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4. ANALISI DEL SITO

4.4 Analisi naturalistica

Secondo la mosaicatura effettuata da ERSAF, la superficie del Monte di Brianza conta circa dieci tipi forestali differenti (Figura 11), di cui la maggior parte afferiscono alla categoria dei castagneti. In particolare, la porzione settentrionale dell’altopiano è dominata dai castagneti dei substrati carbonatici dei suoli mesici, mentre la porzione sud-orientale dai castagneti dei substrati carbonatici dei suoli mesoxerici, entrambe formazioni a dominanza di Castanea sativa Mill., che presentano differenze dal punto di vista pedologico e dunque dalla distribuzione delle altre specie arboree. In particolare, i primi tendono naturalmente ad aceri-frassinieti, mentre i secondi a querceti di rovere.

49Rossato & Bonifacio, 2010

50Brusa & Villa, 2015

51parcocurone.it

52parcoaddanord.it

Attualmente tali castagneti sono per la maggior parte abbandonati o comunque non governati a ceduo regolarmente; pertanto, si assiste a un progressivo aumento di specie diverse dal castagno.

Più rari sono i castagneti dei substrati carbonatici dei suoli xerici, situati ad alta quota e in corrispondenza dei crinali, così come sporadici castagneti delle cerchie moreniche occidentali. La diffusione di tale tipo forestale è una testimonianza della grande importanza economica che tale specie aveva in passato, tanto da essere ricordata come

“albero del pane” in riferimento ai benefici economici che portava alla popolazione garantendone la sussistenza53.

Altri tipi forestali che si trovano sul Monte di Brianza sono formazioni a cui tendono naturalmente i castagneti, come gli aceri-frassinieti tipici e aceri-frassinieti con ostria, entrambi particolarmente frequenti lungo i corsi d’acqua, oppure rari querceti di roverella dei substrati carbonatici, situati sul versante meridionale.

53montedibrianza.wordpress.com

Figura 11:carta dei tipi forestali sul Monte di Brianza (fonti: ERSAF, Regione Lombardia, DUSAF). In basso a destra, un castagneto gestito da un privato rinvenibile a valle della strada che collega Consonno a Olginate (rielaborazione dalla tavola 2).

Sul versante orientale sono presenti alcuni orno-ostrieti titipici, dove crescono in prevalenza Ostrya carpinifolia Scop., Corylus avellana L., Fraxinus excelsior L. e Fraxinus ornus L.

Più a valle si trovano robinieti puri o misti, che si diffondono principalmente laddove le condizioni limitanti date dall’inquinamento o dalla vicinanza alle superfici urbanizzate rendono l’invasiva Robinia pseudoacacia L. più competitiva delle altre specie forestali.

L’altopiano del Monte di Brianza non è stato completamente interessato dall’ultima glaciazione, similmente al Monte Barro, perciò ospita interessanti endemismi vegetali come numerose specie di orchidee come Dactylorhiza maculata (L.) Soó, Orchis mascula L., Neottia ovata (L.) Bluff & Fingerh., Platanthera clorantha (Custer) Rchb., Cephalantera damasonium (Mill.) Druce e Cephalantera longifolia (L.) Fritsch, di cui è stata trovata recentemente una rara variante di colore rosa54. Si trovano inoltre varie specie protette tre le quali Anemone hepatica L., Anemone nemorosa (L.) Holub,, Erythronium dens-canis L., Helleborus niger L., Helleborus viridis L., Ilex aquifolium L., Leucojum vernum L., Polygonatum multiflorum (L.) All., Pulmonaria officinalis L., Ruscus aculeatus L., Scilla bifolia L..

Il Parco ha una buona importanza anche dal punto di vista faunistico, data la ricchezza in specie, talvolta di particolare interesse conservazionistico, in particolare nei torrenti e ruscelli è presente gambero di fiume (Austropotamobius pallipes), fortemente minacciata e di recente reintroduzione nel vicino Parco del Monte Barro. La posizione centrale del Parco lo rende anche un importante sito per il transito di uccelli migratori, che si aggiungono alle circa 65 specie nidificanti, tra le quali si citano per importanza a livello comunitario il saltimpalo (Saxicola torquatus), l’averla piccola (Lanius collurio), il falco pecchiaiolo (Pernis apivorus), e soprattutto il nidificante gufo reale (Bubo bubo), importante per il contenimento di alcune specie di uccelli ritenute dannose, come la cornacchia grigia (Corvus cornix).

Notevole è la presenza di anfibi, che trovano nel Parco ampia disponibilità di luoghi per la riproduzione grazie ai numerosi impluvi. In particolare, l’ex laghetto artificiale di Consonno viene annualmente colonizzato da centinaia di esemplari di Rana temporaria per la riproduzione, fenomeno in forte calo negli ultimi tre anni a causa della mancanza di acqua nella vasca.

