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Analisi degli aspetti economici e importanza della funzione logistica

CAPITOLO 3 : ANALISI ORGANIZZATIVA DI ALCUNE SCUOLE DI CALCIO

4.5 Analisi degli aspetti economici e importanza della funzione logistica

Infine, come già accennato nel capitolo precedente la logistica rappresenta una delle più importanti fra le voci di costo all'interno del settore giovanile.

Infatti i trasporti, e il relativo acquisto e manutenzione sono una delle spese di maggiore rilevanza nel momento in cui si decide di costituire una società.

Dalle interviste effettuate è emerso che tutte si occupano di andare a prendere i bambini direttamente a casa e riportarli dopo l'allenamento. Ciò può implicare anche viaggi moderatamente lunghi, in quanto il bacino di utenza può essere anche regionale.

Oltre che una voce di costo, la logistica può rappresentare anche un elemento distintivo per la società stessa in quanto permette di coinvolgere un gran numero di ragazzi in più.

La caratteristica di una struttura societaria che intende porsi con continuità l'obiettivo dell'efficienza è quello di essere stabile nel tempo e quindi è necessario che tutte le considerazioni iniziali siano proiettati nel lungo termine. Tutte le operazioni logistiche hanno un forte impatto in termini organizzativi, in quanto incidono sulla programmazione,sul budget e hanno valenza nei confronti dei terzi, relativamente all'immagine che viene fornita della società.

La funzione logistica può essere esternalizzata attraverso l'outsourcing104, le cui motivazioni possono essere economiche, in quanto si ha il passaggio da costi fissi a costi variabili, ad esempio si può ridurre il costo del lavoro, oppure gli investimenti fissi con i relativi costi, strategiche, relative

al superamento della mancanza di competenze interne e la possibilità di concentrare le risorse sulle attività core. La scuola di calcio di madonna di San Giuliano, per la funzione logistica, si affida al comune, il quale si occupa di fornire i mezzi e a cui viene versato un corrispettivo mensile.

Il mezzo di trasporto viene utilizzato per condurre i ragazzi i ragazzi all'allenamento e alle gare ufficiali di campionato, è una risorsa che permette un accrescimento di potenzialità per la società. All'interno della struttura, presso la segreteria, deve essere esposto il calendario con orari di arrivo e partenza e soggetti incaricati. La gestione dei trasporti viene calcolata in prossimità dell'orario delle sedute di allenamento e delle gare.

Per fondare una scuola di calcio è necessario decidere se aprire un'associazione dilettantistica o affiliarsi ad una già esistente.105

Un'associazione sportiva dilettantistica, è senza scopo di lucro, il capitale viene investito per incrementare la società, come osservato nella scuola di calcio di San Giuliano e Forza Ragazzi. La società calcistica è, invece un attività commerciale, dotata di partita iva e sede legale.

Una volta stabilito che tipo di società vengono prese in considerazione le forme di finanziamento iniziale. Si tratta di contributi a fondo perduto oppure agevolazioni.

I contributi a fondo perduto sono forniti da enti pubblici o società finanziarie pubbliche, predisposte nei confronti di attività imprenditoriali, concessioni di capitale di cui il soggetto erogante non chiede restituzione. Le agevolazioni consistono sono sussidi forniti dallo stato ad un tasso di interesse al di sotto di quello vigente sul mercato.

Dalle interviste è emerso che, fonte primaria di finanziamento, è rappresentata dai contributi che versano gli iscritti e dalle donazioni che effettuano i cittadini.

La sponsorizzazione è una particolare forma di collaborazione per cui un impresa o un ente paga un corrispettivo a un soggetto sportivo (singoli atleti, squadre, federazioni) affinché questo nelle manifestazioni sportive mostri il segno distintivo dello sponsor o il marchio.

