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TITOLO PROGETTO DESCRIZIONE DEL PROGETTO

La didattica pluridisciplinare Si tratta di un approccio didattico metodologico che permette di relazionare tra loro saperi appartenenti ad ambiti disciplinari diversi e di finalizzarli ad un obiettivo commune.

Formazione salute e sicurezza sul lavoro classi prime/terze

Programmazione, organizzazione e realizzazione di percorsi informativi/formativi in tema di salute e sicurezza negli ambienti di lavori per allievi classi prime/terze

Viaggi di istruzione/visite guidate

Selezione di mete e per viaggi di istruzione e visite guidate a cura della commissione viaggi d’Istituto.

Soggiorni linguistici Settimana di corso linguistico in Francia Settimana di corso linguistico Paese anglofono Soggiorno studio

Teatro a scuola Si tratta di una scelta didattica complementare, finalizzata a un più efficace

perseguimento sia dei fini istituzionali sia degli obiettivi curricolari, secondo quanto indicato nelle lineee guida MIUR “INDICAZIONI STRATEGICHE PER L’UTILIZZO DIDATTICO DELLE ATTIVITÀ TEATRALI a.s. 2016/2017”

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La biblioteca scolastica Rendere la biblioteca un luogo aperto e fruibile a tutto il personale della scuola e in particolare agli studenti, facendone uno spazio di cultura, riflessione e dibattito sui temi di studio e di attualità.

Promuovere l’incontro con il vasto patrimonio librario di cui è dotato l’istituto, diffondendo l’interesse per la lettura attraverso apposite attività didattiche.

Italiano L2 L’insegnamento della lingua italiana come L2 è mirato allo sviluppo delle competenze comunicative e specifiche, in raccordo con i programmi scolastici attraverso:

la rilevazione dei bisogni dell’alunno straniero;

la progettazione dell’intervento;

l’ elaborazione di materiali didattici,

la valutazione in itinere e finale dell’intervento.

Sportello d’ascolto psicologico Il progetto è rivolto a tutti gli student dell’Istituto quale supporto a problematiche motivazionali e di studio, relazionali o comportamentali.

Certificazioni linguistiche Inglese, francese, tedesco, spagnolo

Conseguimento certificazioni linguistiche presso Enti accreditati con riferimento ai sei livelli di competenza (A1, A2, B1, B2, C1, C2) articolati nel QCER (Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue)

STRASBURGO Inserimento post diploma in strutture ricettive in Strasburgo

Certificazioni ECDL La certificazione ECDL garantisce, a chi la possiede, il livello adeguato di competenze digitali. I moduli si articolano nelle categorie Base, Standard, Advanced e Specialised.

Certificazioni CAD 2 La certificazione CAD (Computer Aided Design) attesta la competenza di base nel disegno bidimensionale (2D) utilizzando programmi di progettazione assistiti dal Computer.

Questo genere di programmi è il prerequisito per tutti i lavori di progettazione bidimensionali.

Talenti neo diplomati (Progetto Fondazione CRT)

Stage post diploma in Irlanda/ Regno Unito /Francia/ Germania

Lingua madre Preparazione per allieve straniere al concorso omonimo

Centro sportivo scolastico Atletica leggera/corsa campestre, calcio A5, danze sportive, ginnastica.

Sportelli di recupero disciplinare Si tratta di interventi volti al recupero delle carenze disciplinari. Vengono attivati prioritariamente con l’impiego delle risorse di potenziamento.

7. ATTIVITA’ IN RELAZIONE AL ILPIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE ( PNSD)

AMBITI AZIONI PROGRAMMATE

STRUMENTI

Cablaggio interno di tutti gli spazi Lim e pc in tutte le aule/classi

aule/laboratorio aumentate con postazioni per la fruizione individuale e collettiva del web e dei contenuti

Digitalizzazione amministrativa Sito web

COMPETENZE

Sviluppo e potenziamento delle competenze digitali degli studenti.

Alternanza scuola lavoro per l’impresa digitale.

Didattica laboratoriale.

