nell’analizzare tutti i costi e benefici associabili all’adozione di tale soluzione, per poi effettuare un’analisi dell’investimento economico per dimostrare se e quanto conviene una soluzione di tale portata.
3.3 Analisi Costi-‐Benefici
Una qualunque soluzione progettuale è di regola supportata da due analisi di fattibilità, una tecnica ed una economica.
L’analisi economica è utilizzata per determinare l’efficienza di un progetto, e oltre a considerare gli impatti monetari, considera gli aspetti che pur non presentando esborsi o incassi, incidono sul benessere dell’utilizzatore.
Nell’analisi economica le voci di costo e benefici si possono distinguere in:
• Benefici e costi diretti che interessano in genere i soggetti che realizzano il progetto; • Benefici e costi indiretti che interessano gli altri soggetti a vario titolo coinvolti nella
realizzazione del progetto;
• Benefici e costi interni, i quali sono rappresentati dagli effetti provocati dal progetto all’interno del contesto economico previsto dal progetto stesso( ad esempio diminuzione del numero di errori)
• Benefici e costi esterni, i quali sono rappresentati dagli effetti che il progetto provoca all’esterno, ad esempio all’ambiente (diminuzione di inquinamento atmosferico dovuto alla costruzione di una ferrovia in luogo di un autostrada)
L individuazione dei costi benefici(esterni ed interni) comprende due fasi:
1. La fase cantiere o di realizzazione, essenziale per espletare le attività necessarie alla realizzazione del progetto;
2. La fase di esercizio o gestione che riguarda l’entrata in funzione del progetto: dal momento in cui va a regime a tutta la sua vita economica.
Le due fasi esistono nell’ipotesi con progetto; nell’ipotesi senza intervento, la prima fase non si realizza.
Se il sistema costi/ benefici esterni non è indicativo, è necessario introdurre un nuovo sistema di prezzi che trasformi gli impatti sociali in grandezze monetarie. Tale sistema è chiamato prezzi-‐ombra: i costi del progetto sono valutati con il metodo del costo opportunità, mentre i benefici con quello della disponibilità a pagare. Il costo opportunità è il costo che la collettività subisce per ottenere un dato beneficio, o il valore che avrebbe un fattore produttivo se fosse impiegato nel miglior progetto alternativo. La misurazione del beneficio di un progetto dovrebbe basarsi sull’obiettivo che la collettività vuole raggiungere; si manifesta una preferenza positiva per un bene o servizio, nella forma di una disponibilità a pagare quel bene o servizio. La nozione di disponibilità a pagare rappresenta un indice monetario immediato delle preferenze, e ciò è riscontrabile attraverso l’osservazione del comportamento degli individui nelle scelte dei beni o servizi.
Volendo schematizzare le voci di una valutazione, segue la seguente rappresentazione(Figura 24):
Figura 24: Valutazione investimento
E’ possibile affermare quanto segue:
• I benefici tangibili possono essere inoltre monetizzabili o quantificabili; • Il beneficio quantificabile è associabile a una misura quantitativa, oggettivo; • Il beneficio monetizzabile è esprimibile attraverso una grandezza monetaria.
Molti benefici diretti derivano dall’automazione: • Risparmio di tempo da lavoro umano;
• Eliminazione di trasferimenti di informazione;
• Eliminazione/riduzione attività parassite(errori/tempi di comunicazione)
Alcuni benefici diretti tangibili non sono facilmente monetizzabili, ma è comunque possibile darne una misura quantitativa:
• Riduzione evasione degli ordini; • Minor tempo di attesa;
• Migliore affidabilità date di consegna
I benefici intangibili invece non influenza direttamente la profittabilità ma può essere più o meno facilmente quantificabile.
