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L’ANALISI “ENDOGENA” DEI LESSICI Le operazioni di estrazione di informazione che svolgeremo in questo

Il confronto con l’”Italiano standard”

5 L’ANALISI “ENDOGENA” DEI LESSICI Le operazioni di estrazione di informazione che svolgeremo in questo

capitolo sono di tipo endogeno, ovvero sfruttano dati dei soli testi in analisi e non altre risorse esterne al corpus. È questa una differenza rilevante rispetto ad altre

analisi di tipo esogeno, quali quelle che abbiamo svolto nel capitolo precedente, che si basano su liste o lessici di frequenza esterni al corpus studiato.

5.1 I lemmi più utilizzati

Prima di affrontare analisi più complesse, è opportuno individuare le parole più utilizzate per avere un primo spaccato delle priorità dei giornali in termini di argomenti affrontati.

Sono stati quindi evidenziati i lemmi col maggior numero di occorrenze per ciascuna testata27: nella tabella 5.1 si riportano i 25 lemmi significativi28 più presenti

in ciascun giornale.

27 Occorre precisare che per le analisi che seguono la significatività dei dati relativi al Mondo e

soprattutto alla Voce.info è inferiore a quella degli altri giornali a causa del minore numero di articoli a disposizione

28 Abbiamo eliminato i lemmi di preposizioni, avverbi e congiunzioni da noi ritenuti irrilevanti e i

seguenti verbi (in quanto ausiliari o comunque di uso vastissimo e molto diversificato): essere, avere, potere, dovere, venire, fare, dire, stare.

Tab. 5.1: I 25 lemmi più presenti in ciascun giornale

Giornale Manifesto Mondo

Lemma occorrenze Lemma occorrenze Lemma occorrenze

anno 779 lavoratore 1190 azienda 375

governo 621 lavoro 1074 anno 281

sindacato 607 sindacato 916 milione 243

lavoro 585 anno 783 Italia 235

lavoratore 471 governo 764 gruppo 191

euro 408 Cgil 574 società 180

sciopero 387 sciopero 543 lavoro 166

dipendente 354 operaio 470 dipendente 143

azienda 351 azienda 467 mercato 143

Roma 351 ieri 452 impresa 142

Italia 346 accordo 450 italiano 142

ieri 338 politica 400 mila 140

chiedere 327 sinistra 396 2006 121

Milano 292 chiedere 391 oggi 118

contro 290 impresa 386 manager 114

arrivare 287 contratto 374 lavorare 111

spiegare 282 contro 372 banca 109

Cgil 277 Fiom 368 settore 105

milione 273 oggi 333 2007 102

oggi 272 sociale 326 presidente 93

presidente 268 lavorare 323 servizio 89

Alitalia 261 no 316 sistema 88

Finanziaria 259 salario 315 università 84

per cento 257 parlare 309 produzione 82

lavorare 248 protocollo 301 spiegare 81

Sole 24 Ore Repubblica Voce.info

Lemma occorrenze Lemma occorrenze Lemma occorrenze

lavoratore 2516 anno 2336 lavoro 116

anno 2491 lavoro 1996 per cento 113

lavoro 2397 lavoratore 1762 lavoratore 112

azienda 1863 sindacato 1736 anno 111

impresa 1572 azienda 1489 paese 95

sindacato 1447 operaio 1069 Italia 93

governo 1233 chiedere 1036 sistema 75

dipendente 1200 dipendente 1027 impresa 68

numero 1142 Cgil 1019 economico 68

contratto 1121 euro 1003 risultato 66

attività 1099 per cento 943 italiano 65

Italia 1088 lavorare 929 dati 64

euro 1083 governo 920 donna 63

2007 1045 oggi 901 riforma 61

previsto 1040 ieri 863 scuola 59

milione 1034 arrivare 841 azienda 56

servizio 913 sciopero 825 dipendente 55

articolo 909 spiegare 794 contratto 55

2006 902 accordo 791 produttività 54

regione 892 contratto 735 2007 54

spiegare 890 regione 716 misura 53

legge 888 problema 692 effetto 52

accordo 865 giorno 689 personale 51

presidente 860 Italia 683 parte 51

La tabella, volta a fornire una prima e approssimata fotografia dell’utilizzo

dei vari lemmi da parte dei giornali, evidenzia come i sei giornali siano accomunati dall’utilizzo assai frequente di alcune parole (impresa, azienda, lavoro, lavoratore,

sindacato, anno...), di carattere piuttosto generale e strettamente legate ai temi affrontati nel nostro studio.