Biblioteca scolastica come ambiente di alfabetizzazione all’uso delle risorse informative digitali.

FORMAZIONE PERSONALE

Formazione ITC , piattaforme e-learning, registro elettronico personale e di classe.

Digitalizzazione segreteria

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8. VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI PROFITTO, DI COMPORTAMENTO E DI ATTRIBUZIONE DEI CREDITI SCOLASTICI NEL TRIENNIO

CRITERI DI VALUTAZIONE DEL PROFITTO CRITERI RELATIVI ALLA VALUTAZIONE FINALE DEGLI STUDENTI DEL BIENNIO.

• Allocazione delle discipline specifiche negli assi culturali:

• dei linguaggi: lingua e letteratura italiana, scienze motorie, lingue straniere, IRC/attività formativa studio assistito

• matematico: matematica, economia aziendale

• scientifico/tecnologico: scienze della terra/biologia, fisica, chimica, informatica, tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica, scienze e tecnologie applicate

• storico/sociale: storia, geografia, diritto ed economia politica

L’educazione civica è una disciplina trasversale, pertantonon può essere allocata in un asse culturale specifico.

Si propone l’ammissione alla classe successiva, con attribuzione del debito, quando, nell’asse culturale, l’alunno abbia raggiunto un livello mediamente adeguato di competenze, anche se in una singola o più disciplina/e abbia una valutazione finale insufficiente.

Di norma con 3 o 4 insufficienze gravi non ammissione alla classe successiva

In ogni caso verifica puntuale delle situazioni personali e deroga motivata secondo parere del consiglio di classe riguardo alle reali possibilità di recupero.

Previa verifica validità dell’anno scolastico in merito alla regolarità della frequenza

CRITERI RELATIVI ALLA VALUTAZIONE FINALE DEGLI STUDENTI DEL TERZO E QUARTO ANNO con 3 o 4 insufficienze gravi non ammissione alla classe successiva

In ogni caso verifica puntuale delle situazioni personali e deroga motivata secondo parere del consiglio di classe riguardo alle reali possibilità di recupero.

Previa verifica validità dell’anno scolastico in merito alla regolarità della frequenza

CRITERI RELATIVI ALLA VALUTAZIONE FINALE DEGLI STUDENTI DEL QUINTO ANNO (D.LGS. N.62/2017) Il conseguimento di una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto e di un voto di comportamento non inferiore a sei decimi, fatta salva la possibilità per il consiglio di classe di deliberare, con adeguata motivazione, l'ammissione all'esame per gli studenti che riportino una votazione inferiore a sei decimi in una sola disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto.

CRITERI ATTRIBUZIONE DEL VOTO NELLE SINGOLE DISCIPLINE ( COMPRESA L’EDUCAZIONE CIVICA) I PCTO CONCORRONO ALLA VALUTAZIONE DELLE DISCIPLINE ALLE QUALI AFFERISCONO CRITERI ATTRIBUZIONE DEL VOTO NELLE SINGOLE DISCIPLINE:

VOTO DESCRITTORE

2 Rifiuto di svolgere verifica orale/scritta/pratica 3 Conoscenza nulla

4 Conoscenza decisamente lacunosa, gravi difficoltà espositive e lessicali, gravi errori

5 Conoscenza superficiale e frammentaria, presenza di errori in situazioni semplici e ripetitive, esposizione imprecisa

6 Conoscenza dei contenuti minimi essenziali, correttezza in situazioni semplici, esposizione comprensibile

7 Conoscenza adeguata, lievi errori in situazioni complesse, esposizione corretta

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8 Conoscenza completa, correttezza in situazioni complesse, esposizione chiara, precisa ed essenziale 9-10 Conoscenza completa ed approfondita, capacità di rielaborazione personale, esposizione chiara, precisa ed articolata, rapidità nell’individuazione delle strategie più adatte

Nella valutazione periodica e finale e con riferimento alla DDI la qualità delle conoscenze declinata nel PTOF è integrata dalla valutazione delle competenze e abilità dello studente con riferimento ai seguenti indicatori:

Capacità di ascoltare Capacità di team working Capacità di collaborare

Capacità di intevenire al dialogo e creare spunti di riflessione

Capacità di gestire efficacemente l’unità oraria e il tempo a disposizione Capacità di selezione delle fonti

Capacità di utilizzo delle tecnologie informatiche

VALUTAZIONE EDUCAZIONE CIVICA

I docenti del consiglio di classe ai quali è stato affidato l’insegnamento della materia

“Educazione civica” assegnano le valutazioni sulla base delle griglie di valutazione concordate in dipartimento.

