Una volta scaricate le serie storiche dal database di Bloomberg, le stesse sono state rese omogenee dal punto di vista dell’intervallo temporale, in modo che nel periodo scelto le serie di dati fossero effettivamente complete; sulla base di questo criterio, e dopo aver completato la serie storica relativa al CDS Grecia utilizzando il database di Datastream, l’intervallo temporale è stato fissato nel periodo da 08:11:2008 a 12:03:2013 (11 Agosto 2008 - 3 Dicembre 2013). Si è proceduto poi alla trasformazione dei dati, espressi inizialmente come livelli dei prezzi, in termini di differenze percentuali, operazione questa, svolta sempre all’interno del foglio di calcolo (la trasformazione è stata effettuata secondo la la legge per cui dt=(pt-pt-1)/pt-1); il
database infine è stato completato aggregando le serie storiche relative alla variabile
Stato
Credit Default Swap
Valuta
Variabile
Grecia GREECE CDS USD SR 5Y Corp US Dollar y1,t
Regno Unito UK CDS USD SR 5Y Corp US Dollar y2,t
Cipro CYPRUS CDS USD SR 5Y Corp US Dollar y3,t *
Francia FRANCE CDS USD SR 5Y Corp US Dollar *
Germania GERMANY CDS USD SR 5Y Corp US Dollar *
Italia ITALY CDS USD SR 5Y Corp US Dollar *
Portogallo PORTUGAL CDS USD SR 5Y Corp US Dollar *
che rappresenta il “resto Europa”, contente cioè i dati relativi ai CDS di Cipro, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Portogallo e Spagna, assegnando, nella procedura di aggregazione, pesi uguali per ogni paese secondo il principio del cosiddetto equally weighted.!
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Una volta completato il data set, si procede con l’analisi preliminare dei dati, svolta in ambiente Eviews; l’analisi preliminare dei dati è costituita da una prima fase in cui vengono analizzati gli andamenti temporali dei dati a livello grafico, e da una seconda fase in cui gli stessi vengono sottoposti a test statistici per indagare in modo più approfondito le loro caratteristiche intrinseche.!
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3.2.1 Analisi grafica!
Analizzare l’andamento temporale dei livelli di una serie storica, è la prima indagine che viene svolta quando si dispone di una serie di dati su cui si deve effettuare uno studio; osservarne il grafico al variare del tempo infatti, permette di avere delle prime informazioni generali relativamente alla stazionarietà del processo, e di fare delle prime considerazioni relativamente alla relazione esistente tra il comportamento dello strumento finanziario e gli eventi storici che hanno caratterizzato l’economia reale nel periodo di tempo considerato.!
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In figura 1 i due grafici mostrano rispettivamente l’andamento temporale dei livelli dei prezzi e la rappresentazione delle differenze prime di tutte e nove le serie temporali che sono state impiegate, sia singolarmente che in forma aggregata, nel modello e la variabile aggregata. Nel primo grafico si vede che nella prima fase del periodo, fino a circa Dicembre 2009, i prezzi dei CDS sono molto vicini tra loro e tra tutti svetta leggermente il prezzo dei CDS irlandesi che superano anche se di poco anche quelli grechi; in questa fase i prezzi più bassi sono quelli di Francia e Germania, che di fatto in tutta questa fase coincidono. Questa è la fase subito successiva al fallimento dei principali colossi del mutuo statunitensi, e al default di Lehman Brothers del mese di Settembre 2008; sono i segnali dell’imminente crisi finanziaria che si sta scatenando negli Stati Uniti, e i mesi di Settembre ed Ottobre 2008 sono caratterizzati dalle richieste di salvataggio da parte del governo Bush e dalla loro approvazione per valori prossimi agli 850 miliardi di dollari. In pochi giorni gli effetti della “bolla” finanziaria si propagano in Europa, e già ad Ottobre iniziano le prime discussioni ufficiali da parte dei leader europei e mondiali; il 7 Ottobre il Regno Unito presenta il piano di salvataggio del sistema bancario da 400 miliardi di sterline. Ad inizio 2010 le cose cambiano drasticamente, il prezzo del CDS Grecia inizia ad aumentare molto velocemente, e con una brusca impennata dei livelli, assume dei valori che col passare dei mesi e degli anni crescono vertiginosamente; lo spread del CDS Grecia rispetto a tutti gli altri paesi,
aumenta sempre di più con il passare del tempo, fino a quando il prezzo si stabilizza ad un livello di circa 37000$, rimanendo tale fino alla fine del periodo esaminato e rappresentando il punto massimo di spread. I primi mesi del 2010 per la Grecia sono mesi già particolarmente complicati, il 2 Marzo il primo ministro comunica il rischio di fallimento per la Grecia, ed entro la fine di Aprile richiede ufficialmente il sostegno finanziario al FMI e ai passi dell’area Euro; solamente il 2 Maggio viene concordato un pacchetto di prestiti per la Grecia pari a 110 miliardi di euro. Per questioni di impaginazione e di visualizzazione del grafico la curva del CDS Grecia non viene mostrata per intero in figura 1, tuttavia è possibile vederla interamente nel suo grafico specifico mostrato in figura 2. !