Un esempio empirico per la qualificazione dei benefici intangibili è rappresentato dal modello di Strassman; i benefici sono classificati per difficoltà di qualificazione e successiva quantificazione: il legame causa effetto fra costi e benefici diminuisce al crescere del livello di difficoltà. I benefici tangibili sono dovuti a riduzioni o spostamenti di costi, quelli intangibili hanno natura molto più varia e conseguenze più generali e aggregate sulle prestazioni complessive di un’organizzazione .
Figura 25: Modello di Strassman
Analisi dei costi
Analisi costi del compustore
L’introduzione del magazzino automatico COMPUSTORE richiede un investimento inziale comprendente
− 8 piani a scaffalatura motorizzata a rotazione orizzontale indipendente ed automatica per ogni piano da 36 contenitori;
− 288 celle ognuna adatta a ricevere le cassette in plastica contenenti il materiale da immagazzinare/prelevare;
− 1 elevatore verticale per il posizionamento delle cassette con il materiale da immagazzinare provenienti dalla postazione di carico della stazione di raccolta
− 1 discensore verticale per il prelievo delle cassette con il materiale da trasportare alla postazione di carico della stazione di raccolta;
− 1 nastrino di distribuzione delle cassette con postazione laser per lettura codice a barre;
− 1 quadro di controllo(PLC) programmabile per governare tutti gli organi elettropneumatici ed elettronici
− 288 cassetti in plastica, da 50 litri
− software di governo per l’elaborazione ed analisi dei dati ricevuti tramite pc dalla postazione di raccolta, per selezionare e registrare l’ubicazione delle cassette, per scaricare e caricare automaticamente le cassette selezionate in modo sequenziale, per conteggiare i dati per l’inventario
− 1 stazione di lavoro hardware installata con 1 scrivania
DATI DI PROGETTO: IMPIANTO
Investimento=320000 euro Costi di imballaggio=1900 euro
Velocità massima transazione cassette: 20 secondi Potenza elettrica: 8/9 Kw
Durata Vu: 10 anni
Funzionamento: h_gg = 4 h/gg, in n_mesi 8 ognuno di n_gg 30
Per il tempo di funzionamento è stata effettuata una stima considerando che per una produzione annua di circa 70000 paia, la distribuzione dei giorni effettivi di lavoro da inizio maggio 2012 a fine aprile 2013 è la seguente
Figura 26: Distribuzione giorni lavorativi
Il totale dei giorni lavorativo sono= 241à 241/30gg= 8 mesi MANODOPERA m = 10 €/h (salariata)
COSTI DI PROGETTO= INVESTIMENTO
COSTI DI ESERCIZIO E DI MANUTENZIONE
Tempo funzionamento: tf = (h_gg ·∙ n_gg) ·∙ n_mesi = (4 ·∙ 30) ·∙ 8 = 960 h/anno (120 h/mese) Consumo energia elettrica impianto:Ee=Pe ·∙ tf = 8·∙ 960 =13440 kWh/anno= 7,68 MWh/anno Costo energia elettrica: Cel = Ee ·∙ xe = 7,68 ·∙ 95,73 = 735 €/anno
Costo di manutenzione: 2000€ annui contrattualmente stabiliti
Costo di esercizio e manutenzione: Cem = Cel + Cmn = 735+ 2000 = 2735 €/anno
Analisi dei BENEFICI
Per identificare i benefici derivanti dall’introduzione del magazzino automatico, è possibile utilizzare il seguente schema logico:
E’ possibile notare come quasi tutte le funzionalità primarie del magazzino automatico vanno ad impattare su uno stesso beneficio tangibile diretto fondamentale: Riduzione ore manodopera/riduzione numero di magazzinieri.