In sede di scrutinio periodico e finale la valutazione è proposta al consiglio di classe dal docente coordinatore dell’insegnamento sulla base delle valutazioni assegnate dai docenti del cdc ai quali è stata affidata la docenza.

VOTO DESCRITTORI DI COMPORTAMENTO DELL’ALLIEVO NOTE

10 È assiduo nella presenza, puntuale nell’orario e nella presentazione della giustificazione, partecipa attivamente alle attività didattiche, rispetta le consegne e ha sempre il materiale scolastico

Si assegna in presenza di tutti gli indicatori

Rispetta le regole, le persone e le opinioni degli altri; assume un ruolo propositivo nella classe

Mostra un alto senso di responsabilità

Si è distinto nelle attività curriculari ed extracurriculari

9 È assiduo nella frequenza, puntuale nell’orario e nella presentazione della giustificazione, partecipa attivamente alle attività didattiche, rispetta le consegne e ha sempre il materiale scolastico

Si assegna in presenza di tutti gli indicatori

Rispetta le regole, le persone e le opinioni degli altri; assume un ruolo propositivo nella classe

Mostra senso di responsabilità

8 È abbastanza regolare nella frequenza puntuale nell’orario e nella presentazione della giustificazione

La partecipazione alle attività didattiche e il rispetto delle consegne è buono Rispetta le regole, le persone e le opinioni degli altri

Ha un comportamento abbastanza responsabile

7 E’ incorso in sanzioni disciplinari (nota/e disciplinare/i e ammonizione/i del Dirigente Scolastico)

Il Consiglio di Classe può, con adeguata motivazione, deliberare in deroga in presenza al massimo di due note disciplinari.

Regolamento di istituto Tab A

6 È incorso in sanzioni disciplinari con sospensione dall’attività didattica per periodi non superiori ai 15 gg.

Regolamento di istituto Tab B

5 È incorso in sanzioni disciplinari con sospensione dall’attività didattica per periodi superiori ai 15 gg.

Regolamento di istituto Tab C

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IL CREDITO SCOLASTICO Gli indicatori del credito scolastico sono:

1. Profitto

2. Giudizio del docente sull’interesse con il quale l’alunno ha seguito l’insegnamento della religione cattolica ovvero l’attività alternativa (formativa e studio assistito) e il profitto che ne ha tratto.

3. Assiduità della frequenza

4. Partecipazione attiva e costante al dialogo educativo 5. Altre attività formative *

* Le attività che possono costituire le “altre attività formative” (solo se documentate ) possono essere:

 Certificazioni linguistiche

 Certificazioni multimediali e informatiche (compresi singoli esami superati di ECDL/EUCIP CORE)

 Attività di volontariato

 Attività agonistiche sportive

 Certificazione corso LIS

 Certificazioni universitarie di corsi di orientamento di almeno due giornate

 Corsi sulla sicurezza non obbligatori per la normativa scolastica

 Partecipazione attiva e responsabile agli organi istituzionali di rappresentanza studentesca esterni all'Istituto (Consulta Provinciale degli Studenti).

 Partecipazione ad attività formative certificate pertinenti al corso di studi e non organizzate dalla scuola

SI ATTRIBUISCE IL PUNTEGGIO SUPERIORE DELLA FASCIA IN PRESENZA DI ALMENO DUE DEGLI ELEMENTI PREVISTI.

