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Analisi dinamica delle risorse

2. Il Caso: il Porto di Piombino

2.4. Analisi dinamica delle risorse

Come si è accennato precedentemente, l’amministrazione del porto di Piombino si trova attualmente in una fase delicata e di transizione, nella quale la nuova Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, appena insediatisi, si trova a doversi relazionare con tutte le problematiche derivanti dall’“accorpamento” di realtà portuali molto differenti. In particolare riferendosi ai più grandi porti di Piombino e Livorno, il compito più arduo dell’Autorità è quello di riuscire a valorizzare entrambi i porti senza andare l’uno a discapito dell’altro, evitando quindi, in altri termini, di mettere in concorrenza i due porti. Quello di cui andremo ad occuparci sarà proprio lo sviluppo del polo piombinese, partendo da un’analisi delle sue risorse attuali in chiave dinamica ed approdando ai progetti in programma per esso, in termini di investimenti ed opere strutturali.

Procediamo dunque all’applicazione del modello di analisi dinamica delle risorse al porto di Piombino.

Fase 1 – Identificazione del portafoglio risorse attuali

In riferimento alle risorse di cui dispone, possiamo affermare come il porto di Piombino, nonostante le sue ridotte dimensioni, vanti una serie di caratteristiche, tangibili e non, che fanno sì che esso abbia delle grandi potenzialità di sviluppo.

Innanzitutto la sua posizione geografica, che si ritiene corretto classificare tra le sue risorse intangibili, è estremamente strategica per due fondamentali ragioni. La prima riguarda la sua facile raggiungibilità via mare, proprio per il suo trovarsi in una posizione centrale rispetto al mar Mediterraneo ed orientato ad occidente, il porto di Piombino è facilmente raggiungibile dalle principali rotte mediterranee senza dover circumnavigare la penisola italiana.

Il secondo aspetto attiene sempre alla sua raggiungibilità, ma via terra che, data la localizzazione della città di Piombino praticamente in mezzo alla penisola, mette il suo porto in una posizione estremamente strategica anche per le tratte terrestri.

Oltre a questi aspetti, che sono fondamentali soprattutto allo sviluppo e alla crescita delle sua funzione commerciale, il suo posizionamento davanti alle isole dell’arcipelago toscano, garantisce al porto di Piombino un continuo afflusso di turisti, che si concentra in prima istanza durante il periodo estivo.

Un'altra risorsa tangibile a carattere strutturale estremamente importante per il porto di Piombino è rappresentata dai suoi fondali che, come analizzeremo più approfonditamente in seguito, grazie alla loro profondità, ne rappresentano uno dei maggiori punti di forza. Addirittura i suoi fondali, in un contesto europeo, pongono il porto di Piombino ad un secondo posto in termini di profondità degli stessi, superato solo dal porto olandese di Rotterdam.

È chiaro capire quanto fondamentali siano i fondali per un porto, in ragione del fatto che maggiori profondità, permettono l’attracco di navi di maggiori dimensioni e con conseguenti maggiori capacità di carico.

Anche dal punto di vista delle aree retroportuali adiacenti al porto di Piombino, esse sono da considerarsi una notevole risorsa tangibile a sua disposizione. Infatti, molte di queste zone fanno parte di quella che un tempo era l’area industriale siderurgica e, ad oggi, risultano in stato di abbandono. Potenzialmente, queste zone potrebbero essere utilizzate per l’insediamento di imprese che necessitano di uno sbocco sul mare per i propri traffici, anche se va comunque precisata come la loro bonifica spesso comporti notevoli complessità, sia da punti di vista tecnico che da quello economico.

In ogni caso, alcune delle suddette aree sono già oggetto di progetti di sviluppo portuale in agenda, che presenteremo successivamente quando parleremo dell’intento strategico futuro per il porto di Piombino.

Un altro punto di forza del sistema portuale di Piombino, ed ulteriore risorsa tangibile, è rappresentato dalla presenza di una interconnessione ferroviaria interna con la rete ferroviaria nazionale, a lungo utilizzata dalle industrie siderurgiche.

Un’ulteriore risorsa a carattere tangibile, che va sicuramente annoverata è data dalla presenza di tutte le attrezzature necessarie alle operazioni di carico e scarico nelle aree portuali, da sempre utilizzate proprio per quel tipo di attività.

