TOTALE ATTIVITÀ NEL
4. ANALISI DELLA PERCEZIONE DEI RESIDENTI E DEI COMMERCIANT
In questo capitolo si cercherà d’interpretare il fenomeno del turismo ed il mutamento del tessuto economico del centro storico veneziano da un punto di vista privilegiato: quello dei commercianti e dei residenti stessi. In questa analisi, si è scelto di intervistare 5 commercianti e 5 residenti che vivono e operano quotidianamente nel sestiere di San Marco, che come è emerso precedentemente lungo il testo di questa tesi, è una tra le aree del centro storico veneziano più attraversata e plasmata dal fenomeno del turismo. In questo modo si proverà a fornire, in questa tesi, non solo il resoconto di un fenomeno tramite lo studio dei suoi dati numerici ed analizzabili, ma si cercherà di darvi, per quanto possibile, una descrizione da parte di coloro che hanno vissuto e tutt’ora vivono questo cambiamento che ha interessato l’isola storica di Venezia, spiegando soltanto come lo hanno percepito. Verranno riportate le interviste e si spiegherà dunque la metodologia operata, a cui seguirà un successivo commento che tenterà di bilanciare e collegare le testimonianze.
4.1 L’INTERVISTA QUALITATIVA
L’intervista qualitativa è una modalità di conversazione con lo scopo di raccogliere informazioni. Questo strumento permette di accedere alle percezioni ed alle opinioni degli intervistati per comprendere sia come si sono delineate le situazioni sociali in cui sono coinvolti i soggetti in analisi, detti attori sociali, sia come questi interagiscono con il loro ambiente . 128
La ricerca qualitativa presuppone che vi sia da un lato l’osservazione di un fenomeno, dall’altro una partecipazione stessa del ricercatore o ricercatrice sul campo: si parla dunque di impersonale i due poli dell’«osservazione partecipante» e della «partecipazione osservante». Il ricercatore è colui che personalmente intervista i soggetti, per poi analizzare le risposte, elaborare i risultati e trarre le conclusioni . 129
Per quanto riguarda gli attori sociali intervistati, questi sono scelti tramite il sistema del campionamento ad obiettivo, poiché i soggetti intervistati devono possedere le
A. de Lillo, Il mondo della ricerca qualitativa, Milano, UTET Università, 2010, p. 77
128
L. Ricolfi, La ricerca qualitativa, IV ristampa, Roma, Carocci Editore S.p.A., 200, p. 33
caratteristiche necessarie ai fini conoscitivi, oltre che un determinato livello di variabilità di risposte tra loro. In questo caso, si è cercato di selezionare un insieme di campioni dalle dimensioni contenute, sapendo che in generale non si va oltre i cento casi . Il ricercatore 130
espone poi le ragioni che lo hanno spinto nella scelta del campionario di intervistati adottati, e l’appropriatezza in relazione sia alle motivazioni dello studio, sia dei risultati pervenuti . 131
In letteratura, per quanto riguarda l’insieme delle interviste qualitative, esiste un dibattito circa la distinzione tra “storie di vita”, “biografiche” ed “interviste di profondità”. Pitrone (1986) definisce le interviste di profondità come un metodo per ricostruire ed esprimere ciò che afferma il soggetto intervistato, senza trascurare ciò che egli o ella sente, e soprattutto senza falsificare le sue percezioni, senza che l’intervistatore, che può avere pronte una serie di domande prestabilite, limiti o monopoli il soggetto intervistato . Bichi (2007) 132
attribuisce questa particolarità invece ad un genere d’interviste definite “biografiche”, in quanto i soggetti intervistati raccontato a chi intervista loro le loro esperienze, credenze, opinioni e descrivono le condizioni che hanno vissuto, partendo dal presunto che i soggetti intervistati conoscano e vivano quella situazione . Della Porta (2010) distingue tra 133