Elenco dettagliato dei benefici: Ø riduzione del personale
Ø riduzione costi di illuminazione e pulizia Ø velocità di picking e stoccaggio
Ø riduzione infortuni Ø maggiore servizio
Ø miglioramento immagine aziendale Ø riduzione supporti cartacei
Descrizione dettagliata dei benefici • Riduzione del personale:
Con l’Introduzione del magazzino automatico il numero dei magazzinieri coinvolti nelle attività di picking e di stoccaggio si riduce drasticamente, è ipotizzabile la presenza di un unico magazziniere nell’esecuzione delle attività di inserimento dei comandi necessari alla movimentazione del braccio automatico, a fronte degli attuali 4 coinvolti nelle medesime attività. A supporto della tesi di beneficio dovuto allo scorporamento dall’organico
aziendale di tre lavoratori attualmente impiegati a servizio dell’azienda ivi analizzata ,c’è la constatazione secondo cui due dei tre magazzinieri sono in età pensionistica, e il rimanente magazziniere può essere impiegato in altre attività aziendali ma contrattualmente affidato ad agenzie interinali.
• Riduzioni costi d’illuminazione e di pulizia:
L’illuminazione deve interessare un’area molto più limitata, in cui è presente il magazzino oltre alle aree di accesso e di passaggio degli operatori.
• Velocità di picking e stoccaggio;
Le attività di prelievo e di stoccaggio di una bolla di lavorazione subiscono un’impennata notevole, attualmente le attività di picking di una bolla di lavorazione di circa 30 componenti distribuititi in 3 scaffali differenti è di circa 15 minuti, la velocità di transazione del braccio nel prelievo di una cassetta contenete 1/3 di una bolla di lavorazione è di 20 secondi.
• Riduzione degli infortuni
Uno dei vantaggi fondamentali derivanti dall’introduzione di un magazzino automatico, investe il tema della sicurezza del personale aziendale: gli operatori sono fermi e non sono costretti ad effettuare movimenti di carico e scarico o di passaggio in zone con presenza di ostacoli evidenti e determinati da una scarsa razionalizzazione degli spazi interni.
• Riduzione degli errori o perdite di componenti
Con la diminuzione dell’intervento umano diminuiscono le possibilità di errore o di perdita dei componenti, situazioni attualmente molto frequenti nel magazzino tradizionale.
• Maggiore servizio:
Le operazioni automatizzate generano maggior servizio, maggiore precisione e puntualità delle varie operazioni, e incidono fortemente sull’ottimizzazione delle operazioni a monte e a valle di tali attività.
È indubbio un miglioramento dell’immagine aziendale all’occhio dei clienti e di tutte le figure strettamente correlate al settore di appartenenza.
• Riduzione supporto cartaceo
Il supporto cartaceo viene eliminato per tali attività.
I benefici come precedentemente descritto, sono molteplici, molti dei quali sono intangibili e scarsamente quantificabili, Ma non per questo non determinabili nella scelta di un simile investimento.
I benefici tangibili e quantificabili legati all’introduzione di un magazzino automatico possono essere rappresentati in base alle funzionalità dello stesso e quantificati relazionandoli alla situazione attuale, attraverso il seguente schema
Magazzino tradizionale Magazzino automatico
N magazzinieri 5 1
Costo manodopera 10euro/h 10euro/h
Tempo di prelievo di una bolla di lavorazione di 30 componenti
15 min 60 sec
Tempo di
immagazzinamento di una bolla di lavorazione di 30 componenti
15 min 60 sec
Numero massimo di prelievi nel periodo di picco di produzione
80 80
Giorni lavorativi effettivi per far fronte ad una produzione
annua di 70000 paia
Costo annuale complessivo della manodopera
96400
24100
Il beneficio monetizzabile, si concretizza in un riduzione dei tempi di esecuzioni delle attività di picking e di immagazzinamento e dei relativi costi unitari di ciascun attività, ma a fronte della presenza di un unico magazziniere il beneficio netto è data dalla differenza di costi complessivi annuali della manodopera. 96400-‐24100
Metodologia di valutazione
LA Metodologia prevede l’utilizzo dei seguenti criteri di valutazione degli investimenti: Ø VAN Ø PBP Ø TIR VAN
Il VAN è una delle metodologie di valutazione utilizzate per verificare la convenienza economico-‐finanziaria di un investimento.