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I paesi che vedono il livello dei prezzi aumentare maggiormente, seppur in maniera completamente diversa dal caso greco, sono nella prima fase Portogallo ed Irlanda; la fine del 2011 per l’Irlanda è la fase più critica, tra il 21 e il 28 Novembre il governo irlandese richiede sostegno finanziario e si vede accettare un piano di salvataggio dall’ UE per un valore di 85 miliardi di euro, ma già all’inizio del 2012 la situazione migliora e il CDS vede i suoi livelli rientrare nella norma. Nella seconda parte Portogallo e Cipro, con quest’ultimo che raggiunge bruscamente i livelli portoghesi nell’ultimo trimestre 2011 e rapidamente li supera, rimanendo per tutto il periodo successivo a livelli più elevati; nell’aprile 2011 il Portogallo richiede ufficialmente l’attivazione del piano di salvataggio all’ UE, piano attivato il mese successivo per un importo di 78 miliardi di euro. Verso la fine del 2012 i livelli portoghesi rientrano a livelli più normali, mentre il CDS cipriota rimane a livelli nettamente superiori, stabilizzandosi nella seconda metà del 2013 ad un valore di 1359$, valore non così lontano dal picco massimo raggiunto a metà 2012 di circa 1700$, e peraltro molto superiore al valore di tutti gli altri CDS che sono compresi invece nell’intervallo 25-250$ (ad esclusione come detto del CDS Grecia). Solo nella fine di Giugno 2012, momento in ci viene raggiunto il livello massimo dei prezzi Cipro chiede all’UE il piano di salvataggio, ma la risoluzione del caso stenta a decollare e arriva l’approvazione del piano solo a Marzo 2013.!
Per tutto l’arco di tempo considerato i prezzi minori, e molto simili tra loro, sono quelli dei CDS di Regno Unito, Francia e Germania, che soprattutto per quanto riguarda Regno Unito e Germania risultano praticamente sovrapponibili per tutto l’arco di tempo;!
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Figura 1: prezzi e differenze di tutte le serie storiche impiegate nell’analisi!
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il prezzo del titolo francese è comunque molto vicino a quello di Regno Unito e Germania, anche se si mantiene al di sopra per tutto il periodo, e il divario aumenta in! modo più significativo solamente nei 18 mesi circa che vanno dal secondo semestre 2011 alla fine del 2012, per diminuire via via nell’ultimo anno considerato, rientrando quasi al livello dei titoli più performanti tedeschi ed inglesi.!
Per quanto riguarda gli altri titoli invece, Italia e Spagna presentano un andamento abbastanza simile nel corso di tutto il periodo, che si posiziona a metà strada tra quello dei titoli che presentano prezzi più bassi (Germania, Francia e Regno Unito) e quelli di Portogallo ed Irlanda, che qualche problema in più degli altri l’hanno presentato;!
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0" 500" 1000" 1500" 2000" 2500" 3000" 12/08/08" 12/12/08" 12/04/09" 12/08/09" 12/12/09" 12/04/10" 12/08/10" 12/12/10" 12/04/11" 12/08/11" 12/12/11" 12/04/12" 12/08/12" 12/12/12" 12/04/13" 12/08/13" Grecia" Regno"Unito"" Cipro" Francia"" Germania" Irlanda" Italia" Portogallo" Spagna" Aggregato"EW"!0,5% !0,3% !0,1% 0,1% 0,3% 0,5% 12/08/08% 12/12/08% 12/04/09% 12/08/09% 12/12/09% 12/04/10% 12/08/10% 12/12/10% 12/04/11% 12/08/11% 12/12/11% 12/04/12% 12/08/12% 12/12/12% 12/04/13% 12/08/13%
Figura 2: prezzi e differenze degli asset impiegati nel modello!