Si possono identificare diverse tipologie di aziende che presentano diverse esigenze e interessi.106 • imprese interessate a sponsorizzare commercialmente la società, utilizzandola come media comunicativo;

• imprese interessate a sponsorizzare tecnicamente una società al fine di testimoniare la bontà operativa delle attrezzature e dell’abbigliamento impiegati dagli atleti;

• imprese interessate a raggiungere i tifosi e gli appassionati in modo da promuovere commercialmente i loro prodotti o servizi;

• imprese editoriali interessate ad impiegare la tematica sportiva per le proprie pubblicazioni;

• imprese interessate ad usare il marchio e i colori della società sportiva per commercializzare oggetti di varia natura. Ognuna di queste tipologie ha le proprie caratteristiche, ma tutte hanno in comune la loro natura imprenditoriale ed orientata a conseguire obiettivi economici, rispetto ai quali la società sportiva deve saper interagire al meglio. La sponsorizzazione di un club. Il contratto viene stipulato dallo sponsor con un team, che si impegna a divulgare, dietro corrispettivo, un messaggio pubblicitario concordato, apponendo scritte o simboli sull’abbigliamento sportivo degli atleti o su altri supporti, e autorizzando lo sponsor a servirsi del nome o dell’immagine della squadra per le proprie esigenze pubblicitarie.

Per far conoscere la società è necessario ricorrere anche alla pubblicità, che a differenza dello sponsor, prescinde dalla manifestazione sportiva, è una forma di comunicazione diretta, permette di focalizzare l'attenzione dei consumatori su uno specifico prodotto, utilizza veicoli di comunicazione come radio, tv, internet. Il primo passo per mostrarsi all'esterno consiste nel cercare di fornire un servizio tale per cui si avvi un meccanismo di passaparola. E' possibile anche ricercare un marchio rappresentativo importante, come nel caso della scuola di calcio Forza Ragazzi realizzata da Gattuso. Al fine di attrarre un maggior numero di bambini poi, sulla base all'intervista con il direttore sportivo della scuola di calcio di Madonna Dell'Acqua, è opportuno concedere agevolazioni nel caso in cui nella famiglia siano presenti più ragazzi che manifestano il desiderio di giocare a pallone. Ad esempio facendo pagare l'intera quota a uno e al fratello far pagare solo il cartellino, ciò porta benefici sia ai ragazzi sia alla famiglia.

La società può richiedere la partecipazione della comunità e lo può fare mettendo in atto una raccolta fondi che si distingue in raccolte pubbliche, eventi occasionali oppure eventi organizzati. Le raccolte pubbliche consistono in proposte dirette al pubblico effettuate in occasioni, ricorrenze di particolari circostanze. Ne sono un esempio, gli eventi di grandi dimensioni con la partecipazione di figure importanti o cantanti locali, cene, appuntamenti pomeridiani e attività ricreative.

Si possono richiedere donazioni da parte delle attività commerciali, il cui scopo è pubblicizzare la buona volontà a sostegno della comunità. Le raccolte occasionali avvengono in luoghi pubblici in occasione di ricorrenze, feste patronali, feste paesane, per cui è prevista l'affissione di locandine, con il corrispettivo pagamento di contributi.

CONCLUSIONE

Il presente studio ha preso in considerazione i molteplici aspetti legati al gioco del calcio nel settore giovanile ed il contesto generale di riferimento. Sono stati analizzati i principi e i modelli teorici di gestione delle società sportive, con particolare attenzione all'evoluzione del settore a partire dalle riforme dagli anni '50 fino ad arrivare alla realtà odierna.

I cambiamenti che hanno interessato sia l'organizzazione che la normativa sono molteplici: relativamente all'assetto societario, da associazione a SPA o SRL per le società che concludevano contratti con atleti professionisti; le conseguenze dell'emanazione della legge 91/81, con la quale viene introdotta l'indennità di preparazione e promozione (ipp) e la sentenza Bosman, la quale stravolge il sistema di regole concedendo il diritto ai giocatori senza contratto di trovare una nuova squadra, senza dover versare un corrispettivo alla squadra precedente.

