3. L’impairment test dell’avviamento e il ricorso alle Cash Generating Units
4.4 Procedura seguita per l’analisi dell’avviamento sui bilanc
4.4.11 Analisi congiunta dei risultati per i dieci ann
La variazione dell’avviamento dal 2004 al 2013 è indicata nella tabella sottostante :
AVVIAMENTO
(milioni di Euro)2004
Valore da bilancio consolidato (2003) 27.472
Investimenti 621 Annullamento ammortamento (487) Altre variazioni (146) Differenza di cambi (1) TOTALE 27.459 2005
147
Valore da bilancio consolidato (2004) 27.459
Acquisto azioni ordinarie e di risparmio 11.804
Concambio azioni ordinarie in seguito alla fusione con Tim 4.850
Acquisto società Liberty Surf 249
Acquisto azioni dei minoranzisti di Tim Sul S.A. e di Tim
Nordeste 62
Acquisto ramo d'azienda Elefante TV e Delta Tv 41
Altre variazioni 22
Iscrizione tra le attività destinate ad essere cedute (665)
Cessione di Televoice spa, Databank spa e altre minori (10)
Diluizione in Tim Partecipacoes (25)
Differenza di cambi 199
Impairment loss (6)
TOTALE 43.980
2006
Valore da bilancio consolidato (2005) 43.980
Cessione partecipata Avea I.H.A.S. (218)
Differenza di cambi (23)
Impairment loss 0
TOTALE 43.739
2007
Valore da bilancio consolidato (2006) 43.739
Acquisizione delle attività internet AOL in Germania 582 Acquisizione della società InterNLnet BV 3
Differenza di cambi 96
Impairment loss 0
TOTALE 44.420
2008
148 Iscrizione tra le attività destinate ad essere cedute (249)
Cessione società APTV srl (2)
Differenza di cambi (257)
Impairment loss (21)
TOTALE 43.891
2009
Valore da bilancio consolidato (2008) 43.891
Riclassifica dell'avviamento attribuito ad Hansenet (661) Acquisizione di Intelig Telecomunicacoes 96
Differenza di cambi 307
Impairment loss (6)
TOTALE 43.627
2010
Valore da bilancio consolidato (2009) 43.627
Variazione derivante dal 2009 (dovuta all'acquisizione
fatta nel 2009 di Intelig Telecomunicoes Ltda) (12)
Cessione CGU Bbned (5)
Cessione Elettra (6) Acquisto 8% Sofora 166 Differenza di cambi 188 Impairment loss (46) TOTALE 43.912 2011
Valore da bilancio consolidato (2010) 43.912
Variazione derivante dal 2010 11
Cessione Loquendo (10)
Acquisizione TIM Fiber SP e RJ 556
Acquisizione 4GH 16
Differenza di cambi (164)
149
TOTALE 36.957
2012
Valore da bilancio consolidato (2011) 36.957
Variazione derivante dal 2011 (57)
Differenza di cambi (201)
Impairment loss (4.289)
TOTALE 32.410
2013
Valore da bilancio consolidato (2012) 32.410
Differenza di cambi (291)
Impairment loss (2.187)
TOTALE 29.932
Tabella 10 Variazioni intervenute dal 2004 al 2013 sul Goodwill
L’andamento del valore dell’avviamento è il seguente:
Figura 30 Dinamica avviamento dal 2004 al 2013
Dal grafico in questione possiamo commentare che il picco nell’anno 2005 è dovuto dall’operazione di fusione Telecom Italia / Tim la quale ha determinato un avviamento di circa 16,7 miliardi di Euro in connessione ad un valore
20.000 25.000 30.000 35.000 40.000 45.000 50.000 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
AVVIAMENTO
(milioni di €) Avviamento150
dell’OPA di circa 11,8 miliardi di Euro e un concambio a seguito della fusione di circa 4,9 miliardi di Euro.
Dal 2005 al 2010 non subisce notevoli variazioni ma nel 2011 si ha una discesa rilevante derivante dalla svalutazione e quindi riduzione di valore dell’avviamento acquisito in seguito ad aggregazioni aziendali, per 7,3 miliardi di Euro, nel 2012 per oltre 4 miliardi e infine nel 2013 per 2,2 miliardi di euro. Se volessimo rappresentare l’impairment loss (perdita di valore in seguito all’impairment) in Euro nel corso dei 10 anni, emergerebbe la seguente rappresentazione grafica:
Figura 31 Impairment loss in Euro
In termini percentuali l’impairment loss ha inciso sull’avviamento ante svalutazione nel seguente modo:
Figura 32 Impairment loss/avviamento ante svalutazione in %
Si evidenzia in particolare che nel 2011 l’impairment loss incide per circa il 16%, circa l’11% nel 2012 e circa il 6% nel 2013.