54montedibrianza.wordpress.com

Per quanto riguarda i mammiferi, è possibile avvistare le specie tipiche degli ambienti forestali come il tasso (Meles meles), la volpe (Vulpes vulpes), la faina (Martes foina), il coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus), il riccio (Erinaceus europaeus), il moscardino (Moscardinus avellanarius) e il toporagno (Sorex araneus), ma di particolare importanza sono lo scoiattolo rosso (Sciurus vulgaris), probabilmente derivante dalla reintroduzione effettuata nel vicino Parco di Montevecchia e Valle del Curone, una popolazione stabile di capriolo (Capreolus capreolus) e alcuni Chirotteri importanti dal punto di vista naturalistico quali il pipistrello albolimbato (Pipistrellus kuhlii) e il pipistrello di Savi (Hypsugo savii)55 .

La progressiva riduzione della gestione del paesaggio, delle zone agricole e dei cedui di castagno, ma soprattutto le aree precedentemente sottoposte a trasformazione urbana, ha nel tempo impoverito in biodiversità la zona, frequentemente colonizzata da Rubus spp. e altre specie invasive, tra cui Robinia pseudoacacia L., Clematis vitalba L., Phytolacca americana L. e Buddleja davidii French..

Di seguito si riporta una lista di specie vegetali identificate durante lo svolgimento di alcuni sopralluoghi in diversi mesi dell’anno (maggio, giugno, settembre, novembre e gennaio) lungo la strada carrabile che collega Consonno a Olginate, lungo la strada carrabile che collega Consonno a Villa Vergano e lungo il sentiero che corre lungo il torrente Aspide.

55Comune.brivio.lc.it Proposta di riconoscimento del parco locale di interesse sovracomunale "Parco Locale del Monte di Brianza”

Componente arborea:

• Acer campestre L.

• Acer pseudoplatanus L.

• Alnus glutinosa (L.) Gaertn.

• Betula pubescens Ehrh.

• Carpinus betulus L.

• Castanea sativa Mill.

• Ficus carica L.*

• Fraxinus excelsior L.

• Laburnum anagyroides Medik.

• Laurus nobilis L.*

• Pinus nigra J.F.Arnold*

• Pinus sylvestris L.*

• Populus alba L.

• Populus nigra L.

• Prunus avium L.

• Quercus petraea (Matt.) Liebl.

• Quercus pubescens Willd.

• Robinia pseudoacacia L.

• Salix caprea L.

• Sambucus nigra L.

• Ulmus minor Mill.

*esemplari isolati o raggruppati di probabile introduzione antropica

Componente arbustiva/rampicante:

• Buddleja davidii Franch.

• Clematis vitalba L.

• Cornus sanguinea L.

• Corylus avellana L.

• Cytisus scoparius L. & Link

• Euonymus europaeus L.

• Hedera helix L.

• Hippocrepis emerus (L.) Lassen

• Rosa canina L.

• Rubus praecox Bertol.

• Rubus spp.

Componente erbacea:

• Aegopodium podagraria L.

• Aquilegia atrata W.D.J. Koch

• Allium ursinum L.

• Anemone nemorosa (L.) Holub

• Arum maculatum L.

• Aruncus dioicus (Walter) Fernald

• Asaum europaeum L.

• Barbarea vulgaris W.T. Aiton

• Bellis perennis L.

• Campanula trachelium L.

• Cardamine bulbifera (L.) Crantz

• Carex pendula Huds.

• Carex sylvatica Huds.

• Chelidonium majus L.

• Cichorium intybus L.

• Convolvulus arvensis L.

• Dactylis glomerata L.

• Dioscorea communis (L.) Caddick. &

Wilkin

• Equisetum arvense L.

• Euphorbia dulcis L.

• Fragaria vesca L.

• Galeopsis sp.

• Galium aristatum L.

• Galium odoratum L.) Scop.

• Geranium nodosum L.

• Geranium robertianum L.

• Glechoma hederacea L.

• Helleborus viridis L.

• Hieracium spp.

• Knautia spp.

• Lamium galeobdolon (L.) L.

• Lathyrus vernus (L.) Bernh.

• Lilium martagon L.

• Lolium perenne L.

• Luzula sp.

• Melilotus albus Medik.

• Melittis melissophyllum L.

• Mercurialis perennis L.

• Matteuccia struthiopteris (L.) Tod.

• Mycelis muralis (L.) Dumort.

• Oxalis acetosella L.

• Ornithogalum sp.

• Paris quadrifolia L.

• Phyteuma spicatum L.

• Phytolacca americana L.

• Poa annua L.

• Poa trivialis L.

• Polygonatum multiflorum (L.) All.

• Polypodium vulgare L.

• Potentilla indica (Andrews) Th .Wolf

• Prenanthes purpurea L.

• Primula spp.

• Pulmonaria officinalis L.

• Ranunculus spp.

• Senecio spp.

• Setaria pumila (Poir.) Roem. & Schult.

• Solanum dulcamara L.

• Solidago spp.

• Symphytum tuberosum L.

• Tanacetum corymbosum (L.) Sch. Bip.

• Taraxacum officinale Weber ex Wiggers

• Trifolium pratense L.

• Urtica dioica L.

• Veronica urticifolia Jacq.

• Vicia sepium L.

• Vinca minor L.

• Viola reichenbachiana Jord. Ex Borea

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