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nell’ultimo anno circa si vede una tendenza al ribasso per tutti i titoli, ad eccezione dei due casi più gravi di Cipro e Grecia, e un avvicinamento progressivo tra i valori; rimangono nettamente al di sotto di tutti i titoli di Germania, Francia e Regno Unito, poco sopra troviamo Spagna, Italia e Irlanda, la quale con un forte rientro nell'ultimo anno va a posizionarsi addirittura al di sotto delle altre due, e un po' più staccato con un livello di prezzo superiore si trova il CDS emesso dal Portogallo. Nel grafico viene mostrato anche l’andamento temporale della variabile aggregata, che come detto racchiude al suo interno il valore medio dei CDS di Cipro, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Portogallo e Spagna (come mostrato in tabella 1), che mostra dei livelli simili a quelli di Italia e Spagna lungo tutto il periodo considerato, ad eccezione dell’ultimo periodo in cui si avvicina maggiormente al livello portoghese. Nel secondo grafico di figura 1 sono mostrate invece le differenze (relative) delle serie storiche mostrate nel primo grafico; osservando la rappresentazione, si vede come nella prima fase dell’arco temporale considerato, ci siano dei movimenti dei prezzi più ampi, ed essi sono
0" 5000" 10000" 15000" 20000" 25000" 30000" 35000" 40000" 12/08/08" 12/08/09" 12/08/10" 12/08/11" 12/08/12" 12/08/13" CDS$Grecia$USD$ 0" 20" 40" 60" 80" 100" 120" 140" 160" 180" 12/08/08" 12/08/09" 12/08/10" 12/08/11" 12/08/12" 12/08/13" CDS$Regno$Unito$USD$ 0" 100" 200" 300" 400" 500" 600" 700" 800" 12/08/08" 12/08/09" 12/08/10" 12/08/11" 12/08/12" 12/08/13" CDS$Aggregato$USD$ !0,5% !0,4% !0,3% !0,2% !0,1% 0% 0,1% 0,2% 0,3% 0,4% 12/08/08% 12/08/09% 12/08/10% 12/08/11% 12/08/12% 12/08/13% CDS$Grecia$Differenze$ !0,2% !0,1% 0% 0,1% 0,2% 0,3% 0,4% 12/08/08% 12/08/09% 12/08/10% 12/08/11% 12/08/12% 12/08/13% CDS$$Regno$Unito$Differenze$ !0,4% !0,2% 0% 0,2% 0,4% 0,6% 0,8% 12/08/08% 12/08/09% 12/08/10% 12/08/11% 12/08/12% 12/08/13% CDS$$Aggregato$Differenze$
segnalati nel grafico delle differenze con dei picchi di estensione maggiore, questo soprattutto nell’ ultimo quadrimestre del 2008 e nel secondo quadrimestre del 2010. A parte queste fasi in cui risultano più evidenti queste sollecitazioni sull’andamento dei prezzi, le differenze rientrano per gran parte del campione considerato nell’intervallo di valori -0.1,+0,1, e le oscillazioni più contenute sono in queste fasi segnalate da degli spike di minore ampiezza. I movimenti delle serie storiche risultano essere abbastanza simili tra loro nel corso di tutto il periodo campionato, i maggiori scostamenti rispetto ai valori medi (e quindi anche rispetto al valore della variabile aggregata) che si possono vedere analizzando più attentamente il grafico, come previsto, son quelli che riguardano il CDS Grecia e il CDS Cipro; per quanto riguarda il titolo cipriota si vede che soprattutto nei due quadrimestri a cavallo tra fine 2009 e inizio 2010, e nei primi mesi del 2013, i prezzi sono stati caratterizzati da una alta variabilità, cosa che nel caso del titolo greco si è presenta invece nella prima fase del campione e nei due quadrimestri a cavallo tra il 2011 e il 2012. Questa alta variabilità balza subito all’occhio nel secondo grafico di figura 1, in quanto dalla massa di colore più scuro, nei periodi segnalati, risaltano delle aree in cui sono particolarmente presenti il colore verde e il colore blu, colori che identificano rispettivamente i CDS di Cipro e il CDS emesso dalla Grecia. !