Il valore attuale netto è il valore di una somma di flussi di cassa attualizzati al tempo zero a un tasso pari al costo opportunità del capitale finanziario.
Una volta calcolato, si può affermare quanto segue
• Accettare l’investimento se il VAN>0 perché indica che il rendimento futuro è superiore al costo opportunità del capitale investito
• Rifiutare l’investimento se il VAN<0 perché il rendimento futuro è inferiore al costo opportunità del capitale investito.
La maggior difficoltà derivante dall’utilizzo di tale metodologia è la determinazione del tasso di interesse; infatti il costo del capitale è indipendente dal tipo di investimento ma dipende soltanto dalla fonte di finanziamento. Esso rappresenta:
• Il rendimento che la somma utilizzata per l’investimento avrebbe prodotto se non impiegata per l’acquisto dell’impianto, oppure
• L’ interesse da riconoscere al finanziatore che rende disponibile la somma necessaria.
Nel calcolo del van dell’investimento nel magazzino automatico, le ipotesi per la determinazione del tasso di interesse sono le seguenti:
• Investimento privo di rischio;
• Azienda in condizioni di solvibilità favorevoli
A fronte di tali considerazioni , il costo del capitale è stato assimilato ad un interesse fisso medio a cui vengono concessi i mutui da parte degli istituti di credito; che è di circa il 5%; Considerando che i flussi di cassa costituiscono un utile per cui saranno sottoposti a tassazione secondo l’aliquota di imposta marginale T ipotizzabile al 30%; e che il regime fiscale consente la detassazione della quota di ammortamento relativa all’investimento, i parametri economici del magazzino automatico sono mostrati nel seguente schema:
Prelievo + stoccaggio automatico
Io Investimento iniziale € 321900
Costi nascenti Di esercizio e Manutenzione ordinaria
€/a 2735
Beneficio Risparmio annuo €/a 72300
FCL Flusso di cassa annuale lordo €/a 69565
FCN Flusso di cassa netto=FCL (1-‐T) €/a 48695
N Anni A 10
A Rateo di ammortamento=I0/N €/a 32000
S Sconto fiscale= (I0/N) T €/a 9600
FC Flusso di cassa totale=FCN+S € 58295
I Costo del capitale di debito 5%
Il van che esprime il vantaggio complessivo dell’iniziativa in termini monetari, è dato da Van=FC x FA-‐Io
Con Fa è fattore annualità dato dalla relazione Fa= (1+i)n-‐1/(1+i)nx1
Stanti le precedenti assunzioni, il VAN relativo all’intera iniziativa è € 128.138,54
PBP(pay back period)
È il tempo espresso in anni, necessario affinché il capitale investito venga finanziariamente recuperato all’interno dell’impresa.
Il pay-‐back period presenta, però, alcuni limiti, quali la mancata considerazione del valore temporale del denaro, l'assenza di differenziazione tra investimenti di diversa durata e, infine, la mancata considerazione dei flussi netti realizzati dopo che il capitale è stato recuperato.
È dato da I0/FC =320000/58295=5,5 anni, cioè dopo 5,5 anni avviene un’inversione di segno
nei saldi di cassa.
TIR
Il TIR ( tasso di rendimento interno) è il valore di i per cui il VAN=0
Il TIR indica il massimo costo del capitale che l’azienda può sopportare. Il TIR, come il VAN: • Utilizza flussi di cassa e non valori di reddito;
• Considera il costo del capitale;
• Considera l’effetto del tempo: nel calcolo viene considerato tutto l’orizzonte temporale dell’investimento.
Una volta calcolato, deve essere confrontato con il costo del capitale (r) nei mercati finanziari. Verrà realizzato il progetto se il TIR è superiore al costo del capitale purchè
Nel caso in esame il TIR= 13%.