Le governance del calcio, il CONI, (Comitato olimpico nazionale italiano, 1914) e la FIGC (Federazione italiana giuoco calcio, 1909) rappresentano le autorità del settore calcistico e dettano le direttive da seguire per l'organizzazione dell'attività della nazionale e delle nazionali giovanili. Inoltre controllano e supervisionano le leghe che organizzano i campionati professionisti (lega serie A, lega serie B, lega Pro) e dilettantistici. L'iscrizione all'interno della FIGC, è il primo passo per la realizzazione della società, infatti è attraverso l'inserimento nella federazione che prende avvio l'attività sportiva.

Anche per il settore giovanile, in oggetto, è richiesta l'iscrizione all'interno della federazione. A questa categoria sono attribuite delle direttive particolari che si differenziano a quelle relative alle squadre di maggiori dimensioni. L'attività giovanile è ad indirizzo competitivo e si configura principalmente attraverso i risultati delle gare e il comportamento disciplinare in campo e fuori dal campo di atleti, tecnici e dirigenti. All'interno della Guida Figc sono riportate tutte le categorie comprese all'interno del settore giovanile: Giovanissimi, Allievi, Piccoli amici, Giovani dilettanti, Giovani di serie, Giovani stranieri. Il vivaio può assumere all'interno delle società sportive un ruolo più o meno strategico, in quanto può consentire minori spese per l'acquisto dei giocatori e plus valenze in caso di cessioni.

Attraverso la realizzazione di alcune interviste con i direttori sportivi del settore giovanile, si è voluto capire come fossero effettivamente organizzate le diverse realtà sportive.

Il questionario proposto ai soggetti intervistati aveva come obiettivo quello di avere un quadro generale di una realtà, consentendo poi di realizzare un modello ottimale. Le società intervistate sono la Scuola di calcio ASD San Giuliano, la scuola di calcio MDA, la scuola di calcio Pistoiese e infine la Scuola di calcio Forza Ragazzi.

Dall'analisi condotta è emerso come il calcio sia passato da attività improntata sul mero divertimento a realtà economica: un azienda vera e propria. Ciò ha consentito di poterla osservare dal punto d vista gestionale, accostando le teorie classiche delle aziende a questa realtà.

Le prima domanda che è stata posta riguardava la filosofia, le motivazioni che hanno portato alla progettazione della scuola. Le risposte ottenute sono state diverse fra di loro.

La Scuola di calcio ASD San Giuliano si pone l'obiettivo di promuovere qualsiasi forma di attività giovanile, focalizzando l'attenzione su aspetti tecnici strettamente connessi al fattore apprendimento. Diversa è la filosofia della Scuola di calcio MDA, la quale viene costituita per ragioni sociali come fornire un servizio ai genitori, la creazione di un ambiente sicuro, pacifico e solidale, ricreando un attività di tipo parrocchiale che negli anni è andata a scomparire.

Volta al sociale è anche la filosofia che ha portato alla realizzazione del progetto Forza Ragazzi, con l'obiettivo di togliere i ragazzi dalla strada, diminuire la delinquenza giovanile, fornire ai ragazzi la disciplina e formazione scolastica. Il motivo di fondo della Scuola di calcio della Pistoiese si discosta dalle precedenti, in quanto si orienta maggiormente sull'aspetto economico. Vari studiosi dell'economia tra cui Taylor, Fayol, Weber, Mayo, e Maslow, hanno fornito diversi contributi relativi alle gestione al management, sulla base delle quali è stato possibile identificare un modello di management da applicare al progetto da realizzare.

L'analisi degli aspetti aziendali ha consentito di identificare tra tipologie diverse di società sportive: a erogazione mista, di produzione non a rischio di mercato e imprese.

La prima tipologia non viene applicata alle realtà calcistiche, in quanto la diffusione della pratica sportiva non può essere vista come interesse di rilevanza sociale, la seconda fattispecie è da scartare dato il carattere non monopolistico delle società di calcio e il loro riscontro sul mercato.

