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Un orso polare è più piccolo di un elefante. Per fare un elefante ci vogliono 7 orsi polari.

Un leone è più piccolo di un orso polare. Per fare un orso polare ci vogliono 4 leoni.

Un alligatore è più piccolo di un leone. Per fare un leone ci vogliono 3 alligatori.

Un pinguino imperatore è più piccolo di un alligatore. Per fare un alligatore ci vogliono 5 pinguini imperatore.

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ITA@LAB: DIDATTICA INCLUSIVA

Un lemure è più piccolo di un pinguino imperatore. Per fare un pinguino imperatore ci vogliono 10 lemuri.

Una pulce è più piccola di un lemure. Per fare un lemure ci vogliono 1.127.003 pulci.

Da: Rosanna Bossù, Quanto è grande un elefante?, Camelozampa, Monselice (Padova), 2015

• Guardati intorno e prova a fare qualche confronto tra grandezze. Segui l’esempio del testo che hai appena letto e scrivi qui sotto i paragoni che hai scoperto.

GIOCO E SCOPRO

• Il pinguino imperatore

è tra le specie più grandi di pinguino.

PAROLE NUOVE

• Il lemure

è una specie di scimmia.

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SINTESI DIDATTICA INCLUSIVA

LA DESCRIZIONE

La descrizione è una parte importante del testo narrativo (sia realistico che fantastico). Risponde alla domanda Com’è?

Si possono descrivere:

oggetti (reali o fantastici);

persone (reali o fantastiche);

animali (reali o fantastici);

ambienti e luoghi (reali o fantastici), come una soffitta, un castello, una casa, un giardino, un parco, una spiaggia, un’aula scolastica, una stanza, una stazione ferroviaria, un aeroporto;

eventi atmosferici;

emozioni, sentimenti, stati d’animo. La descrizione può essere:

statica (quando si descrive una persona, un animale o un oggetto che sono fermi);

dinamica o in movimento (quando si descrive il personaggio seguendone il movimento e l’azione nel tempo).

Può riguardare:

• le caratteristiche fisiche (per esempio il naso adunco o aquilino, le mani tozze);

• le caratteristiche interiori (emozioni, sentimenti) e gli stati d’animo. Per fare una descrizione ti servono:

• gli indicatori spaziali (sotto, sopra, davanti, dietro, vicino, lontano,

accanto, a lato, a sinistra, a destra, in mezzo, in primo piano, in secondo piano, sullo sfondo), detti anche schemi spaziali;

• i dati sensoriali, che ti vengono forniti dai cinque sensi (vista, udito, odorato, gusto, tatto).

Puoi utilizzare anche similitudini e metafore (per esempio: l’uomo aveva una barba lunga come quella di Babbo Natale).

Nei racconti degli albi illustrati la descrizione è ridotta al minimo o manca del tutto. A descrivere luoghi e personaggi sono infatti, in questo caso, le

MAPPA DIDATTICA INCLUSIVA

Completa la mappa, inserendo al posto giusto le parole suggerite.

paesaggi • argomenti • schemi spaziali • persone • sensi •

caratteristiche • arricchire

La descrizione mostra le di...

; animali; oggetti; ambienti e .

Usa i per raccogliere i dati visivi, uditivi, olfattivi, gustativi e tattili. Quale senso utilizzi per percepire le indicazioni della tabella? Metti la ✗ nelle caselle guiste.

Il sapore dello zucchero filato

Lo schermo della L.I.M. L’aroma del caffè

La musica della chitarra La morbidezza del sofà

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… una persona o un animale attraverso gli

.

… un ambiente o un paesaggio attraverso gli

.

Lo scopo è quello di i testi. Puoi descrivere...

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SAM

«Sam, cosa diavolo stai facendo?»

In piedi nel vano della porta, la signora Krupnik osservava il figlio con attenzione. Lui pensò che a volte le madri sono davvero strane. Ti domandano cosa fai anche se vedono benissimo quello che stai facendo.

Da piccolo, quand’era più dispettoso, Sam si divertiva a svolgere il rotolo della carta igienica.

Sapeva che non si doveva fare. Ma ogni volta che, passando per il corridoio,

dava un’occhiata nel bagno e vedeva quel pezzetto di carta penzolare dal rotolo, non riusciva a resistere. La tentazione era troppo forte. Doveva assolutamente srotolarlo. Quando gli riusciva bene, dava un bel colpo secco, e il rotolo si metteva a girare velocemente: la carta si accumulava sul pavimento.

Era interessantissimo rimanere a guardare. Ma, ogni volta, sua madre appariva miracolosamente sulla porta e diceva: «Sam, cosa diavolo stai facendo?»

Quella domanda non la capiva proprio. Cosa credeva che stesse facendo? Che si stesse lavando i denti o che magari fosse nella vasca da bagno?

Da: Lois Lowry, Anastasia, Sam e la festa di compleanno, Mondadori, Milano, 2001

La Biblioteca di ALESSIO

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• Metti la ✗ sulla risposta giusta.

Come si chiama il figlio della signora Krupnik?

Sem. Sam. Com’era il figlio della signora Krupnik da bambino?

