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SCRIVO

I BAFFI DI ANTOINE

Antoine Bertrand aveva quello che in gergo si chiama l’orecchio assoluto. Riusciva a far suonare qualsiasi cosa avesse a portata di mano, componendo melodie

meravigliose.

Albert Gaillard, collega musicista, invidioso delle sue capacità e delle sue

esecuzioni, fece con lui una scommessa: «Voglio proprio vedere se riesci a far suonare anche i tuoi folti barbigli

Bertrand non si scompose, anzi accettò la sfida. Prese l’archetto, tese i suoi lunghi baffi e iniziò a eseguire una melodia rimasta unica al mondo.

Da: Antonio Bonanno, Mustacchi, Logos Edizioni, Modena, 2014

• I barbigli sono dei filamenti che alcuni pesci hanno vicino alla bocca. Nel testo che hai appena letto, sono definiti scherzosamente per indicare i baffi di Antoine.

PAROLE NUOVE

• Chi erano Antoine Bertrand e Albert Gaillard?

• Quale scommessa fece Albert con il collega Antoine?

• Come risultò l’esecuzione?

• Chi vinse?

RACCONTO

• Com’erano i baffi di Antoine? Sottolinea di rosso, nel testo, i due aggettivi che li descrivono.

LE PARTI DEL TESTO

DE

SC

RIZIONE

• Leggi con attenzione i seguenti aggettivi, associabili a occhi, naso e bocca, molto utili per le descrizioni.

GIOCO E SCOPRO

OCCHI

rotondi a mandorla allungati chiusi socchiusi

BOCCA

larga sottile piccola carnosa

• Rachid non obbedisce a nessuno, una sola persona potrebbe convincerlo a non guardare così tanto la televisione: chi è? E secondo te, perché? Parlane.

RACCONTO E DISCUTO

• Quali sono le caratteristiche fisiche di Rachid?

• Cosa fa appena rientra da scuola?

• Tu, invece, cosa fai di solito quando torni a casa da scuola?

RACCONTO

• Scrivi sul quaderno una breve descrizione del tuo aspetto fisico.

SCRIVO

NASO

lungo schiacciato largo all’insù storto

RACHID

Rachid è un ragazzino dai riccioli neri e dagli occhi chiari. Occhi grandi, luminosi e molto vivaci. Appena rientra da scuola butta la cartella in un angolo e accende la televisione. Fa merenda davanti al piccolo schermo e non si muove, né distoglie lo sguardo dalle immagini, nemmeno se, per sbaglio, rovescia la sua tazza di

cioccolata calda. Sua madre cerca di attirare la sua attenzione in tutti i modi, ma

Rachid non risponde, non sente, non c’è. Affascinato, stregato, Rachid è

dentro la tv. Non obbedisce più, né a suo padre, né a sua sorella

maggiore. In casa sono tutti stanchi di rimproverarlo. Solo Daniela, la maestra, potrebbe impedirgli di guardare così tanto la televisione, ma non abita con loro.

Da: Tahar Ben Jelloun, Rachid il bambino teledipendente, Giannino Stoppani Edizioni, Bologna, 1997

DE

SC

RIZIONE

• La felicottera è un animale fantastico: perché?

• Il suo bazar è pieno di cose: quali?

• Cosa le è accaduto?

• Cosa succede al lettore se si avvicina troppo alla pagina?

RACCONTO

FELICOTTERA

Quanta confusione! Penne sparpagliate dappertutto, un po’ qua e un po’ là, rigorosamente rosa, dalle mille sfumature,

scarpe e vestiti buttati alla rinfusa, occhiali per terra… rotti. Sì, ma prima di andare avanti mi assale un dubbio: vi ricordate di me? Sono una vispa pennuta con pelo arruffato, manto ingovernabile, carattere gioviale e un po’ folle.

Bel biglietto da visita, direte, ma ne sono fiera. Allora, occhi aperti… oltre ai libri accatastati, nel mio gran bazar ci sono, in ordine di comparsa, le cartine di viaggio, un mappamondo, cellulare e tablet, qualche videogioco e tanta roba non ben identificata.

Cos’è successo? Io, la reporter d’assalto, ho un diavolo per piuma: non trovo la

dentiera. Sì, la dentiera, su cui è attaccata quell’infernale macchinetta per raddrizzare il becco. Perché anche i pennuti vanno dal dentista per farsi belli, sapete?

Mi vergogno perché adesso parlo così: «Fignore e fignori come state?» E fin qua ci sta qualche difettuccio di pronuncia, chi è perfetto? Il problema serio è che non posso sorridere e… sputacchio! Quindi non vi avvicinate troppo alla pagina, la doccia è assicurata!

Da: Felicita Scardaccione, Felicottera alla ricerca del sorriso perduto, fasi di luna edizioni, Altamura (Bari), 2016

Gioviale si dice di chi è allegro, sereno.

PAROLE NUOVE

Si può descrivere un animale attraverso alcuni dei seguenti argomenti: razza, taglia,

muso, occhi, orecchie, becco, cresta, colore, pelo, manto, penne, piume, squame, ali, coda, zampe, carattere,

comportamento (sia con i suoi simili o con gli altri animali, sia con gli esseri umani).

• Prova adesso a fare una breve descrizione sul quaderno di un animale che conosci bene, seguendo alcuni degli argomenti indicati sopra.

LE PARTI DEL TESTO

• Per ogni affermazione scrivi V se è vera o F se è falsa. La felicottera è un vispa pennuta.

Le sue penne sono rosse. È molto ordinata.

È una reporter d’assalto.

LEGGO E CAPISCO

DE

SC

RIZIONE

KACHANKA

Una giovane cagnolina correva qua e là inquieta su di un marciapiede innevato di una piccola città. Ogni tanto si fermava, guaiva, alzava prima una zampa infreddolita, poi l’altra e cercava di capire come aveva potuto perdersi.

Nel frattempo aveva ripreso a nevicare e Kachanka, disperando di ritrovare il padrone, si accucciò davanti alla porta di una casa emettendo dei guaiti.

Poi, mentre la neve lentamente la ricopriva, si addormentò per la stanchezza.

Da: Anton Čechov, Kachanka, Castalia, Torino, 2001

• La protagonista del racconto che hai appena letto viene descritta dal punto di vista…

… fisico.

... comportamentale.

LE PARTI DEL TESTO

Inquieto significa

irrequieto, non tranquillo.

Guaire significa emettere dei guaiti, che sono dei lamenti espressi da un animale, specialmente dal cane.

PAROLE NUOVE

• Chi era Kachanka?

• Dove si trovava?

• Perché era inquieta? Cosa le era accaduto?

RACCONTO E SCRIVO

125

DE

SC

RIZIONE

• L’io narrante del racconto che hai letto è una bambina di nome Cristina che, nel proseguimento della storia, diventerà una grande amica del gatto Venerdì, un gatto parlante con cui Cristina si confida volentieri.

• C’è un animale con il quale hai un bel rapporto, da cui non ti separeresti facilmente? Racconta.

RACCONTO E DISCUTO

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