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Apprendimento ludico e giochi seri (serious game)

Nel documento Italiano (pagine 46-55)

Questo capitolo ha lo scopo di:

• presentare dei giochi seri (serious game) di strumenti per l’apprendimento permanente;

• porre in evidenza i vantaggi dati dall’utilizzo dell’apprendimento ludico in

età pre-adolescenziale e adolescenziale.

I videogiochi sono stati a lungo concepiti come un mezzo di intrattenimento popolare, mentre numerose ricerche suggeriscono che si tratta di contesti di apprendimento (Gee, 2003; Kiourti, 2018; Steinkuehler, 2007) con complesse stratificazioni di significato che consentono a coloro che vi giocano di reagire con più libertà, giocando con le proprie identità sociali (Kiourti, 2018) e di accrescere la socialità e rafforzare i legami con gli altri. Inoltre, dalla prospettiva della Gaming Literacy, i videogiochi sono simulazioni di esperienze che preparano chi gioca ad affrontare problemi in situazioni di vita reale (ibid.).

Molti studi hanno già dimostrato che l’uso di videogiochi può migliorare il livello di coinvolgimento, mantenere la motivazione e costituire degli ambienti di problem solving digitale legati a “costellazioni di pratiche di alfabetizzazione”. I videogiochi possono avere un ruolo esplicito nei processi di empowerment, inclusione sociale di gruppi a rischio di esclusione sociale (Panzavolta & Lotti, 2013) e uguaglianza di genere. Una buona pratica potrebbe essere quella di trasferire la tecnologia di gioco all’ambito dell’apprendimento tramite console e cellulari e chiudere il cerchio di inclusione. Tale trasferimento va dall’uso di giochi completi a fini educativi al ricorso ad elementi ludici in applicazioni didattiche, tale metodo prende il nome di gamification.

Si tratta di uno dei metodi più innovativi applicati in ambito educativo. Prevede l’uso di elementi ludici in ambienti di apprendimento affinché studentesse e studenti raggiungano dei risultati minori. La natura ludica di questa metodologia incoraggia l’apprendimento, poiché genera un’esperienza positiva nel discente, che impara divertendosi. Ciò accresce la motivazione e l’impegno di studentesse e studenti. Attualmente, uno degli strumenti più all’avanguardia nel panorama educativo è rappresentato dai giochi seri (serious game)1 in grado di combinare elementi di gioco a elementi educativi. Il loro obiettivo è quello di condividere, in un contesto ludico, un’esperienza formativa efficace e piacevole in cui l’utente e le sue scelte sono al centro del gioco.

Aumentare il grado di partecipazione significa anche promuovere l’inclusione sociale, specialmente di persone maggiormente esposta al rischio di emarginazione e discriminazione.

Le nuove tecnologie digitali consentono di superare le barriere fisiche, di accedere a informazioni e conoscenze, di connettersi ad altri, di avere e dare voce e quindi di partecipare.

1 I giochi seri sono giochi digitali che non hanno uno scopo esclusivamente o principalmente d’intrattenimento ma che contengono elementi educativi. In genere sono strumenti educativi che hanno al loro interno un equilibrio fra

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In questo contesto, i giochi online accrescono questo potenziale, permettendo alle persone di immergersi in scenari e contesti difficili da rappresentare nella realtà e quindi di mettersi nei panni degli altri. I videogiochi, e in particolare i giochi seri (serious game), offrono un nuovo modo di veicolare i concetti di integrazione e inclusione, educando le persone alla comprensione e alla diversità. Riescono a coinvolgere meglio le persone, a far vivere loro delle storie. Nel gioco non esistono differenze. Non è necessaria alcuna conoscenza pregressa, cosicché chiunque può partecipare, il che rinforza la natura inclusiva dei giochi seri (serious game). Attraverso questi molti avranno l’opportunità di entrare in contatto con punti di vista che non hanno mai condiviso. I videogiochi possono basarsi su problematiche sociali realistiche come il gioco di Children First che combatte la violenza e gli stereotipi di genere e promuove relazioni sane. Dal canto suo, la gamification potenzia il pensiero critico, l’apprendimento esperienziale, la socializzazione e l’incontro, la capacità di prendere parte a processi decisionali condivisi . Le tecnologie digitali rimuovono ogni barriera e promuovono la comunicazione a diversi livelli. La partecipazione digitale è quindi un mezzo per promuovere l’empowerment dei e la loro partecipazione attiva dei giovani alla vita democratica.

