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analisi dei costi

Il Ministero della Difesa, il Ministero dell’Interno e l’agenzia delle Doga‐

ne devono confrontarsi con i drastici tagli al loro bilancio. La scelta pre‐

sidenziale del gennaio 2014 di diminuire la spesa pubblica di 50 miliardi di euro nei prossimi tre anni circa 17 miliardi all’anno aumenterà la pressione sui programmi di procurement governativi. Questo avrà un impatto certamente anche sul Ministero della Difesa, visto che gode dei due terzi della spesa del governo in procurement. È possibile dunque un’ulteriore diminuzione della spesa rispetto al bilancio già allocato dal‐

la Loi de Programmation Militaire 2014‐2019, ovvero 31 miliardi di eu‐

ro per tutto il periodo considerato, di cui 16 stanziati per i vari pro‐

grammi di procurement.

I costi associati al procurement, all’operatività e alla proprietà degli aeromobili aumentano costantemente. Nello specifico, la situazione ri‐

guardante il Ministero della Difesa è influenzata da almeno due fattori.

Da una parte, la componente più vetusta della flotta è soggetta a costi di manutenzione sempre più elevati, i quali però non sembrano garantire un miglioramento delle capacità operative; dall’altra, la nuova genera‐

zione di elicotteri è molto più costosa. Quindi, le restrizioni più impor‐

tanti provengono dal bilancio del Maintenance, Repair e Overhaul MRO . Il diagramma seguente esprime l’aumento dei costi per ore di volo di Puma e Gazelle durante un periodo di quasi dieci anni, dal 2001 al 2010, ed il rapporto fra le generazioni di aeromobili più obsolete Puma e Gazelle e quelle più recenti Tiger e EC 725 di AH e TTH. Nel caso di Tiger/Gazelle, il rapporto è di 1:7 e mentre questo sale a 1:2 tra EC 725 e Puma. I dati dell’EC 725 non sono rilevanti data la quantità piuttosto modesta della flotta.

Grafico 1. Costi per ore di volo in milioni di euro

Fonte: Josselin Droff, Le facteur spatial en économie de la défense: application à l’organization du Maintien en Condition Opérationnel (MCO) des matériels de la défense, Thése à l’Université de Bretagne Occidentale, Brest, 28 novembre 2013, p. 260, http://tel.archives-ouvertes.fr/tel-00 942906.

Un ulteriore dilemma riguarda il costo di manutenzione degli elicotteri schierati nei vari teatri operativi, pari a tre volte il costo della manuten‐

zione ordinaria. Questo significa che con circa 60 su 481 elicotteri schierati, le reali dimensioni della flotta in termini di costi di manuten‐

zione sono le seguenti: 421 ‐60 aeromobili schierati 60 aeromobili schierati 3 601 elicotteri. In altre parole, è come se si dovessero mantenere 601 elicotteri, in termini di spese, con un bilancio tarato per 421 unità.

È necessario inoltre evidenziare altre due conseguenze. Da un lato la discrepanza sul tasso di prontezza – la cosiddetta “readiness” – dell’ae‐

romobile ad ala rotante, per esempio quella del Puma è del 70% quando è schierato in teatro e solamente del 38% quando è dispiegato sul terri‐

torio nazionale1. Dall’altro l’impatto cruciale sull’addestramento del pi‐

1 Assemblée nationale française, Défense: Préparation et emploi des forces: forces ter‐

restres, Avis de la commission de la défense sur le projet de loi de finances pour 2014, n.

1433, Tome IV, 10 octobre 2013, p. 22, http://www.assemblee‐nationale.fr/14 /budget/plf2014/a1433‐tIV.asp.

lota, con la suddetta riduzione per motivi di bilancio a 156 ore di volo annuali invece delle 180 teoricamente previste.

Accanto ai costi di acquisizione, il procurement di elicotteri militari di ultima generazione ha determinato forti limitazioni di bilancio. Nel caso del Tiger AH2, il costo totale iniziale del progetto è stato di nove mi‐

liardi di euro, di cui 1,5 miliardi per attività di R&D per 215 aeromobili più altri 212 per la Germania ; il costo medio si aggira intorno ai 41 mi‐

lioni di euro per elicottero. Ad oggi 2014 , la Francia intende acquistare non più di 80 aeromobili e la Germania 57 con l’obiettivo di ridurre i co‐

sti di acquisizione. Tuttavia ciò porterà ad un significativo aumento dei costi di procurement: secondo la Corte dei Conti francese Cour des Comptes3 , scendendo da 215 a 80 elicotteri con uno passaggio inter‐

medio di 120 stabilito con la LPM 2009‐2014, ma immediatamente can‐

cellato con la LPM 2014‐2019 , il costo totale del programma Tiger di‐

minuirà del 33%, ma il costo per singola unità aumenterà del 78%. Sali‐

rà invece del 21% il costo per l’NH‐90. Secondo il Ministero della Difesa il costo per singola unità è di 20 milioni di euro per il Tiger e di 28 mi‐

lioni per l’NH‐90, ma questi dati non tengono conto dei costi dell’equi‐

paggiamento per l’attività di training, infrastrutture, parti di ricambio, etc. I dati in milioni di euro della Corte dei Conti si basano invece su un approccio onnicomprensivo.

Quantità

iniziale Quantità

attuale Costi iniziali del programma

(milioni di euro)

Costi attuali del programma

(milioni di euro)

Rapporto costo/

unità iniziale

Rapporto costo/

unità attuale

Tigre

AH 215 80 8,899 5,898 41,4 73,7 78,1%

NH-90 220 160 8,787 7,759 39,9 48,5 21,4%

2 Serge Vinçon, Les hélicoptères de l’armée de terre: situation et perspectives, Rapport d’information n° 350 (2001‐2002), 10 juillet 2002, http://www.senat.fr/rap/r01‐

350/r01‐350.html.

3 Cour des Comptes, “La conduite des programmes d’armement”, in Rapport public annuel 2010, février 2010, pp. 48‐51, https://www.ccomptes.fr/Publications/ Publica‐

tions/Rapport‐public‐annuel‐2010.

Le principali conclusioni che si possono trarre sono le seguenti: a causa degli elevati costi di procurement di elicotteri militari, e delle difficoltà nel trovare mercati di sbocco commerciali – l’unica possibilità è che la Malesia si faccia carico degli aeromobili Tiger in eccedenza in seguito al taglio da 120 a 80 unità – la Francia sembra intenzionata, come sembre‐

rebbe far presagire il programma HIL, ad acquisire un elicottero dual‐use

“chiavi in mano”, con il presupposto che minori saranno i costi per la loro

“personalizzazione” o “militarizzazione” e meglio sarà. L’idea è quella di abbassare i costi di procurement anche attraverso lo sviluppo di sinergie con operatori civili in termini di manutenzione, riparazione, aggiorna‐

mento e aeronavigabilità.

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