9.AZIONI DELLA SCUOLA PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA

I bisogni educativi speciali riguardano alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni. Vi sono comprese tre grandi sotto-categorie:

• quella della disabilità;

• quella dei disturbi evolutivi specifici;

• quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale.

Per “disturbi evolutivi specifici” si intendono, oltre i disturbi specifici dell’apprendimento, anche i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, ricomprendendo – per la comune origine nell’età evolutiva – anche quelli dell’attenzione e dell’iperattività, mentre il funzionamento intellettivo limite può essere considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo specifico. Tutte queste differenti problematiche non vengono o possono non venir certificate ai sensi della legge 104/92, non dando conseguentemente diritto alle provvidenze ed alle misure previste dalla stessa legge quadro, e tra queste, all’insegnante per il sostegno. I Disturbi specifici di apprendimento, normati dalla L. 170/2010, riguardano la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia.

Azioni intraprese dalla scuola:

Redazione del Piano annuale per l’inclusione. Si tratta del documento che contribuiscead accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi, per creare un contesto educante dove realizzare concretamente la scuola “per tutti e per ciascuno”

Sottoscrizionedell’’Accordo di programma comunale per l’inclusione scolastica e formativa dei bambini e alunni con Bisogni Educativi Speciali (Pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte n° 15 del 14/04/2016). Si tratta di un documento che ha come obiettivo quello di favorire il coordinamento

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delle attività che i vari soggetti coinvolti (Comune, dall’Ufficio Scolastico, dalla Città Metropolitana, dalle Aziende Sanitarie, dalle Scuole Statali e Paritarie, dalle Agenzie di Formazione Professionale) devono svolgere per favorire l’inclusione scolastica e formativa

Realizzazione del Progetto Superiamoci. Si tratta di un progetto di inserimento dei ragazzi con autismo nelle scuole secondarie di II grado è finalizzato a favorire l’inserimento di adolescenti con autismo che, finita la scuola dell’obbligo, vivono la difficoltà di proseguire gli studi, per mancanza di sostegno adeguato e professionalmente preparato.

Per far fronte a tale carenza L’ANGSA Piemonte sez. di Torino Onlus ha avviato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale e l’Area Istruzione e FP, Ufficio Diritto allo studio della Città

Metropolitana di Torino, una serie di azioni:

 p.to 1 – accompagnamento guidato, da parte dell’educatori di riferimento assegnato al ragazzo, dalla scuola media alla superiore;

 p.to 2 -la formazione specifica degli insegnanti sull’autismo, per tutte le scuole della provincia di Torino;

 p.to 3- la sensibilizzazione del “gruppo classe di compagni e genitori” che accoglieranno il ragazzo con autismo;

 p.to 4- realizzazione di interventi di assistenza specialistica ad hoc, efficaci ed efficienti, da parte di esperti in autismo (team di educatori professionali + pscicologi, pedagogisti……) L’obiettivo è dare l’opportunità agli adolescenti con autismo di continuare il loro percorso di studi ed acquisire una competenza per una futura attività lavorativa che valorizzi le loro capacità, restituendo loro dignità di essere utili ed integrati socialmente.

L’appoggio di professionisti consulenti di provata esperienza nel settore supporta la mediazione fra insegnanti e operatori a favore di tutti gli alunni delle classi coinvolte ed è garanzia per il corretto agire nei confronti dei ragazzi.

Il valore aggiunto di questo progetto è lo sforzo di costituire una rete sociale attorno al bambino autistico e alla sua famiglia e sostenere anche i docenti scolastici in un percorso difficile che potrebbe creare senso di inadeguatezza e solitudine.

Una verifica di efficacia verrà messa in atto, oltre che al termine dell’anno scolastico in corso, all’inizio dell’anno scolastico successivo con lo scopo di valutare la persistenza a lungo termine dell’incremento di azioni educative inclusive.

