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Appendice documentale

Nel documento La Legione Cecoslovacca in Italia (pagine 83-104)

Progetto di regolamento organizzativo del ČDS della primavera 1917

(fonte VÚA-VHA, traduzione dal ceco a cura dell’autore della presente tesi)

1- In ogni centuria sia inserito il 40% (1/3) dei volontari. 2- I “graduati” siano proposti dalle fila del ČDS.

3- Prima di vestirsi, lavarsi debitamente poiché nel campo vi sono i pidocchi.

4- Se saremo divisi in posti diversi, siano ivi destinati 2 membri del comitato ristretto del ČDS.

5- In ogni baracca sia designato un capo baracca permanente volontario ČDS e anche un delegato di baracca; questi resteranno in carica fino allo svuotamento della stessa.

6- Ugualmente sia stabilito che per gli uffici delle compagnie e del comando i furieri siano del ČDS.

7- Tutti siano vestiti con gli abiti dell’esercito cecoslovacco con il “grado provvisorio”, liberati da ogni altro servizio. Sia loro permessa la libera uscita e anche un vitto migliore.

8- In ogni compagnia sia stabilito un supervisore di compagnia e ugualmente sia valido per essa come per quanto menzionato in precedenza.

9- Ad ogni “centuria” sia immediatamente assegnato un ufficiale che stia in contatto quotidiano con la truppa.

10- Ci sia destinato un ufficio.

11- Ogni nuovo trasporto che arrivi qui sia accolto anche da noi.

12- Per questo scopo sia elaborata una dichiarazione, che sia sempre leggibile e che sia affissa in ogni baracca, firmata dal signor Hlaváček e dal responsabile ČDS 13- Distintivo per i volontari.

14- Mantenimento di tutti gli intrattenimenti, musica, canto, Sokol, gruppo artistico, calcio.

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Regolamento organizzativo del Corpo Volontario Cecoslovacco a Santa Maria Capua Vetere

(fonte VÚA-VHA, traduzione dal ceco a cura dell’autore della presente tesi)

1- Volontario può essere:

a) Chi a seguito di richiesta ufficiale del governo italiano si è dichiarato appartenente all’esercito ceco

b) Chi riconosce come dovere morale combattere con le armi in pugno per l’indipendenza del popolo cecoslovacco e dello stato cecoslovacco e con promessa onorevole si impegna ad adempiere a ciò.

Il comitato ristretto accoglie i volontari su raccomandazione del delegato di baracca unitamente alla raccomandazione del corpo dei delegati. Il comitato ristretto può d’accordo con il comitato allargato rifiutare l’accoglimento senza indicarne i motivi.

I volontari accolti formulano la promessa nelle mani del fratello responsabile alla presenza di almeno un membro del comitato ristretto.

2- I volontari si comportano tra di loro in modo fraterno, si rivolgono con l’espressione «tu» e salutano con la parola «salve», portano un nastro bianco- rosso sul berretto al di sopra dell’occhio sinistro.

3- I beni del corpo consistono in:

a) Contributi (5 centesimi) pagati da ciascun volontario sulla paga militare ricevuta ogni cinque giorni. In caso di perdita di quest’ultima (per l’insorgere di malattie, ecc.) o nel caso di assoluta indigenza i volontari sono esentati dal pagamento

b) Donazioni di volontari e sostenitori

c) Imprese organizzate a beneficio del corpo

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a) Per il sostegno dei volontari cecoslovacchi in Francia, Russia, nei Balcani, in Italia, in Inghilterra, nelle colonie e altrove.

b) Per la copertura di tutte le spese organizzative.

c) Per il sostegno dei volontari malati del nostro corpo, ai quali sia stata trattenuta la paga militare a seguito di ricovero ospedaliero; il sostegno consta di 15 centesimi al giorno.

5- Tutto il lavoro organizzativo è rivolto a questo fine:

a) Affinché i volontari siano preparati adeguatamente e resi consapevoli dal punto di vista nazionale del futuro stato di cose, che vedrà la liberazione del popolo e il rinnovamento dello stato cecoslovacco.

