all*insù,cheritirate à fe le
gambe
folleui in altoleginocchia;e tenga i piedi appoggiatiallariua.onde quella par-te cherifpondealcapo
,e tondeggì-andófi folleua in alto, è quellache
gittal’ombra
nell*IfoJa diLemno.
Quindi
non
fu difficileà Stadcrate->(
mi
ricordohauer ietto,non
sòdo-ue,che Amiano
ilchiama
Chinoc-rate,StraboneChiromocrate,Plinio
Dinochare
,altriDenocare
f, pro-métter/i di poter formarnevna
(ìa-tua ad Aleflandrofcome
nell*orat.z»de Fortuna JLlexandrine fà
men-rionePlutarco)invnadellecui
mani
fodevna
città capace di diecimila
perfone,nell’altravna
tazza,da
cui icorreffevn
fiume perenneneimare;
giàchedallanatura
mededma
è da-to qualiabbozzato vn
Umilecoloflo*Ora
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