In figura 2 sono mostrati invece nel dettaglio i grafici degli andamenti temporali e delle differenze dei tre assets del modello, riferiti dunque al CDS Grecia, al CDS Regno Unito e al CDS aggregato; dall’analisi di tali grafici è più semplice riconoscere le caratteristiche di ogni singola serie, dopo averne valutato le relazioni nei grafici presentati in figura1. Per quanto riguarda il titolo greco si vede che i prezzi rimangono abbastanza costanti fino ai primi mesi del 2010, poi aumenta man mano l’accelerazione della crescita del prezzo del titolo, subendo già una prima forte impennata nell’ultimo quadrimestre del 2011, che si tramuta poi in una salita verticale all’inizio del 2012; tale salita termina con il raggiungimento del livello massimo da cui non si è più spostato per tutto l’intervallo di tempo successivo. Tale fenomeno viene confermato anche dal rispettivo grafico delle differenze, che assume un valore pari a zero (registrando dunque una mancata variazione) nell’ultimo tratto del grafico in cui il prezzo è stabile. Relativamente al titolo inglese l’andamento temporale registra una salita abbastanza importante nei primi sei mesi del periodo considerato, mesi in concomitanza con l’esplosione della crisi finanziaria USA e con la presentazione del piano di salvataggio delle banche del Regno Unito; nei mesi successivi segue una altrettanto importante discesa dei prezzi, la quale porta ad un periodo più costante, con un trend negativo, per tutto il periodo campionato; il grafico delle differenze conferma questa forte variabilità del primo anno circa, e dei movimenti più contenuti negli anni successivi. Infine per quanto riguarda la variabile aggregata che rappresenta il resto dell’eurozona, si ha una prima fase con una tendenza al rialzo che dura circa per i primi tre anni dell’analisi, che identifica le prime problematiche presentate dall’Irlanda e
l’approvazione dei primi piani di salvataggio per i paesi colpiti da difficoltà finanziarie; nella seconda fase si aggiungono anche i problemi di Portogallo prima e Spagna E Cipro poi, e una rapida salita stabilizza per circa un altro anno il prezzo su un livello considerevolmente più elevato di quello di partenza; nell’ultima fase del campione infine, una decrescita abbastanza rapida, porta il prezzo ad un livello intermedio tra il livello precedente e quello iniziale, con un andamento abbastanza stabile. Le differenze mostrano una prima fase abbastanza movimentata anche per le variabile !
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Figura 3: prezzi delle serie storiche aggregate nella variabile y3,t!
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aggregata, che poi si stabilizza e si riduce via via, ad eccezione del periodo intorno alla metà del 2010 che mostra dei movimenti un po' più significativi; è presumibile pensare che i titoli più performanti e meno rischiosi (in particolar modo di Francia e Germania), nel computo medio effettuato dall’aggregazione, riescano a domare in modo abbastanza soddisfacente i movimenti dei titoli che presentano degli andamenti più instabili, soprattutto in riferimento a quelli emessi da Irlanda, Portogallo e Cipro.!