Introdurre la gamification come strumento nell’istruzione e nella formazione professionale è molto importante, specialmente quando ci si rivolge a minori e adolescenti ai margini che spesso sono più inclini a relazioni e comportamenti violenti. Unger e altri (2013) sostengono che gli elementi tecnologici della gamification, ad esempio dei badge virtuali per i traguardi raggiunti e/o certificazioni digitali, costituiscono un riconoscimento e una convalida del processo di apprendimento, oltre ad essere interattivi e divertenti per chi apprende. Hanno scoperto che attraverso la gamification c’è stato un aumento del loro impegno e della loro produttività.

Di seguito elenchiamo alcuni dei benefici (Unger, 2013; Pavlus, 2010; Klopfer, 2009; Lee, 2011;

Gooch, 2016) legati all’uso di giochi seri come quello di Children First come strumento educativo:

• permettere a studentesse e studenti di sentirsi responsabili del proprio processo di apprendimento;

• offrire a studentesse e studenti opportunità di crescita personale interpretando

all’interno della classe);

• innovare l’apprendimento attraverso l’uso delle nuove tecnologie e migliorando le competenze digitali;

• rendere l’apprendimento visibile;

• migliorare la capacità di prendere decisioni e di problem solving;

• offrire a studentesse e studenti la libertà di scoprire le proprie motivazioni intrinseche legate al processo di apprendimento;

migliorare la motivazione di studentesse e studenti, nonché il loro impegno nel processo di apprendimento.

Allegato 1

Buone pratiche legate a progetti e formazioni sul tema

Progetto SAFER che ha lo scopo di offrire un percorso di formazione innovativo per educare le persone all’uguaglianza di genere, a instaurare delle relazioni sane e a promuovere valori volti a prevenire la violenza di genere fra minori:

http://gendersafer.eu/it

Guida del programma educativo GENDER – ED “Combattere gli stereotipi di genere nell’istruzione e nell’orientamento professionale” Manuale per Insegnanti, autore Stalo Lesta: https://medinstgenderstudies.org/tag/gendered/

Progetto Play It for change: http://playitforchange.org/

“Costruire ambienti di apprendimento inclusivi a livello scolastico, positivi ed equi attraverso un approccio di cambiamento del sistema” (SWPBS) https://www.pbiseurope.org/en/

Progetto HOMBAT: https://www.hombat.eu/

Educare ragazze e ragazzi a combattere contro la violenza di genere: New Genderation Massive Online Open Course https://youth-mooc.eu/

GENDER MATTERS – Manuale sulla violenza di genere che interessa i giovani, Consiglio d’Europa http://www.eycb.coe.int/gendermatters/

COMPASS – Il manuale dell’educazione ai diritti umani con i giovani, Consiglio d’Europa https://www.coe.int/en/web/youth/compass1

BOOKMARKS: un manuale per combattere i discorsi d’odio online attraverso l’educazione ai diritti umani (2014):

https://book.coe.int/en/human-rights-and-Toolkit per insegnanti

democracy/5888-bookmarks-a-manual-forcombating-hate-speech-online-through-human-rights-education.html

Allegato 2

Nome del personaggio Descrizione dello scenario

Amelia Amelia è una ragazza di 17 anni che vive in una zona rurale della Lituania. Spera un giorno di divenire una pianista e tenere concerti in giro per il mondo.

Amelia è da poco arrivata in classe. Si è trasferita nella capitale perché i suoi genitori hanno cambiato lavoro e quindi ha cominciato a frequentare una nuova scuola. Amelia ama l'arte e la moda. Ha un buon rapporto con sé stessa e con il suo corpo. Le piace indossare dei vestiti colorati, di solito gonne e abiti corti, perché pensa che le stiano meglio. Passa la maggior parte del suo tempo con i ragazzi, poiché non è molto amata dalle ragazze. Le ragazze della sua classe pensano che sia troppo appariscente e estroversa per via del modo in cui si veste ed evitano di parlarle, eccetto Anna che ha subito instaurato un legame con lei. Un venerdì, Tim, un amico di Amelia (18) che frequenta la stessa scuola, la invita al suo compleanno nella casa di campagna dei nonni. Amelia è felice dal momento che Tim è stata una delle prime persone ad averla accolta con calore nella nuova scuola. Anche a lui piace suonare il pianoforte. Nel corso della festa, Amelia si diverte molto, balla con i suoi amici, soprattutto con Tim, che è un ballerino provetto. Sono tutti su di giri e bevono del sidro e delle birre insieme.