Ad ogni modo, come qualsiasi altro ente economico, anche il porto di Piombino, oltre ai suoi punti di forza presenta anche notevoli criticità che, se non verranno eliminate il più tempestivamente possibile, potrebbero inficiare negativamente sulla crescita e lo sviluppo portuale.

Una delle più grandi debolezze del porto è data dalla mancanza di una via di accesso dedicata, che conduca dalla vicina Aurelia direttamente alla zona portuale. L’importanza della creazione di una via diretta è sempre più fondamentale, dato che, dividendo il traffico diretto in città da quello diretto al porto, permetterebbe sia di velocizzarne l’accesso, sia di eliminare il problema della deviazione del traffico pesante che, soprattutto nei mesi estivi in cui si registra anche il boom di turisti, affligge la città di Piombino, con tutte le problematiche che ne derivano.

Al riguardo, è bene precisare che attualmente è in agenda la realizzazione di un tratto stradale, in ampliamento all’attuale S.s. 398, che porti direttamente all’interno del porto di Piombino. Questo particolare progetto, in programma ormai da molto tempo, sembra che abbia recentemente avuto una svolta decisiva, ricevendo il via libera anche dal ministero di competenza. Un ulteriore aspetto che testimonia l’importanza di quest’opera, è rappresentato dalla distanza tra il porto di Piombino e la rete autostradale nazionale, che risulta comunque nella media rispetto ai porti italiani. È facile quindi capire come un collegamento diretto potrebbe far fare un notevole salto avanti al sistema portuale piombinese.

Lo sviluppo della viabilità terrestre, unita a quella ferroviaria adeguatamente potenziata, permetterebbe, oltre ai già citati benefici, di poter unire gestionalmente le tre modalità di trasporto (marittima, ferroviaria e terrestre), in modo da velocizzare i traffici e razionalizzarne i costi.

Un altro fattore limitante allo sviluppo del porto di Piombino è la sua, attuale, limitata dimensione in termini di capacità, che rende limitato l’ingresso al suo interno delle navi di maggiori dimensioni che, comunque, troverebbero un fondale a loro adatto.

Fase 2 – Identificazione delle risorse distintive

Occorre adesso identificare, tra le risorse precedentemente identificate, quelle che conferiscono al porto di Piombino un carattere di distintività.

Abbiamo presentato nella prima parte di questa tesi il modello elaborato dal Prof. Bianchi Martini cosiddetto “Decalogo delle determinanti del valore delle risorse” utilizzato per compiere un’analisi strategica delle risorse a disposizione.

Quello che andremo adesso a fare è dunque applicare il suddetto metodo al nostro caso analizzato, in altre parole andremo a sottoporre a dei “test” le risorse di cui il porto di Piombino dispone, in modo da poterne apprezzare il valore strategico in un’ottica qualitativa. Ripresentiamo lo schema del modello:

Decalogo delle determinanti del valore delle risorse

1. Scarsità

2. Natura distintiva

3. Concorso alla creazione del valore per il cliente

4. Concorso alla creazione di valore per gli altri interlocutori 5. Appropriabilità del valore (creazione del valore per l’azienda) 6. Affinità strutturale e coerenza funzionale

7. Durevolezza

8. Grado di rigidità conferito

9. Grado di utilizzazione/sfruttamento delle risorse 10.Estensibilità

Il procedimento che verrà seguito prevede, date le singole risorse a disposizione del porto di Piombino, che esse vengano sottoposte alle varie determinanti del valore, e per ognuna di esse ricevere un punteggio numerico in una scala da 1 a 5. Una volta sottoposta la risorsa al decalogo delle determinanti, si andranno a riunire i suoi singoli risultati in un grafico, in modo da poterne apprezzare visivamente il valore strategico al fine di identificare le risorse che presentano carattere distintivo.

Si tiene a precisare che, dato l’ottica strategica della nostra analisi, quelle che si andranno a sottoporre al decalogo delle determinanti del valore saranno solo le risorse ritenute di valore strategico per il porto di Piombino.

Procediamo dunque con l’analisi delle singole risorse: - Posizione geografica

1. Scarsità: ovviamente la posizione del porto di Piombino non è un fattore

replicabile da altri porti concorrenti, per quanto essi possono trovarsi nelle vicinanze, non potranno mai disporre delle medesime condizioni geografiche, per questo riteniamo di poter attribuirle un punteggio massimo.

PUNTEGGIO: 5/5

2. Natura distintiva: la localizzazione non si ritiene che possa conferire una

turistico. Infatti, la sua posizione fa certamente sì che il porto di Piombino sia l’unico ad avere traffici con l’isola d’Elba soprattutto, appunto, dal punto di vista turistico.

