5. PIANO GENERALE DEL SITO
5.2 Cronoprogramma di intervento
5.2.4 Fase 4
L’ultima fase riguarda gli interventi di recupero incentrati sul nucleo edificato di Consonno, con l’obiettivo di agevolarne le trasformazioni grazie alla costituzione precedente di un contesto attivo e funzionante. In questo modo, il borgo di Consonno risulterebbe il tassello finale per garantire stabilità alle attività proposte, potenziandole e integrandole con ulteriori funzioni.
4A – RECUPERO DEGLI EDIFICI DEL BORGO DI CONSONNO
Per poter operare un recupero focalizzato su interventi efficaci, i primi interventi sul borgo devono riguardare la demolizione dei manufatti incompleti, incongruenti o in condizioni troppo critiche per poter essere recuperati, compresa la raccolta dei materiali di risulta e delle macerie già attualmente presenti. Alcuni di questi materiali possono essere reimpiegati per le operazioni di recupero, mentre i rimanenti devono essere allontanati.
La popolazione e le associazioni possono essere coinvolti già in questa prima fase, organizzando campagne per la raccolta dei rifiuti, per agevolare i lavori e accrescere il legame con il luogo.
In secondo luogo, si propone il recupero strutturale delle tre strutture principali del borgo: il minareto, l’Hotel Plaza e la balera.
In tutti e tre i casi gli interventi dovrebbero privilegiare la conservazione delle strutture e quindi interventi di consolidamente il meno invasivi possibile.
In seguito a valutazioni più accurate, gli edifici possono essere in parte ricostruiti laddove vi sono lacune date dal vandalismo o dal degrado nel tempo, come la mancanza di parapetti, di coperture e di parti di muratura.
La diffusa street art che è stata largamente praticata in modo abusivo all’interno degli edifici non deve essere eliminata a priori: si ricorda infatti che ripristinare gli edifici riportandoli all’aspetto che avevano durante l’attività della “Las Vegas brianzola” equivarrebbe
all’obliterazione della successiva fase, quella dell’abbandono, la quale, per durata e impatto sociale, non può essere ignorata o dimenticata.
Durante la fase di recupero degli edifici, si propone di introdurre, laddove possibile, soluzioni adatte alla gestione delle acque piovane, come la progettazione di tetti verdi sia estensivi che, dove possibile, intensivi (come per l’edificio del minareto), recuperando i canali di gronda e convogliando le acque in apposite cisterne o avvallamenti naturaliformi (come ad esempio l’ex laghetto artificiale antistante il minareto). In questo modo sarebbe possibile far fronte a uno dei maggiori problemi del sito quale la scarsa disponibilità idrica, che può essere utilizzata per numerosi scopi, anche già proposti nelle fasi precedenti (come le attività
agricole).
Gli edifici recuperati potranno essere destinati a sostegno delle associazioni, di attività con scopo sociale, dei attività imprenditoriali avviate o da avviare, da destinare ad artigianato, commercio o residenza temporanea. Le funzioni da prediligere dovrebbero essere selezionate
sulle basi di un’analisi economico-sociale partecipata e svolta al momento della progettazione.
Infine, si ricorda che nei dintorni di Consonno sono presenti numerosi edifici che costituiscono il patrimonio culturale del paesaggio (Ca’ Benaglia, Cascina Vigna, ecc.) il cui recupero può essere valutato nell’ottica di una rifunzionalizzazione in linea con i progetti avviati.
4B – PROGETTAZIONE DEL VERDE ORNAMENTALE DI PERTINENZA DEL BORGO
Per le aree verdi di pertinenza del borgo –e quindi insistenti su suolo privato- occorre svolgere un rilievo preliminare della vegetazione per valutare con maggiore accuratezza lo stato di salute degli esemplari arborei presenti, molti dei quali sono cresciuti spontaneamente durante la fase di abbandono.
Dai sopralluoghi effettuati, infatti, sono stati identificati diversi alberi ormai incapaci di svolgere le proprie funzioni di marcatori spaziali e di erogare servizi ecosistemici, come il caso dei Pinus lungo il percorso sopraelevato a Nord.
Si consiglia dunque l’abbattimento degli esemplari in condizioni di salute critica o colonizzanti spazi da fruire, per essere sostituiti da nuove specie adatte al sito. Come per interventi precedenti, il legname di risulta può essere sfruttato per alimentare le filiere locali del legno.
In generale, si propone la progettazione di NBS e aree verdi in grado di erogare il maggior numero di servizi ecosistemici, così da compensare ulteriormente i limiti del borgo legati alla gestione delle acque, ripristinare il valore ecologico degli spazi e rappresentare un luogo dove il recupero si rende promotore di tecniche contemporanee, innovative e
rispondenti alle criticità globali.
In particolare, si propone il recupero del laghetto artificiale antistante il minareto data la documentata importanza per gli anfibi locali. La messa a punto di sistemi di convogliamento delle acque nell’avvallamento già presente può contribuire con apporti periodici di acqua ed evitare per quanto possibile la totale evaporazione. La presenza di un’area umida rappresenta infatti una grande risorsa in termini di servizi ecosistemici.
4C – PROGETTAZIONE DEL “MONTE MARIO” PER LA PRATICA DEL TIRO CON L’ARCO
Nell’ottica evolutiva di Consonno come luogo dove praticare sport sostenibili in sicurezza, si propone l’introduzione della pratica del tiro con l’arco, dato il beneficio che questa disciplina trae dalla presenza di ampi spazi aperti e che ricalca in qualche modo la pratica del tiro al piattello, prevista dal Conte Bagno.
Il “Monte Mario”, raggiungibile dal cimitero, è uno spazio pianeggiante, sopraelevato rispetto al borgo e all’area di parco pubblico, e delimitata da boschi attualmente in condizioni critiche.
Si tratta dunque di uno spazio isolato, indipendente, che non necessita di essere ulteriormente delimitato, come è solitamente necessario per la progettazione dei poligoni di tiro.
Trattandosi di uno sport che non necessita di importanti sovrastrutture, il sito può essere utilizzato anche per altri scopi quando non è occupato dagli atleti, tramite opportuni accordi.
Nel territorio lo sport è praticato in comuni confinanti con Olginate, in particolare Calolziocorte, dove è presente l’unico campo da tiro e dove ha sede la Compagnia degli Arcieri Lariani. Il secondo sito dove si svolgono lezioni di tiro con l’arco è una scuola media del comune di Oggiono (LC), a ovest del Monte di Brianza58. Consonno si inserirebbe dunque in una posizione intermedia tra i due luoghi già attivi.
58arcierilariani.com