La configurazione di impresa, ha incontrato diversi ostacoli superati con l'introduzione del decreto legislativo 485/1996, il quale ha uniformato la gestione delle società calcistiche a criteri di economicità e alla distribuzione di utili ai portatori di capitali, e rappresenta la fattispecie migliore. Dal punto di vista organizzativo sono state considerati i diversi modelli di struttura, funzionale, divisionale e a matrice. Per ogni singola tipologia di struttura sono emerse caratteristiche, punti di forza e punti di debolezza, i quali hanno permesso di identificare un prototipo di struttura ideale, ed è risultata essere di tipo funzionale, la quale consente di raggiungere elevati livelli di efficienza, elevata specializzazione dei ruoli e il conseguimento di obiettivi funzionali.

Questa struttura presenta il punto di debolezza che si concretizza nell'accumulo di decisioni al vertice, tale criticità può essere superata con la presenza di un adeguato sistema informativo che consenta l'armonico scambio di informazioni all'interno dell'organizzazione. La comunicazione deve quindi essere sistemica e costante al fine di garantire l'efficienza e la qualità del processo.

Dal punto di vista organizzativo, quindi, tutte le realtà intervistate, presentano una struttura funzionale al cui vertice è preposto l'organo direttivo, direttore e vice direttore, e a livello inferiore si trovano i vari organi operativi generalmente suddivisi in aree funzionali: tecnica, logistica, amministrativa e segreteria. Le maggiori criticità riscontrate nella costituzione sono relative alla possibilità di affermazione sul territorio, la possibilità di ottenere finanziamenti e di mettere in atto eventuali raccolte fondi.

Al fine di progettare questa realtà all'interno di una società si deve partire dalla presa di coscienza della situazione di partenza, definire gli obiettivi specifici e generali, quantificare gli obiettivi e infine valutare la loro realizzabilità.

Per poter far parte di una squadra del settore giovanile, i bambini vengono osservati da soggetti incaricati e se soddisfano i requisiti degli osservatori, vengono acquisiti dalla società e avviene il tesseramento. La fase successiva per l'inserimento del giovane prevede la formazione, dal punto di vista tecnico ma in particolare morale. Infatti, i ragazzi che prendono parte all'attività agonistica, hanno bisogno di divertirsi e imparare, per poter dare il meglio di sé, prendere consapevolezza dei propri limiti, capire l'importanza della collaborazione e del rispetto delle regole dentro e fuori dal campo.

Il valore formativo si realizza soltanto quando un Fair Play viene posto al centro dell'attenzione di tutti, il quale rappresenta un decalogo di principi cui chiunque pratichi lo sport dovrebbe ispirarsi. Un giovane che decide di impegnarsi in qualsiasi sport merita rispetto e stima da parte dei genitori, i quali dovrebbero incoraggiare, facendo percepire lo sport come divertimento, non come fonte di gelosia, evitando di ostacolarlo.

Il progetto è stato sviluppato partendo dalla definizione di Vision e Mission chiedendoci: chi siamo? Cosa vogliamo fare? Perché lo facciamo?.

Da questi interrogativi è stata progettata l'organizzazione, con particolare riferimento all'organigramma e alla tipologia di soggetti coinvolti.

Sono stati considerati sia soggetti esterni all'organizzazione, quindi il lato della domanda (allievi e genitori), il lato dell'offerta e lo staff tecnico richiesto.

La componente umana interna si concretizza nelle figure di direttore generale, dirigente, segretario, responsabile tecnico, allenatore, medico sociale, fisioterapista , istruttore e collaboratori.

L'attenzione si è maggiormente rivolta alla figura dell'allenatore, colui che eroga in prima persona il servizio, il quale deve orientare l'attività verso un obiettivo comune. Il soggetto deve esser in grado di ricoprire il ruolo di insegnante, educatore, organizzatore, psicologo e tecnico.

I soggetti coinvolti all'interno del settore giovanile, quindi, oltre alle figure classiche inserite nelle società calcistiche, possiedono competenze specifiche e capacità particolari, con delle

caratteristiche ben delineate. Il responsabile del settore giovanile è una persona qualificata e preparata che si occupa di coordinare il progetto tecnico, si occupa di selezionare lo staff ed intrattiene i rapporti con genitori, istruttori e allievi. Gli istruttori devono essere dotati di pazienza, comunicabilità per aiutare i bambini nella loro crescita, in quanto l'attività da svolgere è principalmente di tipo ludico.