0 2000 4000 6000 8000 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
IMPAIRMENT LOSS
( milioni di €)Impairment loss in milioni di …
0 5 10 15 20 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
IMPAIRMENT LOSS/ AVVIAMENTO ANTE
SVALUTAZIONE
( IN %)Impairment loss/ avviamento ante svalutazione
151
Le svalutazioni applicate all’avviamento hanno modificato in modo rilevante il risultato netto consolidato del Gruppo, tanto che negli anni 2011, 2012 e 2013 il Gruppo avrebbe potuto chiudere il bilancio con un risultato positivo, ma tali svalutazioni non lo hanno permesso.
Infatti il risultato netto consolidato nei 10 anni è stato il seguente:
Anni
UTILE NETTO ( milioni di €)
2004 781 2005 3.140 2006 3.014 2007 2.448 2008 2.214 2009 1.581 2010 3.121 2011 (4.726) 2012 (1.627) 2013 (674)
Tabella 11 Risultati economici netti dal 2004 al 2013
Dal 2004 al 2008 non sono incise sul risultato economico riduzioni di valore dell’avviamento in seguito all’impairment test; nel 2009 il risultato netto consolidato si chiude in positivo per 1.581 milioni di Euro ma in riduzione rispetto al 2008 e ciò per effetto della svalutazione dell’avviamento attribuito alle attività BroadBand in Germania; nel 2010 il risultato netto consolidato si chiude in positivo per 3.121 milioni di Euro ed è sostanzialmente raddoppiato rispetto al 2009 anche grazie all’impatto positivo connesso all’acquisizione del controllo della BU Argentina (effetto netto positivo di 226 milioni di Euro per l’applicazione dell’IFRS 3).
Nel 2011 il risultato netto consolidato si chiude in negativo per 4.726 milioni di Euro e la perdita deriva in particolare da svalutazioni dell’avviamento per 7,3 miliardi di Euro; escludendo tale svalutazione il Gruppo avrebbe chiuso il bilancio in utile di circa 2 miliardi di Euro.
152
Stessa cosa nel 2012 dove il risultato netto consolidato si chiude in negativo per 1.627 milioni di Euro e la perdita deriva in particolare da svalutazioni dell’avviamento operate per oltre 4 miliardi di Euro; il perdurare delle tensioni recessive e la difficile situazione dell’avviamento formatosi in seguito alle operazioni Olivetti Telecom (2003) e dall’acquisizione delle minorities di Tim con conseguente fusione TI/Tim ha portato la chiusura dell’esercizio in perdita. Infine anche nel 2013 il risultato netto consolidato si chiude in negativo per 674 milioni di Euro, scontando la svalutazione dell’avviamento per 2,2 miliardi di Euro; senza tale svalutazione il Gruppo avrebbe chiuso l’esercizio con un utile di circa 1,5 miliardi di Euro.
Se volessimo rappresentare il risultato economico in Euro nel corso dei 10 anni, emergerebbe la seguente rappresentazione grafica:
Figura 33 Utili effettivi realizzati negli anni
L’andamento del risultato economico rappresentato insieme all’andamento dell’impairment loss evidenzia, nella rappresentazione seguente, quanto enunciato in precedenza ossia evidenzia come le svalutazioni abbiano inciso in maniera rilevante sul risultato economico del Gruppo; in particolare nel 2011 si
-6000 -5000 -4000 -3000 -2000 -1000 0 1000 2000 3000 4000 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
RISULTATO ECONOMICO ( milioni di €)
RISULTATO ECONOMICO (milioni di Euro)
153
ha una discesa notevole del risultato economico e un picco per la svalutazione operata.
Figura 34 Incidenza delle svalutazioni sul risultato economico
-6000 -4000 -2000 0 2000 4000 6000 8000 2004200520062007200820092010201120122013
INCIDENZA DELLE SVALUTAZIONI SUL
RISULTATO ECONOMICO
RISULTATO ECONOMICO (milioni di Euro)
IMPAIRMENT LOSS (milioni di Euro)
154
CONCLUSIONI
Il bene patrimoniale avviamento, su cui si è concentrato il trattato, è da sempre materia di numerosi studi che tentano di darne una compiuta definizione,per poter comprendere la trasformazione che ha subito negli anni ed infine trovare le giuste regole contabili per una sua adeguata rappresentazione verso l’esterno. E’ stato rilevato che esistono numerosi tentativi di un inquadramento del goodwill estremamente contrastanti ma concordanti nell’impossibilità di definire questo bene in maniera univoca per tutte le realtà aziendali e per tutti i regimi contabili.