PUNTEGGIO: 3/5

3. Concorso alla creazione di valore per il cliente: in un caso come quello in esame,

sicuramente la sua posizione è fattore determinante nella scelta di utilizzare i servizi offerti dal porto di Piombino. Tuttavia, a causa dello stato attuale sua della viabilità, la posizione geografica non crea valore per i clienti.

PUNTEGGIO: 2/5

4. Concorso alla creazione di valore per gli altri interlocutori: si ritiene che sua la

posizione geografica possa rappresentare una fondamentale variabile per la creazione di valore per gli stackeholder, sia in termini di utilità sociale in relazione alla possibilità del porto stesso di rappresentare un fattore di crescita per il territorio in cui si trova, sia in riferimento allo sbocco che esso può rappresentare anche per aziende non strettamente legate al porto stesso. Tuttavia, sempre a causa del sottosviluppo della sua viabilità, attualmente questa creazione di valore non avviene.

PUNTEGGIO: 2/5

5. Appropriabilità del valore: per quanto la posizione del porto rappresenti un

fattore fondamentale alla creazione di valore per il cliente, si ritiene che essa non rappresenti una fonte di vantaggio competitivo (ed i dati lo confermano) rispetto agli altri porti in riferimento alle attività commerciali ed industriali.

D’altro canto in riferimento al settore turistico, visti i notevoli volumi di passeggeri in transito nel porto piombinese rispetto agli alti porti italiani, considerando soprattutto le sue ridotte dimensioni, si è convinti che la sua posizione gli garantisca un discreto vantaggio competitivo.

PUNTEGGIO: 3/5

6. Affinità strutturale e coerenza funzionale: in ragione della specifica realtà che

stiamo analizzando e dell’importanza che questa risorsa per essa costituisce, è congruo affermare che la posizione geografica del porto piombinese costituisca una risorsa in grado di sprigionare un valore maggiore rispetto a quello che avrebbe in un altro contesto economico, proprio per l’importanza della sua localizzazione per lo svolgimento delle sua attività.

7. Durevolezza: Com’è facile immaginare, la posizione geografica non è una risorsa

replicabile o destinata a venire meno nel corso del tempo. Gli unici fattori che potrebbero far sì che la posizione del porto di Piombino cessi di rappresentarne uno dei punti di forza sono rappresentati da cambiamenti rilevanti sullo scenario geo-politico che potrebbero portare a tracciare nuove rotte o a far venir meno dei mercati di sbocco. Ad oggi, tuttavia, non ci sono avvisaglie concrete della possibilità che qualche cambiamento del genere avvenga.

PUNTEGGIO: 5/5

8. Grado di rigidità conferito: in riferimento a questa determinante, possiamo

affermare che, come la posizione del porto di Piombino costituisca una chiave del suo successo allo stato attuale delle cose, potrebbe rappresentarne una delle cause del suo declino in caso di cambiamenti ambientali sfavorevoli.

Questo è già successo in passato quando, a seguito della crisi industriale dell’indotto piombinese, il porto ha assistito al calo dei traffici.

PUNTEGGIO: 5/5

9. Grado di utilizzazione/sfruttamento delle risorse: si ritiene che il sistema portuale

attuale sia stato plasmato in conformità e coerenza con la sua posizione geografica, ma che ancora sia carente di importanti accorgimenti per poterne sfruttare appieno tutti i vantaggi che essa può offrire.

PUNTEGGIO: 2/5

10. Estensibilità: in relazione a quest’ultima determinante del valore, crediamo sia

congruo affermare che sia determinante il ruolo della posizione geografica in un processo di creazione di nuove attività portuali in caso di cambiamenti ambientali. Si pensi, ad esempio, ad attività o collaborazioni con aziende che richiedono questa specifica zona geografica come punto di interesse. Ovviamente i settori ulteriormente sviluppabili sono limitati, ma comunque svariati date le possibilità del territorio.

- Disponibilità di spazi retroportuali

1. Scarsità: non sono rari i casi di porti italiani, o anche europei, che dispongono di

spazi retroportuali idonei allo sviluppo di nuove attività. In questo caso specifico però, data la vicinanza tra porto di Piombino e quello di Livorno in cui questa disponibilità non c’è in quanto troppo a ridosso della città, si ritiene corretto attribuire a questa determinante un valore sopra la media.