In tarda notte Dopo aver ballato per ore, Tim porta Amelia nell’attico per mostrarle l’antico pianoforte del nonno. È così felice, dal momento che avrebbe sempre voluto suonarne uno. Quando comincia a suonare, Tim la abbraccia da dietro e le annusa i capelli. Amelia scherza sul fatto che lui si comporta come il suo gatto e gli chiede di sedersi accanto a lei per suonare insieme. Tim si siede accanto ad Amelia, le mette la mano sul seno e cerca di baciarla. Amelia lo respinge dicendo che lo vede come un amico. Tim è furioso, sostiene che lei è ovviamente interessata a lui, visto che hanno ballato tutta la notte. Le tira i capelli molto forte e cerca di buttarla a terra dicendo che la vuole adesso, visto che lei ha flirtato con lui "prendendolo in giro" per tutta la serata. Amelia inizia ad urlare, ma la musica è così alta che nessuno la sente. Poi dà un calcio a Tim sul piede, riesce a correre al piano di sotto e lascia la festa piangendo. Lunedì mattina a scuola racconta questa storia ai suoi amici Mike e Ann chiedendogli un consiglio su come comportarsi.. I suoi compagni di classe le danno la colpa per tutta la situazione, dicendole che prima si veste come una sgualdrina, va alla festa, flirta

pensa. Non vuole perderla, quindi vediamo che cosa succede quando ha una discussione seria con lei.

Anna Anna ha 15 anni. Frequenta Mattia, che ne ha 17, da 6 mesi. Per i primi tre mesi, la loro relazione va a gonfie vele, iniziano ad avvicinarsi molto e vivono bei momenti con entrambi i gruppi d’amici. Improvvisamente, quando inizia l’estate, Mattia inizia ad essere geloso e possessivo: la critica per il suo modo di vestire (abbigliamento estivo) e per il tempo che passa fuori con gli amici. In particolare, quando si trasferisce con la sua famiglia alla casa al mare per le vacanze, comincia ad essere geloso del suo nuovo gruppo di amici costituito principalmente da ragazzi. Anna si sente un po’ oppressa da questa relazione, ma ama Mattia, quindi all’inizio non ci fa troppo caso. Ma dopo ripetuti litigi con Mattia, decide di parlare di questi comportamenti con la sua famiglia, con cui ha davvero un bel rapporto e chiede loro consiglio.

Dora Dora ha 13 anni e frequenta una scuola pubblica di un quartiere di Atene. I suoi genitori si sono separati e vive con i suoi fratelli gemelli e la madre. I suoi genitori hanno ancora dei buoni rapporti e vede il padre quasi ogni fine settimana. Dora non è molto brava a scuola e non ha un buon rapporto con il suo istituto. I suoi compagni di classe la prendono in giro e dicono che è un maschiaccio. In realtà è una persona molto atletica e ama giocare a calcio, ma le sue insegnanti e i suoi insegnanti insistono sul fatto che lei debba fare un esame per entrare in un liceo adatto alle ragazze, mentre i suoi compagni di classe si fanno beffe del suo desiderio di giocare a calcio nel corso dell'intervallo e nell'ora di ginnastica.

Christian Christian è un ragazzo che viene da una famiglia molto religiosa, costretto fin da bambino a vivere una vita in cui la fede è l’unica cosa importante. Per questo motivo, non è mai stato abituato ad avere amici; durante il liceo si sente solo e a volte si isola perché si vergogna. Un giorno in chiesa incontra un ragazzo timido proprio come lui, e iniziano a frequentarsi all’interno di un gruppo di giovani ragazze e ragazzi della chiesa, e, fin da subito, si trovano bene insieme. Con il tempo, principalmente grazie ai social network, si tengono in contatto e alla fine iniziano a frequentarsi in segreto.

Un giorno, vengono scoperti dai compagni di classe e fotografati, e le foto vengono condivise. Le foto raggiungono anche i loro genitori e vivono un’esperienza terribile, perché vengono cacciati via dai genitori. Smettono di vedersi e hanno entrambi il cuore infranto. Forse uno di loro non riesce a sostenere mentalmente la pressione esercitata dal genitore.

