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Analisi di regressione multipla gerarchica

LO STUDIO SPERIMENTALE

4.1. Metodo 1 Partecipant

4.2.3. Analisi di regressione multipla gerarchica

Il Fattore di inflazione della varianza (VIF) è stato calcolato per ogni predittore. Esso è sempre caduto all’interno del range (1.18 – 3.04), che viene considerato indicare l’as- senza di una notevole multicollinearità, dal momento che un valore di 10 è stato racco- mandato come il massimo livello di VIF (ad esempio, Hair, Black, Babin, & Anderson, 2010). Ulteriori analisi dei dati hanno anche indicato che le assunzioni di linearità e omoschedasticità erano soddisfatte. I risultati delle analisi di regressione multipla gerar- chica che predicono i sintomi ossessivo-compulsivi centrati sulla relazione (ROCI) e fo- calizzati sul partner (PROCSI) sono riportati rispettivamente nella Tabella 3 e nella Ta- bella 4.

Al primo step dell’analisi di regressione multipla gerarchica con il punteggio al ROCI come variabile dipendente, le sottoscale dell’OBQ-20 spiegano una quota significativa di varianza (R2 = .22; p < .001) e due delle sottoscale, Sovrastima del rischio (β = .29;

p < .001) e Perfezionismo e intolleranza dell’incertezza (β = .18; p < .05), emergono come predittori significativi. Al secondo step, inseriti i punteggi di tutte le sottoscale del- la RECATS, la varianza spiegata aumenta in modo significativo (ΔR2 = .06; p < .001). In

questo modello le sottoscale dell’OBQ-20 Sovrastima del rischio (β = .25; p < .001) e Perfezionismo e intolleranza dell’incertezza (β = .14; p < .05) e la sottoscala della RECATS Sovrastima delle conseguenze negative di trovarsi in una relazione sbagliata (β = .20; p < .001) emergono come predittori significativi. Al terzo step, inseriti i punteg- gi della Vulnerabilità narcisistica e della Grandiosità narcisistica, la varianza spiegata aumenta ulteriormente in modo significativo (ΔR2 = .06; p < .001). Questo indica che la

Vulnerabilità narcisistica e la Grandiosità narcisistica spiegano un addizionale 6% della varianza dei punteggi del ROCI, quando la varianza spiegata dall’OBQ-20 e dalla RECATS viene controllata. Il modello finale spiega il 34% della varianza ed è statistica-

mente significativo (R2 = .34; p < .001). In questo modello solo la sottoscala della

RECATS Sovrastima delle conseguenze negative di trovarsi in una relazione sbagliata (β = .17; p < .01) e la Vulnerabilità narcisistica (β = .25; p < .05) emergono come predit- tori significativi. L’OBQ-20 perde, invece, il suo potere predittivo quando vengono inse- rite le altre variabili.

Tabella 3. Analisi di regressione multipla gerarchica con il punteggio totale al ROCI come variabile dipendente e le credenze ossessive, le credenze relazionali maladattive e le dimensioni del narcisismo patologico come variabili indipendenti (n = 310).

Modello Predittori β SE t p Modello 1* OBQ-20_T .29 .09 3.69 < .001 OBQ-20_R -.02 .09 -.31 .758 OBQ-20_I .08 .08 1.10 .272 OBQ-20_P .18 .08 2.52 < .05 Modello 2** OBQ-20_T .25 .09 3.26 < .001 OBQ-20_R -.05 .09 -.73 .476 OBQ-20_I .05 .08 .74 .458 OBQ-20_P .14 .08 1.98 < .05 RECATS-NCBA .05 .06 .83 .407 RECATS-NCSOP .09 .07 1.41 .160 RECATS-NCBWR .20 .08 3.69 < .001 Modello 3*** OBQ-20_T .12 .09 1.57 .118 OBQ-20_R -.03 .08 -.44 .657 OBQ-20_I .07 .08 .94 .346 OBQ-20_P .04 .08 .60 .550 RECATS-NCBA .03 .06 .46 .648 RECATS-NCSOP .09 .07 1.39 .165 RECATS-NCBWR .17 .08 3.14 < .01 PNI-NG .06 .07 .57 .568 PNI-NV .25 .04 2.10 < .05 *F(4,305) = 21.84, p < .001, R2 = .22, R2 corretto = .21 **F(3,302) = 8.56, p < .001, R2 = .28, R2 corretto = .27 ***F(2,300) = 12.93, p < .001, R2 = .34, R2 corretto = .32