Dispettoso. Scontroso. Cosa si divertiva a fare, da piccolo?

Srotolava un gomitolo di lana. Svolgeva il rotolo della carta igienica. La mamma cosa gli chiedeva, di frequente?

Gli chiedeva cosa stesse facendo. Gli chiedeva dove stesse andando.

LEGGO E COMPRENDO

• Anche a te, come a Sam, è capitato di combinare un piccolo guaio per la voglia di vedere cosa sarebbe accaduto? Racconta.

RACCONTO

Nel testo si descrive:

l’aspetto fisico di Sam. il comportamento di Sam. lo sport che praticava Sam.

• Adesso sottolinea di rosso, nel testo, i dati visivi che hai incontrato.

LE PARTI DEL TESTO

• Anche tu, come la signora Krupnik, ami porre una domanda ricorrente? Quale? In genere a chi la poni? Scrivi qui sotto.

Domanda che pongo spesso: ?

In genere la pongo a:

• E ricevi di frequente, da parte di un famigliare, di un parente, di un amico o di un’amica, una domanda ricorrente? Da parte di chi?

Domanda che ricevo spesso: ?

In genere la ricevo da:

PR IM AVERA

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PRIMAVERA

TOPOLINA

Questa è la storia di TopoLina e della neve che cadde a primavera. TopoLina non aveva mai visto la neve: uscì dalla tana annusando l’aria e guardandosi intorno. Provò ad afferrare i fiocchi di neve. Quando sentì il freddo sulle zampine, si volse per rientrare nella tana. Ma la neve aveva coperto la sua

casa. Allora si mise a correre senza fermarsi, per la rabbia e la paura. Si sentiva perduta.

Fu mentre si muoveva avanti e indietro che vide le impronte. Ce n’erano tante sulla neve fresca. Le piacevano quei segni bellissimi disegnati sulla neve.

Seguì le orme e giunse nel bosco. Vide Volpe, Scoiattolo, Talpa, Daino e

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PR IM AVERA • La talpa è un mammifero simile a un grosso topo. PAROLE NUOVE • Il daino è un mammifero simile al cervo, ma

più piccolo, mentre il capriolo somiglia al cervo e al daino ma ha le corna più corte.

• Quando si svolge il racconto?

• Chi è la protagonista del testo?

• Qual è l’elemento naturale che non aveva mai visto?

• Chi sono gli altri animali presenti nella storia?

RACCONTO E SCRIVO

• Anche a te, come a TopoLina, è accaduto di non essere capito dagli altri? Se sì, in quale occasione? Come ti sei sentito in quei momenti? Racconta.

• Nel proseguimento della storia, gli altri animali del bosco aiuteranno TopoLina a ritrovare la sua tana. Anche a te piace aiutare i compagni o gli amici in difficoltà? Ti è mai capitato? Discutine coi compagni e l’insegnante.

RACCONTO E DISCUTO

TopoLina li guardò, uno a uno. Aspettò con pazienza. Tutti parlavano, ma nessuno si muoveva. Nessuno capiva TopoLina. Anche TopoLina non capiva. Non capiva le loro parole e neppure perché gli altri la guardassero invece di correre ad aiutarla. Allora gridò.

Disse NO con tutta la forza che aveva. Poi abbassò gli occhi.

Si voltò e fece alcuni passi in direzione della sua casa.

«TopoLina è veramente misteriosa» esclamò Talpa. «Molto misteriosa!» ripeterono gli altri.

Da: Emanuela Nava e Simona Mulazzani, Questa è la storia di

PR IM AVERA

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PRIMAVERA

MARZO

È marzo. Le giornate si allungano.

Il terreno sgela e i primi uccelli migratori tornano dal Sud. C’è profumo di primavera. È anche il periodo dei primi

temporali primaverili, che possono

arrecare gravi danni nelle regioni dove non crescono alberi.

Quando le giornate diventano più tiepide, le gemme di alcuni alberi

si modificano: ingrossano e inturgidiscono e il colore diviene più chiaro. Per esempio le gemme dell’ippocastano sono grosse e appiccicose, quelle del faggio sono lucide e setose.

Un bel giorno ci siamo! I primi alberi sono in fiore!

Da: Irmgard Lucht, Le stagioni degli alberi, Emme Edizioni, Milano, 1981

PAROLE NUOVE

Arrecare vuol dire causare, provocare, procurare. Inturgidire significa gonfiarsi, crescere di volume. • L’ippocastano è un grande albero dai frutti simili alle castagne, ma non commestibili.

• Il faggio è un grande albero montano, dall’alto fusto e dalle foglie ovali di colore verde scuro.

GIOCO E SCOPRO

• Inserisci nel testo sottostante le parole mancanti, scegliendole tra quelle nei cartellini.

Nel mese di le si allungano. Gli uccelli migratori tornano dal . L’aria è , le si ingrossano e inturgidiscono; quelle dell’ sono grosse e , quelle del faggio

e . Un bel giorno fioriscono gli . appiccicose tiepida ippocastano lucide giornate Sud setose alberi marzo gemme

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