2 Gender diversity: analisi della letteratura
3. Analisi empirica
Da quanto finora analizzato sono emerse molteplici teorie, che ipotizzano e spiegano i
vari nessi esistenti tra la presenza delle donne ed i risultati aziendali; alcuni studiosi
teorizzano che esista un nesso negativo tra presenza femminile e performance aziendale,
altri non trovano nessun rapporto causa-effetto, mentre altri ancora sostengono che la
presenza di donne nei board abbia un riscontro positivo sui risultati finanziari. In questo
studio ho cercato di fare un lavoro analogo; attraverso lo studio delle società quotate
italiane nel 2012-2013, ho provato, attraverso un’analisi comparata di alcune variabili, a
stabilire se, e quanto, le donne influiscano nella determinazione dei risultati complessivi
aziendali.
3.1 Research questions
In Italia, negli ultimi anni, almeno per quanto riguarda il punto di vista legislativo, sono
stati fatti passi da gigante per promuovere la presenza delle donne nei consigli di
amministrazione delle aziende quotate, anche se tutto è avvenuto con notevole ritardo rispetto agli stati più virtuosi d’Europa. Resta da stabilire, però, se la normativa in sé, sia stata capace di aumentare davvero l’eterogeneità, o abbia rappresentato, per le aziende in questione, solo un ulteriore scoglio da provare a scavalcare. Con l’introduzione della legge Golfo-Mosca nel 2011, le aziende quotate si sono trovate con l’obbligo, al momento del successivo rinnovo del consiglio d’amministrazione, di nominare almeno un quinto di donne amministratrici, mentre nei rinnovi successivi, la quota sarebbe dovuta arrivare
80 di genere meno rappresentato: è però ovvio che nel 100% dei casi, siano proprio le donne
ad essere sottorappresentate o, addirittura, completamente assenti.
Per dare avvio al mio lavoro è stato necessario, innanzitutto, impostare delle domande
alle quali poi avrei potuto cercare di dare una risposta. Le domande alla quale questo
lavoro ha provato a dare una risposta sono le seguenti:
- esiste un rapporto di causa effetto tra la presenza di donne nei consigli d’amministrazione e le performance reddituali delle aziende in questione?
- Le performance aziendali sono influenzate in maniera direttamente proporzionale
alla maggiore attività delle amministratrici? Ovvero, esiste un maggiore nesso tra
donne e performance a seconda che le amministratrici siano esecutive, non
esecutive o indipendenti?
- Infine, l’ultima research question è mirata a cogliere l’incidenza della presenza femminile nel board, a seconda che l’amministratrice appartenga o meno alla famiglia proprietaria. Questo ultimo quesito sorge quasi spontaneo in un paese come l’Italia, dove la maggior parte delle aziende quotate è controllata da grandi famiglie di imprenditori e dove, le donne nei board, sono connesse da legami di
parentela.
3.2 La raccolta dati e le variabili investigate
La citata legge Golfo-Mosca è destinata, come ho più volte sottolineato, alle aziende
quotate italiane e alle società a controllo pubblico. In questo lavoro mi sono
81 campione intero per l’anno 2012 era di 252 imprese quotate, mentre per il 2013 il campione era di 249 aziende.19
Dall’insieme sono poi state eliminate:
- le società che non risultano in entrambi gli anni;
- le società che presentano un sistema di amministrazione dualistico e monistico;
- le società appartenenti al settore finanziario;
- le società che negli anni in questione erano sottoposte a procedure concorsuali;
- le società di cui non è stato possibile reperire i dati.
Il campione finale è composto da 183 aziende; inizialmente, lo studio è avvenuto
attraverso il download delle relazioni di corporate governance dai siti istituzionali
delle società, (dove i siti o le relazioni non erano visionabili, sono ricorsa al sito della
CONSOB20che ha un archivio di informazioni storiche sulle società quotate molto
ampio), e da queste ho estratto, in primis, la concentrazione proprietaria, osservando
la parte relativa alle partecipazioni rilevanti di capitale; poi, attraverso ulteriori
ricerche, svolte sempre in rete, ho provato a stabilire se le società sono a controllo familiare, pubblico o se sono collegate ad altre imprese. Dopo aver definito l’assetto proprietario, ho proseguito con l’analisi del consiglio d’amministrazione, cominciando dal numero di componenti ed ho proseguito rilevando se ci fosse o meno
CEO duality21; sono poi passata ad analizzare la presenza di donne; quando ve n’era presente almeno una, mi sono concentrata sulla sua funzione (esecutiva, non esecutiva
o indipendente) e quando, alla presenza femminile delle donne era collegata la proprietà familiare, ho approfondito cercando di capire se, l’amministratrice in
19 Dati estratti da liste elaborate da Aida. 20 www.consob.it
82 questione, fosse o no legata da rapporti di parentela con la famiglia proprietaria. Una
volta terminata la parte relativa alla governance, ho proseguito con l’analisi degli
aspetti finanziari delle aziende in questione. Attraverso il database Aida22, ho potuto
esaminare i bilanci consolidati delle società studiate: in alcuni casi, quando non erano
disponibili i bilanci consolidati, ho estratto quelli non consolidati. Le variabili sulla quale mi sono concentrata sono l’ebitda, la posizione finanziaria netta, i ricavi di
vendita, il risultato operativo, il valore aggiunto, il reddito netto, il patrimonio netto,
il totale attività, il numero dei dipendenti ed il loro rendimento ed infine, gli indici di
redditività, quali ROS, ROA e ROE. Sono inoltre stati estratti o calcolati i dati relativi all’ebitda/vendite, posizione finanziaria netta/ebitda, debiti/ebitda. Dall’analisi di questi dati, relazionati a quelli di governance sulla presenza di donne nei board, è stato possibile studiare l’influenza, se esiste, delle donne sulla performance finanziaria aziendale.
83
3.3 Risultati dell’analisi empirica
L’analisi empirica condotta è stata sviluppata a partire dalle statistiche descrittive delle variabili oggetto di investigazione, riferite agli anni 2012 e 2013, di seguito riportate: