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a cura di Stefano Marconi e Lara Rampin

Il presente rapporto ha l’intento di illustrare le informazioni relative alle convalide rilasciate dagli Ispettorati Territoriali alle lavoratrici madri e ai la-voratori padri per gli effetti di cui all’art. 55 del d.lgs. n. 151/2001.

A tal proposito si ricorda che la risoluzione consensuale del rapporto e la richiesta di dimissioni presentate durante il periodo di gravidanza acquistano efficacia soltanto successivamente al rilascio del succitato provvedimento da parte dell’INL. Ciò ha la finalità di accertare l’autenticità della volontà di-missionaria onde garantire le tutele connesse alla genitorialità e contrastare eventuali abusi.

 Direttore dell’Ispettorato Interregionale del lavoro di Emilia Romagna, Friuli Venezia Giu-lia, Marche e Veneto.

 Responsabile Area Coordinamento della Vigilanza dell’Ispettorato Interregionale del La-voro.

Grazie alla collaborazione tra l’Ispettorato Nazionale del lavoro e

l’Uffi-cio della Consigliera Nazionale di Parità, annualmente viene scattata la

fo-tografia dell’andamento di tali istituti.

I dati di seguito analizzati sono stati estratti da un nuovo applicativo in-formatico utilizzato a livello nazionale per la rilevazione automatizzata degli elementi statistici relativi ai citati provvedimenti. Nel corso dell’anno 2018 il numero complessivo di dimissioni e risoluzioni consensuali convalidate a livello regionale è risultato pari a n. 1.543 (su un totale nazionale pari a n. 49.451). Il dato regionale del 2018 risulta in crescita del 30% rispetto a quello rilevato nel 2017, pari a n. 1.183.

Come per gli anni precedenti, le convalide sono riferite prevalentemente alle dimissioni pari a n. 1.527, (corrispondenti al 99% del totale) di cui n. 1.490 per dimissioni volontarie e n. 37 per giusta causa. Le risoluzioni con-sensuali, in numero molto limitato, pari a n. 16, costituiscono un valore del tutto residuale se confrontato con il totale (1%). Le proiezioni regionali sono in linea con quelle nazionali ove si registrano convalide riferite principal-mente alle dimissioni volontarie e per giusta causa (pari a n. 47.410).

 

La maggior parte delle dimissioni/risoluzioni convalidate ha interessato soggetti di nazionalità italiana, pari a n. 1.247, che costituiscono l’81% del totale, che se confrontato con l’anno precedente, fa emergere un aumento di tali lavoratori pari al 29% (nell’anno 2017 erano n. 967). Le lavoratrici/lavo-ratori extracomunitari che hanno richiesto ed ottenuto la convalida delle di-missioni/risoluzioni consensuali sono stati n. 190, pari al 12% del totale (a livello nazionale n. 5.309, cioè l’11% del totale). Più contenuto risulta il nu-mero dei cittadini comunitari pari a n. 106 e corrispondente al 7% del totale. Le percentuali, confrontate con quelle dell’anno precedente, risultano leg-germente variate: aumentate del 2% quelle riferibili ai dipendenti extra-UE, mentre diminuiscono di un punto le altre.

Nel 2018 le dimissioni e le risoluzioni consensuali hanno interessato in misura predominante le lavoratrici madri, a cui sono riferiti n. 1.042 provve-dimenti, pari al 68% dei casi, dato in aumento rispetto all’anno precedente del 24% (nell’ anno 2017 n. 837).

Le convalide relative ai lavoratori padri sono pari a n. 501 e cioè meno della metà di quelle riguardanti le lavoratrici madri; si tratta di un numero che tuttavia registra un continuo aumento anche in termini assoluti nell’anno 2018 rispetto a quello precedente (pari a 346). Da un anno all’altro il rapporto tra i due generi è passato da 71% Donne – 29% Uomini a 68% Donne – 32% Uomini.

In occasione del primo anno di utilizzo della nuova procedura informa-tizzata, sono state diversamente dettagliate le fasce di età dei lavoratori/delle lavoratrici. Al riguardo, è stato possibile osservare, nella regione Friuli Ve-nezia Giulia, una particolare concentrazione dei provvedimenti con riferi-mento alla fascia di età da “maggiore di 34 fino a 44 anni”, pari a n. 644, con un apprezzabile incremento (del 65%) nella fascia di età più giovane rispetto all’anno 2017.

Fasce età Totale F M Tot. ITA ITA-F ITA-M Tot. UE UE-F UE-M Tot. EXT EXT-F EXT-M

Fino a 24 63 40 23 46 30 16 2 2 0 15 8 7 Da 24 a 29 273 202 71 195 153 42 27 23 4 51 26 25 Da 29 a 34 513 387 126 415 331 84 38 20 18 60 36 24 Da 34 a 44 644 398 246 550 347 203 37 19 18 57 32 25 Da 44 a 54 47 15 32 39 10 29 1 0 1 7 5 2 Da 54 a 64 3 0 3 2 0 2 1 0 1 0 0 0 Oltre 64 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 Somma 1.543 1.042 501 1.247 871 376 106 64 42 190 107 83

 

Inoltre, anche nel 2018, è confermato il rapporto inversamente proporzio-nale tra dimissioni/risoluzioni convalidate e anzianità di servizio medio-bassa delle lavoratrici madri/dei lavoratori padri interessati.

A livello regionale:

 n. 827 si riferiscono a soggetti con anzianità di servizio “fino a 3 anni”;  n. 546 si riferiscono a lavoratrici/lavoratori con anzianità “da oltre 3 a 10

anni”;

 n. 125 si riferiscono a lavoratrici/lavoratori con anzianità “da oltre 10 a 15 anni”;

 n. 38 si riferiscono a lavoratrici/lavoratori con anzianità “da oltre 15 a 20 anni”;

 

In questa regione, i soggetti interessati hanno prevalentemente un solo figlio o sono in attesa del primo (pari a n. 880) e rappresentano oltre la metà del totale (pari al 57%).

Tra le ragioni alla base delle cessazioni dei rapporti di lavoro che qui in-teressano si segnalano il passaggio ad altra azienda, specificando che tale mo-tivazione non è strettamente connessa a difficoltà di conciliazione della vita lavorativa e familiare, l’incompatibilità tra l’occupazione lavorativa e le esi-genze di cura della prole (n. 468 in totale per madri e padri lavoratori), pari a circa il 27% delle motivazioni. Nel precisare che ogni genitore può indivi-duare più motivazioni, si declinano di seguito le varie tipologie riferite alla citata macro-causale:

 per l’assenza di parenti di supporto (n. 342);

 per l’elevata incidenza dei costi di assistenza al neonato (es. asilo nido o baby sitter n. 107);

 per il mancato accoglimento al nido (n. 19).

Relativamente alle motivazioni connesse alla situazione dell’azienda di ap-partenenza (n. 323), le cause di recesso appaiono principalmente legate all’or-ganizzazione ed alle condizioni di lavoro particolarmente gravose o difficil-mente compatibili con la cura della prole (n. 174), a ragioni concernenti l’orario di lavoro (n. 75, di cui n. 46 per mancata modifica degli orari lavo-rativi e n. 29 per mancata concessione del part time), alla distanza dal luogo di lavoro (n. 66), al cambiamento della sede (n. 7) o, infine, al mutamento delle mansioni (n. 1).

Inoltre, sempre riconducibili alle motivazioni del recesso, si riportano di seguito le altre voci:

 Cambio di residenza/modifica distanza tra luogo di residenza e sede di lavoro/ricongiungimento al coniuge (n. 73);

 “Trasferimento dell’azienda” (n. 7);

 “Altro”, (voce generica nella quale confluiscono n. 185 fattispecie di convalida).

In merito alle motivazioni di cui sopra, si sottolinea che mentre le lavora-trici madri individuano come principali cause della cessazione “la mancanza di parenti di supporto” (n. 336), i lavoratori padri primariamente lasciano il lavoro per “passaggio ad altra azienda” (n. 414), presumibilmente per mi-gliorare le condizioni di lavoro e non per cause strettamente connesse all’ac-cudimento della prole.

Motivazione recesso Totale F M

ALTRO 185 123 62

CAMBIO RESIDENZA/DISTANZA AL LUOGO DI LAVORO/RICONGIUNGIMENTO AL

CONIUGE 73 58 15

ASSIST. NEONATO ASSENZA PARENTI DI SUPPORTO 342 336 6

COSTI DI ASSISTENZA AL NEONATO (ASILO NIDO/BABY SITTER) 107 106 1

ASSIST. NEONATO MANCATO ACCOGLIMENTO AL NIDO 19 19 0

IL DATORE DI LAVORO NON PUÒ/NON VUOLE MODIFICARE I MIEI ORARI DI

LAVORO (TURNI, FLESSIBILITÀ INGRESSO/USCITA, ECC.) 46 45 1 IL DATORE DI LAVORO NON VUOLE CONCEDERMI IL PART TIME 29 29 0 L’ORGANIZZAZIONE E LE CONDIZIONI DI LAVORO SONO PARTICOLARMENTE

GRAVOSE E/O DIFFICILMENTE CONCILIABILI CON LE ESIGENZE DI CURA DELLA

PROLE 174 163 11

LA MIA SEDE DI LAVORO É STATA CAMBIATA 7 7 0

LA MIA SEDE DI LAVORO É TROPPO LONTANO 66 64 2

LE MIE MANSIONI SONO STATE CAMBIATE 1 1 0

PASSAGGIO AD ALTRA AZIENDA 691 277 414

TRASFERIMENTO DELL’AZIENDA DOVE LAVORO 7 5 2

1.747 1.233 514

 

A decorrere dall’anno 2017 è stato valorizzato il dato concernente l’even-tuale richiesta di part time o flessibilità da parte dei lavoratori interessati alle convalide e l’accoglimento di tali istanze da parte dell’azienda. Nella regione Friuli Venezia Giulia emerge che, a fronte di n. 99 richieste, la flessibilità è stata concessa soltanto in n. 11 casi (circa 1/9 del totale).

Questa rappresentazione potrebbe suggerire una reale difficoltà di conci-liare la vita famiconci-liare con il lavoro a tempo pieno.

In merito alle qualifiche di inquadramento dei lavoratori interessati, si evidenzia che, nella maggior parte dei casi, si tratta di operai (n. 811) e im-piegati (n. 656); nell’ambito del genere maschile prevale il profilo professio-nale di operaio, al contrario di quanto si registra per le donne. A seguire tro-viamo apprendisti (n. 50), quadri (n. 21) e dirigenti (n. 5).

Il settore produttivo maggiormente interessato dalle convalide è il terzia-rio (n. 1.157, pari al 75% del totale), tradizionalmente caratterizzato dalla prevalente occupazione femminile; rilevanti anche i dati relativi all’industria (n. 308 corrispondenti al 20% del totale) e all’edilizia (n. 68, pari a poco più del 4%, riferibile in misura prevalente agli uomini). Il settore dell’agricoltura è quello meno investito dal fenomeno (n. 10 casi, inferiore all’1%).

 

Settore Settore Dettaglio Totale F M

AGRICOLTURA AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA 10 3 7

INDUSTRIA ATTIVITÀ MANIFATTURIERE 306 129 177

ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE 2 1 1

EDILIZIA COSTRUZIONI 68 15 53

TERZIARIO ALTRE ATTIVITÀ DI SERVIZI 79 74 5

ATTIVITÀ ARTISTICHE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO E DIVERTIMENTO 8 5 3 ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE 198 162 36 ATTIVITÀ DI FAMIGLIE E CONVIVENZE COME DATORI DI LAVORO PER

PERSONALE DOMESTICO; PRODUZIONE DI BENI E SERVIZI INDIFFERENZIATI

PER USO PROPRIO DA PARTE DI FAMIGLIE E CONVIVENZE 28 27 1

ATTIVITÀ FINANZIARIE E ASSICURATIVE 19 16 3

ATTIVITÀ IMMOBILIARI 5 5 0

ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE 78 66 12 COMMERCIO ALL’INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E

MOTOCICLI 272 219 53

FORNITURA DI ACQUA; RETI FOGNARIE, ATTIVITA’ DI GESTIONE DEI RIFIUTI E

RISANAMENTO 4 1 3

FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA CONDIZIONATA 2 0 2

ISTRUZIONE 29 26 3

NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE 177 103 74 PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E DIFESA; ASSICURAZIONE SOCIALE

OBBLIGATORIA 1 1 0

SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE 145 135 10

SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE 45 30 15

TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO 67 24 43

Sulla base delle informazioni fornite dalla Direzione Centrale Vigilanza, è possibile affermare che, pure per il 2018, vi sia uno stretto legame tra la distribuzione delle convalide sul territorio nazionale e il differente tasso di occupazione che caratterizza le differenti aree del Paese:

 nel Nord Italia sono state rilevate n. 31.691 convalide, pari a circa il 64% del totale (a fronte di n. 26.607 nel 2017, quando erano circa il 67%);

 nel Centro le convalide sono state pari a n. 9.055, rappresentando oltre il 18% del totale (a fronte di n. 7.166 nel 2017, pari sempre ad oltre il 18%);

 nel Sud si sono registrate solo n. 8.705 convalide, che costituiscono quasi il 18% del totale (a fronte di n. 5.963 nel 2017, pari a circa il 15%).

 

 

 

 

 

 

Conclusioni

A fronte di n. 30 mancate convalide su tutto il territorio nazionale, in Friuli Venezia Giulia non ne sono state registrate per il 2018. Pare presumi-bile ritenere una buona conoscenza dei diritti e degli istituti legati alla con-dizione di genitore lavoratore. Tale diffusione di consapevolezza deve però essere mantenuta alta attraverso iniziative di prevenzione e azioni di con-trollo, per queste ragioni lo scorso 18 gennaio 2019 è stato sottoscritto tra l’Ispettorato Interregionale del Lavoro di Venezia e la Consigliera regionale di parità un Protocollo d’intesa volto ad intensificare la presenza della Con-sigliera negli ispettorati per favorire l’integrazione delle esperienze e delle buone prassi e la costruzione di una fattiva rete di “intelligence”.

Bolzano e Trento

CENTRO

Dimissioni/risoluzioni convalidate n. 9.055 Dimissioni/risoluzioni non convalidate n. 5

SUD

Dimissioni/risoluzioni convalidate n. 7.329 Dimissioni/risoluzioni non

convali-date n. 4

Sicilia

Dimissioni/risoluzioni convalidate n. 1.376 Dimissioni/risoluzioni non convalidate n. 1 TOTALE

Dimissioni/risoluzioni convalidate n. 49.451 Dimissioni/risoluzioni non convalidate n. 30

In questo modo i lavoratori e le aziende potranno rivolgersi agli sportelli presenti in ogni ex capoluogo di provincia ed essere messi in contatto con i soggetti istituzionali più appropriati al caso che li vede coinvolti.

Deve inoltre aggiungersi che gli Ispettorati sono impegnati a comunicare tempestivamente alla Consigliera eventuali situazioni discriminatorie di ge-nere, anche collettive, venute alla luce durante le ispezioni o nei colloqui con gli utenti agli sportelli. Gli stessi provvedono ad informare gli interessati, in caso di convalida di dimissioni di lavoratrici e lavoratori con figli di età in-feriore ai tre anni di vita, della possibilità di un colloquio con la Consigliera di Parità, per affrontare situazioni specifiche meritevoli di approfondimento.

Infine si fa presente che gli ITL trasmettono le informazioni alle Consi-gliere provinciali di parità in merito agli squilibri tra uomini e donne riscon-trati in azienda, nel corso dei controlli