Redazione del Protocollo di Accoglienza è un documento che predispone e organizza le procedure che la Scuola intende mettere in atto per facilitare l’inserimento scolastico degli alunni BES, attraverso attenzioni pedagogiche specifiche quali: l’accoglienza dell’alunno e della famiglia; il raggiungimento del successo scolastico agevolando la piena integrazione sociale e culturale. Esso costituisce uno

strumento di lavoro che: contiene criteri e indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento a scuola degli alunni; definisce compiti e ruoli degli operatori scolastici; traccia le fasi dell’accoglienza; propone modalità di interventi per l’apprendimento della lingua italiana (per gli alunni stranieri); individua le risorse necessarie per tali interventi.

Il Protocollo d’Accoglienza si propone di :

- facilitare l’ingresso a scuola degli studenti BES;

- sostenere i neo arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto;

- entrare in relazione con le famiglie interessate;

- promuovere la collaborazione e la comunicazione tra le scuole e tra scuola e territorio.

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10. LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E FUNZIONALE 10.1 L’ORGANIGRAMMA

10.2 Il FUNZIONIGRAMMA DIRIGENTE SCOLASTICO

II Dirigente Scolastico assicura la gestione unitaria dell’istituzione scolastica predisponendo gli strumenti attuativi del Piano dell'Offerta Formativa, promuove sviluppa l’autonomia sul piano gestionale e didattico, promuove l’esercizio dei diritti costituzionalmente tutelati, quali il diritto all’apprendimento degli alunni, la libertà di insegnamento dei docenti, la libertà di scelta educativa da parte delle famiglie. Ha la legale rappresentanza dell’istituzione scolastica, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, ha autonomi poteri di direzione, coordinamento e valorizzazione delle

DIRIGENTE SCOLASTICO

CONSIGLIO DI ISTITUTO COLLEGIO DOCENTI

GIUNTA ESECUTIVA DIRETTORE S.G.A

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risorse umane. In particolare, organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative ed è titolare delle relazioni sindacali.

I compiti del Dirigente Scolastico sono determinati dalle leggi e dai regolamenti - in particolare: Legge 537/1993, DM 292/1996, Legge 59/1997, DLgs. 59/1998, D.I. 44/2001, DLgs. 165/2001, D.lgs 81/08 Tra i principali:

Il dirigente scolastico quale datore di lavoro è garante della salute e della sicurezza dei lavoratori in servizio presso il proprio Istituto.

Assicura la gestione unitaria dell’Istituto e ne è il legale rappresentante.

Cura la gestione delle risorse finanziarie e strumentali.

E’ responsabile della qualità del servizio.

Esercita le sue funzioni nel rispetto delle competenze degli organi collegiali.

Esegue e fa eseguire le disposizioni delle leggi, dei regolamenti e gli ordini delle autorità superiori.

Attiva i necessari rapporti con gli Enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio per la predisposizione del Piano dell'Offerta Formativa.

Stabilisce, sentito il Collegio dei docenti, il calendario degli scrutini, delle valutazioni periodiche e finali.

Presiede il Collegio dei docenti, il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti, i Consigli di classe, la Giunta esecutiva.

Procede alla formazione delle classi sulla base dei criteri generali stabiliti dal Consiglio di Istituto e delle proposte del Collegio dei docenti.

Assegna alle classi i singoli docenti.

Promuove e coordina, nel rispetto della libertà d'insegnamento, insieme con il Collegio dei docenti, le attività didattiche, di sperimentazione e di aggiornamento nell'ambito della scuola.

Adotta o propone i provvedimenti resi necessari da inadempienze o carenze del personale docente o A.T.A.

Coordina il calendario delle assemblee d’Istituto.

Adotta i provvedimenti di urgenza strettamente necessari e quelli richiesti per garantire la sicurezza della scuola.

Nomina il personale docente ed A.T.A. supplente temporaneo.

Sceglie i docenti con funzioni di Primo Collaboratore e di Secondo Collaboratore.

Delega ai docenti specifici compiti.

Indice le elezioni dei rappresentanti degli studenti, dei genitori degli alunni, del personale docente e del personale A.T.A. negli organi collegiali di istituto.

Cura la convocazione dei Consigli di classe, del Collegio dei docenti, del Comitato di Valutazione per il servizio degli insegnanti, nonché la prima convocazione del Consiglio di Istituto.