PUNTEGGIO: 3/5

2. Natura distintiva: si ritiene che la disponibilità di spazi retroportuali possa

conferire una sorta di distintività al sistema portuale piombinese, in quanto si tratta di una risorsa che può portare all’implementazione di attività non replicabili altrove.

PUNTEGGIO: 4/5

3. Concorso alla creazione di valore per il cliente: riferendoci in particolare alla

vocazione industriale del porto di Piombino, la disponibilità di spazi in cui insediarsi rappresenterebbe sicuramente uno dei fattori chiave per attrarre nuove aziende. Va tuttavia precisato come, a causa della inadeguatezza e della scarsa attrattività del sistema portuale piombinese, fino a poco tempo fa era molto basso l’interesse da parte di aziende esterne ad insediarsi sul porto.

Si rileva comunque un’inversione di tendenza negli ultimi tempi, dovuta all’adeguamento delle infrastrutture portuale ed agli interessanti progetti in via di realizzazione. Ci riferiamo in particolare agli interessi mostrati da General Electric e dalla Fratelli Neri S.p.a. per alcune aree retroportuali, ma si ritiene che il numero delle aziende crescerà nel prossimo futuro.

PUNTEGGIO: 4/5

4. Concorso alla creazione di valore per gli altri interlocutori: sicuramente, la

disponibilità di spazi retroportuali rappresenta una fonte di creazione di valore per i vari interlocutori, in quanto, essendo uno dei fattori principali di attrattività del porto stesso da parte di aziende esterne, possono apportare un beneficio a tutto l’indotto.

PUNTEGGIO: 5/5

5. Appropriabilità del valore: anche per questa determinante del valore, si rileva

come in futuro la disponibilità di spazi retroportuali possa rappresentare una fonte di preferenza rispetto ad altri porti italiani che non ne dispongono, anche se, attualmente, questo vantaggio competitivo ancora non si è concretizzato.

PUNTEGGIO: 1/5

6. Affinità strutturale e coerenza funzionale: il porto di Piombino da sempre ha

avuto sia una vocazione industriale-commerciale che turistica. In riferimento soprattutto alle prima, sicuramente il poter disporre di aree liberamente utilizzabili potrebbe garantire un salto di qualità notevole per il porto di Piombino.

PUNTEGGIO: 5/5

7. Durevolezza: chiaramente si tratta di una risorsa limitata e destinata ad esaurirsi

con il tempo ma, vista la grande disponibilità di aree vergini, si ritiene comunque un fattore ad alta durevolezza.

PUNTEGGIO: 4/5

8. Grado di rigidità conferito: proprio per essere degli spazi ancora inutilizzati, essi

si prestano, ovviamente a seguito degli interventi necessari, ad una qualsiasi attività di tipo industriale o commerciale, avendo come unico vincolo quello delle norme ambientali.

PUNTEGGIO: 1/5

9. Grado di utilizzazione/sfruttamento delle risorse: come accennato, ad oggi

parte di aziende esterne, fatta eccezione per i progetti e le concessioni già in calendario.

PUNTEGGIO: 2/5

10. Estensibilità: anche qui, data la natura della risorsa in questione e le infinite

attività che vi potrebbero essere sviluppate, si ritiene che essa abbia un forte carattere di estensibilità.

PUNTEGGIO: 5/5

- Connessione diretta alla rete ferroviaria e breve distanza dall’autostrada

1. Scarsità: ogni porto ben strutturato dispone di collegamenti ferroviari e viari per

facilitarne i traffici e l’accesso. Per quanto riguarda la distanza tra il porto di Piombino e la rete autostradale essa è sicuramente un aspetto non facilmente replicabile ma, tenendo presente l’attuale carenza di una via di accesso diretto al porto, si ritiene corretto attribuire un punteggio comunque basso.

PUNTEGGIO: 2/5

2. Natura distintiva: data la comune presenza di suddetti collegamenti nei vari porti,

siamo convinti che tale risorsa non attribuisca alcun fattore distintivo al sistema portuale piombinese che possa portare ad un qualche vantaggio sugli altri.

PUNTEGGIO: 1/5

3. Concorso alla creazione di valore per il cliente: sicuramente questa risorsa

rappresenta un valore aggiunto per coloro che intendono usufruire dei servizi offerti dal porto di Piombino, in relazione soprattutto alle sua attività industriali e commerciali. Tuttavia, data la, come già ricordato, assenza di un collegamento stradale diretto ed una linea ferroviaria all’avanguardia, il valore creato da questa risorsa è attualmente basso.