Christina Christina ha 17 anni ed è originaria dell’Albania. La sua famiglia arrivò in Grecia quando lei aveva 3 anni, ma si è sempre vergognata delle sue origini. Parla fluentemente il greco e frequenta l’ultimo anno di scuola superiore. Il suo sogno è, un giorno, quello di avere una grande famiglia. Christina ha una relazione con un compagno di classe della sua stessa età. Si frequentano da 6 mesi e anche se lui le piace tanto, il suo comportamento a volte la preoccupa molto. Tende ad esercitare molto controllo su di lei – dal modo in cui si veste alle persone con cui esce. Christina pensa che, dopo sei mesi, sia arrivato forse il momento di far evolvere la relazione e di fare sesso con lui. Sarà la sua prima volta, quindi, prima di andare avanti, vuole assicurarsi che Alex (il suo ragazzo) sia disposto a cambiare il suo atteggiamento e a rispettarla di più. Tale aspetto è fondamentale per Christina visto che non solo si

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tratta del suo primo rapporto intimo, ma ha anche paura di rovinare la sua reputazione di “ragazza brava e semplice” in famiglia e con gli amici.

Eva Eva (16) vive in un piccolo comune rurale in Lituania. Ama la fotografia e sogna di aprire un proprio studio fotografico. Eva frequenta Patrick, un ragazzo di 17 anni della sua scuola, da sei mesi. Entrambi amano la fotografia e si sono conosciuti in campo estivo per giovani fotografi; da allora non si sono più lasciati. All’inizio della loro relazione Patrick era così romantico, ogni giorno le mandava poesie e foto che scattate durante la giornata. Eva era incantata dal suo talento. Eva e Patrick parlavano online per ore, senza dormire. Patrick si è sempre preso cura di Eva portandole il pranzo, aspettandola all'uscita della sua lezione d'arte la sera per accompagnarla a casa. Dopo sei mesi insieme pensa che loro siano pronti a passare al livello successivo e vorrebbe fare sesso con Eva che non si sente pronta. Vorrebbe far sentire il suo amore, ma non si sente pronta. Eva non si sente ancora pronta. Ha condiviso le sue preoccupazioni col suo migliore amico, Tom, chiedendogli un consiglio.

Eva e Tom si conoscono dall'asilo, ma ultimamente si sono persi di vista dal momento che Patrick non ama Tom per via del fatto che pensa che l'amicizia fra ragazze e ragazzi non esista. Tom ha consigliato ad Eva di parlare con Patrick dei suoi sentimenti.

Georgia Georgia ha 16 anni e da qualche tempo chatta online con un uomo di qualche anno più grande di lei, quando decide di andare ad un appuntamento con lui. L’uomo inizia a toccare Georgia nelle sue parti intime senza il suo consenso, sistematicamente e con la forza. Nonostante ciò, Georgia decide di continuare a chattare online con quell’uomo per dargli la possibilità di spiegarsi. Hanno iniziato a praticare sexting online e l’uomo adesso minaccia Georgia che pubblicherà le sue foto e le caricherà su altre piattaforme online se non acconsentirà ad un altro incontro. Georgia racconta l’accaduto ai suoi genitori e sua madre si mostra poco comprensiva nei confronti delle sue azioni e le urla anche di aver disonorato il loro nome e il suo corpo di donna.

Iman Iman ha 14 anni ed è un migrante di seconda generazione proveniente dalla Siria.

Iman è stato vittima di discriminazioni a scuola per via delle sue origini. Inoltre, è omosessuale. Nasconde il proprio orientamento sessuale ai suoi compagni di classe perché ha paura di essere preso in giro, ed ha anche paura che i suoi genitori possano scoprirlo. Iman ha iniziato a chattare online con un ragazzo della sua età a cui ha confessato di essere gay, e che gli piacerebbe andare ad un appuntamento con lui. In qualche modo, la notizia dell’omosessualità di Iman è trapelata e un ragazzo e lo bullizza a scuola, prendendolo in giro davanti a tutta la classe e minacciandolo di svelare il suo segreto all’insegnante. Alcuni ragazzi hanno anche spintonato Iman durante la ricreazione e Iman adesso sta provando a spiegare loro come si sente quando lo trattano in questo modo.

Isabella Ha sempre voluto avere dei capelli lunghi e brillanti ed essere snella come le meravigliose ragazze ritratte sulle riviste. Isabella è piuttosto calma e timida. I suoi compagni di classe la prendono in giro perché porta gli occhiali e sta sempre sulle sue.