Per definire l'organigramma è stato necessario mettere in evidenza le diverse aspettative che si prefiggevano le società, i giocatori e lo stesso allenatore, le quali possono essere soddisfatte attraverso una struttura efficace e efficiente e attraverso un adeguato sistema informativo.

Il modello da realizzare presuppone una attenta pianificazione e programmazione relativa anche agli aspetti strutturali (campi, palestre, spogliatoi, tribune) che consentano lo svolgimento delle attività in condizioni di sicurezza.

Per la formazione delle squadre da inserire all'interno della società, il responsabile tecnico deve provvedere alla suddivisione dei bambini in gruppi omogenei, sulla base di una valutazione e definizione di obiettivi specifici che ogni categoria si prefigge di realizzare sia a livello individuale che a livello di gruppo.

Anche il quesito relativo alle aspettative future, ha ottenuto risposte differenti. La Scuola di calcio ASD San Giuliano ha esplicitato il desiderio di voler realizzare squadre femminili, confidando in una maggiore affluenza di bambine. La Scuola di calcio MDA vorrebbe avere la possibilità di formare i ragazzi dalla prima categoria fino agli allievi e di poter creare campi estivi con la collaborazione delle società assicurative. La Scuola di calcio della Pistoiese ha come obiettivo futuro la creazione di un centro sportivo unico al fine di garantirsi maggiore affluenza. Infine la Scuola di calcio Forza Ragazzi esprime la volontà di ottenere sostegno, finanziamenti dagli enti, (regione e comune) al fine di ampliare la struttura e consentire una maggiore affluenza di ragazzi. Sulla base della comparazione, elaborata attraverso l'analisi Swot, è stato quindi possibile identificare i punti di forza, di debolezza, minacce e opportunità, che hanno consentito la realizzazione di un progetto ottimo per una scuola di calcio.

Una volta considerati gli aspetti gestionali, l'analisi condotta si è orientata verso aspetti economici e di funzionamento, con particolare attenzione alla funzione logistica, alle diverse forme di finanziamento e la raccolta fondi.

Dalle interviste è emerso che la logistica rappresenta una delle più importanti fra le voci di costo all'interno della scuola di calcio, pertanto merita alcune considerazioni. I trasporti, la loro acquisizione e manutenzione, sono uno dei costi di maggior rilievo nella fase di progettazione. La logistica può essere un elemento distintivo, in quanto consente la partecipazione all'attività sportiva ad un numero maggiore di ragazzi. Questa funzione può essere esternalizzata, affidandone

la gestione al comune o alla regione, con corrispettivo pagamento di un canone mensile.

Nel momento in cui si prende la decisione di fondare una scuola di calcio è necessario definire il tipo di ''società '' che si vuole fondare.

Quando si realizza un associazione sportiva dilettantistica, vi è assenza di scopo di lucro, il capitale viene interamente investito per incrementare i fondi della società, come è stato compiuto dalla Scuola di calcio ASD San Giuliano Calcio e Forza ragazzi. Mentre una società calcistica è di fatto una attività commerciale con propria partita Iva e ragione sociale.

Le fonti da cui è possibile attingere finanziamento sono i contributi a fondo perduto e le agevolazioni. Dall'analisi condotta è emerso che le principali entrate sono i contributi versati dagli iscritti e le donazioni dei cittadini.

Anche le sponsorizzazioni, intese come particolare forma di collaborazione, rappresentano una valida forma di finanziamento. Le scuole possono chiedere anche la partecipazione della comunità per poter alimentare i fondi finanziari, attraverso eventi, cene, e raccolte occasionali.

Quindi in conclusione dell'elaborato si può affermare che è possibile realizzare un modello ottimale, andando a sfruttare caratteristiche e peculiarità delle realtà circostanti.

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