Cura la buona conservazione dell'edificio, del suo arredamento, del materiale didattico e scientifico.

Conserva personalmente i documenti a carattere riservato.

Regola e vigila i lavori dell'ufficio di segreteria e ne firma gli atti e certificati di sua competenza.

Vigila sull'esatto adempimento dei propri doveri da parte di tutto il personale, al fine di garantire la migliore qualità del servizio.

Impartisce direttive per l'organizzazione ed il funzionamento dei servizi amministrativi di competenza della segreteria della scuola e fissa i turni di servizio del personale A.T.A.

Partecipa alle assemblee dei genitori.

Comunica alle famiglie degli alunni le modalità di funzionamento o la sospensione del servizio scolastico in occasione degli scioperi.

Denuncia all'INAIL, entro 48 ore dall'evento o dal momento in cui sia venuto a conoscenza, gli infortuni degli alunni e del personale.

Consulta il Direttore dei Servizi Amministrativi (D.S.G.A.) e informa il personale A.T.A. prima dell'inizio dell'anno scolastico sugli specifici aspetti di carattere generale ed organizzativo inerenti al piano attuativo dell'offerta formativa.

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Richiede tempestivamente agli enti locali l'adempimento degli interventi strutturali e di manutenzione necessari per garantire la sicurezza dei locali e degli edifìci scolastici e designa il responsabile e gli addetti del servizio di protezione e prevenzione.

Assicura ai docenti, nelle forme ed in misura compatibile con la qualità del servizio scolastico, un'articolazione flessibile dell'orario di lavoro per consentire la partecipazione a iniziative di formazione riconosciute dall'amministrazione.

Predispone, al termine di ogni anno scolastico, una relazione sull'andamento didattico e disciplinare della scuola e la illustra al Consiglio di Istituto.

In materia amministrativo-contabile, il Dirigente Scolastico:

Impegna e ordina, nei limiti degli stanziamenti di bilancio, le spese deliberate dal Consiglio di Istituto.

Firma, unitamente al D.S.G.A., gli ordini di incasso e di pagamento e qualsiasi altro atto contabile che comporti un impegno di spesa.

Prende in consegna i beni immobili ed i beni mobili infruttiferi in uso e di proprietà della scuola.

Effettua direttamente le spese nei limiti di somma autorizzati dal Consiglio di Istituto.

CONSIGLIO D’ISTITUTO

Mansioni, poteri e composizione dei Consiglio di Istituto, sono indicati nel Decreto Legislativo n. 297 del 16 aprile 1994 e s.m.i. altre norme sono contenute nel Regolamento relativo alla gestione amministrativo – contabile delle istituzioni scolastiche (D.I n. 44/2001), nell’O.M n. 215/1991, sulle elezioni degli Organi Collegiali e in altre norme riguardanti il loro funzionamento.

E’ un organo di rappresentanza costituito da membri eletti dalle varie componenti della scuola ed è presieduto da un genitore eletto al suo interno dallo stesso Consiglio.

Ad esso sono attribuibili le seguenti funzioni:

definisce gli obiettivi ed i programmi da attuare, e verifica la rispondenza dei risultati dell'attività amministrativa e della gestione agli indirizzi impartiti ;

definisce gli orientamenti generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione;

delibera il Piano dell’offerta formativa e ne verifica la coerenza con gli indirizzi impartiti all'inizio del percorso;

adotta il regolamento d’istituto;

adatta il calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali e territoriali;

determina i criteri generali per la programmazione educativa;

definisce i criteri per la programmazione e l’attuazione delle attività extrascolastiche delle uscite didattiche e dei viaggi di istruzione;

delibera la costituzione di reti e la stipula di convenzioni e accordi ;

delibera la partecipazione dell’istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo;

delibera le forme e le modalità per lo svolgimento di iniziative assistenziali che possono essere assunte

delibera le forme e le modalità per lo svolgimento di iniziative assistenziali che possono essere assunte

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