Alcuni ragazzi la scherniscono per via del suo corpo già formato, al contrario di quello

chiaramente la sua intenzione di farla rimanere così e che le avrebbe impedito di seguire delle diete come tutti quelle ragazze stecchino che detesta.

Lisa Lisa (14) è un’aspirante stilista di moda, le piace modificare la sua uniforme scolastica in stili diversi che le stiano bene. Molte ragazze della sua scuola ammirano la sua creatività. Tuttavia, in molte occasioni non ottiene la stessa ammirazione.

Negli ultimi due mesi, Lisa ha cominciato ad essere vittima di bullismo perché i ragazzi del suo anno la infastidiscono, la insultano e le fanno degli apprezzamenti pesanti. Non si sente al sicuro. Queste esperienze hanno anche messo in difficoltà la relazione con il suo ragazzo, in cui si sentiva particolarmente insicura. Anche lui le dà dei nomignoli offensivi e preme affinché cambi il suo aspetto e il suo stile dicendole che è una vergogna per lui a scuola. Le ha dato le sue vecchie “giacche” per assicurarsi che lei si copra. Lisa è infelice ma sa che se lascerà il suo fidanzato si sentirà meno sicura e potrebbe continuare ad essere vittima degli appezzamenti dei compagni.

Lisa ha anche paura che se rompe con il suo ragazzo, questi metterà in giro per la scuola voci su di lei.

Luca Luca ha 17 anni, gioca a calcio a livello agonistico e ama lo sport più della scuola.

Frequenta Sara, la sorella minore del suo migliore amico. Sara ha 16 anni, ha giocato a pallavolo in passato, ma ha abbandonato lo sport per concentrarsi sullo studio – vuole diventare un medico. Fin dall’inizio della loro relazione, Sara si è mostrata molto gelosa di Luca, soprattutto perché passa più tempo fuori casa e con gli amici che con lei, mentre lei preferirebbe che Luca passasse il proprio tempo libero a studiare o semplicemente a casa. Una volta, durante una lite, Sara ha dato uno schiaffo a Luca. che non ha reagito, è rimasto senza parole, ma hanno subito fatto pace dopo la discussione come se niente fosse accaduto. Questo episodio si è ripetuto altre due volte, senza reazioni da parte di Luca. Tuttavia, il ragazzo comincia a sentirsi a disagio. Sente l'esigenza di parlare col suo migliore amico, ma dal momento che si tratta del fratello, pensa che non sia il caso, dal momento che potrebbe complicare le cose fra loro. Quindi, dopo il quarto episodio, decide di affrontare Sara apertamente. Per la prima volta, le dice che non pensa sia giusto essere picchiati dalla propria ragazza ogni volta che si è in disaccordo. Per tutta risposta, Sara inizia a ridere di lui e a prenderlo in giro per non essere abbastanza “uomo” e per essersi “lamentato per uno schiaffo”.

Maria Maria ha 17 anni. Maria ha una relazione stabile con Demetris, un ragazzo della sua età. Conosce Demetris da quando erano alla elementari. Si sono rincontrati alle scuole superiori e hanno deciso di uscire insieme. Maria sta con Demetris da quasi un anno e mezzo ormai. Demetris è solitamente geloso di come si veste Maria, vuole sapere dove va e con chi esce. Maria è stufa della sua gelosia e di questo comportamento ossessivo e decide che vuole lasciarlo. Quando lo fa, Demetris diventa ancora più ossessivo nei suoi confronti e la manipola in modo tale da farla tornare con lui. La segue alle feste e fa una scenata ogni volta che la ragazza parla con qualcuno, la pedina a scuola durante gli intervalli quando è con i suoi amici e la

Maria Maria ha 17 anni. Maria ha una relazione stabile con Demetris, un ragazzo della sua età. Conosce Demetris da quando erano alla elementari. Si sono rincontrati alle scuole superiori e hanno deciso di uscire insieme. Maria sta con Demetris da quasi un anno e mezzo ormai. Demetris è solitamente geloso di come si veste Maria, vuole sapere dove va e con chi esce. Maria è stufa della sua gelosia e di questo comportamento ossessivo e decide che vuole lasciarlo. Quando lo fa, Demetris diventa ancora più ossessivo nei suoi confronti e la manipola in modo tale da farla tornare con lui. La segue alle feste e fa una scenata ogni volta che la ragazza parla con qualcuno, la pedina a scuola durante gli intervalli quando è con i suoi amici e la

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