Anche in questo caso, come in precedenza, possiamo individuare una differenza tra i quotidiani generalisti e i giornali economici. I primi utilizzano molto più spesso, rispetto ai secondi, termini riconducibili all’attualità politica (governo,

accordo, sciopero). Le testate specialistiche, compreso il Sole 24 Ore, che pure viene pubblicato con cadenza quotidiana, sembrerebbero inserire meno frequentemente

nei propri articoli riferimenti alle vicende e al dibattito politico.

Osservando poi i singoli giornali, si può notare che il Manifesto e il Giornale hanno molti lemmi in comune tra quelli più utilizzati: si tratta in prevalenza di

termini relativi agli scontri politici e sindacali (sciopero, contro, chiedere). Questa comunanza tra due quotidiani di orientamento politico opposto tuttavia non deve

sorprendere, in quanto in questa fase l’analisi è limitata agli argomenti trattati, e non affronta le modalità con cui i giornali trattino questi argomenti. La grande

presenza di termini “conflittuali”, inoltre, può essere imputata ai connotati di quotidiani di opposizione, attribuibili sia al Manifesto sia, soprattutto, al Giornale, nel periodo preso in considerazione.

Questi termini, d’altro canto, sono nel Manifesto affiancati da altri più strettamente legati alle dinamiche sindacali (oltre a sciopero, contro, chiedere, no,

troviamo lemmi più “conciliativi” quali accordo, contratto, parlare, protocollo); più che di toni di scontro si può quindi parlare forse per il Manifesto di toni propri delle

notizie relative alle vicende sindacali. Infine, il Manifesto utilizza di rado, rispetto agli altri giornali, il lemma dipendente, preferendo espressioni più specifiche quali lavoratore e operaio.

La Repubblica presenta caratteristiche abbastanza simili a quelle dei due quotidiani appena visti, con una prevalenza di termini relativi al mondo del lavoro

e sindacale. Ciò risulta tra l’altro in contrasto con quanto rilevato in un’altra ricerca

da noi condotta relativamente al periodo, di un anno precedente, tra il 1° ottobre e il 31 dicembre 200629. Se in quel lasso di tempo la Repubblica privilegiava termini

relativi al mondo finanziario e imprenditoriale, sembra che un anno dopo le notizie delle vicende sindacali siano molto più valorizzate30. Questo cambiamento, tra

l’altro, pare difficilmente attribuibile a mutamenti del contesto politico; i periodi presi in considerazione, infatti, fanno riferimento alla prima e alla seconda finanziaria del secondo governo Prodi31.

I giornali economici, come era prevedibile, sono caratterizzati da un maggior numero di termini specialistici e relativi all’illustrazione di dati (in questo senso

sono da considerare gli anni 2006 e 2007). Il Mondo, in particolare, sembra privilegiare i temi delle grandi imprese e della finanza (gruppo, società – da intendersi presumibilmente in senso finanziario – manager, banca), ed è l’unico

giornale a fare frequente riferimento alla realtà universitaria.

La Voce.info sembra confermare la propria inclinazione a commentare e

proporre policies economiche (sistema, risultato, effetto, riforma); questo giornale, inoltre, dedica particolare attenzione ai temi dell’occupazione femminile, come

testimoniato dall’utilizzo molto frequente del lemma donna. È interessante infine notare che la Voce.info, al pari del Mondo, menzioni solo raramente, negli articoli che affrontano i temi del welfare e del lavoro, le associazioni sindacali.

Il Sole 24 Ore, rispetto alle altre due testate economiche, presenta molti lemmi “da quotidiano” (governo, sindacato...). Tra i termini caratterizzanti, invece, troviamo

29 Ranucci (2008).

30 Nel lavoro precedente si faceva riferimento alla totalità degli articoli economici della Repubblica, e

non solo a quelli relativi ai temi del welfare e del lavoro. Le considerazioni che seguono restano in ogni caso valide.

31 Una parziale spiegazione di questo mutamento è a nostro avviso individuabile nell’ampio risalto,

dato non tanto da Repubblica quanto dalla totalità dei media nazionali, alle vicende relative alla discussione e al referendum tra i lavoratori per l’approvazione del protocollo sul welfare, firmato dal governo e dalle parti sociali il 23 luglio 2007.

quelli relativi all’esposizione delle normative vigenti riguardanti i temi trattati

(articolo, legge).