Al primo step dell’analisi di regressione multipla gerarchica con il punteggio al PROCSI come variabile dipendente, i punteggi delle sottoscale dell’OBQ-20 spiegano una quota significativa di varianza (R2 = .09; p < .001) e, di nuovo, la Sovrastima del

rischio (β = .21; p < .05) e il Perfezionismo e intolleranza dell’incertezza (β = .27; p < .001) emergono come predittori significativi. Al secondo step, inserendo i punteggi di tutte le sottoscale della RECATS, la varianza spiegata aumenta significativamente (ΔR2 = .07; p < .001). In questo modello le sottoscale dell’OBQ-20 Sovrastima del

rischio (β = .18; p < .05) e Perfezionismo e intolleranza dell’incertezza (β = .22; p < .01) e la sottoscala della RECATS Sovrastima delle conseguenze negative di trovarsi in una relazione sbagliata (β = .27; p < .001) emergono come predittori significativi. Al terzo step, inseriti i punteggi della Vulnerabilità narcisistica e della Grandiosità narcisistica, la varianza spiegata aumenta in modo significativo (ΔR2 = .08; p < .001). Questo indica

che la Vulnerabilità narcisistica e la Grandiosità narcisistica spiegano un addizionale 8% della varianza dei punteggi del PROCSI, quando la varianza spiegata dall’OBQ-20 e dalla RECATS viene controllata. Il modello finale spiega il 24% della varianza ed è stati- sticamente significativo (R2 = .24; p < .001). In questo modello la sottoscala della

RECATS Sovrastima delle conseguenze negative di trovarsi in una relazione sbagliata (β = .24; p < .001) e la Vulnerabilità narcisistica (β = .32; p < .05) emergono come gli unici predittori significativi, mentre le sottoscale dell’OBQ-20 non risultano più preditto- ri significativi.

Tabella 4. Analisi di regressione multipla gerarchica con il punteggio totale al PROCSI come variabile dipendente e le credenze ossessive, le credenze relazionali maladattive e le dimensioni del narcisismo patologico come variabili indipendenti (n = 310).

Modello Predittori β SE t p

Modello 1* OBQ-20_T .21 .24 2.51 < .05

OBQ-20_R -.12 .23 -1.48 .140

OBQ-20_I -.12 .21 -1.48 .141

4.3. Discussione

Il presente studio era volto ad analizzare la relazione esistente tra il narcisismo pato- logico e il Disturbo Ossessivo-Compulsivo da Relazione in un campione relativamente ampio. Si inserisce, quindi, tra i pochi studi condotti allo scopo di esplorare l’insieme dei predittori dei sintomi ossessivo-compulsivi da relazione (Doron et al., 2016; Melli et al., 2018) e rappresenta il primo studio volto ad indagare la relazione tra narcisismo patolo- gico e ROCD. I sintomi ossessivo-compulsivi focalizzati sulle relazioni intime si sono rivelati moderatamente o fortemente correlati sia con il narcisismo vulnerabile sia con il narcisismo grandioso.

Sono state, quindi, condotte due separate analisi di regressione multipla gerarchica Modello 2** OBQ-20_T .18 .23 2.21 < .05 OBQ-20_R -.14 .22 -1.83 .068 OBQ-20_I -.13 .21 -1.66 .097 OBQ-20_P .22 .21 2.97 < .01 RECATS-NCBA -.09 .15 -1.35 .179 RECATS-NCSOP .05 .18 .66 .511 RECATS-NCBWR .27 .21 4.69 < .001 Modello 3*** OBQ-20_T .03 .23 .40 .689 OBQ-20_R -.12 .21 -1.58 .114 OBQ-20_I -.12 .20 -1.56 .120 OBQ-20_P .11 .21 1.48 .139 RECATS-NCBA -.11 .14 -1.83 .068 RECATS-NCSOP .04 .18 .58 .560 RECATS-NCBWR .24 .20 4.16 < .001 PNI-NG .05 .17 .38 .705 PNI-NV .32 .10 2.53 < .05 *F(4,305) = 7.60, p < .001, R2 = .09, R2 corretto = .08 **F(3,302) = 8.38, p < .001, R2 = .16, R2 corretto = .14 ***F(2,300) = 15.60, p < .001, R2 = .24, R2 corretto = .22

per testare il ruolo delle due manifestazioni del narcisismo patologico nel predire le di- mensioni sintomatologiche del Disturbo Ossessivo-Compulsivo da Relazione, control- lando l’effetto delle generiche credenze ossessive nonché delle ben note credenze rela- zionali maladattive. Come ci si aspettava, tenendo sotto controllo le variabili cognitive misurate dall’OBQ-20 e dalla RECATS, solo il narcisismo vulnerabile è risultato essere un importante predittore dei sintomi ossessivo-compulsivi focalizzati sulle relazioni in- time. Anche la sottoscala della RECATS Sovrastima delle conseguenze negative di rima- nere in una relazione sbagliata sembra giocare un ruolo significativo e questo è in linea con le ricerche precedenti (Doron et al., 2016; Melli et al., 2018). D’altra parte, una volta inserite queste variabili nei modelli di regressione, le altre sottoscale della RECATS e le generiche credenze ossessive disfunzionali (misurate con l’OBQ-20) non sono risultate più predittori significativi.