Osservando nel dettaglio i grafici mostrati in figura 3, che mostrano gli andamenti temporali dei CDS aggregati poi in un’unica variabile, si nota in modo abbastanza evidente che, a differenza di quanto si può vedere nel caso dei titoli di Grecia e Regno Unito, per questi paesi gli shock finanziari che hanno portato ad un maggior innalzamento dei prezzi, sono quelli che hanno mostrato i loro effetti nell’anno a cavallo tra il 2011 e il 2012, nei quali anche i paesi più virtuosi (cioè Francia e Germania), hanno mostrato evidenti squilibri; la differenza principale che evince dai grafici è che tali effetti, pur essendo stati riscontrati sia dai paesi più problematici che da quelli di fascia media che da quelli più virtuosi, sono stati sicuramente più intensi nei paesi
0" 200" 400" 600" 800" 1000" 1200" 1400" 1600" 1800" 12/08/08" 12/08/09" 12/08/10" 12/08/11" 12/08/12" 12/08/13" CDS$Cipro$USD$ 0" 50" 100" 150" 200" 250" 300" 12/08/08" 12/08/09" 12/08/10" 12/08/11" 12/08/12" 12/08/13" CDS$Francia$USD$ 0" 20" 40" 60" 80" 100" 120" 140" 12/08/08" 12/08/09" 12/08/10" 12/08/11" 12/08/12" 12/08/13" CDS$Germania$USD$ 0" 200" 400" 600" 800" 1000" 1200" 1400" 12/08/08" 12/08/09" 12/08/10" 12/08/11" 12/08/12" 12/08/13" CDS$Irlanda$USD$ 0" 100" 200" 300" 400" 500" 600" 700" 12/08/08" 12/08/09" 12/08/10" 12/08/11" 12/08/12" 12/08/13" CDS$Italia$USD$ 0" 200" 400" 600" 800" 1000" 1200" 1400" 1600" 1800" 12/08/08" 12/08/09" 12/08/10" 12/08/11" 12/08/12" 12/08/13" CDS$Portogallo$USD$ 0" 100" 200" 300" 400" 500" 600" 700" 12/08/08" 12/08/09" 12/08/10" 12/08/11" 12/08/12" 12/08/13" CDS$Spagna$USD$
problematici, causando un innalzamento più forte dei valori dei prezzi che di per se partivano già da livelli elevati. Questo, e non solo questo evidentemente, ha fatto si che tali paesi che mostravano maggiori criticità dal punto di vista economico finanziario, facessero molta più fatica, passati tali shock, a riportare i prezzi su un livello più basso di quello precedente, a differenza di quanto avveniva invece nei paesi più floridi. Il caso più evidente è quello di Cipro, che dopo la richiesta di salvataggio di Giugno 2012, riesce a stabilizzarsi solo nei primi mesi del 2013, facendolo peraltro su un prezzo molto più elevato, pari quasi a sette volte il valore che aveva prima che si presentassero tali disguidi finanziari. I casi più interessanti che emergono da queste rappresentazioni sono da un lato il caso dell’Irlanda che, pur avendo subito delle variazioni dei prezzi molto molto ampie, è riuscita entro l’ultimo anno a riportare un livello di prezzo quasi più basso di quello dei primi due anni e con un trend finale decrescente, e il caso della Germania che mostra un andamento abbastanza frastagliato, non solo nel periodo in cui tutti i paesi hanno subito particolarmente, ma anche nei mesi a cavallo con l’inizio del 2009 in cui il prezzo del titolo è salito e poi subito sceso in modo molto rapido.!
In figura 4 infine, vengono mostrate le differenze calcolate sulle serie storiche aggregate nella variabile y3,t, le quali confermano in linea di principio quanto mostrato e
commentato poco sopra relativamente agli andamenti temporali di tali serie storiche. Particolare l’andamento mostrato dal titolo irlandese che a parte un significativo spike, presentato nella primissima fase della campionatura, mostra per tutto l’arco del processo delle variazioni molto contenute. I CDS di Italia, Francia e Germania, mostrano dei differenziali molto simili, più frastagliati nei primi anni del periodo, che si ripresentato, per quanto riguarda il titolo Italiano, anche nella prima metà del 2010 a differenza di quanto avviene invece nel caso di Francia e Germania, ma che nel complesso risultano esse abbastanza simili e comparabili. Lo stesso fenomeno risulta evidenziato anche dal grafico di Portogallo e Spagna, paesi abbastanza simili anche dal punto di vista degli accadimenti economico finanziari nel periodo considerato (e nono solo), presentato però in modo un po' più importante per quanto riguarda lo stato portoghese. Per concludere, Cipro mostra un andamento caratterizzato da una forte variabilità nel 2010, ben mostrato nel grafico, e in altri periodi ben specifici, intervallati però da intervalli con una bassissima variabilità dei prezzi. Neanche in questo dai grafici dei livelli e delle differenze non si notano presenze di outliers o fenomeni di clustering nella volatilità.!
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Figura 4: differenze delle serie storiche aggregate nella variabile y3,t!
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3.2.2 Analisi quantitativa!
Dopo aver analizzato in modo dettagliato i grafici dei livelli e delle differenze dei prezzi dei CDS, si va ora ad indagare alcune caratteristiche statistiche delle serie storiche di dati, attraverso l’impiego di strumenti statistici quantitativi; l’ambiente software in questi questi vengono realizzati è quello di Eviews. I test che si andranno ad applicare hanno lo scopo di verificare le proprietà di normalità, di stazionarietà ed ergodicità delle serie numeriche che saranno poi impiegate nel modello; si va dunque a vedere come e quanto le serie storiche considerate rispondono alle caratteristiche di linearità.!