L’introduzione dei principi IAS/IFRS rappresenta solo l’ultimo tentativo di regolazione della disciplina contabile dell’avviamento. Lo scopo dello IASB, ente che ha emanato il nuovo regolamento, risulta essere quello di armonizzare le informazioni divulgate dalle aziende verso l’esterno per permettere agli attori di mercato di valutare la possibilità di un investimento sulla base di documenti contabili omogenei anche se provenienti da aziende di paesi diversi.
Tale fine risulta compromesso, secondo alcuni, dalle differenze tra i diversi regimi nazionali, dalla lettura ed applicazione condotta dalle aziende e dall’attuale crisi dei mercati. Altri studiosi ritengono invece che la sostituzione del diffuso metodo dell’ammortamento con quello dell’impairment test non può che portare benefici alla qualità dei reports aziendali.
Lo IAS 36 cerca di evitare un’arbitraria diminuzione del valore del goodwill, causata dall’ammortamento sistematico, inserendo l’obbligo di valutare annualmente il valore reale del bene.
La transizione al nuovo regime contabile ha comportato modifiche contabili notevoli; infatti i principi IAS valutano le poste a valori correnti rispetto ai principi contabili nazionali che ammettono il metodo prudenziale del costo.
Con la crisi economica il Gruppo Telecom Italia valuta le aziende acquisite ad un minor valore in quanto esse hanno una minore redditività; gli IAS infatti tengono conto dei valori correnti e quindi dell’andamento economico attuale delle aziende
155
acquisite. Con l’ammortamento invece si andava a ripartire l’avviamento in genere per 5 anni e vi era una quota costante di ammortamento che era indipendente dal valore delle aziende acquisite.
Il valore dell’avviamento nel Gruppo TI risulta essere estremamente volatile, ossia presenta ampi margini di variazione del valore, dato che è una posta estremamente sensibile alle riduzioni di redditività delle aziende; tale volatilità non si sarebbe evidenziata se il bilancio fosse stato redatto secondo i principi contabili nazionali in quanto la quota di ammortamento sarebbe stata costante a prescindere dagli effettivi andamenti del mercato.
Nei periodi economici floridi, quando i risultati economici sono positivi, il valore delle aziende acquisite cresce e non sussiste la necessità di operare con le svalutazioni; quando invece i risultati calano in seguito alla crisi economica71, con l’impairment test si va ad aggravare ulteriormente la situazione. Questo perché l’aumento del costo del capitale porta una revisione al ribasso del valore attualizzato dei flussi di cassa futuri utilizzati per determinare il valore dell’avviamento.
Quindi vi è una leva che fa apparire “ troppi” utili in periodi di prosperità economica e in periodi di crisi economica amplifica eventuali perdite.
La crisi economica aveva cominciato a far emergere i propri effetti già a partire dal 2008 ma le conseguenze per l’Italia sembravano di minore portata rispetto a quanto accadeva in altri Paesi; la stessa Telecom, infatti, ha sottovalutato nell’ambito delle valutazioni prospettiche legate all’impairment test, le implicazioni della crisi sull’economia reale e si è ritrovata quindi, nel 2011, a dovere operare una maxi svalutazione che fa chiudere il bilancio con una perdita di quasi 5 miliardi.
71
Situazione di crisi si ha quando:
1. il valore di mercato delle società diminuisce significativamente;
2. vi sono significativi cambiamenti nell’ambiente economico in cui operano le imprese;
3. aumento dei tassi di mercato in grado di influenzare il tasso di sconto ai fini del calcolo del valore d’uso;
156
I principi contabili internazionali non ammettono l’ammortamento sistematico sull’avviamento ma l’applicazione annuale del test di impairment per verificare se è necessario procedere con la svalutazione o meno.
Telecom Italia, esclusivamente con la riespressione secondo gli IAS, per il bilancio 2004, redatto secondo la normativa civilistica, ha realizzato un notevole guadagno in quanto eliminando principalmente i fondi ammortamento costituiti con i principi contabili nazionali, ha realizzato una variazione positiva dell’utile di 1.034 milioni di Euro.
157
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Principi contabili internazionali, Giappichelli Editore, Torino, 2006. - CARAMIELLO C., Indici di bilancio, Giuffrè Editore, Milano, 2003.
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158
- COMMISSIONE PER I PRINCIPI CONTABILI, Guida all’applicazione
dell’impairment test dello IAS 36, febbraio 2006.
- Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri ed Economisti d'impresa, Bilancio d'esercizio. Finalità e postulati, Documento n. 11.
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Financial instruments : reporting and accounting, October 2005.
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- M. FELLEGARA, I valori delle immobilizzazioni immateriali nelle sintesi
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- R. BAUER,Gli IAS/IFRS in bilancio, Wolters Kluwer, 2007.
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