PUNTEGGIO: 2/5

4. Concorso alla creazione di valore per gli altri interlocutori: attualmente, essendo

in uno stato di sottoutilizzo, non si ritiene che questi collegamenti rappresentino un valore aggiunto per gli stackeholder.

PUNTEGGIO: 1/5

5. Appropriabilità del valore: anche in relazione a questa determinante del valore,

l’attuale inadeguatezza dei collegamenti stradali e ferroviari sul porto di Piombino causa una impossibilità da parte del porto stesso di tradurre in beneficio economico questa risorsa.

PUNTEGGIO: 1/5

6. Affinità strutturale e coerenza funzionale: sicuramente, in un sistema portuale, la

presenza di collegamenti ferroviari e la vicinanza con la rete autostradale rappresenta un notevole valore aggiunto, riuscendo a facilitarne ed incrementarne i traffici. Tuttavia, proprio a causa della loro inadeguatezza, si ritiene che al momento la presenza di collegamenti ferroviari e la vicinanza con l’autostrada non riescano a sprigionare un ulteriore valore aggiunto, e nemmeno il loro reale valore.

PUNTEGGIO: 1/5

7. Durevolezza: essendo questa una risorsa infrastrutturale, non è soggetta a

decadimento ed è quindi capace di mantenere i suoi caratteri nel tempo ed i suoi benefici nel tempo.

PUNTEGGIO: 5/5

8. Grado di rigidità conferito: facilitando i traffici, questo tipo di risorsa non si

pensa che possa essere causa di rigidità per il sistema portuale piombinese.

9. Grado di utilizzazione/sfruttamento delle risorse: attualmente, come già detto,

sia il terminal ferroviario che la distanza con la rete autostradale non sono fattori adeguatamente sfruttati dal sistema portuale di Piombino.

PUNTEGGIO: 1/5

10. Estensibilità: sicuramente questo tipo di risorsa, per sua natura, possiede un alto

grado di estensibilità, dato proprio dalla sua versatilità.

PUNTEGGIO: 5/5

- Area portuale attrezzata per le operazioni di carico e scarico

1. Scarsità: il porto di Piombino dispone di aree ben attrezzate e già in funzione da

tempo per le operazioni di carico e scarico merci, ma si tratta comunque di una risorsa abbastanza comune tra i porti italiani ed europei, anche se i costi per il suo attrezzaggio sono rilevanti.

PUNTEGGIO: 2/5

2. Natura distintiva: sicuramente questo valeva principalmente in passato, ovvero

prima della crisi siderurgica piombinese, ma anche attualmente, l’area da sempre utilizzata per le operazioni di carico e scarico connota il porto di Piombino per la

sua vocazione industriale, anche se di fatto non garantisce una natura distintiva a tali processi.

PUNTEGGIO: 1/5

3. Concorso alla creazione di valore per il cliente: la presenza di un’area attrezzata,

limitatamente a quel che riguarda le operazioni portuali di tipo industriale e commerciale, rappresenta una delle caratteristiche ricercate dalle aziende che intendono avvalersi di un particolare porto per effettuare i loro traffici.

PUNTEGGIO: 5/5

4. Concorso alla creazione di valore per gli altri interlocutori: garantendo una

polifunzionalità al porto di Piombino, si ritiene che questo tipo di risorsa possa rappresentare un valore aggiunto per tutti gli stackehoder.

PUNTEGGIO: 4/5

5. Appropriabilità del valore: pur essendo una risorsa molto costosa e che crea

valore per il cliente, non si ritiene che essa possa garantire al porto di Piombino una redditività superiore a quella di altri porti, data la presenza abbastanza comune di queste attrezzature nelle aree portuali, se non, appunto, in termini di richieste di aree in concessione da parte di aziende interessate.

PUNTEGGIO: 3/5

6. Affinità strutturale e coerenza funzionale: la presenza di un’area attrezzata al

carico e scarico ha sempre costituito un’importante risorsa del porto piombinese, consentendo lo svolgimento di tutte le attività di natura industriale e commerciale che lo hanno connotato fino ad oggi.

PUNTEGGIO: 5/5

7. Durevolezza: trattandosi di attrezzature industriali, esse sono soggette ad usura e

ad obsolescenza. Tuttavia, si ritiene che possa continuare a garantire il proprio valore nel tempo, ovviamente con i dovuti interventi in termini di manutenzione

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