Lo sforzo del ČDS è quello di inculcare in ogni cecoslovacco la convinzione del santo dovere di combattere sempre e dovunque fino all’estremo per i diritti della nazione e dell’umanità.

b) Per l’allargamento della questione cecoslovacca al di fuori dei confini della patria

c) Per raggiungere lo scopo di questo lavoro organizzativo servono riunioni settimanali dei volontari, lezioni, una biblioteca del corpo, una rivista e un bollettino politico quotidiano (alle baracche 10 e 23), nonché lettere riguardanti i nostri volontari e il lavoro nel campo. Queste lettere saranno inviate da agenti all’estero ai luoghi previsti (Consiglio Nazionale di Parigi, ecc.). Per agevolare il lavoro di propaganda, insieme con l’attività educativa, sia istituita una sezione redazionale ed educativa. A sostegno vi saranno anche altri intrattenimenti nati in seno al corpo

6- Gli organi dirigenti ČDS corpo sono:

a) Il Comitato Ristretto b) Il Corpo dei Delegati c) Il Comitato Allargato

7- Il Comitato Ristretto si compone di 21 membri. Ogni compagnia (10 nel campo) elegge due membri per il comitato ristretto. La compagnia in cui c’è il numero

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più alto di volontari elegge tre membri per il comitato ristretto. I membri del Comitato Ristretto non devono far parte della compagnia in cui sono stati eletti. Il Comitato Ristretto è l’organo più alto del ČDS ed è sempre quello decisionale: ad esso spetta convocare le riunioni del comitato e di tutto il corpo, stabilire il programma per esse, emanare la risoluzione di una riunione, accogliere i volontari e decidere in generale delle questioni importanti del ČDS. Il Comitato Ristretto elegge tra i suoi membri un responsabile, il quale è sotto ogni aspetto il capo del corpo, oltre a ciò, due agenti locali, due agenti esteri, un cassiere, un bibliotecario, un archivista, un segretario, un comitato di redazione e una sezione educativa. I documenti importanti e le tessere del corpo sono firmati dal responsabile e da almeno due membri del comitato ristretto previa avvenuta approvazione nelle riunioni di comitato (comitato ristretto).

8- Il Corpo dei Delegati è composto dai delegati delle singole baracche. I volontari di ogni baracca eleggono un delegato per ogni 50 volontari. I restanti volontari, se superano il numero di 25 (26, 76, 126) eleggono tra loro un ulteriore delegato. Nelle baracche dove ci sono meno di 25 volontari, dove neppure i primi 50 sono stati raggiunti, anche si elegge un delegato. Tutti i delegati sono obbligati a partecipare all’ordine del giorno, scelgono i contributi e i doni, fanno attenzione a che ogni deliberazione del comitato sia comunicata a dovere ai volontari e anche che da essi sia osservata. I volontari di ogni baracca sono obbligati a seguire ai consigli e gli eventuali ordini del delegato. Il Corpo dei Delegati ha il diritto, in accordo con i volontari, di fare proposte tramite il fratello responsabile, comunicare tutte le richieste dei volontari, nonché proporre al comitato ristretto l’accoglimento di nuovi volontari.

9- Il Comitato Allargato si compone del comitato ristretto e del Corpo dei Delegati; si riunisce principalmente per consultazioni importanti, proposte dal Comitato Ristretto. Il comitato allargato espelle i volontari.

10- L’ordine del giorno è comunicato dal responsabile del corpo sempre al mattino. L’ordine contiene le deliberazioni più importanti e gli avvisi del comitato e del responsabile, serve per mantenere la disciplina nonché per il

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contatto quotidiano del comitato con i volontari del corpo. I delegati sono obbligati a presentare l’ordine del giorno ai volontari, i quali a loro volta sono severamente obbligati ad essere presenti con compostezza alla lettura dell’ordine del giorno e sono obbligati ad attenervisi.

11- Le elezioni avvengono per acclamazione. I membri del Comitato Ristretto sono eletti per un periodo di tre mesi, i delegati sono eletti dai volontari delle baracche secondo le esigenze. Tutti i volontari eleggono i revisori dei conti per un periodo di un mese; essi sono obbligati a fornire ogni 14 giorni notizie al corpo dei volontari circa la revisione effettuata.

12- Le dispute sorte tra volontari vengono indagate da un Consiglio d’Onore, il quale si costituisce con la nomina di ciascuna parte di due rappresentanti, sotto la presidenza del responsabile del corpo. Il consiglio d’onore sottopone l’esito dell’indagine al Comitato Ristretto, affinché adotti gli appositi provvedimenti.

13- La disciplina del corpo è volontaria ma severa. Coloro che contravvengono alla disciplina, o che in altro modo infangano l’onore del corpo, possono essere puniti (con un‘ammonizione personale, con un rimprovero pubblico. In casi gravi saranno espulsi dal «Corpo Volontario Cecoslovacco» tramite il comitato allargato).

Santa Maria Capua Vetere, 15 maggio 1917

Per il «Corpo Volontario Cecoslovacco» di S.M. Capua Vetere Jan Čapek, responsabile

Josef Logaj, agente esterno. Jan Semonský, segretario. Josef Jura, agente locale. Jan Bořil, agente esterno. Ferdinand Posker, bibliotecario. Mojmír Molcar, agente locale. Bedřich Havlena, cassiere. Oldřich Beran, membro del comitato. Josef Kolářský, archivista. Josef Mánek, membro del comitato. Rudolf Mohyla, membro del comitato. Václav Vochoč, membro del comitato. František Čejka, membro del comitato. Jan Papánek, membro del comitato. Dobroslav Nečesaný, membro del comitato.”

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Formula del giuramento (letta dal responsabile Jan Čapek)

(fonte VÚA-VHA, traduzione dal ceco a cura dell’autore della presente tesi)

Fratelli

Il regolamento del Corpo volontario cecoslovacco vi impone di giurare prima di entrare nelle nostre fila che fedelmente adempierete il compito stabilito per noi dal regolamento e che così opererete dopo una buona riflessione con il proprio istinto e con l’amore per la nostra cara patria come fedeli figli del popolo cecoslovacco.

Ora sarà letto sempre il paragrafo 1.b del regolamento del Corpo volontario cecoslovacco e a questo punto si accolgono i nuovi fratelli con le parole:

“Vi invito, fratelli, nel nome di tutti i volontari cechi tra le fila dei combattenti per la libertà, l’uguaglianza, e la fratellanza del nostro popolo! Porgendo la mano e con la parola “giuro” nei tempi buoni e cattivi e “salve” accolgo il vostro giuramento in coscienza per il Corpo volontario cecoslovacco.”

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Figura 2: Prima pagina del numero 3 della rivista del ČDS “V Boj!”, uscito a Santa Maria Capua Vetere il 22 marzo 1917 (fonte VÚA-VHA)

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Figura 4: Copertina di un "Canzoniere dei soldati cecoslovacchi", evidentemente appartenente al dirigente del ČDS Logaj (fonte VÚA-VHA)

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Figura 5: Logo per i volontari, e futuro stemma della Legione, con rappresentati gli emblemi dei paesi cecoslovacchi (Boemia, Moravia, Slesia, Slovacchia), disegnato dal pittore-legionario Bartoš (fonte VÚA-VHA)

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Figura 7: Quaderno di note del Sokol, con tanto di logo dell'associazione. La traduzione della scritta al suo interno recita testualmente: "Mens sana in corpore sano" (fonte VÚA-VHA)

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Figura 8: Pannello per mostra a cura dei prigionieri organizzata a Padula dal ČDS (Fonte VÚA-VHA)

Figura 9: Biglietto di ingresso "autoprodotto" per un concerto dell'orchestra del ČDS del maggio 1917 a Santa Maria Capua Vetere. Sul biglietto è scritto "Ingresso libero per il concerto" (fonte VÚA-VHA)

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Figura 11: Esemplare di ordine del giorno del ČDS affisso in baracca del 24 marzo 1917 a Santa Maria Capua Vetere. Il tema del giorno è "La magiarizzazione della Slovacchia", con ritagli di giornale a supporto (fonte VÚA-VHA)

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Figura 12: Comunicazione del 30 gennaio 1918 del comando del campo di Padula relativa alla necessità di rispettare rigorosamente i giorni previsti per le rappresentazioni teatrali. è indirizzata al "prigioniero di guerra Čapek" (fonte VÚA-VHA)

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Figura 13: Razione viveri per i prigionieri di Padula dal 1° Gennaio 1918 (fonte VÚA-VHA)

Figura 14: Richiesta di autorizzazione per uscita dal campo di Padula, a cura del Comitato Ristretto del ČDS (fonte VÚA-VHA)

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Figura 15: statistiche relative a torneo di scacchi dei volontari ČDS (fonte VÚA-VHA)

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Figura 19: Statistica finale riassuntiva, mese per mese, dei volontari ČDS a S.M. Capua Vetere e Padula (fonte VÚA-VHA)

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Capitolo 4

Nel documento La Legione Cecoslovacca in Italia (pagine 83-104)

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