Questo suggerisce che il narcisismo vulnerabile debba essere considerato un impor- tante fattore di vulnerabilità per lo sviluppo di questa tipologia di sintomi ossessivo- compulsivi. Il fatto che la sottoscala della RECATS Sovrastima delle conseguenze nega- tive di rimanere in una relazione sbagliata risulti essere l’unico altro predittore significa- tivo del ROCD ci porta a ipotizzare che vi sia una specifica relazione tra il narcisismo vulnerabile e tale credenza catastrofica. In particolare, la credenza che sia terribile tro- varsi in una relazione sbagliata o imperfetta potrebbe mediare buona parte dell’effetto del narcisismo vulnerabile sui sintomi ossessivo-compulsivi da relazione. La presenza del narcisismo vulnerabile determinerebbe, infatti, una tendenza a basare la propria auto- stima sull’adeguatezza della relazione e le caratteristiche del proprio partner. In questo modo, essa alimenterebbe la credenza cognitiva disfunzionale relativa alle conseguenze catastrofiche del portare avanti una relazione tutt’altro che perfetta. Tale credenza, come già noto (Melli et al., 2018), aumenterebbe la tendenza del soggetto ad interpretare i dubbi sulla relazione e sul partner come inaccettabili e attiverebbe quei meccanismi di-

sfunzionali (ad esempio, la ricerca di rassicurazioni) che mantengono il ciclo ossessivo.

Questo studio è stato il primo ad esplorare il ruolo delle dimensioni del narcisismo patologico nello sviluppo e nel mantenimento dei sintomi ossessivo-compulsivi da rela- zione in un campione relativamente ampio. Esso presenta, tuttavia, una serie di limita- zioni:

- Nonostante siano stati usati criteri di inclusione relativamente rigidi, tutti i parteci- panti allo studio sono stati reclutati online e auto-dichiaravano di aver ricevuto una diagnosi di Disturbo Ossessivo-Compulsivo da Relazione. Inoltre, il 9% dei parteci- panti non hanno ottenuto un punteggio superiore ai cut-off al ROCI e al PROCSI. Questo potrebbe limitare la generalizzazione delle nostre conclusioni, dato che non possiamo affermare in modo conclusivo che il campione soddisfi appieno le diagnosi cliniche e che sia rappresentativo della popolazione clinica di riferimento. Per quanto suggestivi, tali risultati necessitano, quindi, di ulteriori conferme. Studi futuri potreb- bero beneficiare dell’utilizzo di criteri di inclusione più rigidi e della somministrazio- ne di interviste strutturate, come la Y-BOCS-II (Melli et al., 2015; Storch et al., 2010), al fine di garantire un migliore inquadramento diagnostico dei partecipanti.

- Tutti i dati sono stati ricavati tramite strumenti self-report; ciò, come è noto, tende ad aumentare le associazioni tra variabili.

- Dal momento che il nostro studio era di tipo trasversale, non è stato possibile trarre alcun tipo di inferenza causale dai risultati. Il particolare ordine temporale tra le va- riabili rimane così da definire ed è possibile che le relazioni osservate siano bidirezio- nali in natura. In particolare, nonostante il narcisismo patologico sia stato concettua- lizzato come variabile di tratto, è anche possibile che la presenza del ROCD possa portare a un suo incremento, come avviene per altre variabili di tratto (ad esempio, l’anxiety sensitivity e il PTSD; Marshall, Miles, & Stewart, 2010).

- La versione italiana della RECATS non è stata sottoposta a uno studio di validazio- ne approfondito e dettagliato. Nonostante questo, le procedure di traduzione sono state rigorose e gli indici di affidabilità risultavano adeguati e simili a quelli della versione originale.

- Infine, non sono state prese in considerazione altre variabili che potrebbero svolge- re un ruolo importante nel ROCD (ad esempio, il livello di ansia o di depressione). Ricerche future potrebbero trarre beneficio dall’inclusione di ulteriori strumenti di misura che valutino questi potenziali fattori di vulnerabilità per i sintomi ossessivo- compulsivi da relazione.

Nonostante queste limitazioni, i risultati dello studio avvalorano l’ipotesi del ruolo significativo del narcisismo, in particolare del sottotipo vulnerabile, nello sviluppo e nel mantenimento del Disturbo Ossessivo-Compulsivo da Relazione. Ricerche future po- trebbero beneficiare dell’inclusione di altri potenziali fattori di vulnerabilità nei modelli di regressione e dell’utilizzo di modelli di mediazione per indagare la relazione tra il narcisismo vulnerabile e i ben noti fattori cognitivi alla base del ROCD. Se questi risul- tati fossero confermati, potrebbero avere importanti implicazioni teoriche e cliniche. L’e- splorazione sistematica dei meccanismi eziologici e di mantenimento dei fenomeni os- sessivo-compulsivi centrati sulle relazioni può, infatti, aiutare a ridurre la probabilità di diagnosi errate e a promuovere un ulteriore perfezionamento nel trattamento di questo sottotipo di DOC fortemente invalidante (Doron & Derby, 2017). Inoltre, dato che la presenza di aspetti narcisistici modifica il quadro psicopatologico e influenza negativa- mente la relazione terapeutica, risulta importante che i clinici siano in grado di ricono- scerli e, nei limiti del possibile, trattarli.


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