Un VAN positivo, un TIR superiore all’interesse di calcolo assunto nell’analisi, e un PBP inferiore alla vita n prevista, oltre a tutti i benefici intangibili descritti in fase iniziale di analisi, lasciano trasparire una buona redditività, seppure con tempi di ritorno non sempre compatibili con le tempistiche attese dall’imprenditoria.
Conclusione
Le soluzioni teoriche sull’ottimizzazione delle principali criticità emerse, sono in fase di attuazione, sono stati acquistati i primi dispositivi mobile e predisposte aree all’interno del magazzino per la stampa dei bar code. Le celle occupate dai codici sono state codificate. L’introduzione del magazzino automatico è un’ipotesi che verrà considerata, previa sperimentazione dell’attuale reingegnerizzazione in corso, suggerita ed esposta nella presente tesi. Il SI sta implementando un sistema di codifica condizionale al fine di facilitare le operazioni di identificazione e di stampa dei codici in ingresso. A tal proposito il management ha voluto che svolgessi l’attività incrementale, di analisi del sistema di codifica attuale, per l’eliminazione del fenomeno della duplicazione dei codici, derivante dall’assenza di una logica di codifica, non supportata dal SI ma soltanto dall’esperienza del personale preposto all’esecuzione di tale attività.
Tale analisi è stata condotta intervistando il personale direttamente coinvolto al fine di determinare una logica di codifica dei codici, materie prime e semilavorati, a partire da un analisi capillare di tutte le caratteristiche principali di identificazione dei componenti. Il lavoro di analisi di codifica è presente nell’appendice.
Sarà possibile monitorare lo stato di avanzamento di tali cambiamenti, grazie ai rapporti di collaborazione maturati con il management aziendale.
Appendice
ANALISI E standardizzazione del PROCESSO DI CODIFICA
L’attività primaria svolta dall’attore principale del processo di codifica, che precede il data entry dell’ordine del cliente, si concretizza nel controllo dell’esistenza delle materie prime necessarie alla realizzazione dei prodotti finiti presenti sul campionario, per poi procedere all’eventuale creazione o assegnazione del codice. Assegnazione che risulta istantanea se si presentano collezioni continuative, per la presenza costante e continuativa di tutti i componenti codificati all’origine della stessa.
In tutti i casi, Tutte le collezioni prevedono un piano di codifica che si sostanzia nella seguente descrizione:
La codifica attualmente utilizzata non segue una logica ben definita, per grandi linee si basa sull’individuazione di tutte le caratteristiche rappresentative del componente, si formalizza una pseudo codifica per ognuna di esse, giustapponendo infine le varie codifiche con un ordine non sempre prefissato, e si ottiene il codice del componente. Il sistema informativo utilizzato non da supporto ad una costruzione razionale del codice, fornisce un campo descrittivo a caratteri liberi che se da un lato semplifica l’attività di inserimento, dall’altro necessita di una rigida organizzazione, che permette la creazione di nuovi codici solo al responsabile del processo, il quale può comunque incorrere in errori umani. L’errore più frequente è il fenomeno della “duplicazione”: stesso materiale codificato due volte, ovvero con due codici diversi.
La sovrapposizione, nell’uso di nuovi codici a vecchi codici parlanti, ha creato una certa confusione ed anche un’inspiegabile ridondanza di dati che mina l’efficienza del sistema.
I componenti presenti in azienda sono più di 16000, raggruppati in 31 famiglie di appartenenza, e per semplificare l’analisi, sono stati considerati soltanto i componenti che sono emersi dall’analisi ABC delle giacenze valorizzate, e cioè quelli che hanno maggior rilievo sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo e che fanno parte delle seguenti famiglie:
SUOLE,SOLETTI,TACCHI,PELLAMI.
Le suole, come anche i soletti, nascono con una specifica scarpa, difficilmente sono adattabili, per cui per ogni collezione sono previste nuove suole e quindi nuove codifiche.