“interviste di profondità” e “storie di vita” in base allo scopo della ricerca, in quanto ritiene che le interviste di profondità mirino a riportare solamente la testimonianza di un evento storico, mentre le storie di vita permettono, tramite la ricostruzione biografica dell’oggetto intervistato, di delineare la società dalla sua prospettiva e ricostruirne l’ambiente circostante, traendo dunque più informazioni su diversi argomenti . 134
A. de Lillo, Il mondo della ricerca qualitativa, Milano, UTET Università, 2010, p. 86
130
A. de Lillo, Il mondo della ricerca qualitativa, Milano, UTET Università, 2010, p. 85
131
M. C. Pitrone, Il sondaggio. Sociologia e ricerca sociale, II ed., Milano, Franco Angeli Libri s.r.l., 1986, pp. 31-32
132
R. Bichi, La conduzione delle interviste nella ricerca sociale, Roma, Carocci Editore S.p.A., 2007, p. 59
133
D. della Porta, L’intervista qualitativa, Roma, Gius. Laterza & Figli Spa, 2010, p. 37
Tabella 4.1 - Caratteristiche di un’intervista di “storia di vita” o “interviste di profondità” [fonte: D. della Porta, “L’intervista qualitativa”, 2010, p. 37]
Optando per questo tipo di approccio, si permette alle persone intervistate di esprimere la loro esperienza personale, dando dunque importanza all’individualità di chi vive un fenomeno; e permette di collegare avvenimenti passati con lo svolgersi del presente . 135
L’intervista è semi-strutturata, ovvero si sono in anticipo selezionate una serie di aree tematiche da sottoporre all’intervistato ed un insieme di sotto-aree da approfondire. Il contenuto dunque è predefinito. In questo caso, di norma la traccia non supera le quattro pagine e le aree tematiche esplorate non sono più di nove . 136
Nell’intervista le domande si dividono in main questions, follow up e probe. Le prime servono a coprire tutte le aree tematiche che si cerca di analizzare. Le seconde hanno lo scopo di approfondire gli argomenti introdotte dal primo tipo di domande. Le ultime invece servono a continuare il discorso ed a motivare l’intervistato a rispondere in quanto fungono da stimoli: possono anche essere non verbali, come ad esempio una esclamazione od un gesto . 137
La traccia dell’intervista guida la formulazione delle domande, ma non il modo in cui l’intervistato risponde. L’intervistatore conduce il dialogo . 138
CARATTERISTICHE
FONTE: SOGGETTO INTERVISTATO FOCUS: ESPERIENZA PERSONALE
ARCO TEMPORALE CONSIDERATO: L’ARCO DI VITA DEL SOGGETTO INTERVISTATO PROCEDURA RACCOLTA DATI: INTERATTIVA
STRUMENTO: SCHEMA APERTO
È UTILIZZATA PER L’ANALISI QUALITATIVA
D. della Porta, L’intervista qualitativa, Bari, Gius. Laterza & Figli Spa, 2010, p. 43
135
A.de Lillo, Il mondo della ricerca qualitativa, Milano, UTET Università, 2010, pp. 90, 92
136 ivi, p. 94 137
A. de Lillo, Il mondo della ricerca qualitativa, Milano, UTET Università, 2010, p. 56
Una volta giunti all’analisi dati, si distinguono due fasi: l’analisi descrittiva e l’analisi esplicativa:
Tabella 4.2 Tipologia di analisi [fonte: A. de Lillo, “Il mondo della ricerca qualitativa”, 2010, p. 97]
L’analisi descrittiva è composta da tre parti: la definizione concettuale, la formulazione di categorie e classi e la creazione di tipologie. Si tratta di fornire una descrizione accurata della tematica studiata . L’analisi descrittiva si occupa dunque di fornire un resoconto 139
metodologico del procedimento effettuato per giungere ai risultati riscontrati . L’analisi 140
esplicativa crea associazioni tra i fenomeni sociali studiati e ne individua le caratteristiche , fornendo un’interpretazione di quanto analizzato . 141 142
Partendo da questi presupposti, va comunque considerato che un’intervista qualitativa può vantaggi e svantaggi dell’intervista, ovvero:
Tabella 4.3 - [fonte: A. de Lillo, “Il mondo della ricerca qualitativa”, 2010, p. 104]