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l’ agriColtura soCiale nelle reti pubbliChe di protezione soCiale

13.3 Analisi del capitale sociale attraverso la social network Analysis

Quanto realizzato rende ragione del fatto che aver spostato l’asse dal sin- golo al collettivo, puntando sul rafforzamento di legami comunitari, cioè sul capi- tale sociale di area, consente di ravvivare innanzitutto l’immaginazione collettiva rispetto al proprio futuro, come premessa indispensabile per riprendersi un ruolo attivo rispetto ai tanti interventi assistenziali a favore della montagna che si sono succeduti negli anni e che hanno lasciato dietro di sé solamente interventi murari e poche solide relazioni.

Ma affinché questi risultati possano sostanziarsi in un impianto di ricerca che permetta non solo di ricavare dati analizzabili ma anche di offrire indicazioni metodologiche che rendano, se necessario, riproducibili in altri luoghi le modalità di intervento, abbiamo deciso di utilizzare un progetto comunitario, orientato pre- valentemente all’incremento del capitale sociale del territorio, analizzato attraver- so lo strumento della social network analysis, affidato a Paolo Tomasin, di cui si riportano i primi risultati34.

13.3.1 reti di inclusione sociale in val tramontina35

La presente ricognizione è parte della più generale rilevazione inerente le rela- zioni organizzative attivate dalle fattorie sociali con sede nel Distretto Nord della pro- vincia di Pordenone. L’attenzione è rivolta ai soli soggetti aventi sede nella Val Tramon- tina che comprende due Comuni (Tramonti di Sopra e Tramonti di Sotto).

34 I dati conclusivi della ricerca che saranno disponibili nel febbraio 2013 35 I par. 14.3.1, 14.3.2 e 14.3.3 sono tratti dal Rapporto preliminare del luglio 2011

figura n°1 -la rete condivisa (rete di partenza)

nota: Az_cAMpAne corrisponde all’azienda agricola pepita di Michela valerio L’elaborazione di questo dossier ha fatto tesoro di un precedente studio di fattibilità per l’avvio di una fattoria sociale predisposto da Amanda Ciri.

La ricognizione si è data i seguenti obiettivi:

− censire e rappresentare graficamente attraverso lo strumento della social network analysis le relazioni organizzative esistenti tra soggetti interessati alle tematiche dell’inclusione sociale e allo sviluppo locale;

− offrire una lettura ed interpretazione delle dinamiche relazionali esistenti tra questi soggetti;

− -fornire alcune indicazioni per predisporre più articolate strategie di attiva- zione relazionale (networking).

figura n°3 – i nodi con almeno 3 indicazioni di legame

figura n°3 – i nodi indicanti almeno 1 relazione

I dati sono stati raccolti attraverso interviste in seguito ad un incontro avvenuto a Tra- monti di Sotto il 9 aprile 2011. Il documento è stato oggetto di presentazione e discus- sione in occasione di un secondo incontro avvenuto il 9 giugno 2011.

I soggetti organizzativi che sono stati oggetto di analisi sono: − Pro Loco di Tramonti di Sopra (Genevieve);

− Comune di Tramonti di Sopra (sindaco);

− Azienda Agricola “Rosa Canina” (di Fabio Bondio); − Azienda Agricola “Borgo Titol” (Roberto Ferraro); − Scuole infanzia / primaria (Irma);

− Azienda Agricola “Pepita” di Michela Valerio; − Antica Corte (Ristorante/Albergo);

− Comune di Tramonti di sotto (sindaco); − Azienda agricola Sottosopra;

− Pro Loco di Tramonti di Sotto (Beatrice); non sono state raccolte informazioni; − Campeggio “Val Tramontina” (già oggetto di rilevazione come soggetto principa-

le nella ricognizione generale).

Non tutti i partecipanti all’incontro del 9 aprile 2011 hanno poi dichiarato disponi- bilità all’intervista. In particolare si segnala: Gianni (agricoltore) ha dato la disponibilità per tutoraggi di mestiere; Daniele (titolare di azienda agricola e alloggio turistico con idea di fattorie didattica).

13.3.2 elementi di analisi descrittiva

L’analisi ha rilevato un contesto in fermento e dunque con delle dinamiche re- lazionali in rapida evoluzione; quanto qui esposto non può essere considerato che una fotografia aggiornata alla primavera 2011. Sono stati identificati in totale circa 80 nodi (soggetti), inclusi i soggetti rispondenti all’intervista. La densità relazionale è medio- bassa; però è necessario prendere atto che dietro ad alcuni nodi ci sono altre reti (es. Parrocchie, consigli pastorali, case vacanze, progetti, eventi ed iniziative che coinvolgo- no altri soggetti; Comunità Montana, altri comuni).

Alcuni nodi possono essere luoghi di incontro: Mercato a Maniago, Terme di Gra- do, ecc. Il legame con alcuni rappresentanti di nodi compositi (es. Azienda per i Servizi Sanitari, Provincia, ecc.) non necessariamente si traduce in una relazione stabile con tutto il nodo o le sue sottoarticolazioni organizzative (es. Provincia, con Servizi Sociali o Forum Fattorie Sociali; ASS6, distretti e dipartimenti vari).

I settori economici e/o di intervento sono piuttosto diversi:

− pubblica amministrazione: Enti locali (ruolo di promozione, diffusione, animazione, ricerca di finanziamento), Scuola (ruolo di promozione, contesti educativi, clienti di fattorie didattiche, contesti per la realizzazione degli orti sociali e/o di pace; realiz- zazione di altre iniziative);

− agricolo: allevamento, coltivazione (tradizionale e sperimentale) di ortaggi o piante officinali;

− commercio di prodotti agricoli;

− ristorazione (e pernottamenti): bar, ristoranti , B&B;

− servizi alla persona (ruolo di supporto all’inserimento lavorativo), e cooperazione sociale;

− produzione e trasformazione di piante officinali in cosmetici (idea), produzione di pane (ipotesi progettuale); energia.

Le relazioni organizzative attivate dai soggetti residenti in Val Tramontina si pos- sono distinguere in due prime grandi categorie: quelle con altri attori della valle (“reti corte”); quelle con attori che si trovano ben oltre i confini ristretti della valle (“reti lun- ghe”); un’attenzione va anche alla dimensione a-spaziale delle reti. La rete condivisa tra i soggetti analizzati non è molto ampia, come si può vedere dalla rappresentazione grafica.

Caratteristiche: 24 nodi, 66 legami ,I nodi con più legami sono rappresentati con dimensione superiore.

13.3.3 considerazioni di natura strategica per strutturazione dei processi di networ- king

Si evidenzia la necessità di passare da una rete più o meno spontanea (quella rilevata) ad una rete progettata (da definire e governare).

La progettazione di rete deve considerare perlomeno i seguenti elementi (che sono quelli fondanti una qualsiasi rete inter-organizzativa):

− autonomia (decisionale) dei soggetti della rete;

− interdipendenza funzionale (ciò che operativamente unisce i vari nodi o soggetti della rete);

− i legami esistenti;

− i codici di regolazione (protocollo/patto di rete/accordi, ovvero chi e come si coordi- na la rete, ecc.).

E’ altresì necessario disporre di una strategia di rete: serve consapevolezza dei singoli nodi, finalismo orientato e regia.

Il passaggio ad una rete progettata richiede anche il ripensamento dei ruoli dei singoli nodi della rete: attualmente questa include rapporti collaborativi, ma anche conflittuali/competitivi interni (o sovrapposizioni); è necessaria una suddivisione, spe- cificazione e regolamentazione delle attività.