Attualmente l’anagrafica materiale delle suole non è gestita a sistema, ma si formalizza in un file Excel in cui è presente l’elenco di tutti i componenti codificati.
Quindi per codificare una nuova suola i passi seguiti sono i seguenti: • Apertura file Excel
• Generazione automatica del numero progressivo da associare al nuovo componente • Codifica memorizzata nel sistema gestionale
Le caratteristiche prese in considerazione per la codifica delle suole sono mostrate nella seguente tabella: Cliente Nome componente Numero progressivo Tipologia di scarpa
colore lavorazione Calzata per le forme
JC SU 0000 SD POM.NAT
NERA
FP B
Sono caratteristiche espresse con codice parlante e contengono informazioni utili sia per gli addetti che operano all’interno dell’azienda, ma soprattutto per i fornitori/terzisti i quali hanno bisogno di specifiche informazioni per poter procedere con lo sviluppo del prodotto. La lunghezza dei caratteri è attualmente variabile.
Il sistema informativo a supporto del processo di inserimento del codice offre una interfaccia grafica che contiene le seguenti voci
• Descrizione:è rappresentata da una stringa a caratteri liberi in cui l’utente scrive la prima parte del codice che va dall’inserimento del nome del cliente, alla tipologia di scarpa;
• Famiglia: è una tabella che contiene l’elenco di tutte le famiglie e l’utente seleziona quella di riferimento. Dopo aver selezionato la famiglia in automatico viene evidenziata l’unità di misura del componente.
• Famiglia fiscale: un nuovo raggruppamento utilizzato ai fini fiscali
• Colore:è una tabella unica per tutti i componenti, che non contiene l’elenco dei soli colori, ma contiene anche l’elenco di particolari lavorazioni o dei materiali da utilizzare.
Analisi del processo di codifica delle soletti AS IS:
Anche l’anagrafica dei soletti viene gestita su un foglio di Excel, necessario per generare un progressivo per il nuovo codice; per cui i passi seguiti e il supporto del software al processo sono identici al caso precedente, ovviamente cambiano le caratteristiche fondamentali per un corretto riconoscimento del componente e sono rappresentate nella seguente tabella
Cliente Soletto Numero
progressivo Tipologia di scarpa Tacco codificato lavorazione
JC SO 0000 SD TA.110 CAREY FP
In questo sistema di codifica dei soletti nella voce colore del gestionale, viene aggiunto il codice del tacco precedentemente codificato con la lavorazione che deve ricevere, informazioni fondamentali per i solettifici.
Analisi del processo di codifica del tacco AS IS:
Stesso discorso vale anche per i tacchi. Anagrafica gestita su Excel e riportata nella voce
descrizione del gestionale.
Le caratteristiche per una corretta codifica del tacco sono riportate nella seguente tabella:
cliente tacco dimensioni materiale Colore raggruppamento
JC TA 110S99 CUOIO NERO RT300
Per i tacchi si utilizza oltre alle voci precedentemente identificate e descritte, anche un’altra voce identificata con il nome di raggruppamento che permette all’utente di selezionare quello specifico del tacco in fase di codifica. Il raggruppamento è l’adattamento di una stessa dimensione del tacco a diverse misure di scarpa; ovviamente ogni tipologia e forma di tacco ha un proprio raggruppamento. Questa caratteristica è fondamentale per il tacchificio e anche per gli addetti che si occupano delle lavorazioni interne. Attualmente la tabella da cui si attinge per selezionare il raggruppamento specifico contiene diverse duplicazioni per cui sarebbe necessario effettuare un analisi volta alla ricerca e successiva eliminazione dei doppioni
Analisi del processo di codifica del pellame AS IS:
Per la codifica del pellame la logica segue sempre l’individuazione delle caratteristiche fondamentali per un corretto ed immediato riconoscimento soprattutto da parte dei magazzinieri interni. Il cliente sceglie la tipologia del pellame ed il colore e anche la conceria da