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Il test che si conduce per andare a verificare la caratteristica della normalità della serie è il test Jarque-Bera (JB), che consiste in una verifica congiunta dello spostamento della curtosi e della simmetria della distribuzione in oggetto, rispetto ad una distribuzione normale. L’ipotesi nulla del test è quella di normalità, dunque nel caso in cui il test abbia un valore che porti all’accettazione di essa, la serie esaminata sarà un processo normale. Per quanto riguarda invece la stazionarietà e l’ergodicità, ogni serie viene sottoposta all’analisi del correlogramma e a dei test di radice unitaria (unit root test), che vanno rispettivamente a misurare la memoria del processo, e a verificare l’omogeneità della probabilità del processo rispetto al tempo. I test di radice unitarie applicati ai dati sono il test Augmented Dickey–Fuller (ADF), e il test Phillips-Perron (PP), nel primo l’ipotesi nulla che si va a verificare è quella della non stazionarietà della serie, mentre nel secondo l’ipotesi nulla prevede la presenza di radici unitarie nella serie. L’impiego del correlogramma invece, ha lo scopo di andare a vedere quanti lag
!0,6% !0,4% !0,2% 0% 0,2% 0,4% 0,6% 0,8% 12/08/08% 12/08/09% 12/08/10% 12/08/11% 12/08/12% 12/08/13% CDS$$Cipro$Differenze$ !0,4% !0,3% !0,2% !0,1% 0% 0,1% 0,2% 0,3% 0,4% 12/08/08% 12/08/09% 12/08/10% 12/08/11% 12/08/12% 12/08/13% CDS$$Francia$Differenze$ !0,4% !0,3% !0,2% !0,1% 0% 0,1% 0,2% 0,3% 0,4% 0,5% 12/08/08% 12/08/09% 12/08/10% 12/08/11% 12/08/12% 12/08/13% CDS$$Germania$Differenze$ !1# 0# 1# 2# 3# 4# 5# 6# 12/08/08# 12/08/09# 12/08/10# 12/08/11# 12/08/12# 12/08/13# CDS$$Irlanda$Differenze$ !0,4% !0,3% !0,2% !0,1% 0% 0,1% 0,2% 0,3% 0,4% 12/08/08% 12/08/09% 12/08/10% 12/08/11% 12/08/12% 12/08/13% CDS$$Italia$Differenze$ !0,5% !0,4% !0,3% !0,2% !0,1% 0% 0,1% 0,2% 0,3% 0,4% 0,5% 12/08/08% 12/08/09% 12/08/10% 12/08/11% 12/08/12% 12/08/13% CDS$$Portogallo$Differenze$ !0,4% !0,3% !0,2% !0,1% 0% 0,1% 0,2% 0,3% 0,4% 12/08/08% 12/08/09% 12/08/10% 12/08/11% 12/08/12% 12/08/13% CDS$$Spagna$Differenze$
di tempo sono necessari affinché la funzione di autocorrelazione tenda ad annullarsi. L’analisi del test ADF, del test PP e del correlogramma vengono realizzate e soprattutto valutate in modo congiunto ai fini dei risultati ottenuti.!
In tabella 2 sono mostrate le statistiche descrittive delle serie storiche impiegate nel modello; tali statistiche sono relative ai valori espressi sotto forma di livello dei prezzi, quindi in USD. In tabella oltre a numerose caratteristiche statistiche sono mostrati anche i risultati dei test di normalità JB.!
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Tabella 2: statistiche descrittive delle serie storiche espresse in USD!
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Come si vede dai valori indicati in tabella 2, l’ipotesi di normalità non è verificata in nessuna delle serie storiche impiegate, e quindi nessuna distribuzione di frequenza segue l’andamento di una normale. Osservando le altre statistiche contenute si vede che il titolo greco non scende mai sotto il valore di 50.25, valore molto alto se confrontato ai minimi degli altri titoli, e ancora più elevato è il valore del massimo raggiunto dal CDS Grecia che supera di due volte e mezza circa il valore dei massimi più elevati, che in questo caso sono di Cipro e Portogallo; infine, esemplificativo della gravità della situazione dello Stato sovrano greco, è la variabilità, rappresentata dalla deviazione standard, che assume un valore enormemente più grande di tutti gli altri